Quella che, se non fossi me stesso vorrei essere, questo e’ mio fratello.
Mio fratello quando io avevo 6 anni un giorno me lo sono trovato accanto per caso: avevo visto che mia madre aveva la pancia piu’ grossa, ma siccome mi diceva sempre di non esagerare con la Coca-cola che gonfiava la pancia, io pensavo che la mia mamma quando non guardavamo si andasse a bere la coca cola di nascosto.
Come quella volta che i miei dopo che ero nato io s’erano messi a dieta tutti e due per solidarieta’.
Pero’ poi mio padre andava al lavoro e mia madre mangiava....cosicche’ alla fine mio padre gia’ magrissimo aveva perso chili e mia madre no.
Invece poi mi arrivo’ un fratellino.
Che all’inizio io non sapevo bene cosa farmene: quando arrivo’ provai a parlargli e a dargli dei giocattoli, ma lui, appena nato non era per niente collaborativo e si limitava a guardava con aria interrogativa.
Invece poi ha imparato a parlare e ridere e a giocare a calcio.
Che sembra una battuta e invece non lo e’: c’e’ gente che mostra tutta la sua qualita’ e carattere giocando a calcio.
Io mi diverto, faccio casino, ipnotizzo gli avversari con la mia scoordinazione, grida, sconquassi, mio fratello invece e’ etereo e pulito nel suo stile di gioco.
Parla poco, si muove veloce senza rumore, sembra altrove, quasi assente pero’ poi quando serve un colpo ad effetto riesce a mettere la palla dove nessuno avrebbe mai immaginato.
Il problema e’ che lui e’ proprio cosi’ anche nella vita: silenzioso, vigile, altruista e con un gran cuore per gli altri, non sempre con se stesso.
Io mi ricordo di lui quando aveva otto anni e giocava a calcio nei pulcini.
Aveva la fascia di capitano e aveva portato la sua squadra in finale.
Loro con maglie azzurre contro i rossi ungheresi del Debrecen.
Ed io, che avevo sempre tifato per le squadre dell’est per una volta volevo che vincesse lui (alla facciaccia della fratellanza fra i popoli comunisti).
La partita era dura: pioveva, c’era fango dappertutto e gli ungheresi sembravano piu’ grandi della loro eta’....quei grandissimi figli di Puskas.
Pero’ alla fine vinse mio fratello e pote’ alzare la prima coppa di una grande carriera che occupa un ripiano della nostra cameretta.
Se guardate bene in terza fila c’e’ anche il mio unico trofeo, una piccola targa che m’hanno dato una volta per un disegno.
La riconoscerete perche’ la mia e’ l’unica piena di polvere.
Mentre quelle di mio fratello sono pulite, grosse e lucenti.
Pero’ quel giorno era ricoperto di fango mentre alzava la coppa al cielo e rideva e sorrideva....e noi con lui.
Poi rimane da ricordarsi che ci sono partite che si vincono e altre che si perdono per sfortuna, perche’ a volte ci sta, o perche’ c’e’ capitato un arbitro infame.
L’importante e’ ricordarsi che c’e’ ancora tanto tempo, e un altra partita gia’ in programma per ritornare a sorridere come allora.
Le foto sono preso, la prima da qua, la seconda da qua.
Col post c'entrano e non c'entrano,ma non saro io alle 2.20 di notte a spiegarvi il senso di queste immagini.
Invece poi ha imparato a parlare e ridere e a giocare a calcio.
Che sembra una battuta e invece non lo e’: c’e’ gente che mostra tutta la sua qualita’ e carattere giocando a calcio.
Io mi diverto, faccio casino, ipnotizzo gli avversari con la mia scoordinazione, grida, sconquassi, mio fratello invece e’ etereo e pulito nel suo stile di gioco.
Parla poco, si muove veloce senza rumore, sembra altrove, quasi assente pero’ poi quando serve un colpo ad effetto riesce a mettere la palla dove nessuno avrebbe mai immaginato.
Il problema e’ che lui e’ proprio cosi’ anche nella vita: silenzioso, vigile, altruista e con un gran cuore per gli altri, non sempre con se stesso.
Io mi ricordo di lui quando aveva otto anni e giocava a calcio nei pulcini.
Aveva la fascia di capitano e aveva portato la sua squadra in finale.
Loro con maglie azzurre contro i rossi ungheresi del Debrecen.
Ed io, che avevo sempre tifato per le squadre dell’est per una volta volevo che vincesse lui (alla facciaccia della fratellanza fra i popoli comunisti).
La partita era dura: pioveva, c’era fango dappertutto e gli ungheresi sembravano piu’ grandi della loro eta’....quei grandissimi figli di Puskas.
Pero’ alla fine vinse mio fratello e pote’ alzare la prima coppa di una grande carriera che occupa un ripiano della nostra cameretta.
Se guardate bene in terza fila c’e’ anche il mio unico trofeo, una piccola targa che m’hanno dato una volta per un disegno.
La riconoscerete perche’ la mia e’ l’unica piena di polvere.
Mentre quelle di mio fratello sono pulite, grosse e lucenti.
Pero’ quel giorno era ricoperto di fango mentre alzava la coppa al cielo e rideva e sorrideva....e noi con lui.
Poi rimane da ricordarsi che ci sono partite che si vincono e altre che si perdono per sfortuna, perche’ a volte ci sta, o perche’ c’e’ capitato un arbitro infame.
L’importante e’ ricordarsi che c’e’ ancora tanto tempo, e un altra partita gia’ in programma per ritornare a sorridere come allora.
Le foto sono preso, la prima da qua, la seconda da qua.
Col post c'entrano e non c'entrano,ma non saro io alle 2.20 di notte a spiegarvi il senso di queste immagini.
22 comments:
giusto, Fallo'
e anche il tempo per riposarsi delle fatiche sostenute
(e per sorridere di allora e di ora)
ciao
nel calcio, come metafora, conta molto anche il tifo
Chissà come si chiama. tuo fratello, dico.
Ieri il fratello di sua sorella mi ha fatto una rivelazione. Le ha trovato un pacchetto da dieci vuoto. Era molto imbarazzato, mi ha sussurrato io non voglio fare l'infame ma lei ha l'asma e io ho paura.
Eh, ci sono fratelli più fratelli di altri.
Avete la stessa chimica, è evidente!
dichiarazione d'amore perfetta..:P
grazie fratellone.....post bellissimo e commovente......e come tu ben sai i post sul calcio sono i miei preferiti........
P.S. Poi mi spieghi come fai a ricordarti di quella partita contro gli ungheresi che avrò giocato quando io avevo 6-7 anni circa di cui io ad esempio non ricordo praticamente più nulla.......
ciao ciao
fedelissimo blucerchiato
una mia amica era la maggiore di tre sorelle.
tanto era mossa dall'amor fraterno che, nata la prima sorella, tentò più volte di soffocarla nella culla.
questo bel post mi ha ricordato quella pubblicità in cui il maggiore diceva al minore: 'solo io posso chiamarti piccoletto'
a..
Questo post mi ha fatto commuovere molto!
Un bravo a te perchè è una lettera bellissima e piena d'amore ed uno al tuo fratellino perche è proprio come lo hai descritto tu!
un abbraccio ad entrambi.
L'amore fraterno è una di quelle cose che non si possono spiegare e che capiscono solo quelli che le provano...
e tu gli rubi pure il nick !
Bellissimo!!!!
Ci ho i lacrimoni ci ho...
( M'mazza rientro nel clichè della femmina piagnucolona a tutti gli effetti :-) )
L'amore in qualsiasi forma esso sia, tra fratelli, tra genitori e figli, tra amici,tra fidanzati, è sempre qualcosa che riempie l'anima ...E' il vero motore della vita!!!
solo perchè non conosci il mio, di fratello..
Il post è talmente bello che il fratellino riconoscente darà una spolveratina a quella targa!
(siete due belle persone!)
Il Debrecen?
Posso prendere tuo fratello al fantacalcio? Ma, soprattutto, è più Attilio Lombardo o Fausto Pari?
Piu' Damiano Tommasi, si, si, molto Damiano.
Traspare tanto affetto, che questo post lo potrebbe scrivere anche tuo fratello, iniziando con la tua stessa frase: se c'è una persona che stimo tanto ... e descrivere come sei fatto e vorrebbe essere anche lui. Siete due distinti in un insieme, complementari.
Mi sono ricordata di quando mia sorella saltellando sul lettone dei miei è finita contro lo spigolo del comodino, le è costato sei punti e una cicatrice a mezzaluna a pochi millimetri da un occhio.
Mi hai fatto venir voglia di chiamare la mia sorellina che vive lontano da me. E mi hai anche fatto venir voglia di scrivere un post su di lei. Hai dette ottime abilità persuasive e io sono facilmente influenzabile.
Bel post, Fal.
A tuo fratello è piaciuto?
Il sentimento emerge dal gioco.
La mia sorellina è docente universitario di biologia molecolare e io sono un deficiente atomico.
Lei è bella, giovane, ricca, alta, colta, corteggiata.
Io sono alto.
Eppure, durante le nostre telefonate, facciamo ancora le gare di rutti.
Per questo ho sempre la schweppes gialla pronta vicino al telefono.
E talvolta perdo.
Voglio vederti mentre giochi a calcio :-D
Grazie mille per il commento e buon fine settimana :-D
CIAO!!!
Certo che vorresti essere tuo fratello.
E' alto, capello lungo, insomma, un figo.
Z la formica
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