Wednesday 21 May 2008

Piccolo grande Caos

Scusatemi: sono alle prese col trasloco.

Ho messo in mezzo le cose da spedire e non e' un bello spettacolo.
C'e' di tutto, cani randagi, cammeli, re magi, solo non si vedono i due leocorni.

Ora devo impacchettare con cura (perche' i cammelli scagazzano parecchiotto) e cercare di derimere tutti i dubbi etici.....per esempio, voi Charles Bukowski lo mettereste nella scatola "letteratura straniera" con Proust e Kundera o coi DVD, zona "Animal House"? Vado a cercare un francobollo per spedire la moto.NOVITA': Nei prossimi giorni aggiungero' un file audio per gente pigra o non vedente (pero' se non vede come fa a cliccare sul mio sito?) con i testi dei vecchi post. Ormai mancano solo gli allegati e il paginone centrale e, come linea editoriale del blog possiamo fare concorrenza a Play Boy financo senza donnini ignudi.

Wednesday 14 May 2008

E’ primavera e le ragazze fanno fotocopie con le minigonne.

Io ho iniziato il trasloco: ho portato un po’ di ricordi a casa. Ho

uscito i miei trofei dallo zaino (nani, fiori gonfiabili, modellini del Saturno V etc.) La mia mamma li ha guardati e m’ha detto: "dovrai fare posto a queste cose. La vita continua e i ricordi nuovi prendono il posto dei ricorndi vecchi". La frase m’era piaciuta, di buon umore avevo raccolto un metro quadro di cose da mandare in solaio. Il giorno dopo la mia mamma diceva a mio fratello di eliminare le minchiate per fare spazio. La mia mamma ha grandi picchi lirici....ma anche una tragica ed empirica pragmaticita’. Io non so da chi abbia preso.
La sera sono andato a vedere un concerto blues. Cantava Florenza, che ha una gran voce nera (nella foto Nina Simone). Quando cr-esci dall’alveo della famiglia, in genere le prime persone ti danno un imprinting importante. Florenza era a capo degli scoiattoli. Le casse degli scoiattoli si chiamavano Marx & Lenin (quelle di noi Orsi, invece, Pino e Alfonso...per dire). Insomma, non dico che se avessi incontrato un gruppo di ultras nazisti dell’Illinois oggi sarei ai comizi di Forza Uova, pero’ certe persone sono importanti e ti in-segnano. Io queste cose non le ho dette a Florenza. Pero’ ho applaudito un po’ di piu’ riflettendo su cio’.

Nella mia citta’, hanno messo dei parcheggi con le striscie rosa, riservate alle persone incinta.
Mi sembrano molto utili: ho visto io, una persona scendere di corsa e fiondarsi al bar, forse in preda a voglie dettate da ormoni impazziti. La pancia era da gravidanza terminale....sarebbe stato tutto molto bello, non fosse stato per la folta barba mascolina.
Mio papa’ e’ in pensione. Ora coltiva pomodori insegna ad alcuni stranieri della mia citta’, all’universita’ della terza eta’. Mi sembra contento. Gli ho chiesto come va. M’ha detto “nell’ambiente giusto, con un po’ di sforzo, creando le giuste condizioni, tutto cresce e arricchisce”. Non ho capito se stesse parlando dell’integrazione tra i popoli, o di un insalata di pomodori prossima ventura.

Friday 2 May 2008

Scarrafoni volanti

"Se sei un albero, cerca di essere l’albero piu’ alto, e se sei un filo d’erba, cerca di essere il filo d’erba piu’ verde di tutti".
Questo e’ cio’ che si dice in giro: indipendentemente da cosa sei, fai del tuo meglio.
La mia mamma, in realta’, mi vuole cespuglio di medie dimensioni infatti, se Sofocle afferma che “o gloriosamente vivere,  gloriosamente morire, deve, l’uomo”, lei vorrebbe per me una vita mediamente gloriosa, (mentre la morte mediante martirio e’ esclusa, non appartenendo, io, alla lega nord).

Insomma, l’infondermi autostima e il rifuggere il culto dell’ego si sviluppava attraverso frasi come questa: “come sei cresciuto, ti sei fatto proprio bello, sembri Adrian Brody (pausa) non e’ che mi prenderesti gli occhiali? Che senza non vedo niente”.
Come vedete, in questa frase il senso della metriotes e la mancanza di übris si bilanciano perfettamente.
Ultimamente sto guardando tutte le offerte di lavoro.
Ce n’e’ una bellissima, un sogno che ho da sempre: diventare astronauta.
Cercavo le parole giuste per dire alla mia mamma che dovro’ andare a Roma ai primi di Giugno per il certificato medico richiesto: non sapevo come avrebbe preso la notizia: per lei l’America era troppo lontana (anche se in linea d’aria lo spazio e’ piu’ vicino).
Conversando su Skype, lei mi fa:
    -“conoscendo la tua passione per lo spazio, perche’ non ci provi?”.
Io-  “veramente ci avevo gia’ pensato, credevo che la cosa non ti avrebbe fatto piacere”.
Lei (ridendo)- “Macche’, se ti prendono come astronauta, al massimo ti faranno fare il personale di terra”.
Io stanotte mi sono sognato la scena: arriva un astronauta ed io gli faccio fare il check-in.
Meno male che sono come Nettuno (ti giuro Nettuno): un gran bel pianeta gassoso fuori, per farsi scivolare tutto addosso, e un cuore di diamante, duro e lucente per non farsi scalfire nelle motivazioni.

Thursday 24 April 2008

Colloquiando col mio uccello.

Quando una torta viene bene, la si offre a chi si vuol bene. Se invece viene male, la si da a quegli esseri sfortunati che non sono in grado di cucinare.
Io questa regola la so bene perche’ Laura, a Dresda amava cucinare, ma era a dieta e portava le torte a me e ad Alessio, il mio coinquilino.
Ma gli ultimi anni, in cui stava con un ragazzo tedesco ricevemmo solo dei biscotti bruciacchiati che lui non aveva voluto mangiare.


La scorsa settimana ho fatto una torta. Non e’  stata mangiata e, dopo 3 giorni, e' divenuta un arma contundente.
La sbriciolai sul davanzale e dopo poco tempo arrivarono due Colombidi che decisi di chiamare Sputnik e Vostok.
Sputnik, dal russo significa “compagno di viaggio”. Mi era sembrato un bel nome per un piccione viaggiatore. Sputnik viene spesso, mangia avidamente, e’ un grande osservatore e, la sua reazione al goal di Diamanti m’ha fatto pensare che sia maschio (e pure Romanista).
Vostok singifica oriente, credo sia una femmina,  mangia poco e, quando si poggia, il suo sguardo e’ sempre  attento a controllare cosa facciano i piccoli passerotti attorno.
Ammiro molto questi volatili. Certi uomini, come gli uccelli migratori, si spostano alla ricerca delle migliori condizioni. Altri uomini, come i volatili stanziali, si adattano a vivere nel luogo in cui sono nati.
Forse e’ per questo che io, cosi’ lontano da casa, ammiro Sputnik che, pur vivendo vicino a delle montagne fantastiche, si e’ adattato a rimanere in una citta’ come Ginevra.


Ne ammiro poi la capacita’ di volare oltre, l’essere distaccato, di possedere un espressione coerente: alieni giganti a otto zampe potrebbero attaccare un astronave umana, ma lui rimarrebbe impassibile, col suo sguardo impersrutabile, cosciente della sua capacita' di adattarsi a tutti i cambiamenti..
Sputnik mangia la torta, ha quasi finito. Anche io ho finito, andro' a leggere di la'.
Dopo dieci minuti, torno in cucina, sento picchiettare freneticamente sul vetro.
Trovo Sputnik vuole altro cibo, nel suo sguardo minaccioso, in quegli occhi rossi che mi fissano leggo una sola, inquietante domanda: “hai mai visto “gli uccelli” di Hitchcock?

Buon 25 Aprile a tutti.

Thursday 17 April 2008

Spiegando ai Lemmings la loro politica.

"Falce e Martello" volano alti... sugli aerei dell’Aeroflot. Si diceva che l’Alitalia sarebbe stata rilevata dai figli del premier. Costui ne parlera’ presto con Putin.
Sara’ Putin figlio di Berlusconi o viceversa?
Se l’alternanza tra le forze rappresenta la salute della democrazia, noi si e’ a posto: dittatura, anarchia, dittatura.

Visto che si finge di capire il perche’ del risultato della sinistra, vi spiego. come la vedo io (l'autocritica fa parte del nostro DNA).
Negli ultimi due anni ho visto di tutto: ministri in piazza contro il governo, ho sentito il governo proporre 1036 emendamenti a una finanziaria che aveva scritto lui (l’opposizione, esautorata, si fermava a 752)  e altre notizie assurde.

Avrei voluto sentire UNA cosa di sinistra. Ne ho sentite tantissime: dall’abolizione della proprieta’ privata all’adesione al patto di Varsavia.
Alla fine non ci si e’ messi d’accordo, non s' e’ fatto niente.
Ora si dice che non s’e’ vinto per motivi grafici: non c’era la falce e martello nel simbolo: io credo che di simboli ce ne siano stati  troppi.
Coi voti di Rossi, Turigliatto e Ferrando che voi avevate messo in lista, sareste al 4,5%, e quindi in parlamento.
Il PCI ha fatto questo paese liberandolo dal nazifascismo, e dotandolo di una costituzione democratica.
A me dispiace, ma forse tornare un movimento vi obblighera’ a ritrovare il contatto con la gente. L’essere disoccupati vi permettera’ di comprendere l’errore di non abolire leggi come la "legge 30" etc.
Non avete capito che avete perso molto di piu' del simbolo: i panini con la salciccia della feste dell’unita’.


Mi si chiede di spiegare come sia la nostra politica vista dall’estero.
Io non spiego piu’ niente da anni da quando,  dovetti spiegare ai miei colleghi che da noi i socialisti si collocavano a destra nel parlamento italiano e a sinistra in quello europeo.


Cerco di trovare un po’ di conforto leggendo i blog. Scopro che la mia cuginetta Elena e’ stata eletta.

Leggo che e’ assesore del baby governo  della mia citta’. Spiega le funzioni con l'entusiasmo proprio della sua eta' e con la disillusione propria del suo schieramento politico.
Racconta che puo' fare proposte al consiglio comunale dei "grandi", ma questo puo’ ignorarle, se vuole.


In pratica, in famiglia si avrebbe il controllo del consiglio comunale ombra di una citta' siciliana di media grandezza.
Se avete proposte da fare, lasciatele fra i commenti: io li girero' a mia cugi... volevo dire alla "esponente della nostra coalizione piu' alta in grado".

Sunday 13 April 2008

Monday 7 April 2008

Se questo mondo ha da finire, ci terrei ad avere un posto in prima fila.

Del CERN avevo gia’ parlato un anno e mezzo fa . Ora, sembra che l’attivazione del nuovo acceleratore di particelle, fra qualche mese, potrebbe creare un buco nero e porre fine alla esistenza del nostro pianeta.
E’ mai possibile che questo accada? Che degli scienziati si vogliano sostituire a Dio? Mi sembra impossibile.
Intanto,  sul loro sito, per non sbagliare, vedo che hanno scelto una nativita’ con tanto stella cometa (ma senza bue e asinello: riscaldamento termonucleare autonomo).


Oggi c’erano le porte aperte al pubblico: il programma recita “ La giornata a porte aperte (...) sara’ la vostra unica e ultima possibilita’ di vedere il ciclotrone”.....non suona proprio rassicurante, ma se ci sono davvero rischi, va loro riconosciuto il senso dell'umorismo.Arrivo in loco con la moto. Freddo barbino e un mare di gente. Per scendere sotto terra all’LHC ci sono 4 ore di fila.

Potrei andare a mangiare alla mensa.
Pero', io sono gia' diffidente nei confronti della cucina molecolare, figurarsi della gastronomia atomica di un cuoco francese di un centro nucleare.


Giro un po’ attorno. Tutto sembra sicuro e rassicurante: ottime ingegnere sorridenti e vestite come con una tutina monocernierata vegliano su di noi....guardo quella foto (clicca sulla foto per zoomare) e sono sicuro che l’ubertoso genere umano non si estinguera’ presto.
Sono cosi’ soddisfatto che decido di non farmi impressionare nemmeno da quelle sospette macchie d’umidita’.
Intanto hanno chiuso le visite al sito principale, ma alcuni colleghi mi dicono che al punto 4 si puo’ ancora scendere.
Prendo un bus navetta e vado...e torno (nel senso che m'avevano dato indicazioni sbagliate).
Alla fine arrivo. Anche qui c'e' da aspettare un bel po'.....e le particelle subatomiche iniziano a girare.


Finalmente si scende, ci fanno mettere un elmetto della playmobil (non sia mai che ci colpisca un malo-elettrone tra capo e collo). Scendiamo 140 m, vediamo il tunnel, il tubo. Si domanda ancora del famoso buco nero. La guida ammette di essere un ingegnere ottico e di non sapere rispondere.
La giornata e' finita e non ho avuto una risposta soddisfacente. Wikipedia
dice che il buco nero dovrebbe evaporare.....ma la teoria che spiega il perche', non e' mai stata provata....andiamo bene.

Torno a casa, affamato, stanco e infreddolito. Cucino, tanto, come quando si ha fame, bruciacchio quello che stavo preparando.
Ho troppa fame e decido di mangiare la sbobba e lo faccio pure in fretta.
Ora, rigirandomi nel lettone dopo una laida cena, penso che fare finire il mondo per sete di conoscenza, in fondo non sia una prospettiva cosi’ indecorosa.
Burrpo e ronfo da par mio. Dormo tranquillo.