Domenica scorsa, svegliatomi tardi a causa della “féte de la musique” in cui ho scattato le foto di questo post, incoraggiato da un timido raggio di sole, sono andato a Losanna, la sede del CIO.
Un ora dopo passeggiavo nel parco Olimpico dove delle installazioni visualizzavano i record nelle varie specialita’.
Un ora dopo passeggiavo nel parco Olimpico dove delle installazioni visualizzavano i record nelle varie specialita’.
Il vedere quanto un uomo possa saltare in alto, in lungo, in largo, aveva rafforzato il mio senso di meraviglia per l’uomo. Uno sciame di scandinave, invece, rafforzava la mia ammirazione per la donna. Il tutto mi metteva addosso una certa “ansia da prestazione”.
Volendo anche io esercitare la mia specialita’ (nullafacenza meditativa) mi convinsi a cercare un posto dove bere un caffe’ turco, per rallentare ulteriormente il tempo.
Trovai una trattoria e dopo il pranzo chiesi al trattore orientale un caffe’ turco.
Non lo aveva. Poi aggiuse che ironicamente nemmeno lui era Turco, era Curdo.
Mi chiese se sapevo cosa significasse. Risposi che sapevo il Kurdistan e’ diviso tra Iraq, Iran, Turchia e Siria. Sapevo che i Curdi erano stati incitati alla rivolta da Bush senior e poi abbandonati alla vendetta di Saddam. Che il movimento di liberazione e' il PKK guidato da Ocalan. Che ultimamente hanno fatto degli atti terroristici e che a mio vedere questo era male: bisognava lasciare spazio alla democrazie e alla diplomazia.
Lui mi guardo’ contrariato e disse. Diplomazia? Chi accetterebbe un popolo che vive in 4 paesi cosi’ complicati? La democrazia e’ una cosa Europea e l’Europa ha voluto dividere il Kurdistan per motivi economici. Non ci ascoltera’ mai.
30 milioni di Curdi stanno scomparendo, io sono l’unico della mia famiglia che sa parlare Curdo e sono qua, lontano da cio’ che posso chiamare patria.
Mi chiese se sapevo cosa significasse. Risposi che sapevo il Kurdistan e’ diviso tra Iraq, Iran, Turchia e Siria. Sapevo che i Curdi erano stati incitati alla rivolta da Bush senior e poi abbandonati alla vendetta di Saddam. Che il movimento di liberazione e' il PKK guidato da Ocalan. Che ultimamente hanno fatto degli atti terroristici e che a mio vedere questo era male: bisognava lasciare spazio alla democrazie e alla diplomazia.
Lui mi guardo’ contrariato e disse. Diplomazia? Chi accetterebbe un popolo che vive in 4 paesi cosi’ complicati? La democrazia e’ una cosa Europea e l’Europa ha voluto dividere il Kurdistan per motivi economici. Non ci ascoltera’ mai.
30 milioni di Curdi stanno scomparendo, io sono l’unico della mia famiglia che sa parlare Curdo e sono qua, lontano da cio’ che posso chiamare patria.
Quando fini’ aveva gli occhi lucidi non di rabbia, ma di
impotenza traboccante. Sapevo che da una parte aveva ragione. Ma cosa dire di quei Turchi uccisi aspettando un autobus che non arrivera' piu’?
Gli dissi buona fortuna senza sapere quale potesse davvero essere, la strada per la sua fortuna. Mi incamminai: cerano pochi gradi e il cielo grigio. Con la moto faceva freddo, nonostante la giacca aderente.
Guidavo, riflettevo....e sentivo freddo.
impotenza traboccante. Sapevo che da una parte aveva ragione. Ma cosa dire di quei Turchi uccisi aspettando un autobus che non arrivera' piu’?
Gli dissi buona fortuna senza sapere quale potesse davvero essere, la strada per la sua fortuna. Mi incamminai: cerano pochi gradi e il cielo grigio. Con la moto faceva freddo, nonostante la giacca aderente.
Guidavo, riflettevo....e sentivo freddo.
Volevo qualcosa di caldo. Mi fermai davanti un chiosco Cinese....ma appena vidi la bandiera Tibetana rimontai in sella, feci altri 15 km. Mi fermai in un luogo di ristorazione Yankee e ordinai un mega-maxi-imperialista-iniquo-antisolidale cappuccino con latte parzialmente scremato dal burro e totalmente scremato da sensi di colpa.