- Ciao. Com’e’ finita con quel racconto che avevi mandato?- L’ho scritto. Serviva per participare al corso di scrittura di Domenica mattina .
- ah si? Interessante. Com’e’ finita?
- Hanno ricevuto 13 racconti, ma c’erano 12 posti solamente. Domenica mattina ho dormito proprio bene e ne sono felice.
- Quindi l’hai scritto male apposta?
- Si, si infatti. In realta’ non volevo partecipare: preferivo dormire.
- Certo, certo, comunque tu quest’anno puntavi sulla Champions league, non al campionato, come dissero la volpe e l’uva a Galliani.
- Che ti devo dire, fratellino, sara’ che venivo da un lungo infortunio e avevo forzato le tappe per entrare in campo, sebbene contro il parere del mio medico.
- Dai, non ti abbattere magari non rientri nella scuola degli ammanitidi perche’ sei uno scrittore del tipo che non richiede una scuola.
- Sarei come Hemingway che parlava della sua vita, mentre cacciava I rinoceronti?
- Si, ma con rinoceronti piccoli e inoffensivi, meglio se di peluches.
- Sarei come Kerouac, profeta della beat generation, un uomo “on the road”?
- Si, ma senza andare troppo lontano, mai con la poggia e comunque senza accettare passaggi da sconosciuti.
- Potrei essere anche un Bukowski, che mi sembra poco scolastico.
- Saresti un perfetto Bukowski, se solo la mamma ti autorizzasse a dire le parolacce....
Guarda, forse hai gia’ uno stile.
Ti insegnero’ le tre regole per sapere scrivere. Saranno la tua scuola di scrittura: allora, c’erano due vocali che stavano accanto e litigavano sempre, la prima, stanca di questa situazione se ne ando’. La seconda, si sentì sola e pianse un apostrofo.
- Grazie fratellino, basta prendermi per il giro.
- Ma come non vuoi sapere dell’ “e” che acquisi’ coscienza del suo essere e si mise il cappello dell’accento? o della lettera mutina e della sua incredibili capacità, nonostante il mutismo.
- Grazie lo stesso: sento gia’ che il Nobel per letteratura si sta avvicinando.
- Ecco cos’era questo vento freddo dal nord. Che figata: potesti essere un Nobel come Wiston Churchill, premio Nobel nel 1953.
- Potrei esserlo, ma non ho mai avuto troppa fortuna col RISIKO.
Con tanti auguri di buon Natale.
- ah si? Interessante. Com’e’ finita?
- Hanno ricevuto 13 racconti, ma c’erano 12 posti solamente. Domenica mattina ho dormito proprio bene e ne sono felice.
- Quindi l’hai scritto male apposta?
- Si, si infatti. In realta’ non volevo partecipare: preferivo dormire.
- Certo, certo, comunque tu quest’anno puntavi sulla Champions league, non al campionato, come dissero la volpe e l’uva a Galliani.
- Che ti devo dire, fratellino, sara’ che venivo da un lungo infortunio e avevo forzato le tappe per entrare in campo, sebbene contro il parere del mio medico.
- Dai, non ti abbattere magari non rientri nella scuola degli ammanitidi perche’ sei uno scrittore del tipo che non richiede una scuola.
- Sarei come Hemingway che parlava della sua vita, mentre cacciava I rinoceronti?
- Si, ma con rinoceronti piccoli e inoffensivi, meglio se di peluches.
- Sarei come Kerouac, profeta della beat generation, un uomo “on the road”?
- Si, ma senza andare troppo lontano, mai con la poggia e comunque senza accettare passaggi da sconosciuti.
- Potrei essere anche un Bukowski, che mi sembra poco scolastico.
- Saresti un perfetto Bukowski, se solo la mamma ti autorizzasse a dire le parolacce....
Guarda, forse hai gia’ uno stile.
Ti insegnero’ le tre regole per sapere scrivere. Saranno la tua scuola di scrittura: allora, c’erano due vocali che stavano accanto e litigavano sempre, la prima, stanca di questa situazione se ne ando’. La seconda, si sentì sola e pianse un apostrofo.
- Grazie fratellino, basta prendermi per il giro.
- Ma come non vuoi sapere dell’ “e” che acquisi’ coscienza del suo essere e si mise il cappello dell’accento? o della lettera mutina e della sua incredibili capacità, nonostante il mutismo.
- Grazie lo stesso: sento gia’ che il Nobel per letteratura si sta avvicinando.
- Ecco cos’era questo vento freddo dal nord. Che figata: potesti essere un Nobel come Wiston Churchill, premio Nobel nel 1953.
- Potrei esserlo, ma non ho mai avuto troppa fortuna col RISIKO.
Con tanti auguri di buon Natale.
18 comments:
lettere, parole, frasi: tutto quanto fa spettacolo;
buone feste a..
tanti auguri di buon Natale a te
e anche agli sconosciuti
ciao
Auguri per il nuovo anno.
Orso
oibho'! Auguri :-)
oh no! è riscaldata dal fuoco del piacere!!!!!
Auguri per il nuovo anno e...
corri che arrivi in ritardo, la stella cometa t'aspetta.
Un abbraccio
ripeto... sei geniale...
ma il nobel è sempre truccato.
non ti crucciar, se non arriva.
salut!
addb
sai quante cose scritte da cane che si leggono in giro...
Saresti un ottimo Kamchatka, genio della narrativa contemporanea.
Ti piace come pseudonimo?
Buon anno Falloppio.
Ma Cri Kamchatka e' il territorio tra la siberia e la jacuzia a Risiko!!!
Io speravo di essere almeno i territori del nord-ovest!
ti stampo qui il bacione che non ti è stato recapitato
smack
buon 2009 a te e tutto il tuo circondario
bacio bacio bacio
sei il nostro premio nobel da sempre!
Un abbraccio e ricorda che il cetriolo torna sempre nel culo dell'ortolano!
Un abbraccio
Marco LSC
tantissimi auguri, piccolé!
Ma vivere senza prendersi alla lettera e' un'insostenibile leggerezza?
è nato il bimbo di Addb passa nei commenti del suo blog o sul mio....
http://magacirce.ilcannocchiale.it
Se non con le lettere almeno con le le letterine.
Auguri!
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