-Ma ti ricordi i tempi in cui salivamo in montagna con gli scout?
Avremo avuto una decina di anni e, quando non montavamo tende nei letti di fiumi che erano secchi (fino al momento in cui veniva messo l’ultimo picchetto), cancellavamo pitture rupestri dalle grotte o costringevamo anziani donnini ad attraversare di fretta (perche’ era rosso per i pedoni), facevamo “la pignalorata” che consisteva nel bersagliare con pigne le guide che salivano lente con la strada a tornanti mentre noi (giuovini cavalieri) ci consideravamo abili arruolati nella guerra contro i principali nemici dei bambini di quell'eta': i draghi, i cattivi dei Gormiti e le donne.
-Eh si, ricordo ancora il suono delle pigne sul selciato.
Anni dopo, con qualche ormone in piu’ la guerra sarebbe stata irrimediabilmente perduta e la vendetta consumata.
-Sapevo allora che nella mia montagna c’era una zona detta detta la "piazzetta dell’amore" e me la immaginavo come una piazzetta a forma di cuori da dove vedere quello che si potrebbe definire “le doux coucher du soleil” (tramonto) tenendosi teneramente le mani.
Quando, anni dopo, mi persi con un gruppo di lupetti e, attraversando la golden street (o era goldon street) giungemmo in una piazzetta piena di fazzolettini, non mi stupii nemmeno troppo.
Sostiene il mio amico, che forse la vita si possa dividere in due fasi la preistoria: quando l’ometto non sapeva comunicare, disegnava sui muri e conduceva una vita semplice, ma felice.
...e la storia. In cui l’uomo comunica, ma non riesce a farsi comprendere e poi anche le storie piu’ belle finiscono, magari con una telefonata. Nel mezzo ci sono solo gli ormoni della puberta'.
Capisco che e’ ora di cambiare discorso.
- Ti ho mai raccontato di quella volta che ero a Brodway e di come riuscivo a comunicare con tutto il pubblico?
Il mio amico, spiazzato e incuriosito esce dai suoi pensieri pesi e mi chiede.
- Davvero hai recitato a Brodway?
- Chi ha mai detto che ho recitato?
Nell Off-Brodway a volte si puo’ fare la maschera: si indicano i posti agli spettatori e in cambio si puo' vedere gratis lo spettacolo.
Ride. Si de' distratto, qualunque cosa triste avesse pensato sembra lontana.
Forse l'uomo non e' fatto per pensare.
Non siamo insensibili, siamo distratti. Ma a volte la distrazione e' un vantaggio: ci rende piu' vicini alla felicita' preistorica (il che spiega perche' ci compiaciamo dopo certi ruttoni).
Ora volevo finire questo post svelandovi il segreto della vita.
Ma nella stanza accanto c'e' qualcuno che gioca con un pallone e mi tocca andare a prenderlo a calci (il pallone).
Avremo avuto una decina di anni e, quando non montavamo tende nei letti di fiumi che erano secchi (fino al momento in cui veniva messo l’ultimo picchetto), cancellavamo pitture rupestri dalle grotte o costringevamo anziani donnini ad attraversare di fretta (perche’ era rosso per i pedoni), facevamo “la pignalorata” che consisteva nel bersagliare con pigne le guide che salivano lente con la strada a tornanti mentre noi (giuovini cavalieri) ci consideravamo abili arruolati nella guerra contro i principali nemici dei bambini di quell'eta': i draghi, i cattivi dei Gormiti e le donne.
-Eh si, ricordo ancora il suono delle pigne sul selciato.
Anni dopo, con qualche ormone in piu’ la guerra sarebbe stata irrimediabilmente perduta e la vendetta consumata.
-Sapevo allora che nella mia montagna c’era una zona detta detta la "piazzetta dell’amore" e me la immaginavo come una piazzetta a forma di cuori da dove vedere quello che si potrebbe definire “le doux coucher du soleil” (tramonto) tenendosi teneramente le mani.
Quando, anni dopo, mi persi con un gruppo di lupetti e, attraversando la golden street (o era goldon street) giungemmo in una piazzetta piena di fazzolettini, non mi stupii nemmeno troppo.
Sostiene il mio amico, che forse la vita si possa dividere in due fasi la preistoria: quando l’ometto non sapeva comunicare, disegnava sui muri e conduceva una vita semplice, ma felice.
...e la storia. In cui l’uomo comunica, ma non riesce a farsi comprendere e poi anche le storie piu’ belle finiscono, magari con una telefonata. Nel mezzo ci sono solo gli ormoni della puberta'.
Capisco che e’ ora di cambiare discorso.
- Ti ho mai raccontato di quella volta che ero a Brodway e di come riuscivo a comunicare con tutto il pubblico?
Il mio amico, spiazzato e incuriosito esce dai suoi pensieri pesi e mi chiede.
- Davvero hai recitato a Brodway?
- Chi ha mai detto che ho recitato?
Nell Off-Brodway a volte si puo’ fare la maschera: si indicano i posti agli spettatori e in cambio si puo' vedere gratis lo spettacolo.
Ride. Si de' distratto, qualunque cosa triste avesse pensato sembra lontana.
Forse l'uomo non e' fatto per pensare.
Non siamo insensibili, siamo distratti. Ma a volte la distrazione e' un vantaggio: ci rende piu' vicini alla felicita' preistorica (il che spiega perche' ci compiaciamo dopo certi ruttoni).
Ora volevo finire questo post svelandovi il segreto della vita.
Ma nella stanza accanto c'e' qualcuno che gioca con un pallone e mi tocca andare a prenderlo a calci (il pallone).