Sunday 11 November 2012

L'unica Capitalista buono e' un capitalista saggio.

Conosco l'epoca dei fatti, qual' era il suo mestiere: i primi anni del secolo, miliardario, petroliere,
i tempi in cui si cominciava la guerra santa dei pezzenti con il padrone che possedeva tutto e l'operaio, che poteva solo lavorare per sfamare la famiglia. Non c'era diritto all'istruzione ne' diritti per i lavoratori.


Nel 2005 ero a New York mi ospitava Valentina, che allora faceva la ricercatrice alla Rockefeller University.
Il motto dell'università' e' conoscenza per il bene dell'umanità'. Certo, era un università' privata americana, con rette altissime, ma il suo fondatore, che qualche anno prima aveva fondato anche l'Università' di Chicago, era John D. Rockefeller il ricco petroliere di cui parlavo prima.


Nei primi anni del secolo i soldi si facevano col petrolio e l'acciaio.
Andrew Carnagie, era il magnate dell'acciaio, e filantropo. A new York ci sono varie biblioteche pubbliche, alcune di
queste sono state fondate da Carnagie. Carnagie,  fece costruire 2509 biblioteche per permettere di accedere alla conoscenza anche a chi non avesse le possibilità' economiche.

Anche nei musei di stampo anglo-sassone l'ingresso e' gratuito.
Il Metropolitan museum e' uno dei musei più' belli che abbia mai visto perché' contiene arte di tutto il mondo.
Ricordo di avere visto li' per la prima volta l'arte orientale: le stampe della Grande Onda Da Kanagawa o l'arte minimalista Giapponese che avrebbe influenzato anche Van Gogh.
Guardando quelle linee semplici, capii che fino ad ora, guardando i musei europei, avevo guardato al concetto di arte da un solo punto di vista.
Il fatto che fosse il punto di vista espresso dalla mia cultura non lo rendeva migliore degli altri.


Il Metropolitan Museum si apre su Central Park.
Un parco immenso, vivo, secondo me la cosa più' bella di New York.
Ricordo che non avendo un granché' da fare e nessun soldo da spendere passavo le giornate camminando per il parco.
Ricordo di aver giocato a calcio con dei Brasiliani conosciuti la', assistito a prove di opere teatrali, guardato acrobazie con i pattini, disegnato una veduta del castello del belvedere, sul lago.
Il momento più' bello la' al parco era alle 12.00, quando la gente usciva dagli uffici per la pausa pranzo.
Si allentava la cravatta, si toglieva le scarpe e si stendeva su un prato.
Attorno si vedevano grattacieli, simbolo dell'alta densità' umana che mi circondava, ma Central Park era verde, immenso e vivo come non mai.


I grattacieli vennero fatti proprio per rispondere a quella necessita' di spazio.
Central Park, coi sui 3.4 Km quadrati sarebbe stata la risposta più' semplice (vedi Formigoni che ha costruito il suo palazzo nel il fu bosco di Gioia).
Central Park e' sopravvissuto fino ad oggi. New York senza Central Park non sarebbe la stessa cosa.


Vi dico tutto questo perché' oggi si parla tanto di capitalismo selvaggio e delle nuove tasse di Obama sui più' ricchi per dare servizi ai poveri.
Negli ambienti di destra sembra quasi una bestemmia, un affronto per chi ha lavorato per accumulare quel capitale.
Eppure c'e' sempre stato un capitalismo "sociale" e qualche anno fa furono miliardari come Bill Gates e Warren Buffett ad impedire a Bush l'ennesimo taglio sulle tasse per i ricchi.


In Italia, una visione un po manichea che porta a vedere chi ha i soldi sotto una luce negativa:
i miliardari li si invidia o li si disprezza, in entrambi i casi li si odia. Pero' e' anche vero che io non ho mai visto una biblioteca Berlusconi (al massimo un trofeo di calcio porta sfiga), un istituto di ricerca serio o un importante istituzione benefica fondata da un miliardario.
Spesso chi accumula denari, li porta in Svizzera; in America gli evasori, che rubano alla società', finiscono in galera per davvero (ricordate Al Capone?).
Marchionne, vuole licenziare 19 operai per adempiere all'ingiunzione di riassumere gli operai FIOM. Intanto sono oltre 3 milioni di dollari quelli che il Lingotto mette ogni anno a disposizione dei suoi 30 lobbisti. Un altro simbolo di come i
soldi sia piu' facile farli per pressioni politiche che per la capacita' di creare business.

Mi piace pensare che ci sia stata gente con del talento per trasformare idee in prodotti e generare ricchezza.
Mi piace pensare che quella gente, una volta garantitasi il benessere per se e per la sua famiglia abbia investito le sue capacita' per il bene di tutti fino a rimanere nella storia.
In America sanno che "Da un grande potere derivano grandi responsabilità". Sara' perché da loro l'uomo ragno e' letto molto di più' che le storie di Paperon de Paperoni?.
Altri post sulle differenza culturali in America: 1, 2, 3.
Ho modificato il sistema dei commenti, ora non chiede piu' di inserire codici per commentare.

Thursday 8 November 2012

E-Lezioni Americane

Cronaca di una notte passata ad attendere come ha votato l' Ohio.
Vi potreste chiedere (perche' l'ho fatto anch'io), come mai, una persona della mia generazione, nata fra la via Emilia e il West (ma decisamente piu’ vicina all’Emilia), si sia appassionata alle elezioni Americane.


Su questo blog, sopratutto nell'era Bush si trovano post pieni di antiamericanismo (ricordate Silvia Baraldini in prigione?, ricordate la "canzone per Silvia" di Guccini? Ecco la cattiveria Americana: l'hanno estradata pur non fare sentire piu' quella bella canzone).

L’ America e’ la terra dove ci sono le unversita’ migliori e la scuola pubblica peggiore, dove s’e’ esportata la democrazia, ma si vota ancora con un sistema  che definire caotico e’ poco e che scoraggia i votanti degli stati assegnati.
La terra del grande sogno, che porta l’uomo sulla luna, l'unico posto dove speranza, ideali e slogan come "Yes we can" non suonano come vuota retorica.
Insomma, nonostante Obama mi abbia deluso parecchio: col suo cercare l’appoggio dei repubblicani ha finito col perdere due anni (gia’ che c’era poteva fare la bicamerale di D’alema e perderne 4).

In molti abbiamo sperato in una seconda chance, dove non commettere gli errori passati e finalmente produrre i risultati per cui e' stato eletto.

Mentre osservavo la cartina studiando le possibili combinazioni, mi trovavo a sperare che i giovani del Colorado, terra una volta repubblicana, andassero a votare. Che i nuovi latinos della Florida votassero abbastanza da bilanciare il voto dei vecchi latinos Cubani cacciati da Castro; e che nell’Ohio i bianchi operai si ricordassero che Obama aveva salvato le aziende che Romney avrebbe fatto chiudere, che nel New Hampshire si ricordassero la differente gestione di Obama e Bush della furia degli elementi e tenessero presente l'idea dei repubblicani di tagliare enti come la protezione civile, per tagliare la spesa e ridurre le tasse (ai ricchi). 

Col passare del tempo arrivavano dei risultati, che coloravano di rosso la Bible belt, ovvero quegli stati che voi (ma non io) definireste gli stati canaglia, cioe' il sud est degli USA fatta di gente rude e sincera tutta dio patria, famiglia, cow-boy, pro-life. Certo, arrivavano anche alcune buone notizie, tipo che anche stavolta i nazisti dell’Illinois non avevano prevalso, ma venivano da stati con una tradizione consolidate (Obama che vince l’Illinois e’ come la sinistra che vince l’Emilia).
Quando verso le 3 di notte anche la Virginia sembrava indirizzata verso i repubblicani (vedi foto a sinistra). Mi addormentai.


Stamattina, il risveglio e’ stata una sorpresa.
La cartina non sembrava poi cosi’ rossa e Obama aveva la maggioranza e la possibilita’ di altri 4 anni in cui concretizzare le promesse (questa volta con le vele dell’economia spiegate).

Pensavo a cosa questo significasse per noi Italiani.
Obama e’ uno che guarda prima gli interessi degli Americani.

Non dimentico che nel 2009 la parabola discendente di Berlusconi era cominciata. Obama aiuto' non poco l'ex premier e senza Obama forse gli italiani sarebbero riusciti a liberarsi prima dell'ex premier.

Ma questo e’ il passato, anche lui ha imparato la lezione, quando ha visto che aiutando Berlusconi, ha tirato giu' l'Italia, messo a rischio la sopravvivenza dell'Euro, decelerato l'Economia globale, rallentato la ripresa Americana alla fine ha rischiato d'essere tirato giu’ dallo scranno proprio lui.
Ci sono stati 4 anni per imparare, ora e’ il momento di rimboccarsi le maniche e governare.
Perche’ se c’e’ un America che il mondo odia ce n'e' anche una che il mondo ama, ed e’ il momento di mostrare cosa puo' fare la parte migliore dell'America, quando lavora insieme per un obiettivo comune.


Io per esempio sono in partenza per New York, dove staro' per il prossimo mese. Vorrei ricordare all’ufficio immigrazione (US department for homeland security) che io ho sempre apprezzato la grandezza degli Stati Uniti. God bless America


Ultimamente con le elezioni sono fortunato.
A questo giro ho perfino vinto una 30 di dollari puntane pochi sugli stati suggeriti da questo fantastico blog di statistica.

Friday 2 November 2012

Miniminagghia...

Analisi del voto Siciliano, a urne chiuse, a bocce ferme, a babbo morto.
Il PD dice che ha vinto e che la prova di coalizione ha funzionato.
Io mi chiedevo: ha senso mettere una presidente antimafia se a circondarlo c'erano gli indagati dell'UDC di Cuffaro?
Il PD dice che s'e' vinto, per me s'e' persa un occasione storica per rinnovare la politica.
La mafia a questo giro s'e' astenuta, come spiegato qua.
Si fosse presentato da solo, il PD, con Crocetta secondo avrebbe preso molti piu' voti.

Crocetta e' il primo presidente Siciliano di estrazione comunista e gay dichiarato (alla fine abbiamo creato un ponte di Messina Virtuale con la Puglia).
Finora dice cose giuste: non creare una coalizione e proporre legge ampiamente condivisibili  e' un atteggiamento intelligente.
I Grillini faranno bene a fare proposte e votare a favore delle cose che ritengono giuste.
Passare dal movimento politico gridato alla opposizione costruttiva e' una buona esperienza. Se un giorno vorranno responsabilita' maggiori e' ora di dimostrarsi responsabili.

Altre novita' sono che l PdL e' sceso al 12.9%, Micciche' non e' stato nemmeno eletto.

Le elezioni sicuramente hanno rappresentato un cambiamento.
Vedremo cosa succedera' ora.
Quanto a voi, egregi e-lettori?
Eccovi nel post, i grafici del sondaggione della settimana precedente.
Grazie a tutti quelli che hanno votato.
Una quarantina....cioe' 18 voti pervenuti mentre il 52% si e' astenuto. 
Ho scoperto che si poteva levare l'autenticazione dell'utente per cui ora potete commentare senza dovere mettere codici.

Thursday 25 October 2012

Elezioni Regionali Siciliane 2012

La Sicilia ha sempre rappresentato un laboratorio politico cacace di anticipare i movimenti dei flussi elettorali che si verificererano in futuro a livello nazionale.

Fra qualche giorno si torna a votare. Volevo condividere con voi le mie riflessioni sui candidati più importanti e i rispettivi partiti.

Il candidato: Crocetta
Sindaco antimafia. Ne ho sempre sentito parlare benissimo dai miei amici di Gela.
Dopo due mandati come sindaco l'hanno mandato al parlamento Europeo. Io non capisco com'e' che quando c'e' uno giovane e bravo il PD lo posteggia a Bruxelles (vero Serracchiani?). Non mi sembra una cosa furba. A proposito di cos furbette. Ha senso candidare il nuovo, se poi i candidati a consigliere sono i soliti volponi di sempre?

La coalizione: Il PD a questo giro e' alleata dell'UdC. Secondo me cercano di capire se quest'alleanza funziona. Un successo di questa coalizione potrebbe suggerire la futura coalizione di governo.
Pesandoci, questo farebbe dire addio a tutte quelle lotte per i diritti civili che dovrebbero fare parte della sinistra. 
La legge contro l'omofobia, regolamentazione delle coppie di fatto, abolizione dei priviegi della chiesa per cui l'Italia paga multe all'unione Europea
Finche' penseranno alle coalizioni, non si parlera' di programmi.
D'Alema dice che solo Bersani e' il rinnovamento. Renzi dice che e' il rinnovamento e' lui. Intanto nessuno che metta insieme 10 punti programmatici per farci capire le differenze.
Se uno vuole spera in questo partito, dovrebbe disertare le primarie per il suo bene.

Il candidato: Micciche'
Ok; non sarà reato, ma sara' diritto dell'elettore pretendere di essere rappresentato da un uomo lucido?
Continua a dire che di mafia non bisogna parlarne e che non si dovrebbe intitolare l'aeroporto a Falcone e Borsellino ricorda: "la più grande beffa che il diavolo abbia mai fatto al mondo è stata di convincere tutti che non esiste.". 
Convincetevi, in Sicilia non esiste la mafia, al massimo un pò di brigantaggio.

La coalizione: c'e' Fli, il partito di Fini.
Fini e' un politico lungimirante. Di lui ricordiamo due leggi in particolare: quella che permette i respingimenti (Bossi-Fini), per cui l'Italia paga multe all'UE,  e quella che equipara droghe leggere e pesanti riempiendo le carceri di gente (Fini-Giovanardi).

Il Candidato: Giancarlo Cancelleri. Non so altro.
Il movimento 5 stelle. Beppe Grillo e' sbarcato in Sicilia sfruttando appieno le sue capacita' comunicative.
I suoi discorsi sono improntati al populismo e si basano su metodi che spesso non condivido: quando vuole l' Italia fuori dall'Euro, o quando insegue il voto della Lega negando la cittadinanza ai figli degli immigrati.
Ci si chiede se un movimento sia capace di amministrare: a Parma, il sindaco del M5S ci ha messo troppo tempo a mettere su la squadra di assessori. 
C'è da dire che riempie le piazze e su molte cose si dimostra credibile.
Ha detto che se verranno eletti, metteranno in rete tutti gli atti del parlamento Siciliano.
Non è una cosa banale. La mancanza di trasparenza ha finora permesso ai parlamentari Siciliani di fare cio' che hanno voluto.
E' l'unico candidato per cui ho visto piazze davvero piene. 

Il Candidato: Nello Musumeci provenienza MSI, la Destra.
Proviene da "la destra"
La coalizione: il solito PdL o cio' che ne rimane. Dal 61 a 0, a oggi, che nessuno vuole piu' metterci la faccia.
E se non ci credono loro perche' ci dovremmo credere gli elettori?

Comunque vada saranno elezioni interessanti (le foto sono prese da un comizio di Grillo in provincia di Trapani).
Se voi poteste votare. Voi chi votereste? la prossima settimana vi do i risultati del sondaggio.

Aggiornamento: un altro dato importante su cui riflettere.
Tra i candidati ci sono 32 indagati, alcuni già condannati.
12 sostengono Miccichè, 10 Crocetta (molti UDC) e 10 Musumeci. Non male per chi predica un rinnovamento della moralità in politica.




Sunday 21 October 2012

Night night, sleep tight, don't let the bedbugs bite


Da piccolo avevo paura del buio.
Quando vedevo quel nero cosi' scuro, non riuscivo a non immaginare brutti mostri che mi si muovevano davanti.

Cosa fare, ben sapendo che andare nel letto dei genitori era da bambini piccoli. Tecnicamente a 3 anni ero da considerare "piccolo", ma ammetterlo sarebbe stato umiliante.
Visto che i mostri, mi si diceva, fossero frutto della mia immaginazione, io immaginavo degli eroi buoni che mi potessero difendere.

Le tende che intravedevo nell'oscurita' allora si trasformavano in Janez e Santo kan. Nel pomeriggio ne seguivo lo sceneggiato televisivo. La notte li rivedevo.
Anche il portiere dello stabile vedevo quello sceneggiato: lo nominava spesso. 
Ora, non e' che lo capissi bene quel miscuglio di dialetto veneto e italiano gutturale.
Pero' gli sentivo nominare Santo Kan, solo che anziché' santo lo chiamava dio; dio kan, diceva spesso.

Ora quelle figure si muovevano e iniziava un avventura affascinante.
Poi mi addormentavo e continuava nei miei sogni. Il giorno dopo mi svegliavo stanco, dopo tante avventure. Pero' mi alzavo, prendevo il cestino e lo scuolabus mi portava all'asilo Paz. Il mio asilo era intitolato a un disegnatore geniale, morto d'overdose. 
La mia scuola elementare, invece, a un Santo salesiano. A distanza di anni ricordo ancora le tavole colorate del Paz, mentre le tele nere con santi seriosi mi mettono ancora a disagio.

Perché' poi si cresce, e viene il momento in cui le scimitarre di Janez e Sandokan non sono più' in grado di aiutarti.
Servono molta più' arte, scienza, tecnica e silenzio.
Pero' affronto tutto tranquillo, perché' penso che ho avuto chi mi ha protetto quand'ero piccolo.
E a volte, quando dormo solo come ora, prendo possesso del letto grande e a livello inconscio sogno ancora di pirati malesi, che combattono nel sole, per la perla di Labuan.
Poi la mattina trovo le coperte appallottolate con cui ho combattuto e mi avvio al lavoro convinto di essere una Tigre di Mompracen. Chi ci ammazza?

Altri post con tematica simile: 1, 2.

La tigre e' un dipinto di Ligabue (Antonio non Luciano).

Sunday 14 October 2012

Chiedi chi erano i Leningrad Cowboy

Mi si chiede cosa ne pensi del premio Nobel per la Pace datto all'Unione Europea.

Qualche sera fa ero ad un falo' e si parlava del piu' e del meno.
Si parlava di canzoni meteore degli anni 80. Mi venne in mente "99 Luftballons".
La Cinese del gruppo mi guardo' stupita.
Raccontai di questa canzone tedesca che raccontava una storia strana
Raccontava di 99 palloncini rossi che si libravano in volo e prendevano una strana forma nel cielo, che veniva scambiata dai militari come una minaccia.
99 jet militari si levavano e non capendo cosa si trovassero davanti e sentendosi provocati, spararono per primi.
Allora 99 ministri della guerra, ordinavano l'attacco...

L'ultima strofa della canzone recitava: 
"99 anni di guerra
Non lascia posto per i vincitori
Non ci sono più ministri, né jet.
Oggi mi faccio i fatti miei
Vedo il mondo in giacere rovina
Ho trovato un palloncino
Penso a te e lo lascio volar via
."

Quando finii di raccontare si fece silenzio.
La ragazza mi guardo' stranita come il bambino della canzone di Guccini e disse: "mi piaccion le fiabe, raccontane altre".
Non aveva idea di cosa stessi parlando.
Pur avendo la stessa eta' non aveva idea di cosa fosse stata la guerra fredda.
Pensava avessi parlato di un evento antico di dopo la guerra.
La canzone era dell'84: solo 28 anni fa.

Cosa penso dell'Unione Europea?
Penso che mentre oggi sembrare normale andare in giro con una carta d'identita' per l'Europa e i populitsti hanno buon gioco a rappresentare l'Europa come un maestro stupido e pedante mettendo in risalto il tempo speso dal parlamento per regolamentare la lunghezza delle zucchine, o a trasportare documenti per le sessioni del parlamento europeo tra Bruxelles e Strasburgo. 
Si, e' vero, purtroppo l'Europa e' anche questo, ma e' anche un idea per cui s'e' deciso di investire sorpassando gli interessi nazionali, provando a parlare con voce unica, per esprimere nuove idee, per dare alternative  a chi non vuole seguire solo l'idea americana o quella cinese.
Un luogo dove si po' provare a immaginare un altrol futuro per il pianeta.

Certo, e' ancora un cammino lungo rallentato ostacoli e interessi contrari.
Pero' pensoi che solo 68 anni fa gli stati europei si scannavano l'un l'altro.
Oggi si pensa di dare piu' poteri al parlamento europeo (a parita' considerate che
il Galles ha perso la sua indipendenza nel 1282, e' ancora ci sono movimenti indipendentisti).

L'Europa e' un gran posto.
Chi ha vissuto la guerra fredda sa cosa significa vivere fra due blocchi, senza poter esprimere una voce differente da chi spinge a investire in nuovi armamenti anche a rischio di affamare il popolo.
Ci vuole una terza via.
Oltre a chi balla "Go West" con le "vai verso occidente, la terra promessa" ma cantata sulle note dell'inni Sovietico.
Oltre i Cowboy Leningrad
Oppure un pezzo dei Leningrad Cowboy, che erano dell'Occidente.
Finlandesi:  me li fece conoscere la mia Finnica Ex.
Il gruppo del regista Aki Kaurismäki metteva in scena (e in burla) tutta la retorica dell' regime d'oltrecortina.
La mia ex mi fece anche vedere tutti i film di Aki Kaurismäki in Suomi (lingua finlandese).
In lingua originale, coi sottotitoli in tedesco.
Tutto questo non sarebbe mai accaduto, se non ci fosse stato Europa unita. Visto che culo?

Altri post che parlano d'Europa 1, 2, 3.

Sunday 7 October 2012

Contro il taglio di fondi al programma Erasmus

Nel 1999 ho passato 6 mesi a Cordoba, in Spagna, per un Progetto Erasmus.

Quando, al secondo anno di univerista', feci la richiesta per una borsa Erasmus, non sapevo bene cosa aspettarmi da questa esperienza.
Quando si han venti anni, le cose vanno troppo velocemente e mi ritrovai sulla scaletta di un aereo con, forse, piu' motivi per restare in Italia che per partire.

Per fortuna partii. Fu un esperienza incredibile.
L'Erasmus rende rincoglioniti, ma in un modo bellissimo.
Avete presente i bambini piccoli, che quando vedono un altro bambino sorridono e iniziano a giocare senza coscienza alcuna di quelle differenze di classe, lingua, idee, che verrano dopo?
Qualche giorno fa una collega mi raccontava di un bassotto che aveva raggiunto sua figlia  che camminava carponi e l'aveva leccata in faccia.
La bimba aveva osservato il bassotto un po' stupita, poi aveva dato una leccata al cane.
Con cio' non e' mia intenzione istigare al leccaggio di canidi, ma evidenziare che spesso, tutto cio' di cui abbiamo paura o che ingenera ansia, ci e' trasmesso da coloro che ci stanno vicini, o ci vogliono condizionare in maniera piu' o meno conscia.

L'Erasmus serviva proprio a questo: partire con dei preconcetti, sospenderli, sfidarli, scoprendo spesso che erano falsi.
Organizzare una festa Erasmus significa invitare un numero sconosciuto di persone in casa tua e di molte nazionalita'. Non ho mai sentito di nessun problema, se non qualche macchia di vino su qualche divano.
Comunicare con gente di tutta Europa in una lingua che non e' la tua, ne' la loro, puo' aumentare la possibilita' di creare incomprensioni. Le lingue non sono mai state delle barriere insormontabili.

Non posso dire che l'Erasmus sia servito per istruirmi: le lezioni universitarie erano molto diverse da quelle italiane.
Pero' l'Erasmus mi ha insegnato tanto.
Viaggiare in posti nuovi, apprendere una lingua nuova, dovrebbe fare confondere.
Invece l'Erasmus mi e' servito ad acquisire concentrazione e ha contruibuito a farmi capire chi sono.
Quando ho finito l'Erasmus sapevo cosa volevo fare: laurearmi e fare un dottorato all'estero.
Non avessi fatto quest'esperienza avrei cercato un posto vicino casa.
Oggi avrei una laurea in biologia con prospettive lavorative molto piu' limitate.

L'Erasmus mi ha insegnato a vedere in ogni persona straniera come una possibilita': un bagaglio di esperienze e di avventure. Piu' tardi scoprii che tra le persone piu' intellettualmente stimolanti v'erano el persone dell'Est Europa.
Mi hanno fatto scoprire tanti autori (Dovlatov in primis). 
Non avessi avuto l'Erasmus, forse non avrei mai pensato che una cultura tanto geograficamente e storicamente lontana mi avrebbe potuto insegnare tanto.

Credo che l'Erasmus mi abbia fatto conosciere l'Europa e mi abbia fatto anche scoprire che noi Europei non siamo affatto male.
Da li ho poi' vissuto 4 anni e mezzo in Germania, 2 in Svizzera e 3 nel Regno Unito.
L'Erasmus mi ha trasformato da viaggiatore che attraversa l'Europa in cittadino Europeo.

Il momento piu' triste fu quando lessi su un giornale che la Salvini (Lega Nord) aveva proposto a Milano i vagoni separati per stranieri.
Mi sentii molto triste per il mio paese. Mi sentii Europeo, non Italiano.

Oggi e' un momento importante per l'Europa e si parla molto se l'UE debba essere solo un sistema commerciale (come vogliono gli inglesi) o una federazione di paesi che si riconoscono in un unica politica di sviluppo.
Purtoppo, perdere il progetto Erasmus, mentre miliardi* vengono dirottati sugli aiuti finanziari alle banche significa dare un messaggio scoraggiante: non mi riconosco in Europa basata solo sulla finanza. I veri valori sono quelli che L'Erasmus mi ha insegnato.
L'Europa e' il paese delle differenze che arricchiscono, delle condivisioni che valorizzano, il posto dove si crede in obiettivi comuni.

Ps- e non e' vero che tutte le Scandinave sono facili.


* Che poi i soldi non sono tanto quelli delle borse (quelli non bastavano nemmeno a coprire l'affitto). L'Erasmus rende possibile avere il quadro legislativo che ti permetteva di convalidare materie sostenuto in universita' straniere. Una cosa burocraticamente impossible, al di fuori dello schema Erasmus.

Altri post che parlano dell'Erasmus: 1, 2, 3.