La fine del mondo da sempre si caratterizza da alcuni elementi costitutivi ben definiti.
Il Ragnarök, l’Amagideon o l’Armageddom si caratterizza oltre che per l’avere dei nomi da band metallare anche per l’inaspettato verificarsi di un ineluttabile evento e dalla coscienza che la volonta’ umana possa venir soggiogata da una volonta’ superiore (dio, la natura etc.)
Ora io non credo che siamo alla fine di un epoca, ne che succedera’ niente il 20/12/2012.
Ammetto che la fine del calendario Maya interroga il nostro animo almeno da quando all’universita’ finiva le pagine di un calendario.
Un senso di inquietudine mi assaliva; ma poi capii che l’anno della Ferilli veniva seguito quello della Bellucci, della Marcuzzi etc. insomma, la fine dii un calendario non comportava la fine del mondo, ma rappresentava solo una transizione e un cambio della rappresentazione del tempo, cosi’ come lo si era conosciuta fino a quel momento.
Il Ragnarök, l’Amagideon o l’Armageddom si caratterizza oltre che per l’avere dei nomi da band metallare anche per l’inaspettato verificarsi di un ineluttabile evento e dalla coscienza che la volonta’ umana possa venir soggiogata da una volonta’ superiore (dio, la natura etc.)
Ora io non credo che siamo alla fine di un epoca, ne che succedera’ niente il 20/12/2012.
Ammetto che la fine del calendario Maya interroga il nostro animo almeno da quando all’universita’ finiva le pagine di un calendario.
Un senso di inquietudine mi assaliva; ma poi capii che l’anno della Ferilli veniva seguito quello della Bellucci, della Marcuzzi etc. insomma, la fine dii un calendario non comportava la fine del mondo, ma rappresentava solo una transizione e un cambio della rappresentazione del tempo, cosi’ come lo si era conosciuta fino a quel momento.
Ai fanatici delle date ricordo che i calendari li abbiamo fatti noi umani, e che noi europei andammo a letto il 4 Ottobre 1582 e ci risvegliammo il 15 (come passa il tempo quando ci si diverte e quando si passa dal calendario giuliano a quello gregoriano).
Eppure ultimamente ho visto accadere tutti gli elementi topici della fine di mondoi: I miei mi hanno chiesto di conoscere I genitori della mia ragazza.
Mentre all’inizio ho pensato fosse una cosa semplice mi sono detto d’accordo senza pensarci troppo.
La mia idea di conoscenza (immaginavo una coda informale come uno scambio di mail e una pizza in compagnia) diventava un evento che ineluttabilmente si compiva. Mentre la mia volonta’ veniva soggiogata a quella di un essere superiore: mia madre.
Le pizziata assumeva contorni sinistri tipo piatti di porcellana finissima e calici di cristalli di Bohemia del servizio buono.
Mio fratello alla vista di tutta questa formalita’ inventava scuse poco realistiche malcelando la sua voglia di non presenziare all’evento.
Di pari passo, la mia voglia di essere presente scemava e mi chiedevo se quella formalita’ costituisse il metodo migliore per “fare incontrare delle persone di natura cosi’ amichevoli, semplice e alla mano”.
Al Darawish in arabo significa “gente semplice” una loro canzone diceva: Cosa strana….e’ questa vita, amico mio, ora ridi, ora piangi, chissa’ se mai riuscirai a capirne il significato (...) tempo….in te abbiamo un giorno nuovo, magari sgorgasse dale tue labbra il racconto della fine dei nostri giorni.
Eppure ultimamente ho visto accadere tutti gli elementi topici della fine di mondoi: I miei mi hanno chiesto di conoscere I genitori della mia ragazza.
Mentre all’inizio ho pensato fosse una cosa semplice mi sono detto d’accordo senza pensarci troppo.
La mia idea di conoscenza (immaginavo una coda informale come uno scambio di mail e una pizza in compagnia) diventava un evento che ineluttabilmente si compiva. Mentre la mia volonta’ veniva soggiogata a quella di un essere superiore: mia madre.
Le pizziata assumeva contorni sinistri tipo piatti di porcellana finissima e calici di cristalli di Bohemia del servizio buono.
Mio fratello alla vista di tutta questa formalita’ inventava scuse poco realistiche malcelando la sua voglia di non presenziare all’evento.
Di pari passo, la mia voglia di essere presente scemava e mi chiedevo se quella formalita’ costituisse il metodo migliore per “fare incontrare delle persone di natura cosi’ amichevoli, semplice e alla mano”.
Al Darawish in arabo significa “gente semplice” una loro canzone diceva: Cosa strana….e’ questa vita, amico mio, ora ridi, ora piangi, chissa’ se mai riuscirai a capirne il significato (...) tempo….in te abbiamo un giorno nuovo, magari sgorgasse dale tue labbra il racconto della fine dei nostri giorni.
Evidentemente anche i genitori di Nabil che scrisse questo testo avevano voluto conoscere i genitori della sua compagnae anche per lui il tempo e' sembrato infinito (pare sempre dilatato il tempo che si passa appesi ai fili e pilotati come marionette).
Lo so che il finale di questo post c'entra poco col resto, ma non e' che potete pretendere troppo da "Falloppio: colui il quale e' sopravvissuto all'arma di fine di mondo".
Lo so che il finale di questo post c'entra poco col resto, ma non e' che potete pretendere troppo da "Falloppio: colui il quale e' sopravvissuto all'arma di fine di mondo".