Cronaca di una notte passata ad attendere come ha votato l' Ohio.
Vi potreste chiedere (perche' l'ho fatto anch'io), come mai, una persona della mia generazione, nata fra la via Emilia e il West (ma decisamente piu’ vicina all’Emilia), si sia appassionata alle elezioni Americane.
Su questo blog, sopratutto nell'era Bush si trovano post pieni di antiamericanismo (ricordate Silvia Baraldini in prigione?, ricordate la "canzone per Silvia" di Guccini? Ecco la cattiveria Americana: l'hanno estradata pur non fare sentire piu' quella bella canzone).
L’ America e’ la terra dove ci sono le unversita’ migliori e la scuola pubblica peggiore, dove s’e’ esportata la democrazia, ma si vota ancora con un sistema che definire caotico e’ poco e che scoraggia i votanti degli stati assegnati.
La terra del grande sogno, che porta l’uomo sulla luna, l'unico posto dove speranza, ideali e slogan come "Yes we can" non suonano come vuota retorica.
Insomma, nonostante Obama mi abbia deluso parecchio: col suo cercare l’appoggio dei repubblicani ha finito col perdere due anni (gia’ che c’era poteva fare la bicamerale di D’alema e perderne 4).
In molti abbiamo sperato in una seconda chance, dove non commettere gli errori passati e finalmente produrre i risultati per cui e' stato eletto.
Mentre osservavo la cartina studiando le possibili combinazioni, mi trovavo a sperare che i giovani del Colorado, terra una volta repubblicana, andassero a votare. Che i nuovi latinos della Florida votassero abbastanza da bilanciare il voto dei vecchi latinos Cubani cacciati da Castro; e che nell’Ohio i bianchi operai si ricordassero che Obama aveva salvato le aziende che Romney avrebbe fatto chiudere, che nel New Hampshire si ricordassero la differente gestione di Obama e Bush della furia degli elementi e tenessero presente l'idea dei repubblicani di tagliare enti come la protezione civile, per tagliare la spesa e ridurre le tasse (ai ricchi).
Col passare del tempo arrivavano dei risultati, che coloravano di rosso la Bible belt, ovvero quegli stati che voi (ma non io) definireste gli stati canaglia, cioe' il sud est degli USA fatta di gente rude e sincera tutta dio patria, famiglia, cow-boy, pro-life. Certo, arrivavano anche alcune buone notizie, tipo che anche stavolta i nazisti dell’Illinois non avevano prevalso, ma venivano da stati con una tradizione consolidate (Obama che vince l’Illinois e’ come la sinistra che vince l’Emilia).
Quando verso le 3 di notte anche la Virginia sembrava indirizzata verso i repubblicani (vedi foto a sinistra). Mi addormentai.
Stamattina, il risveglio e’ stata una sorpresa.
La cartina non sembrava poi cosi’ rossa e Obama aveva la maggioranza e la possibilita’ di altri 4 anni in cui concretizzare le promesse (questa volta con le vele dell’economia spiegate).
Pensavo a cosa questo significasse per noi Italiani.
Obama e’ uno che guarda prima gli interessi degli Americani.
Non dimentico che nel 2009 la parabola discendente di Berlusconi era cominciata. Obama aiuto' non poco l'ex premier e senza Obama forse gli italiani sarebbero riusciti a liberarsi prima dell'ex premier.
Ma questo e’ il passato, anche lui ha imparato la lezione, quando ha visto che aiutando Berlusconi, ha tirato giu' l'Italia, messo a rischio la sopravvivenza dell'Euro, decelerato l'Economia globale, rallentato la ripresa Americana alla fine ha rischiato d'essere tirato giu’ dallo scranno proprio lui.
Ci sono stati 4 anni per imparare, ora e’ il momento di rimboccarsi le maniche e governare.
Perche’ se c’e’ un America che il mondo odia ce n'e' anche una che il mondo ama, ed e’ il momento di mostrare cosa puo' fare la parte migliore dell'America, quando lavora insieme per un obiettivo comune.
Io per esempio sono in partenza per New York, dove staro' per il prossimo mese. Vorrei ricordare all’ufficio immigrazione (US department for homeland security) che io ho sempre apprezzato la grandezza degli Stati Uniti. God bless America
Ultimamente con le elezioni sono fortunato.
A questo giro ho perfino vinto una 30 di dollari puntane pochi sugli stati suggeriti da questo fantastico blog di statistica.
Vi potreste chiedere (perche' l'ho fatto anch'io), come mai, una persona della mia generazione, nata fra la via Emilia e il West (ma decisamente piu’ vicina all’Emilia), si sia appassionata alle elezioni Americane.
Su questo blog, sopratutto nell'era Bush si trovano post pieni di antiamericanismo (ricordate Silvia Baraldini in prigione?, ricordate la "canzone per Silvia" di Guccini? Ecco la cattiveria Americana: l'hanno estradata pur non fare sentire piu' quella bella canzone).
L’ America e’ la terra dove ci sono le unversita’ migliori e la scuola pubblica peggiore, dove s’e’ esportata la democrazia, ma si vota ancora con un sistema che definire caotico e’ poco e che scoraggia i votanti degli stati assegnati.
La terra del grande sogno, che porta l’uomo sulla luna, l'unico posto dove speranza, ideali e slogan come "Yes we can" non suonano come vuota retorica.
Insomma, nonostante Obama mi abbia deluso parecchio: col suo cercare l’appoggio dei repubblicani ha finito col perdere due anni (gia’ che c’era poteva fare la bicamerale di D’alema e perderne 4).
In molti abbiamo sperato in una seconda chance, dove non commettere gli errori passati e finalmente produrre i risultati per cui e' stato eletto.
Mentre osservavo la cartina studiando le possibili combinazioni, mi trovavo a sperare che i giovani del Colorado, terra una volta repubblicana, andassero a votare. Che i nuovi latinos della Florida votassero abbastanza da bilanciare il voto dei vecchi latinos Cubani cacciati da Castro; e che nell’Ohio i bianchi operai si ricordassero che Obama aveva salvato le aziende che Romney avrebbe fatto chiudere, che nel New Hampshire si ricordassero la differente gestione di Obama e Bush della furia degli elementi e tenessero presente l'idea dei repubblicani di tagliare enti come la protezione civile, per tagliare la spesa e ridurre le tasse (ai ricchi).
Col passare del tempo arrivavano dei risultati, che coloravano di rosso la Bible belt, ovvero quegli stati che voi (ma non io) definireste gli stati canaglia, cioe' il sud est degli USA fatta di gente rude e sincera tutta dio patria, famiglia, cow-boy, pro-life. Certo, arrivavano anche alcune buone notizie, tipo che anche stavolta i nazisti dell’Illinois non avevano prevalso, ma venivano da stati con una tradizione consolidate (Obama che vince l’Illinois e’ come la sinistra che vince l’Emilia).
Quando verso le 3 di notte anche la Virginia sembrava indirizzata verso i repubblicani (vedi foto a sinistra). Mi addormentai.
Stamattina, il risveglio e’ stata una sorpresa.
La cartina non sembrava poi cosi’ rossa e Obama aveva la maggioranza e la possibilita’ di altri 4 anni in cui concretizzare le promesse (questa volta con le vele dell’economia spiegate).
Pensavo a cosa questo significasse per noi Italiani.
Obama e’ uno che guarda prima gli interessi degli Americani.
Non dimentico che nel 2009 la parabola discendente di Berlusconi era cominciata. Obama aiuto' non poco l'ex premier e senza Obama forse gli italiani sarebbero riusciti a liberarsi prima dell'ex premier.
Ma questo e’ il passato, anche lui ha imparato la lezione, quando ha visto che aiutando Berlusconi, ha tirato giu' l'Italia, messo a rischio la sopravvivenza dell'Euro, decelerato l'Economia globale, rallentato la ripresa Americana alla fine ha rischiato d'essere tirato giu’ dallo scranno proprio lui.
Ci sono stati 4 anni per imparare, ora e’ il momento di rimboccarsi le maniche e governare.
Perche’ se c’e’ un America che il mondo odia ce n'e' anche una che il mondo ama, ed e’ il momento di mostrare cosa puo' fare la parte migliore dell'America, quando lavora insieme per un obiettivo comune.
Io per esempio sono in partenza per New York, dove staro' per il prossimo mese. Vorrei ricordare all’ufficio immigrazione (US department for homeland security) che io ho sempre apprezzato la grandezza degli Stati Uniti. God bless America
Ultimamente con le elezioni sono fortunato.
A questo giro ho perfino vinto una 30 di dollari puntane pochi sugli stati suggeriti da questo fantastico blog di statistica.
6 comments:
c'è da sfangare
in bocca al lupo Fa'
ah, Falloppio on this side? Spero per te che i dipartimenti stiano sopra la trentesima, anche se ormai il peggio dovrebbe essere passato.
Nevica, a New York, a quanto leggo.
Copriti bene!
Si, si, non ti preoccupare. Copertissimo sto.
Ci sono ancora file per mettere benzina, in alcune zone ancora manca la luce, e gli hotel sono pieni di gente che non puo' ancora rientrare in casa.
A parte questo dovrebbe andare bene.
Ma tu sei all'universita' dello Utah? Lo sai che anni fa ho mandato un application per un postodoc la'?
Poi invece decisi di andare a Ginevra.
e gia'....sempre piu' difficile.
Pero' in inverno a NY non c'ero andato mai.
Un po' son contento di andare.
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