Monday, 27 February 2006

LA RAGAZZA DAGLI OCCHI DI LUPO

a68E io penso fu -- quel senso di inevitabile vittoria sulle forze del Vecchio e Malvagio. Non nel senso cattivo o militare del termine; non avevamo bisogno di quello.
La nostra energia avrebbe semplicemente prevalso. Non aveva senso combattere--dalla loro o dalla nostra parte. Avevamo tutto l’impeto, stavamo correndo sulla cresta di un onda alta e bellissima. Adesso, --, puoi salire su una collina a Las Vegas e guardare a Ovest, con il giusto tipo di occhi puoi quasi vedere il punto in cui l’acqua arrivo’, il posto dove l’onda alla fine si ruppe e infine torno’ indietro. <furia e delirio a Las Vegas>
Questa foto e' del "68....io non ero ancora nato, ma avrei voluto esserci.<la foto dovrebbe essere presa da “Il corriere della sera, ma non ne sono sicuro al 100%”> In quegli occhi vedo la profondita' e anche La “rabbia” di un epoca in cui tutte le decisioni avrebbero potuto cambiare il futuro del mondo perche' le persone per la prima volta non erano piu’ semplici unita'.
Puoi capire dentro le persone solamente da un pensiero come da uno sguardo?
Puoi ricreare con il dialogo quel senso di appartenenza a un gruppo?
Si puo’ non guardare solo se stessi e sognare insieme un mondo migliore in cui vivere?
Sarebbe bello mettere una canzoncina adatta al post, siccome non sono capace di aggiungerla, io vi do il titolo e voi ve la canticchiate leggendo.

THE GIRL WITH THE EYES OF A WOLF

And that, I think, was -- that sense of inevitable victory over the forces of Old and Evil. Not in any mean or military sense; we didn't need that. Our energy would simply prevail. There was no point in fighting - -on our side or theirs. We had all the momentum; we were riding the crest of a high and beautiful wave. So now, -- you can go up on a steep hill in Las Vegas and look West, and with the right kind of eyes you can almost see the high-water mark - -the place where the wave finally broke and rolled back. < Fear and Loathing in Las Vegas>

This picture is from the “68…I was not yet born, I wish I could be there.<the picture may be taken from “il corriere della sera” but I’m not 100% sure>

In that eyes I see the depth and the “rage” of a period in which all the decisions might have changed the future of the world because for the first time fellow were not just single persons.

Can you understand inside a person just looking the thoughts, the looks?

Can you recreate by dialogues that feeling of being part of a group?

Can you forget for a second yourself and initiate to dream altogether a better world to live in?

It would be nice to have a signature tune fitting with the post but, because I’m not able to add it I’ll give you the title and you can sing it while reading.