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Friday, 27 January 2012

Stub-Born This Way.


Ho portato il computer dall’uomo della mela.
Quando ha preso il numero di serie e’ rimasto sbalordito di trovarsi davanti un Macbook del 2006. Effetivamente ne e' passato di tempo, da quando lo comprai coi soldi del dottorato.
Il melomane (nel senso dell' appassionato di mela) lo chiama  modello vintage (io invece chiamo sua sorella con altri nomi), mi dice che non esistono piu’ pezzi di ricambio.
Alla fine si scopre che il problema non e' nel computer ma nella batteria, comprata 10 mesi fa. Il computer e' come nuovo. 
Ed io ne son contento, non solo perche' avevo temuto la spesa, ma sopratutto perche' avevo temuto la perdita di un ogetto che, nel bene e nel male mi ha accompagnato attraverso 4 case in 4 paesi, qualche storia e tante avventure. 
Per fortuna che certe cose nascono cosi’, e cosi' vivono: dure e pure.
Un altro oggetto cosi' e' Woodstock, la mia vespa.
Quando mio fratello lo porto’ alla revisione il meccanico diceva di mandarlo sulla pedana a massima velocita’.
Mio fratello disse che gia’ lo era, Il meccanico certifico’ la velocita’ massima di 40 km/h.
Il tempo e’ passato e la vespa e’ ancora la’, non so quanti km abbia fatto perche’ nella versione Pk dell'82 non c’era contakilometri o il tachimetro.
Ma se non si sa lo spazio, si sa quanto tempo ha fatto, e la qualita' del tempo con cui ha accompagnato la mia famiglia.
Certe cose sono sempre presenti al nostro fianco.
Mio zio aveva un vecchio trattore Massey Ferguson
E diceva che prima o poi, quando si sarebbe rotto, avrebbe comprato un trattore Lamborghini, e ne parlava come se si trattasse di una fuoriserie.
Pero' poi aggiungeva, solo quando il vecchio sarebbe stato troppo malandato e incapace di accompagnarlo.
...e io ho questo ricordo dello zio Pippino, con la pelle scura, un cappello di paglia, la salopette, che va col suo trattore sulla collina.
Una decina di anni fa lo zio e' morto, i suoi figli, poco avvezzi alla campagna hanno venduto tutto.
So che il vecchio trattore lo accompagnava ancora fino all'ultimo giorno, fin dove ha potuto.
A volte ci attacchiamo alle cose.
Non per il capitale che valgono, ma per il capitale di storia che rappresentano. 
Come se metterle via rappresentasse metter via una parte della nostra storia, o come gli innamorati delusi che tolgono di mezzo i regali per essere sicuri di dimenticare di essere stati felici; o come quelli che si illudono che non cambiando niente, il tempo ci sfiori e rallenti fino a quasi fermarsi, per farci rivevere un po' piu' a lungo un momento in cui siamo stati felici.

Monday, 23 January 2012

psst....

Il mio computer s'è addormentato.
Forse sogna.

Mercoledì lo porto al tecnico della mela e vedo se mi fa la magia di risvegliarmelo.
Se si, vi scrivo presto.
Se no, faccio un papello di bestemmioni e ve li invio a mezzo piccione viaggiatore.

Wednesday, 23 November 2011

Sull'importanza di questo post.o

Tutto comincio' all'incirca un anno fa.
Andavo al lavoro, m’ero scordato gli occhiali e c'era foschia.
A un certo punto, sul ciglio della strada un uomo che stava pascolando il suo bassotto alzo' un braccio.
Visto che questo e’ il mio primo post ufficiale sul nuovo blog, volevo ripercorrere brevemente la storia del vecchio blog, che presto scomparira', con la piattaforma che lo ospitava.
Iniziai ad appassionarmi ai blog nel 2005, leggendone uno di Repubblica: Rimbalzi, di Maurizio Crosetti.
In origine il blog parlava di calcio ed era un ritrovo di tifosi che si offendevano creando un olimpo pieno di figure mitologiche quali i gobbi (che poi capii essere gli juventini), i nani (milanisti), beneamata (inter), benemerita (carabinieri), coppa orecchiuta (champions league), coppa trinariciuta (credo la coppa uefa).

Un bel giorno Crosetti decise di smetterla con quel bailamme calcistico e anziche’ parlare di sport posto’ un pezzo di letteratura.
Ovviamente questo’ getto' sgomento nelle orde di tifosi che fuggirono inorriditi verso altri lidi.
Per lo stesso motivo il gesto attiro’ persone veramente in gamba che misero insieme delle discussioni davvero affascinanti.
Poi un giorno, non ricordo bene perche’ tutti decidemmo di aprire dei blog.
Quegli spazi sono rimasti vitali ed hanno finito per assomigliarci molto piu’ di quanto noi stessi credevamo.
Finita l’era dei blog (in cui si ricevevano 60 commenti per post), tutti (tranne io) sbarcarono su second life (popolatasi con estrema velocita’ mentre ora rotolano le balle di sterpaglie)
Subio dopo inizio’ l’era di Facebook dove tutti migravano per metter la loro vita in vetrina e a giocare a chi aveva la lista di amici piu’ lunga, io decisi di rimanere sul blog a mirarmi l’ombelico e a raccontare le cose mie, ma cercandoci la chiave di capire il mondo, l'ombelico del mondo.
Forse perche’ per raccontarle a voi, levo tutte le cose inutile, e metto in evidenza le cose belle...tanto che alla fine, rilegggendo cio’ che ho fatto mi sembrano quasi delle belle avventure (nella foto Falloppio astronauta, Falloppio pirata ed un signore, professionista dell'amore).
A distanza di anni, molti di questi blog sono rimasti vitali fino alla fine e spero che sorpavviveranno anche alla cancellazione della piattaforma di splinder e che questo cambiamento serva a fare pulizia e ricominciare, e serva a cambiare tutto (per non cambiare niente) per tenere in vita queste inutile pagine di ricordi.
Circa un anno fa m’ero scordato gli occhiali e c’era buio. Un uomo sulla strada con un cane biondo alzo’ un braccio. Pensai che mi salutava. Aprii il finestrino e agitai la mano salutandolo.
Avvicinandomi misi a fuoco l’uomo, non lo avevo mai visto.
L’uomo rispose al mio saluto e il cane scodinzolo’.
Da allora, ogni mattina, incontro l’uomo e il cane che mi salutano.
Non ho mai capito perche’ ma questo scambio di saluti con uno sconosciuto, originatosi da un errore, e quindi gratuito mi mette sempre di ottimo umore.

Il blog e’ lo stesso: gente piu’ o meno conosciuta passa, alcuni lasciano un saluto, altri leggono e vanno via.
Non cambia le nostre vie, ma son contento che ci sia.

Monday, 21 November 2011

Da Splinder a Wordpress o BlogSpot (Migrare in 5 facili mosse)

Di tutorial su come migrare da splinder verso Wordpress o Blogspot (blogger) e' pieno il mondo.
Se siete rimasti posteggiati su iobloggo, il gemello capitalista di splinder ma vorreste passare su una piattaforma seria questo post e' per voi.
Basta che nei momenti di sconforto ripetetiate questo mantra: "se ce l'ha fatta Falloppio, allora ce la possiamo fare tutti".

La differenza tra questo tutorial e gli altri e' che prima di riuscire a vedere la luce, ho pasticciato con le stringhe PHP come consigliato in giro, fino ad impiccarmici.
Ho scaricato programmi, che erano incompatibili tra loro, non si parlavano, facevano gli offesi e mi remavano contro ma alla fine ho vinto.
Ora siccome in questo momento sono abbastanza orgoglione vorrei aggiungere due parole di auto elogio:
Ho vinto, ma abbiamo vinto tutti, contro chi non ci credeva, contro i magnati Pluto Messianici e contro le turbolenze del mercato, nessuno rimarra' indietro, l'Italia e' il paese che amo. Scendo in campo.

Ricetta: Cosa vi serve.
Armiamoci di pazienza Qb (pero' molta).
Vogliamoci bene: serviamoci un bicchiere di qualcosa che ci piace (un the' va bene, un fresco corvo Glicine, meglio).
Pensiero positivo: immaginiamo qualcosa che ci rende felici: io per esempio un amaca davanti a una spiaggia bianca, su un isola deserta e con una donna ubertosa al mio fianco.
Ora, se non siete emigrati tutti quanti in Messico (luogo che mi dicono pieno di gente che ascolta Paolo Conte), siamo pronti per iniziare.

Progetto: migrare da splinder prima che si trasformi in un buco nero di gattini e suonerie a Wordpress.org e da li' dove volete.
Trovare un PC.
Io ho un Mac , ma non sono riuscito a trovare programmi per fare questo passaggio da Mac. Quindi trovatevi un PC.
Prima di iniziare salvate il template di splinder (copiaincolla in word), che non si sa mai.
 
Fase uno: Scaricare gratuitamente IstantWordpress che non richieda di pasticciare con il testo al programma.
Altri tutorial consigliano di scaricare altri programmi e poi di settare il database....io mi ci sono perso piu' volte. Questo fa tutto in automatico.
Fatto?

Fase Due
Spegnete Skype che e' incompatibile con Istant Wordpress, poi aprite il programma cliccando sull' icona.
Poi andate su WordPress Admin e vi si aprira' una schermata.
Digitate "Admin" dove chiete l'amministratore e scrivete "Password" dove richiede la password.

Un po di spiegazioni sul sito che avete davanti.
Wordpress e' una piattaforma che offre due possibilita':
Wordpress.com offre un sito per blog preconfezionato. Potete scegliere template fra zilioni di template, ma non potete personalizzarvelo piu' di tanto. 
A noi serve un programmino (Splinder Importer) che trasforma un blog in un file .XML che e' il formato che e' letto dalle piattaforme come blogspot o wordpress e per questo permette di spostarsi dove si preferisce.
Su Wordpress.com non si possono aggiungere plug-in.
Ma voi avete davanti Wordpress.org.
E' la versione smanettona di wordpress.com.
Qua potete fare tutto. Quella che avete davanti e' una versione che e' in remoto, cioe' sul vostro computer (il che spiega perche' usate admin e password come elementi per entrare).
La teoria e' che potete fare tutte le prove che volete e, solo quando soddisfatti potete caricare tutto su un sito online.
Se avete davanti questa schermata il risultato e' raggiunto.
Fatto?

Fase tre attivate il plug in
Scaricate il plug in cliccando qua: un piccolo programma che converte splinder in XML e caricatelo su wordpress:
Andate sulla vostra versione di wordpress.org. NElla barra di sinistra trovate la sezione plugins, apritela e andate su "Add New", quindi selezionate il file che avete scaricato: il Plugin Splinder Importer.
Fatto?

Fase 4 preparate il blog:
Sempre dal sito di Wordpress.org andate su Tools, cliccate su Import. Selezionate "Splinder".
Fate cio che chiede il sito wordpress: c'e' da inserire un codice HTML per il trasferimento: il template di splinder apparira' incasinato ma lo potrete risistemare alla fine (se vi siete ricordati di copincollare una versione del template su un fle di word).
Selezionete no all'impaginazione e scegliete il tipo di ora come 18/11/2011 21.30.
Attenti a non confondere l'ora col fusoraio.
Salvate tutto.
Tornate su Wordpress.org. mettete i dati che richiede (il nome del blog da importare) e il periodo da caricare. Selezionate post e commenti e cliccate importa.
Da qualche parte ho letto che puo' tirare giu' 30 post per volta, quindi nel caso di blog grossi (il mio aveva 280 post e ~7000 commenti) e' meglio farlo pezzo per pezzo.

A volte il programma si impalla, allora conviene riprovare.
La regola e' se si impalla tre volte di seguito conviene aspettare un momento (fumare una sigaretta...io non fumo, ma vi giuro che in alcuni momenti ho considerato di iniziare a fumare).
Poi tornare.
Fatto?

Fase 5
Esporta.
Se cliccherete su tools e poi su esporta avrete scaricato il famoso formato xml.
Questo file (o se avete fatto a pezzi, questi file) li potrete caricare dove volete, oppure tenerli li' sul desktop per fare i grossi con gli amici: con frasi tipo....6 anni della mia vita sono conservati in questo piccolo file.
Fatto?

Fase 6 Opzionale
Se volete passare a wordpress dovete aprire un sito wordpress e caricare il file....io non l'ho fatto, ma credo che si tratti letteralmente di selezionare il file e dare "carica".
Se invece volete passare a blogspot, la piattaforma blog di google, dovete fare un ultimo passaggio:
andate su questo convertitore da Wordpress a Blogspot (clicca qua).
caricate il file XML che avete generato (si chiamera qualcosa tipo"istantwordpress-data"
cliccate su converti avrete un file che si chiama "blogger-export".
Andate su blogspot/ Impostazioni/ importa blog e caricate quel file.
Se tutto e' andato bene avrete ottenuto il vostro nuovo blog.
Andate su questo blog che e' il mio. Aggiungetelo ai vostri feed di google reader. 
Ancora non ho capito se ci si puo' linkare, ma questo lo scopriro' presto.
Fatto? Datevi un pacca sulla spalla in segno di apprezzamento.

Spero di avervi aiutato.
Un ultimo pensiero al team di splinder, prima di chiudere la porta (nel prossimo post).
Eravate partiti bene: c'era tanto entusiasmo, la prima piattaforma italiana per blogging e ora?
"Stormi di blogger veri/ con gli esuli pensieri/ nell'etere a migrar".