Risolto il problema del lavoro e dell'alloggio, rimane quello del mezzo di locomozione.
Vado a provare una macchinina.
Mi siedo e siccome sono intelligente noto subito delle differenze.
Per esempio, non c'è il volante. Mi alzo e prendo posto dal lato destro della macchina.
La macchina è piccolina ma bella. Mi sento pronto a provarla su strada, stiro il braccio destro finchè non trovo il pomello, lo faccio scattare in avanti....si abbassa il finestrino.
Cavolo. Scopro che dovrei cambiare le marce con la mano sinistra: quella mano che anni di evoluzione avevano stabilito servisse soltanto a ciondolare fuori dal finestrino!
Incomincio ad intuire dove stia la perfidia degli albionici.
Comunque questa Ford fiesta blue del 2001 mi piace. La prendo. Si chiamerà E.L.I.S.A.
Il primo giorno uin cui vado in macchina al lavoro sono abbastanza garrulo.
Finchè non giungo alla prima rotonda (rotatoria), che qui si chiama "roundabout" ovvero gira intorno a qualcosa.
Il fatto che il termine sia generico ti fa capire che ci troviamo davanti a un luogo, o meglio un non-luogo magico (per chi non lo sapesse, Stonehenge era la prima rotatoria con corsie di preselezione della storia umana...altro che alieni).
Giungo alla rotatoria, metto la freccia a destra e giro a sinistra (perchè nelle rotatorie inglesi le leggi della fisica e della razionalità non si applicano). Avanzo, giro intorno, ma non trovo l'uscita giusta, o almeno, so che è qui da qualche parte, ma leggendo le scritte il inglese e gallese, più quelle 3-400 indicazioni che costituiscono la segnaletica orizzontale, mi trovo a girare in tondo più volte.
Al terzo giro inizio a riflettere sul significato della vita. Prendo l'uscita da cui vanno fuori meno macchine (sindrome da scout alla ricerca di strade non battute)....ovviamente sbaglio, però all'uscita successiva trovo le indicazioni che cercavo e smetto di errare (nel senso di fare errori).
Visto che riesco a perdermi altre volte (su 6 rotatorie che incontro) e che alla fine della giornata ho fatto 3 volte la distanza che dovevo fare, decido di investire in un navigatore.
Entro in un negozio e ne compro uno.
Il tizio mi dice: "se hai qualunque problema col navigatore satellitare, portacelo domani e te lo cambieremo".
Lo guardo e gli confido che, se non funzionerà, col cavolo che riuscirò a ritrovare la strada per il negozio.
Lo saluto affettuosamente ben sapendo che sarà l'ultima volta che vedrò quel negozio in vita mia.
Il rapporto col navigatore non inizia bene. Anzichè dirmi fai inversione a "U", mi fa fare un giro assurdo.
Dopo 10 minuti ripasso davanti al parcheggio da dove ero partito. Simpaticamente dice: "fra 500 yards gira a sinistra". Ovviamente freno di botto e vado a mettere tutti i settaggi giusti: io non ho la minima idea di quanti metri corrispondano a una yarda.
Certe volte sarebbe così semplice comprendersi e invece si tengono in vita tradizioni che creano soltanto fraintendimenti.
Penso a quando stavo in Veneto. Il 50% delle persone parlava il dialetto come prima lingua. Leggo che ora vengono assecondati dalle politiche locali. Io spero soltanto che sappiano altrettanto bene le lingue straniere, altrimenti faranno davvero la fine degli indiani della riserva, causa incapacità di comunicare col mondo.
Penso a tutto ciò a colazione. Poi aggiungo alla tazzona un pò di latte dalla bottiglia di 4,54609 (pari a un gallone).
Non mi abituerò mai a queste misure. Poi decido di andare a nanna, percorro quei 20 piedi che mi separano dal letto che misura mezzo acro e cado in un sonno pesante (ben più di 100 libbre)....guidate con prudenza e buona notte.
Ancora non ho internet nella mia casetta (me lo attaccheranno presto). Voi pazientate ancora un pò.
Le foto della macchinina ELISA le metterò su presto, che al momento ce le ho su un altro computer.
Vado a provare una macchinina.
Mi siedo e siccome sono intelligente noto subito delle differenze.
Per esempio, non c'è il volante. Mi alzo e prendo posto dal lato destro della macchina.
La macchina è piccolina ma bella. Mi sento pronto a provarla su strada, stiro il braccio destro finchè non trovo il pomello, lo faccio scattare in avanti....si abbassa il finestrino.
Cavolo. Scopro che dovrei cambiare le marce con la mano sinistra: quella mano che anni di evoluzione avevano stabilito servisse soltanto a ciondolare fuori dal finestrino!
Incomincio ad intuire dove stia la perfidia degli albionici.
Comunque questa Ford fiesta blue del 2001 mi piace. La prendo. Si chiamerà E.L.I.S.A.
Il primo giorno uin cui vado in macchina al lavoro sono abbastanza garrulo.
Finchè non giungo alla prima rotonda (rotatoria), che qui si chiama "roundabout" ovvero gira intorno a qualcosa.
Il fatto che il termine sia generico ti fa capire che ci troviamo davanti a un luogo, o meglio un non-luogo magico (per chi non lo sapesse, Stonehenge era la prima rotatoria con corsie di preselezione della storia umana...altro che alieni).
Giungo alla rotatoria, metto la freccia a destra e giro a sinistra (perchè nelle rotatorie inglesi le leggi della fisica e della razionalità non si applicano). Avanzo, giro intorno, ma non trovo l'uscita giusta, o almeno, so che è qui da qualche parte, ma leggendo le scritte il inglese e gallese, più quelle 3-400 indicazioni che costituiscono la segnaletica orizzontale, mi trovo a girare in tondo più volte.
Al terzo giro inizio a riflettere sul significato della vita. Prendo l'uscita da cui vanno fuori meno macchine (sindrome da scout alla ricerca di strade non battute)....ovviamente sbaglio, però all'uscita successiva trovo le indicazioni che cercavo e smetto di errare (nel senso di fare errori).
Visto che riesco a perdermi altre volte (su 6 rotatorie che incontro) e che alla fine della giornata ho fatto 3 volte la distanza che dovevo fare, decido di investire in un navigatore.
Entro in un negozio e ne compro uno.
Il tizio mi dice: "se hai qualunque problema col navigatore satellitare, portacelo domani e te lo cambieremo".
Lo guardo e gli confido che, se non funzionerà, col cavolo che riuscirò a ritrovare la strada per il negozio.
Lo saluto affettuosamente ben sapendo che sarà l'ultima volta che vedrò quel negozio in vita mia.
Il rapporto col navigatore non inizia bene. Anzichè dirmi fai inversione a "U", mi fa fare un giro assurdo.
Dopo 10 minuti ripasso davanti al parcheggio da dove ero partito. Simpaticamente dice: "fra 500 yards gira a sinistra". Ovviamente freno di botto e vado a mettere tutti i settaggi giusti: io non ho la minima idea di quanti metri corrispondano a una yarda.
Certe volte sarebbe così semplice comprendersi e invece si tengono in vita tradizioni che creano soltanto fraintendimenti.
Penso a quando stavo in Veneto. Il 50% delle persone parlava il dialetto come prima lingua. Leggo che ora vengono assecondati dalle politiche locali. Io spero soltanto che sappiano altrettanto bene le lingue straniere, altrimenti faranno davvero la fine degli indiani della riserva, causa incapacità di comunicare col mondo.
Penso a tutto ciò a colazione. Poi aggiungo alla tazzona un pò di latte dalla bottiglia di 4,54609 (pari a un gallone).
Non mi abituerò mai a queste misure. Poi decido di andare a nanna, percorro quei 20 piedi che mi separano dal letto che misura mezzo acro e cado in un sonno pesante (ben più di 100 libbre)....guidate con prudenza e buona notte.
Ancora non ho internet nella mia casetta (me lo attaccheranno presto). Voi pazientate ancora un pò.
Le foto della macchinina ELISA le metterò su presto, che al momento ce le ho su un altro computer.