Il sole andava a dormire ogni sera dietro un monte che sovrastava il paesello dove nacqui.
Un po' di case e un fiumiciattolo messi a chiudere una valle alpina.
Io mi chiedevo che cosa ci fosse dall’altro lato di quell’alta montagna.
Anni dopo davanti a un bando di Erasmus.
Guardai questa cartina dell’Europa, decisi che era tempo di sfidare i mostri e partire.
Cosi’ mi ritrovai per le strade arzigogolate della juderia di Cordova.
Poi la memoria diviene affuscata dalla nebbia del ricordo e dai fumi dell'.....dell’onniscenza chiamiamoli cosi’, (Falloppio si spara le pose....manco fosse Battiato).
La citta’ era magica e la compagnia variegata: c’era uno studente di una grande metropoli del nord (che chiameremo Marcovaldo).
Davanti a un Carrubbo esclamo’: “Questo si che e’ un albero di fave!”.
Una sera Fabrizio lascio’ la festa in anticipo e inforco’ la bici con decisione e punto' rapidamente a nord (nessuno di noi ebbe il coraggio di dirgli che lui abitava a sud).
Ricomparve dopo tre giorni. Nessuno capi’ dove fosse stato. Lui racconto’ di montagne, fiumi e villaggi con caverne, ma la sua abitudine di bere birra ogni volta che scendeva dalla bici non permise di tracciare la mappa dei suoi percorsi.....interiori.
Io una volta mi ritrovai perso (la Juderia era un labirinto) e scoprii un ambiente triangolare creato per caso tra tre strade. Era stata messa una fontana e una targa: mi trovavo nella piu’ piccola piazza d’Europa.
Da sobrio, non riuscii mai piu' a ritrovarla....ma sono sicuro di averla vista. Giurin giurello.
Una mia coinquilina s’e’ sposata un po’ di tempo fa....con una donna.
Noi, un po’ l’avevamo intuito che era una persona particolare: era l’unica che chiedeva il rispetto dei turni di pulizia....noi eravamo piu’ che altro impegnati a combinare casini a tutte le ore (ma prefrenzialmente quelle notturne).
Una volta al bar ci servirono i churros con la cioccolata per primi, dicendo che bisognava aiutare questi giuovini che si alzano presto per andare a lavorare.
Noi i realta' stavamo andando a letto
Cordova era l’antica e ricca capitale del Califfato.
Quando arrivo’ l’oro delle Americhe, il Guadalquivir smise di essere navigabile, Cordova venne dimenticata nel suo splendore.
Immaginati questa scena: apri la porta, vedi un colonnato e un patio pieno di garofani colorati, chitarre che suonano e un cielo notturno che sembra dipinto.
Vedi quei giovani buttati sul prato a cantare stonati? Ti puoi chiedere se quelli, come si dice, siano i migliori dei loro corsi, "l’elite’", gli Erasmus.
Conquisteranno il mondo?
Visti cosi' non meriterebbero nessuna fiducia.
Eppure so che quel gruppo di persone ha scoperto una cosa importante: cosa c’e’ dall’altro lato della montagna.
La risposta e' :"un altro ragazzo che osserva la vetta e chiedendosi cosa vi sia nella valle opposta".
Non sono tanto le risposte che contano, ma il sapere che la gente e’ la stessa. Si fa le stesse domande.. Questo non li rende migliori, ma sicuramente, un po' piu' ottimisti e fiduciosi nell'uomo, da qualunque cultura provenga.
Un po' di case e un fiumiciattolo messi a chiudere una valle alpina.
Io mi chiedevo che cosa ci fosse dall’altro lato di quell’alta montagna.
Anni dopo davanti a un bando di Erasmus.
Guardai questa cartina dell’Europa, decisi che era tempo di sfidare i mostri e partire.
Cosi’ mi ritrovai per le strade arzigogolate della juderia di Cordova.
Poi la memoria diviene affuscata dalla nebbia del ricordo e dai fumi dell'.....dell’onniscenza chiamiamoli cosi’, (Falloppio si spara le pose....manco fosse Battiato).
La citta’ era magica e la compagnia variegata: c’era uno studente di una grande metropoli del nord (che chiameremo Marcovaldo).
Davanti a un Carrubbo esclamo’: “Questo si che e’ un albero di fave!”.
Una sera Fabrizio lascio’ la festa in anticipo e inforco’ la bici con decisione e punto' rapidamente a nord (nessuno di noi ebbe il coraggio di dirgli che lui abitava a sud).
Ricomparve dopo tre giorni. Nessuno capi’ dove fosse stato. Lui racconto’ di montagne, fiumi e villaggi con caverne, ma la sua abitudine di bere birra ogni volta che scendeva dalla bici non permise di tracciare la mappa dei suoi percorsi.....interiori.
Io una volta mi ritrovai perso (la Juderia era un labirinto) e scoprii un ambiente triangolare creato per caso tra tre strade. Era stata messa una fontana e una targa: mi trovavo nella piu’ piccola piazza d’Europa.
Da sobrio, non riuscii mai piu' a ritrovarla....ma sono sicuro di averla vista. Giurin giurello.
Una mia coinquilina s’e’ sposata un po’ di tempo fa....con una donna.
Noi, un po’ l’avevamo intuito che era una persona particolare: era l’unica che chiedeva il rispetto dei turni di pulizia....noi eravamo piu’ che altro impegnati a combinare casini a tutte le ore (ma prefrenzialmente quelle notturne).
Una volta al bar ci servirono i churros con la cioccolata per primi, dicendo che bisognava aiutare questi giuovini che si alzano presto per andare a lavorare.
Noi i realta' stavamo andando a letto
Cordova era l’antica e ricca capitale del Califfato.
Quando arrivo’ l’oro delle Americhe, il Guadalquivir smise di essere navigabile, Cordova venne dimenticata nel suo splendore.
Immaginati questa scena: apri la porta, vedi un colonnato e un patio pieno di garofani colorati, chitarre che suonano e un cielo notturno che sembra dipinto.
Vedi quei giovani buttati sul prato a cantare stonati? Ti puoi chiedere se quelli, come si dice, siano i migliori dei loro corsi, "l’elite’", gli Erasmus.
Conquisteranno il mondo?
Visti cosi' non meriterebbero nessuna fiducia.
Eppure so che quel gruppo di persone ha scoperto una cosa importante: cosa c’e’ dall’altro lato della montagna.
La risposta e' :"un altro ragazzo che osserva la vetta e chiedendosi cosa vi sia nella valle opposta".
Non sono tanto le risposte che contano, ma il sapere che la gente e’ la stessa. Si fa le stesse domande.. Questo non li rende migliori, ma sicuramente, un po' piu' ottimisti e fiduciosi nell'uomo, da qualunque cultura provenga.
32 comments:
Non aver fatto l'erasmus (magari proprio a Rotterdam) è uno dei più grandi rimpianti della mia vita...
Comincio a conoscerti, abbastanza da non aprire il link alla cartina che so non avrà la Francia, Falloppio.
Mi permetto di segnalare la chiusura di questo post di forma letteraria circolare, perchè è proprio bella.
Fine.
no, bè, insomma anche le risposte sono importanti.
che se no te le danno sbagliate per fregarti, eh.
è così? sarà così?
se al mattino si vede il buongiorno, poi si può dormire tranquilli
Non posso che essere d'accordo con te (quella lista ormai la so quasi a memoria, ma è raccapricciante ogni volta che la leggo).
GIANNIIIIIIIIIIIII!!!!!!!!!!!.........
è sottile... questa è sottile...
Il mio rammarico è non passare più spesso dalle tue parti che scrivi cose così belle:) La voglia che mi fai venire tu di viaggiare...
ciao caro:)
ma non avrai esagerato con la Francia??
Quei luoghi sono un sogno...ad occhi aperti...per ora!
Titti
:)
Mi piace Falloppio così intenso.
Papa Sisto I ok... ma Benny BUUU :-D
Grazie per il commento, CIAO!!!
eh! erasmus... sogno e rimpianto...
quando ti decidi ad apprendere provetta e becco bunsen al chiodo, e dedicarti alla scrittura...
(esto es un piropo? quizás...)
Sebastiano
eRASMUS...NON SONO MAI RITORNATA A CASA .
Gli erasmus son elitè??
Bel post e posti.
Saluti
w erasmo da rotterdam!
nostalgico ??? L'erasmus dovrebbe essere obbligatorio come il servizio militare (che non lo è più)...
:)
Caro Falloppio l'erasmus con Le Stupide Creature sarebbe stato molto .... molto.
Ho detto tutto.
;P
marco LSC
non ti conosco così bene da sapere della tua avversione per la Francia. perché l'hai dunque godzillata?
in questi mondi di cerchi che si chiudono il post dell'erasmus giganteggia.
e Cordova non è mai stata così vicina.
Io dovevo fare l'Erasmus in un posto che neanche esiste. Per fortuna ho rinunciato*, altrimenti sarei ancora nel limbo a mangiare rane.
tamas
*In realtà: maledetto me e quando ci ho pensato, a rinunciare.
Marcovaldo è meraviglioso (il libro, dico, ma anche il tizio, se scambia carrube per fave, ecco un buon motivo per fare l'erasmus). Ed ecco un buon motivo - ahimé - per rimpiangere di non averlo fatto.
hihihihih, ok, i'll include you one day, sorry for having kept you off.
Bella la Nuova Zelanda =)
con demenza, teo LSC
Che meravigliosa follia! (post molto profondo e intenso, ma ho apprezzato soprattutto la parte dei churros..)
Bellissimo post! Continua a viaggiare, my friend...
Non ho mai deciso di partire. però per uno che viene da un paesello della valle bergamasca, aver frequentato l'università a bologna è un po' come aver fatto l'Erasmus....
Ma dove abitavi, a Rio Bo???:-)))
Mi sento un po' Marcovalda anch'io, non sto in una grande città, ma per distinguere un pero da un melo devo capitarci accanto nella stagione dei frutti.
Bella l'immagine dei ragazzi con la vetta in mezzo.
La France? Douce France... ama i contrasti, è tra i Paesi quello più cuggino di tutti. E' quello delle destre, ma anche quello del Maggio. E' la culla dell'lluminismo e questo la nobilita in assoluto.
Ciao MIto !
da noi, se ti garba, c'è il test e la soap... ;)
grande Falloppio!!!!!
marco
Le corriere sono sempre piene di biricchini ;-)
CIAO!!! :-D
bello questo post...se avessi un fratellino piu piccolo glielo leggerei
volevo rispondere ad un tuo quesito letto durante una passeggiata sulla collina dei rifiuti... poi la vista della Catedral Mesquita ed il Puente Romano mi ha dissuaso. complimenti per il blog e per tutto il resto.
il significato del lemma te lo scrivo in pvt.
Hasta luego!
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