Thursday 3 March 2011

Il mare non ha paese nemmeno lui, ed è di tutti quelli che lo stanno ad ascoltare, di qua e di là dove nasce e muore il sole (G.Verga).

Il mar mediterraneo e’ poco piu’ di una pozzanghera, chiusa da uno stretto e da due colonne che segnalano l’uscita del mare nostrum e l’inizio dell’Oceano (mare lorum?).
In mezzo al Mediterraneo c’e’ un isola, la Sicilia.
Che molti si ostinano a considerare  Italia mentre in realta’ e’ solo la punta estrema dell’Africa.

Di motivi per cui la Sicilia e’ Africa ve ne sono molti.
La spiegazione scientifica tettonica e’ intuitiva: tra Africa e Sicilia la profondita e’ minima e la placca e’ quella Africana. Dopo lo stretto, invece inizia la zolla Euroasiatica.
Il punto in cui le placche si scontrano e’ Messina che ogni 100 anni subisce un grande terremoto.
Eppure secondo alcuni e’ un punto perfetto per costruirci un ponte.
Ma vi sono ragioni piu’ importanti per cui la Sicilia e’ Africa.
Io ho nostalgia delle arancine, ma alcuni miei conterranei vivono la lontananza con vera sifferenza.
Come chiamereste questo sentimento di nostalgia estrema?
In genere una nostalgia viene chiamato con un nome preciso: Il mal D’Africa.

E la lingua?
Il Siciliano e’ una mistura di parole prese da tutto il bacino del mediterraneo molto simile al Sabir, la lingua Franca parlata nei porti di tutto il mare.
Sembra incredibile ma mentre durante le crociate contrapponevano societa’ e civilta’, papi lanciavano anatemi e guerrieri si corazzavano per la battaglia, negli porti del Mediterraneo la gente si scambiava beni e saperi (allora gli arabi erano filosoficamente ma anche scientificamente e tecnologicamete piu’ avanzati) in una lingua comune.
Oggi il mediterraneo del sud si sta risvegliando e caccia via dittatori che sono al potere da troppi anni.
La democrazia fa paura, e le giovani democrazie spesso agiscono in maniera avventata (per esempio in Ungheria hanno appena abolito la liberta’ di stampa e il diritto di critica, mica come in Italia).
La democrazia fa paura e la destra demagogica che abbiamo la sfrutta per alimentare i conflitti, instillare la paura dello straniero.
In realta’ se anziche’ pensare al peggio si volesse pensare in positivo (e favorire il cambiamento) scopriremmo che quei popoli potranno aprire le loro economie e progredire come non e' stato possible finora…e I loro partner commerciali saremmo noi che siamo cosi’ vicini culturalmente e geograficamente.
Qualche anno fa nelle scuole Siciliane hanno iniziato a insegnare l’arabo, oltre all’inglese.

Sembra incredibile ma mentre durante questi tempi in cui si contrappongono societa’ e civilta’, con premier che baciano le mani a dittaotri e corazzate di guerrieri si preparano per la battaglia, da un lato all’altro del Mediterraneo, I bambini sanno gia’ comunicare coi loro simili che guardano lo stesso mare.
Solo dall' altro lato della pozzanghera.

Alla fine piu' di 2500 persone hanno cercato la Canalis sul mio blog.
Lo sapevo che a furia di cercare di pubblicare cose intelligenti sarei riuscito ad attrarre degli ottimi lettori.

6 comments:

yetbutaname said...

mare eorum
2500 e non è finita qui
tu infrangi i sogni di molti
ciao

utente anonimo said...

io lo chiamo Manica ... sarò ben fortunata : 2 gg a Marsala e uno a Palermo, non vedo l'ora di assaggiare le arancine come le chiami tu...

D.

laila81 said...

e ce lo so io che sono super shakerata (come si scrive?) tutti i giorni  abitando col muso appiccicato alla Calabria....

p.s. dovresti vedere i referrer miei... ci potrei fare un post... anzi ce lo faccio il post dimane... sìsì

baciottoni

UnaStranaStrega said...

figurati ora che possono combinare canalis e tettonica..

MissMcDreamy said...

Notare come non esista Enna nella mappa O.O inglobata ante tempore nel continente nero!

Pispisa79 said...

I tag che portano ai nostri blog sono sempre utili e divertenti! Come stai? Ogni tanto nell'etere ci ritroviamo!