L’entropia e’ una funzione di stato che rappresenta una misura del disordine. Quando l’universo raggiungera’ il massimo di entropia/disordine non sara’ piu’ possibile fare niente.
Quando guardo il mio armadio e penso che quel momento in fondo non possa essere cosi' lontano.
Decido allora di mettere un po’ d’ordine.
Compio il primo passo dentro il mio armadio, scanso i mostri che vivono nell'armadio (che non sono quelli che la pubblicita' chiama "i nemici invisibili dell'igiene").
Inizio a piegare un po’ di maglioni sparsi e trovo varie cose. Un giornale di design scandinavo.
Questo risale a tanto tempo fa, quando stavo con una Finlandese (nel senso della donna, non della sauna). Mi pare fosse un bel periodo.
L’unica brutto ricordo e’ che, dovendo andare in bagno l’unica cosa che trovavo da leggere erano "la bibbia" o delle assurda riviste di design (in cui mostravano i divano senza nemmeno metterci le donne ignude innanzi).
Fini' poco dopo, ma non perche’ non esisteva la versione Suomi di Topolino (classica lettura balneare, nel senso del bagno).
Piego magliette di calcio, sistemo delle camicie e mi congratulo con me per la loro perfezione, nonostante non possegga un ferro da stiro. Sotto una felpa verde col cappuccio trovo una scatola con dei bicchieri da brindisi lunghi e sottili. Li vinsi a un conscorso di cucina sbalordendo tutti, me compreso.
Guardandoli, non posso fare a meno di pensare che chi dice che il seno perfetto debba stare in un bicchiere di champagne e' gente quanto meno strana.
A scavare nell’armadio mi addentro nei ricordi e riordino. Ad un certo punto mi trovo davanti un centauro che dice di chiamarsi sig.Tumnus.
Sarebbe bello rimanere a parlare con costui, ma lo spazio per il post e’ finito, l’ordine generale (dell'armadio) e’ quasi ristabilito e devo andare a riordinare un po’ anche la mia vita e andare a guardare le proposte di lavoro per biologi, visto che presto dovro’ cambiare citta’ e ancora non so dove andare.
Quando guardo il mio armadio e penso che quel momento in fondo non possa essere cosi' lontano.
Decido allora di mettere un po’ d’ordine.
Compio il primo passo dentro il mio armadio, scanso i mostri che vivono nell'armadio (che non sono quelli che la pubblicita' chiama "i nemici invisibili dell'igiene").
Inizio a piegare un po’ di maglioni sparsi e trovo varie cose. Un giornale di design scandinavo.
Questo risale a tanto tempo fa, quando stavo con una Finlandese (nel senso della donna, non della sauna). Mi pare fosse un bel periodo.
L’unica brutto ricordo e’ che, dovendo andare in bagno l’unica cosa che trovavo da leggere erano "la bibbia" o delle assurda riviste di design (in cui mostravano i divano senza nemmeno metterci le donne ignude innanzi).
Fini' poco dopo, ma non perche’ non esisteva la versione Suomi di Topolino (classica lettura balneare, nel senso del bagno).
Piego magliette di calcio, sistemo delle camicie e mi congratulo con me per la loro perfezione, nonostante non possegga un ferro da stiro. Sotto una felpa verde col cappuccio trovo una scatola con dei bicchieri da brindisi lunghi e sottili. Li vinsi a un conscorso di cucina sbalordendo tutti, me compreso.
Guardandoli, non posso fare a meno di pensare che chi dice che il seno perfetto debba stare in un bicchiere di champagne e' gente quanto meno strana.
A scavare nell’armadio mi addentro nei ricordi e riordino. Ad un certo punto mi trovo davanti un centauro che dice di chiamarsi sig.Tumnus.
Sarebbe bello rimanere a parlare con costui, ma lo spazio per il post e’ finito, l’ordine generale (dell'armadio) e’ quasi ristabilito e devo andare a riordinare un po’ anche la mia vita e andare a guardare le proposte di lavoro per biologi, visto che presto dovro’ cambiare citta’ e ancora non so dove andare.