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Saturday 12 November 2011

S'è dimesso

A.E.I.O.U.Y...........euuuu, me amigo Charlie Brown....

Tuesday 12 April 2011

Come direbbe Sciascia...una storia semplice.

Qualche giorno fa mi sono ricordato una vecchia canzone che avevo sentito da bambino e parlava di Salvatore Giuliano, descrivendolo come un eroe.
Giuliano e la sua banda sono stati i responsabili della strage di Portella della Ginestra il 1 Maggio 1947.
Sembra esserci una contraddizione. Dipende.

Salvatore Giuliano era un tipo di eroe, ed era un assassino, ed una vittima, uno che scappava, uno che si fa trovare, uno che sognava, uno che era tradito, uno che combatte per la sua terra, uno che aiuta gli stranieri a soggiogarla. Contraddittorio? Dipende.
Iniziamo a raccontare questa storia (con la “s” minuscola).
Salvatore Giuliano era un ragazzo che per sopravvivere commerciava grano al mercato nero. Una volta, scoperto, provato a scappare, e’ colpito dai proiettili, gli stanno dando il copo di grazia, lui reagisce e uccide lo sbirro.
Da li’ in poi deve scappare e vivere come un brigante.
Cosi’ diventa un assassino, ma anche una vittima.

La vita di brigante andava avanti rapine, rapimenti e riscatti.
Le Forze Repressione Banditismo erano corpi speciali delle forze dell’ordine, incaricate di braccare gli ultimi briganti.
Ma non erano riusciti a prendere Giuliano e la sua banda, contribuendo ad accrescerne il mito di eroe.
Anche perche’ mentre non lo trovavano, Giuliano si faceva trovare da almeno 5 giornalisti/e e rilasciava interviste, girava filmati, la sua vita era quasi costatemente documentata.

In quel periodo in Sicilia c’era un forte movimento indipendentista il (MIS- Movimento Indpiendentista Siciliano) che arrivo’ ad avere mezzo milione di iscritti. Il braccio armato del MIS era l’EVIS.
Giuliano era visto come un eroe perche’ riusciva a deridere gli sbirri che imponevano la legge di Roma. Il MIS nomino’ Giuliano colonnello dell’EVIS e continuo’ a combattere contro le forze dell’ordine.
Sperava di potere vincere la guerra, e sognava di tornare alla vita normale che aveva prima. Gli avevano promesso l’amnistia di tutti i crimini “di guerra”.
Giuliano era diventato una figura politica, senza rendersi conto di quanto questo lo rendesse una pedina nelle mani di chi aveva interessi politici. Un pupo in piu’, nelle mani di tanti pupari.

Ora lasciamo la piccola storia e guardiamo che cosa succedeva nella Storia (“s” maiuscola).
Giuliano faceva il mercato nero del grano perche’ il grano scarseggiava sul mercato ufficiale. E il grano scarseggiava perche’ i terreni della Sicilia erano coltivati male, da grandi latifondisti aristocratici che vedevano la terra come potere, ma con nessun interesse a coltivarla con nuovi metodi o innovare quello che era stato fatto da secoli (Gattopardianamente parlando).

In quel periodo i decreti Gullo volevano che le terre coltivate male venissero ridivise fra gli agricoltori.
Fatta la legge, non era cosi’ chiaro come reclamare i terreni.
Per fortuna una classe di sindacalisti (spesso di formazione partigiana) erano riusciti a mettere pressione sui tribunali per l’assegnazione: le terre si occupavano, i contadini, riuniti in cooperative ne reclamavano il diritto. Molte manifestazioni venivano organizzate: dopo la fine della guerra si respirava un aria nuova, un vento di cambiamento e i poveri rialzavano la testa.
I latifondisti avevano chiesto alla mafia di uccidere e reprimere questi movimenti (in quegli anni vengono uccisi 36 persone tra cui sindacalisti Placido Rizzotto, Accursio Miraglia
, Salvatore Carnevale  e moltissimi altri.
Ma oltre alla mafia c’erano altri interessi che volevano che questo movimento smettesse.
Alle elezioni regionali del 1947 il blocco del popolo (PCI e PSI)  avevano preso il 30% dei voti

 La democrazia cristiana era scesa al 20%. Il problema non era da poco visto che nel l'accettare il piano Marshall il governo s'era impegnato a  combattere il comunismo. Quel risultato elettorale andava ostacolato dal governo italiano e dai servizi segreti statunitensi.
 Con gli anni a seguire la mafia abbandonera’ le campagne, le terre verranno distribuite e i mezzadri, divenuti imprenditori nel 2001 voteranno in massa Forza Italia che prese tutti i 61/61 seggi assegnati in Sicilia.

A ostacolare il movimento c’erano anche i fascisti che, finita la guerra volevano ostacolare in ogni modo l’ascesa dei movimenti di sinistra.
Insomma, si fa prima a dire che non c’era che chi c’era a sparare con Giuliano.
Fu cosi’ che mentre la gente si radunava a Portella della Ginestra per festeggiare la prime distribuzione di terre,  Giuliano sparo’ sulla folla uccidendo 11 persone (di cui 2 donne, 4 bambini), 27 feriti.

La banda del bandito Giuliano sparo’ sulla gente secondo la versione semplice.
Salvatore Giuliano aveva sparato con l’aiuto della mafia latifondista, insieme ai fascisti della X-Mas legati con la complicita’ dei servizi segreti americani (mafia e Servizi segreti americani avevano spesso cooperato dal 1943) e il beneplacito del parlamento a Roma.
Poi la storia continua e Giuliano viene ucciso. Prima si crede dai carabinieri, poi si scopre ucciso dal cugino.
Il cugino viene condannato e dice che fara’ i nomi di chi gli aveva ordinato di farlo. Morira’ in carcere.
Poi la Storia (deviata) cerchera’ di cancellare tutto e fare tornare tutto alla versione semplice: Giuliano era un bandito e i banditi questo fanno: uccidono a caso.
...che cosi’ e’ tutto piu’ semplice.

Leggo i giornali di oggi, i comunisti sono cattivi, Roma e’ ladrona, i fascisti vengono copiati, la mafia (come sempre) non esiste, gli stranieri Föra da i ball e tutto e semplice: o Bianco e Nero.
La semplificazione e’ tipica della destra populista che trova soluzioni semplici a problemi complessi (alrimenti non mi spiego a che serva comprare casa a Lampedusa).
Ma la verita’ e’ che la stori
a di un uomo e la Storia giungono allo stesso destino.
Se la complessita’ del mondo vi infastidisce e preferite credere a un mondo dove tutto e’ semplice; accomodatevi pure: oggi c’e’ il sole, il tg1 rassicura tutti, il capitano sa dove condurre la nave e questo paese.
L’orchestrina del Titanic sta suonando (solo per voi) un’ allegrissima canzoncina scacciapensieri. Firuli’ firula’.

Wednesday 23 July 2008

Gatti amari

A me serviva un appartamento e al mio amico qualcuno a cui lasciare il gatto.  
La soluzione piu’ logica accontento’ entrambi.
Solo mi mise una strana ansieta’ addosso, quella frase sull’occuparsi di un essere vivente per non fare errori sulla propria progenie in seguito.

Mi rincuoro’ pensare che non dovessi piu’ dimostrare niente a nessuno, essendomi occupato per ben 15 giorni del Tamagochi di mio cugino Ettore* in trasferta nella perfida Albione.
Il primo giorno il gatto lo trovai dietro la porta, una volta entrato in casa si strofino’ col corpo e con la coda sui miei pantaloni riempiendomeli di pelo. Fui comprensivo, non mi arrabbiai.
Il giorno dopo, mi svegliai con un peso sullo stomaco: il gatto che aveva pensato di venirsi a mettere sul letto in cui dormivo.
Gli spiegai la differenza tra uomo e gatto.

Per dimostrargli che non serbavo rancore, gli tirai la pallina per giocare. Lui se la fece rotolare addosso senza far niente e mi guardo’ con aria interrogativa.
Non c’era grossa differenza, come livello di interazione, da quando avevo un pesce di nome “Aldogiovanniegiacomo”.

Passai, il sabato, dopo una mattiniera partita di squash, leggendo degli articoli e compilando l’applications spaziali.
Il gatto stette sul sofa’ tutto il santo giorno, alzandosi di tanto in tanto solo per andare in bagno, mangiare o bere.
Pur avendo rispetto per l’otium, gli dissi di cercarsi un lavoro, un interesse, "una ragazza". Mi guardo' grasso e pigro ricordandomi che era stato deprivato della “joie de vivre” (castrato). Quegli ormoni, pero', non potevano essere gli unici motori della sua esistenza, non eri piu’ un teen agers, ti invitai a coltivare interessi, collezionare francobolli, fare qualunque cosa prevedesse un minimo di vita.
Ti addormentasti, facendomi capire perche’ il web e’ pieno di foto di gatti morti o dormienti.

Il giorno dopo ti lasciai la porta aperta, scendesti in giardino e prendesti familiarita’ col nuovo ambiente. Non era un granche’, ma rispetto a chi fa step  o spinning anziche’ passeggiare sul lungofiume, era gia' molto. Non correvi agile come un puma, eri dubbioso ad ogni passo, ma almeno mostravi una curiosita’ nuova. Dopo una settimana ti lasciai fare il passo successivo: aprii il cancello del giardino e ti dischiusi il mondo esterno.
Arrivasti sulla soglia della stradella. Ti osservavo dalla finestra, ti girasti quasi a chiedermi un permesso.
Ti salutai con la mano e ti invitai a proseguire nella tua scoperta del mondo, Verso l’infinito. Come Belka e Strelka o ancora piu’ in la’. All'improvviso, un lampo di vita, attraversasti di corsa.
Proprio quando attraversava la macchina del vicino.
Attenzione: per l’elaborazione di questo post non e’ stato danneggiato nessun animale (il kebab che sto mangiando viene da un montone consenziente).
* L'esserino, infine fini nei jeans di mio cugino e da li' in lavatrice. Il lavaggio attivo costantemente la funzione "fai la cacchina" portando all'estinzione dell'animaletto a causa di una specie di colera.

Thursday 17 April 2008

Spiegando ai Lemmings la loro politica.

"Falce e Martello" volano alti... sugli aerei dell’Aeroflot. Si diceva che l’Alitalia sarebbe stata rilevata dai figli del premier. Costui ne parlera’ presto con Putin.
Sara’ Putin figlio di Berlusconi o viceversa?
Se l’alternanza tra le forze rappresenta la salute della democrazia, noi si e’ a posto: dittatura, anarchia, dittatura.

Visto che si finge di capire il perche’ del risultato della sinistra, vi spiego. come la vedo io (l'autocritica fa parte del nostro DNA).
Negli ultimi due anni ho visto di tutto: ministri in piazza contro il governo, ho sentito il governo proporre 1036 emendamenti a una finanziaria che aveva scritto lui (l’opposizione, esautorata, si fermava a 752)  e altre notizie assurde.

Avrei voluto sentire UNA cosa di sinistra. Ne ho sentite tantissime: dall’abolizione della proprieta’ privata all’adesione al patto di Varsavia.
Alla fine non ci si e’ messi d’accordo, non s' e’ fatto niente.
Ora si dice che non s’e’ vinto per motivi grafici: non c’era la falce e martello nel simbolo: io credo che di simboli ce ne siano stati  troppi.
Coi voti di Rossi, Turigliatto e Ferrando che voi avevate messo in lista, sareste al 4,5%, e quindi in parlamento.
Il PCI ha fatto questo paese liberandolo dal nazifascismo, e dotandolo di una costituzione democratica.
A me dispiace, ma forse tornare un movimento vi obblighera’ a ritrovare il contatto con la gente. L’essere disoccupati vi permettera’ di comprendere l’errore di non abolire leggi come la "legge 30" etc.
Non avete capito che avete perso molto di piu' del simbolo: i panini con la salciccia della feste dell’unita’.


Mi si chiede di spiegare come sia la nostra politica vista dall’estero.
Io non spiego piu’ niente da anni da quando,  dovetti spiegare ai miei colleghi che da noi i socialisti si collocavano a destra nel parlamento italiano e a sinistra in quello europeo.


Cerco di trovare un po’ di conforto leggendo i blog. Scopro che la mia cuginetta Elena e’ stata eletta.

Leggo che e’ assesore del baby governo  della mia citta’. Spiega le funzioni con l'entusiasmo proprio della sua eta' e con la disillusione propria del suo schieramento politico.
Racconta che puo' fare proposte al consiglio comunale dei "grandi", ma questo puo’ ignorarle, se vuole.


In pratica, in famiglia si avrebbe il controllo del consiglio comunale ombra di una citta' siciliana di media grandezza.
Se avete proposte da fare, lasciatele fra i commenti: io li girero' a mia cugi... volevo dire alla "esponente della nostra coalizione piu' alta in grado".

Friday 27 April 2007

Candido di Voltaire e' un puzzone.

In questi giorni ho dovuto lavorare. M’e’ anche toccato organizzare una serie di seminari.  La mia capo dice che e’ utile farsi conoscere dalla gente.
Ho preso il microfono, introdotto il lavoro degli speakers che ho invitato, spiegato la rilevanza dei loro progetti nel panorama del nostro campo di ricerca.....il tutto con la cerniera dei pantaloni spalancata.
Probabilmente la mio capo si stava ancora chiedendo se fosse davvero un bene, che ora mi conoscessero tutti, quando i suoi pensieri vennero interrotti da un rumore: mai tirare su la cerniera di scatto con un microfono accanto.


Bisognerebbe davvero cambiare le cose, ma il vento che spinge i cambiamenti, lo stesso in cui soffiano le risposte, non c'e'.
Guardate la politica. Sembra che anche li’ tutto volga al centro. All'immobile.
Ed elogiando il centrismo dimenticano chi siamo e chi, con coraggio, permise a tutti di essere orgogliosi di essere comunisti Italiani.
La falce e il martello prima erano a centro, poi vennero rimpicciolite, ora sono dietro la quercia e gia' non si vedono piu', domani non so.
Si vergognano perfino di cose che non abbiamo fatto.
Hanno dimenticato che Berlinguer ando' a Mosca dopo l’invasione di Praga e, condanno' quell'atto arrivando quasi a pagare con la vita quella disobbedienza al PCUS (attentato di Sofia).
Berlinguer ti voglio bene.
Di te rimangono pochi ricordi, ma posso intuire ancora molto dagli affascinanti occhi di Bianca.
Invece il partito tende al centro.
Avremo cio’ che ci meritiamo: presto Buttiglione tornera’ a vestirsi da donna e presentare il telegiornale.

...e anche per oggi mi pare che la rivoluzione non si sia fatta.....vediamo almeno di fare benzina.
La prima pompa la boicotto, la seconda pure, la terza anche....continuo continuo finche’ non trovo la prima compagnia petrolifera equa e solidale: un contadino Nigeriano che fa buchi negli oleodotti e produce la benzina in casa come si faceva una volta.
Non e’ un mondo perfetto c’e’ tanto da cambiare, ma gli obiettivi sono sfuocati.
Si parte per cambiare tutto, alla fine ci si rassegna a modificare solo i dettagli.....
Sono certo che si possa essere felice negli ambiti che la vita ti assegna.
Non mi va di mettere su famiglia. Mi piacerebbe rendere felice il mondo, il mio mondo.

Ammetto che finora non ho fatto un granche’ per aiutare il mondo. Ho migliorato un po' la comunicazione fra le persone: vado nei bagni dei pub con una matita rossa....e correggo la grammatica delle frasi sulle pareti (gli autoctoni francesi non sanno scrivere in inglese).....ed io non riesco a  fare pipi’ davanti a certi errori.
Da una certa soddisfazione essere pillicuso e intransigente con gli errori degli altri......ovviamente coi miei sono molto piu’ indulgente e, ancora una volta, si parte per correggere gli errori, poi si impara conviverci, infine ti ci affezioni. Quasi come se costituissero un un segno d'identita’: siamo quello che sbagliamo?.
Non lo so, le cose cambiano, col tempo mi sorprendo meno se i
miei calzini cambiano colore in lavatrice, trovo financo virili i boxer che una maglietta rossa infilata per sbaglio ha reso rosa....ancora non mi spiego come mai con l’ultima lavatrice ho entrato coppie di calzini e sono usciti in numero dispari.....forse c’e’ una morale in tutto cio’: mi ci vorranno degli  anni per trovarla. Non imparo in fretta dai miei errori.
Vi ho messo una traduzione dei "pantaloni morti" sul blog musicale.

Tuesday 12 December 2006

Questa mattina, come ogni mattina, ho letto le notizie.

Ne ho trovate di belle, per esempio il papa dice che aborto e eutanasia minacciano la pace…effettivamente mandare truppe contro ad" eutanatizzare" quell’aborto di democrazia che c'era in Iraq ha nociuto alla pace mondiale.
Qualche settimana fa c’era stata un altra dura presa di posizione contro una soap di Lino Banfi, e persino un chiaro grido contro forze oscure che minacciano il Libano (Lino Banfi di nuovo?).

In mezzo a tutte questa confusione (e in attesa che si aggiungano verita’ quali quella che il divorzio nuoce grevemente alle dittature mentre I finanziamenti alle scuole private, specie quelle cattoliche fanno bene alla concordia fra I popoli), mi accorgo che manca una notizia importante.

E’ una storia ingnobile successa 37 anni fa, esattamente nel momento in cui aggiungo questo post: il 12 dicembre 1969, alle 16,37, una bomba fu fatta esplodere nella sede della Banca Nazionale dell'Agricoltura di Piazza Fontana nel centro di Milano, provocando la morte di sedici persone ed il ferimento di altre ottantotto.
Il clima era quello degli anni di piombo, la societa’ era in fermento contro gli ordini costituiti e una strage di questo tipo era una sfida che richiedeva un risposta rapida ed efficiente….qualunque essa fosse.

Dovendo scegliere tra estremismo rosso e nero, il colpevole venne cercato nel mezzo: venne portato in questura un anarchico (la cui bandiera e', appunto rossa e nera.
Il 15 Dec, perdera’ accidentalmente la vita cadendo dal quarto piano.
La polizia sostenne che si era trattato di un suicidio, dichiarando in un primo tempo ai media che questo suicidio era un atto volontario (…) e quindi, indirettamente, indizio di colpevolezza, ma questa versione verrà smentita nei giorni successivi mentre l'alibi verrà confermato.
La versione ufficiale viene considerata inoltre, secondo le stesse fonti, contraddittoria ed incongruente: l'ambulanza sarebbe stata chiamata alcuni minuti prima della caduta, (…) Secondo una delle diverse versioni date dalla Questura, nel tentativo di trattenere Pinelli per impedire la caduta dalla finestra, nelle mani di un poliziotto sarebbe rimasta una scarpa del ferroviere, che sarebbe quindi una prova del fatto che i tentativi di trattenerlo erano avvenuti, ma in realtà quando l'anarchico fu raccolto sul selciato indossava ancora entrambe le scarpe.
Ho scelto questi due dati, ma altri li trovate qua.


L’anarchico si era o era stato suicidato? Nel dubbio qualche anno fa di notte, il sindaco  di Milano ha fatto togliere, una notte, dalla targa che lo commemora, la parola “innocente”.
La polvere alzata dalla caduta dell’anarchico fece alzare altri polveroni, al marcio si sommo’ marciume, altre persone morirono, movimenti d’indignazione scelsero la via sbagliata per ristabilire una giustizia  e a tutt’oggi c’e’ ancora chi marcisce in prigione per gli sviluppi di quella vicenda.
Oggi si crede che gli autori della strage vanno cercati tra gli estremisti di destra .
E' stato anche dimostrato che i servizi segreti avevano avuto un ruolo nel depistaggio delle indagini.
La storia spesso ripete se stessa, o sono gli uomini la fanno ripetere: 26 anni fa, 85 persone morte, un altra bomba, stavolta alla stazione di Bologna, un altra accusa a sinistra frutto di depistaggio, ancora una volta di terrorismo di destra.
La ragione per cui ho voluto ricordare tutto cio’ e’ che mi sembra che a furia di parlare di altre cose ci si scordi il passato aumentando la possibilita’ di ripetere gli stessi errori: sempre piu’ spesso vedo giovani che indossano, quasi con orgoglio, magliette fasciste senza sapere tutto cio’ che gli estremismi di destra (non meno di qulelli di sinistra) hanno provocato in passato.
Il revisionismo sta cancellando tutto.
Uno potrebbe dire che queste sono storie vecchie, ma c’e’ sempre un filo che lega ogni persona che si sente parte  di una nazione con la sua storia o, per dirla come Martin Niemoeller.

Prima vennero per i comunisti
e io non alzai la voce perché non ero un comunista. 
Poi vennero per i socialdemocratici 
e io non alzai la voce  perché non ero un socialdemocratico. Poi vennero per i sindacalisti
 e io non alzai la voce perché non ero un sindacalista.
Poi vennero per gli ebrei 
e io non alzai la voce perché non ero un ebreo. 
Poi vennero per me 
e allora non era rimasto nessuno ad alzare la voce per me.

Wednesday 12 April 2006

Il VOTO

Arrivo a casa con 24 ore di ritardo. I miei mi abbracciano e andiamo a casa, si mangia e si parla, c’e’ ottimismo. Sembra Pasqua, ma nella nostra famiglia e’ qualcosa di piu’: e’ la vigilia delle elezioni e siamo tutti e 4 riuniti.
A cena si parla di politica: alla fine nessuno votera’ per lo stesso partito, ma ognuno rispetta le idee degli altri…il mio fratellino e’ sempre piu’ confuso ☺
La sera, anche se casco dal sonno per i problemi avuti nel viaggio andiamo a vedere “il Caimano” (mi hanno aspettato per andare a vederlo insieme). E’ incredibile: qualsiasi altra famiglia, quando un figlio torna per 24 ore non va a vedere un film politico, ma noi siam cosi’. Mi piace pensare di essere stato creato da loro: c’e’ una cosa che si eredita dai genitori ai figli e fa continuare la vita attraverso le generazioni. I geni? No. sono I valori in cui si crede….e per una volta nella vita penso che ce lo meriteremmo di vincere delle elezioni!!!
Il film e’ complicato. Per comprenderlo e’ illuminante un articolo di G. Ferrara su Reponline.
Vado a votare.
Non posso non ricordare il primo voto di mio fratello: dopo aver votato….sento qualcosa di appuntito dietro la mia schiena, (eravamo andati con la vespa). Chiedo cosa sia e mio fratello mi fa vedere una penna…..pensava che per votare si dovesse portare la penna da casa.
La sua ingenuita’ e’ commovente.
Il giorno dopo sarei dovuto partire, ma a causa dello Scirocco il mio volo viene cancellato, ripartiro’ dopo 24 ore.
Al pomeriggio inizia lo spoglio.
I risultati arrivano e mi rendono nervoso. Esco, vado a passeggiare, entro in libreria ma e’ come andare a fare spesa quando si ha fame: compro tutto, purche’ appaghi il mio desiderio.
Alla fine esco con un libro di Beppe Grillo, due di Guccini e un romanzo….tutto Sellerio o Feltrinelli, ma il librivendolo mette tutto in un sacchetto, orrore (!), della casa editrice del nano.
Lo spoglio prosegue, non va meglio.
Ognuno sfoga l’ansia come puo’, mia madre cucina da tre ore, mio fratello e’ andato in palestra, poi andra’ direttamente a giocare a calcio, quello combinato peggio mi sembra mio padre che legge un testo classico di Luciano di Samosata.staino
Questa e’ sottile: nella democratica polis ateniese la letteratura serviva a commentare la politica reale, anche in maniera salace,  (lo so bene io che ho recitato anche nella Lisistrata di Aristofaneun testo pieno di elettori di sinistra <chi conosce il testo sa a cosa mi riferisco>, nel periodo ellenistico (L.di Samosata), in cui il potere non e’ piu’ del popolo, la letteratura diventa vuoto esercizio stilistico.
E’ quasi finito lo spoglio (sara’ mezzanotte), mancano poche schede siamo sotto al Senato e alla Camera. Non ci posso credere vado a dormire….la notte ho degli incubi.
Sorge timido un sole, guardo le notizie. Sembra che abbiamo una risicata maggioranza alla Camera (meno male che sono tornato a votare) e per il Senato siano fondamentali I voti degli Italiani all’estero.
….e qui mi ritorna il sorriso.
Finalmente, dopo anni di soprusi, dopo essere stati presi in giro dal mondo, dopo avere rinverdito tutti possibili stereotipi dell’Italiano da cui vorremmo allontanarci,
dopo avere amato l’Italia, (nonostante costretti dalla sue politica a cercare lavoro altrove) e da qui vederla miseramente affondare, finalmente e’ il nostro voto che conta.
Pregasi soppesare, non solo il peso dei voti, ma anche la rabbia con cui questi sono stati vergati.

Tuesday 4 April 2006

Da piccolo

Da piccolo guardavo un certo tipo di televisione, per esempio c’era un programma che insegnava a costruire un portapenne con materiali di scarto. Io eseguivo e lo coloravo ignaro che, nel pomeriggio, McGiver avrebbe utilizzato gli stessi materiali per costruire un ordigno nucleare.
Non capivo ancora il concetto di tubo catodico.
Credevo che tutta quella gente fossero dei nani che vivevano nel retro della magica lanterna televisiva.
Stanotte, forse perche’ iersera ponderavo tutto cio', ho fatto un incubo: un nano, stanco di essere addomesticato dal mio telecomando, appariva su tutti I canali e decideva cio’ che io dovessi guardare. Tutte le tv trasmettevano i suoi programmi. La quantita’ di buon umore aumentava ma, purtroppo, era registrata in sotto fondo (il dodo dell’albero azzurro, che e’ un essere vivente serio, si estingueva definitivamente).
Nel sogno mi consolavo coi libri, ma il nano aveva acquistato altro potere e ora, col suo telecomando poteva decidere gli argomenti dei libri…non mi piaceva piu’ cosa leggevo, anche se il dvd con le risate registrate che mi era stato dato col libro, pretendeva di convincermi che la felicita’ mi circondava.
Ma il potere cresceva ed ora il telecomando poteva scegliere le parole che le persone dicevano e, col tempo: la gente perdeva fiducia nella magistratura, nei giornali liberi, perfino negli avi che avevano perso la vita per darci la liberta’ dai fascisti (e che nell’incubo sedevano alla sua destra), la societa’ multiculturale in cui io gia’ vivo veniva demonizzata per terrorizzare e perfino la religione veniva sacrificata sull’altare dei meri interessi politici.
Tutto era capovolto, la gente odiava e qualcuno si era gia’ armato non avendo piu’ fiducia in niente e nessuno.
I concetti di comune (ici’) e Res Publica venivano abbattuti.

Nell’incubo, pero’, tutti aspettavano pazienti: sapevano che una volta ogni 5 anni il nanetto doveva cambiare le pile al telecomando…e venne quel giorno, all’alba del sol dell’avvenire (dico l’alba  perche’ e’ un incubo, fosse stato un sogno la gente di sarebbe alzato con calma verso le undici) la gente veniva fuori dalle case, unita, compatta perche’ il sogno di un mondo migliore non ha forza se  sognato dal singolo. 
Gente di tutti I colori che prima aveva solo visto i doveri della legge, ora reclamava a gran voce il diritto alla felicita’, un diritto che non puo’ essere mercificato ne’ calcolato: il diritto a sognare per i loro figli un mondo basato sul diritto, un mondo piu’ giusto ed uguale per tutti.

Sunday 5 March 2006

Una parola ben assestata colpisce come un pugno.

Tante parole insieme, a volte perdono il significato e confondendosi col rumore di fondo.
Mi piace credere che se gli uomini tutti  ameranno i loro simili  (e daranno spontaneamente in misura alla loro capacita'  sopperendo ai bisogni di ciascuno) creeranno un paradiso in terra....o comunque un mondo migliore.


Non voglio discutere sulle singole indicazioni  perche' ognuna meriterebbe un post a parte (ma ascoltate la "canzone del post" che le tratta un po').
Se la religione diventa un manuale di comportamento, un galateo etico.
Il paradiso in terra sara' secondo le regole della citta' di Ave Maria.
CANZONE DEL POST:  Avanzi sound machine (Corrado Guzzanti) "Rokko e i suoi fratelli - Laico Reggae" Ascoltatela cliccando qua.
Ringrazio "UnaStranaStrega" che mi ha insegnato a mettere i link

Monday 27 February 2006

LA RAGAZZA DAGLI OCCHI DI LUPO

a68E io penso fu -- quel senso di inevitabile vittoria sulle forze del Vecchio e Malvagio. Non nel senso cattivo o militare del termine; non avevamo bisogno di quello.
La nostra energia avrebbe semplicemente prevalso. Non aveva senso combattere--dalla loro o dalla nostra parte. Avevamo tutto l’impeto, stavamo correndo sulla cresta di un onda alta e bellissima. Adesso, --, puoi salire su una collina a Las Vegas e guardare a Ovest, con il giusto tipo di occhi puoi quasi vedere il punto in cui l’acqua arrivo’, il posto dove l’onda alla fine si ruppe e infine torno’ indietro. <furia e delirio a Las Vegas>
Questa foto e' del "68....io non ero ancora nato, ma avrei voluto esserci.<la foto dovrebbe essere presa da “Il corriere della sera, ma non ne sono sicuro al 100%”> In quegli occhi vedo la profondita' e anche La “rabbia” di un epoca in cui tutte le decisioni avrebbero potuto cambiare il futuro del mondo perche' le persone per la prima volta non erano piu’ semplici unita'.
Puoi capire dentro le persone solamente da un pensiero come da uno sguardo?
Puoi ricreare con il dialogo quel senso di appartenenza a un gruppo?
Si puo’ non guardare solo se stessi e sognare insieme un mondo migliore in cui vivere?
Sarebbe bello mettere una canzoncina adatta al post, siccome non sono capace di aggiungerla, io vi do il titolo e voi ve la canticchiate leggendo.

THE GIRL WITH THE EYES OF A WOLF

And that, I think, was -- that sense of inevitable victory over the forces of Old and Evil. Not in any mean or military sense; we didn't need that. Our energy would simply prevail. There was no point in fighting - -on our side or theirs. We had all the momentum; we were riding the crest of a high and beautiful wave. So now, -- you can go up on a steep hill in Las Vegas and look West, and with the right kind of eyes you can almost see the high-water mark - -the place where the wave finally broke and rolled back. < Fear and Loathing in Las Vegas>

This picture is from the “68…I was not yet born, I wish I could be there.<the picture may be taken from “il corriere della sera” but I’m not 100% sure>

In that eyes I see the depth and the “rage” of a period in which all the decisions might have changed the future of the world because for the first time fellow were not just single persons.

Can you understand inside a person just looking the thoughts, the looks?

Can you recreate by dialogues that feeling of being part of a group?

Can you forget for a second yourself and initiate to dream altogether a better world to live in?

It would be nice to have a signature tune fitting with the post but, because I’m not able to add it I’ll give you the title and you can sing it while reading.