Quando aprii la porta. Mi si presento’ una bellissima ragazza nera. Mi disse: “e’ dio che bussa alla tua porta”.
Io aspettavo un idraulico ma si sa che e’ piu’ facile trovare dio che un idraulico.
Pensai, magari ora mi fa il miracolo; mi separa le terre dalle acque e risolviamo il problema della cucina allagata.
Inizio’ a parlare.
Aveva un bel sorriso. Ah il mio cuore vagabondo e avventuriero.
Vagabondo il cazzo- nella mia mente era apparsa la mia ragazza che con fare minaccioso aveva immediatamente trasformato il mio cuore vagabondo e avventuriero in un cuore stanziale da geometra del catasto.
Pero' avevo letto un suo messaggio per il mio compleanno, quella mattina.
Diceva: ”Passa una bellissima giornata(...)dedicala a tutte le cose che ti piacciono. Oggi e’ tutto per te”.
Il messaggio era chiaro.
Avrei potuto dedicarmi a tampinare i donnini. Ma dovevo sbrigarmi: avrei avuto solo 24 ore.
Io, materialista, illuminista e con cuore da geometra del catasto alle prese con le gomene e canapi a tirar su le vele dell'avventura.....insomma, nella confusione piu’ completa.
Annuivo. Ammiravo. Ecumenicamente comprendevo.
E la ragazza parlava. Il suo dio, i fratelli, le sue sorelle.
...io mi sarei anche accontentato di una cugina purche’ munita degli stessi occhi da antilope (cioe' tipo Bambi's eyes, ma piu' africani).
Continuava a parlare: ci teneva tanto a convincermi dell’esistenza di dio. Non c’era bisogno: una con il suo sorriso non poteva essere mica frutto del caso (que viva il creazionismo).
Lei parlava, parlava, parlava.
Non mi faceva parlare mai. Che tipetto. Nella mia fantasia avevamo gia’ litigato ma l’avevo perdonata e avevamo fatto pace quando si congedo’ lasciandomi una rivista.
Lessi il titolo.
The watchtower- la torre di guardia.
Attorno alla torre di guardia avevano discusso gia’ Robert Zimmerman e Jimi Hendrix.
Mi dissi: “Shomèr ma millailah?”.
Una parola antica che significa: “sentinella, a che punto e’ la notte? ma non e’ che a fuoria di stare tutti a parlare attorno alla torre di guardia, i buoi sono gia’ scappati”?
Mi sbrigai a finire le mie cose e ad uscire.
Che a parlare troppo di religione ci si perdeva a immaginare l’aldila' e ci si scordava di dovere vivere nell’aldiqua.
...la vita passava, ed io avevo un permesso di sole 24 ore per rendere il mio giorno degno di essere vissuto.
Uscii col chiaro intento di costruire il mio paradiso in terra.