In Sicilia c’era una grande carestia quando nel porto di Palermo approdò una nave carica di grano.
C’era una fame da non vederci (“pitittu a pettu di cavaddu”) e si decise di non perdere tempo a macinare il grano: venne bollito e mangiato.
Era il 13 dicembre del 1646. Santa Lucia.
Per ricordare la carestia, per Santa Lucia in Sicilia non si mangia pane o prodotti fatti con farina ma si mangia cuccìa e le arancine.
La cuccìa e’ ok. Le arancine invece, sono il motivo per cui l’uomo si e’ evoluto, nella loro forma sferica si riflette la perfezione; nel cuore morbido la gioia della ricerca e della scoperta, nella loro frittura l’ineluttabilita’ degli eventi a venire.
C’era una fame da non vederci (“pitittu a pettu di cavaddu”) e si decise di non perdere tempo a macinare il grano: venne bollito e mangiato.
Era il 13 dicembre del 1646. Santa Lucia.
Per ricordare la carestia, per Santa Lucia in Sicilia non si mangia pane o prodotti fatti con farina ma si mangia cuccìa e le arancine.
La cuccìa e’ ok. Le arancine invece, sono il motivo per cui l’uomo si e’ evoluto, nella loro forma sferica si riflette la perfezione; nel cuore morbido la gioia della ricerca e della scoperta, nella loro frittura l’ineluttabilita’ degli eventi a venire.
Stamattina ero felice finche' il mio stomaco pretese il suo tributo chiedendomi perche’, come tutti i siciliani di buona volonta’ non stessi frigendo (‘nta l’ogghiu fitusu) una quantita’ di arancine che potesse ottemperare al mio fabbisogno etico-morale.
Purtroppo, l’arancina piu’prossima distava 3062 km.
Presi la macchinetta ELISA e mi diressi verso le bianche scogliere d ella Penrhyn Gŵyr (penisola di Gower).
Li' ho mangiato il piatto tipico locale: ilbuonissimo salutarissimo Laverbread.
A chi voglio prendere in giro (certo non il mio stomaco).
Il pane con le alghe mi fa schifo.
Io non mangio l’insalata perche’ penso che le piante dovrebbero ornare appartamenti, non stare nel mio piatto....figurarsi delle alghe....nemmeno santificate da una frittura.
Rimestavo la broda e sognavo arancine.
Poi sono uscito sull'altopiano.
C’era un aria bella ed ho fatto le foto di questo post.
E c’era tanto verde che finiva sulle scogliere a strapiombo sull'oceano grando.
Tutto era pulito e grande, spazioso. Potevo vedere le navi al largo e le coste della Cornovaglia piu’ in fondo.
Poi ho pensato che alla fine ognuno appartiene e deve stare nel posto dove puo’ realizzarsi (come dovrebbe potere votare nel posto dove paga le tasse).
Che non lo possa fare nella mia terra e’ un peccato, ma che senso ha mangiare arancine senza la possibilita’ di costruirsi un futuro.
Sarebbe bello fare conoscere le arancine ai miei figli, ma non potro' mai mantenere una famiglia laggiu'.
Purtroppo, l’arancina piu’prossima distava 3062 km.
Presi la macchinetta ELISA e mi diressi verso le bianche scogliere d ella Penrhyn Gŵyr (penisola di Gower).
Li' ho mangiato il piatto tipico locale: il
Il pane con le alghe mi fa schifo.
Io non mangio l’insalata perche’ penso che le piante dovrebbero ornare appartamenti, non stare nel mio piatto....figurarsi delle alghe....nemmeno santificate da una frittura.
Rimestavo la broda e sognavo arancine.
Poi sono uscito sull'altopiano.
C’era un aria bella ed ho fatto le foto di questo post.
E c’era tanto verde che finiva sulle scogliere a strapiombo sull'oceano grando.
Tutto era pulito e grande, spazioso. Potevo vedere le navi al largo e le coste della Cornovaglia piu’ in fondo.
Poi ho pensato che alla fine ognuno appartiene e deve stare nel posto dove puo’ realizzarsi (come dovrebbe potere votare nel posto dove paga le tasse).
Che non lo possa fare nella mia terra e’ un peccato, ma che senso ha mangiare arancine senza la possibilita’ di costruirsi un futuro.
Sarebbe bello fare conoscere le arancine ai miei figli, ma non potro' mai mantenere una famiglia laggiu'.
Poi ho pensato che gli alberi iche si vedevano in lontananza erano scheletrici: avevano tolto le energie alle foglie ed erano andati a dormire.
Quando tornero’ in primavera’ li rivedro’ verdi e vivi -pensai- quando le radici riporteranno la vita, le risorse, alle foglie.
Guardo l’Italia mi sembra che le risorse siano poche e mal gestite.
Perfino iniziative lodevoli come Telethon permettono al governo di non fare il suo dovere e forniscono alibi ai politici che buttano soldi invece di investirli nella ricerca. Io tornerei volentieri: prima o poi dovro’ metter radici da qualche parte.
Ma mi pare che piu’ si vada avanti e piu’ mi sembra che sono rimasto senza terra...e non posso starmene con le mie radici in mano per sempre.
Specialmente quando qui e’ tutto cosi terso e pulito e grande, spazioso.
E poi il freddo becco (beak cold) m’ha congelato il neurone.
Ho pensato che se mia madre non mi scongela le arancine, io me le succhio come ghiaccioli.
Poi ho girato la macchina che li' era finita la terra e sono tornato verso casa.
La sera, mentre pulivo quelle 5 stanzette, le ho trovate piu’ accoglienti del solito. ...e stranamente un pensiero sulle arancine non mi faceva piu’ nemmeno tanto male.
Sta cosa di vendere i beni confiscati alla mafia non si puo' sentire (con la possibilita' che ri-finiscano a mafiosi o loro prestanomi), per favore firmate anche voi la petizione di Libera.
Quando tornero’ in primavera’ li rivedro’ verdi e vivi -pensai- quando le radici riporteranno la vita, le risorse, alle foglie.
Guardo l’Italia mi sembra che le risorse siano poche e mal gestite.
Perfino iniziative lodevoli come Telethon permettono al governo di non fare il suo dovere e forniscono alibi ai politici che buttano soldi invece di investirli nella ricerca.
Ma mi pare che piu’ si vada avanti e piu’ mi sembra che sono rimasto senza terra...e non posso starmene con le mie radici in mano per sempre.
Specialmente quando qui e’ tutto cosi terso e pulito e grande, spazioso.
E poi il freddo becco (beak cold) m’ha congelato il neurone.
Ho pensato che se mia madre non mi scongela le arancine, io me le succhio come ghiaccioli.
La sera, mentre pulivo quelle 5 stanzette, le ho trovate piu’ accoglienti del solito.
Sta cosa di vendere i beni confiscati alla mafia non si puo' sentire