Sono dietro una tenda decorata a greche, indosso una tunica leggera sotto cui "sventola" un asta, ad altezza pubica, lunga mezzo metro. Guardo un po’ intimorito la platea.
Il pubblico osserva con attenzione la commedia greca.
Sono gli studenti del liceo classico “Cielo d’Alcamo”: una scuola nata nel XIX secolo a cui venne dato nome di un illustre cantore dell’XI secolo. Oggidi’ e’ stata accorpata con lo scientifico e l’accordo (al ribasso) ha fatto si che ora si chiami con il nome di ben altro cantore: il liceo T. Ferro.
Il mio regale padre allora, s’era messo in testa di portare ins cena la Lisistrata, la cui storia e’ presto detta: l'ateniese Lisistrata, stanca della guerra, convince tutte le donne di Atene a non fare più l'amore con i mariti finché non sarà tornata la pace. Lo stress dei maschi che non praticano piu’ l’arte amatoria viene rappresentato attraverso un astuto espediente scenico: man mano che il tempo passa il membro di questi diventa sempre piu’ evidente sotto le vesti.
Alla fine arrivano i due ambasciatori macrofallici a firmare la pace....ebbene io ero l’ambasciatore ateniese.
Come ci fossi finito e’ presto detto.
A due mesi dalla rappresentazione, a tavola, il mi' babbo disse: “gli attori sono bravi, ma non sono tantissimi, se non trovo un bimbetto Ateniese e un ambasciatore, forse dovro’ rinunciare”.
Mio fratello (guardacaso allora un bimbetto simil-ateniese) stava per parlare....ma io feci il mio famoso sguardo da: “una parola sbagliata e il leone di Daltanius verra’ trasferito a un indirizzo ignoto".
Subito cambiai discorso chiedendo se il Vittorio Veneto calcio avesse vinto la partita, visto che 30 secondi prima avevo deciso di diventarne tifoso, pur di cambiare discorso.
A un mese dalla messa in scena, mio padre ridisse la frase...ma a questa aggiunse il suo famoso sguardo da: “una parola sbagliata e il suo salario verra’ accreditato su un conto cifrato anonimo”.
Un mese dopo avevo scoperto il mio amore spontaneo per il teatro ed ero dietro quella scenografia. Pronto a incrociare ehm....le spade e gli sguardi col mio collega ambasciatore spartano.
Nonostante temessi di essere scherzato da coloro che l’anno seguente sarebbero diventati i miei compagni di scuola, la rappresentazione ando’ bene.
Anzi, qualcunA ebbe perfino a dire che quel quartino (cosi’ venivano denominati i matricolini della quarta ginnasio), aveva delle doti (± nascoste?).
Alla fine tutti ricordarono il monologo della pace, che, vieppiu’ era anche una gran bella figliola in vesti succinte come si conviene per cotanta dea, e nessuno prese spunto da tale commedia per affibbiarmi nomignoli impudici.
Il pubblico osserva con attenzione la commedia greca.
Sono gli studenti del liceo classico “Cielo d’Alcamo”: una scuola nata nel XIX secolo a cui venne dato nome di un illustre cantore dell’XI secolo. Oggidi’ e’ stata accorpata con lo scientifico e l’accordo (al ribasso) ha fatto si che ora si chiami con il nome di ben altro cantore: il liceo T. Ferro.
Il mio regale padre allora, s’era messo in testa di portare ins cena la Lisistrata, la cui storia e’ presto detta: l'ateniese Lisistrata, stanca della guerra, convince tutte le donne di Atene a non fare più l'amore con i mariti finché non sarà tornata la pace. Lo stress dei maschi che non praticano piu’ l’arte amatoria viene rappresentato attraverso un astuto espediente scenico: man mano che il tempo passa il membro di questi diventa sempre piu’ evidente sotto le vesti.
Alla fine arrivano i due ambasciatori macrofallici a firmare la pace....ebbene io ero l’ambasciatore ateniese.
Come ci fossi finito e’ presto detto.
A due mesi dalla rappresentazione, a tavola, il mi' babbo disse: “gli attori sono bravi, ma non sono tantissimi, se non trovo un bimbetto Ateniese e un ambasciatore, forse dovro’ rinunciare”.
Mio fratello (guardacaso allora un bimbetto simil-ateniese) stava per parlare....ma io feci il mio famoso sguardo da: “una parola sbagliata e il leone di Daltanius verra’ trasferito a un indirizzo ignoto".
Subito cambiai discorso chiedendo se il Vittorio Veneto calcio avesse vinto la partita, visto che 30 secondi prima avevo deciso di diventarne tifoso, pur di cambiare discorso.
A un mese dalla messa in scena, mio padre ridisse la frase...ma a questa aggiunse il suo famoso sguardo da: “una parola sbagliata e il suo salario verra’ accreditato su un conto cifrato anonimo”.
Un mese dopo avevo scoperto il mio amore spontaneo per il teatro ed ero dietro quella scenografia. Pronto a incrociare ehm....le spade e gli sguardi col mio collega ambasciatore spartano.
Nonostante temessi di essere scherzato da coloro che l’anno seguente sarebbero diventati i miei compagni di scuola, la rappresentazione ando’ bene.
Anzi, qualcunA ebbe perfino a dire che quel quartino (cosi’ venivano denominati i matricolini della quarta ginnasio), aveva delle doti (± nascoste?).
Alla fine tutti ricordarono il monologo della pace, che, vieppiu’ era anche una gran bella figliola in vesti succinte come si conviene per cotanta dea, e nessuno prese spunto da tale commedia per affibbiarmi nomignoli impudici.
Ieri non sono arrivato a caricare la lavatrice e stamane, guardando cio’ che mi rimane di pulito nell’armadio ho trovato ben poche cose: giusto una toga da ambasciatore ateniese o un vestito da principe di Norvegia.
Ora vado all'universita'.
53 comments:
leggerò stasera
buona giornata
Se sei uscito vestito come ai toga party, diventi il mio mito.
Però voglio la foto, sennò non vale.
Viva i toga party :-D
CIAO!!!
bellissimo.
anche per il ricordo di cielo d'alcamo, rosa fresca aulentissima, che apari inverl'estate, o quel che è.
ambasciatori antiproverbiali
o preproverbiali?
su, che il barbaro ferro non lacera il cielo
mi sono documentata
:-)
Il tuo regale padre è un grande!
Epperò... qualcosa non mi torna...
non si è sempre detto "ambasciator non porta pene"???
Il vestito da principe di Norvegia è sempre a portata di mano per i momenti difficili.
Ma l'asteroide Lysistrata ha preso il nome per qualche motivo legato alla commedia?
ah ah ... però scusa... cosa ci fai oggi con codesti abiti nell'armadio? Sempre belli i tuoi post... dovresti scriverci un libro " Le mirabolanti avventure di falloppio"
ancora ti occorrono i travestimenti?
posso capire quello del principe di Norvegia, 'nsomma,
ma in un momento particolare di dubbio il vestito fa la sua figura.:-)))))
Fiorirosa fuori casa
Se ti piace l'horror passa da me... ;-)
ma non ci sono fotografie (vanno bene anche quelle mosse) di quel evento culturale ??? ... io riguardo ogni tanto le mie da teatro sopratutto quando ero travestita da uomo...quasi quasi mi piace...
Oggi il romano guarda male il tuo post.
Ce l'ha con te?
Certo che le tragedie reche ispirano davvero sentimenti contrastanti.. ma cosa avete usato come "aste" che svntolano?
Grazie per la visita.
Il mio conto telefonico con la telecom non è in attivo, il punto è che devono restituirmi il canone che si paga anticipato e il cosiddetto anticipo conversazione che si versa ad inizio contratto: cioè soldi miei che ho dato l'oro in anticipo e che loro mi restituiscono con abbondante posticipo!
Cioè...
Tu in versione roccosiffredi imberbe???
Però... certi traumi permangono fino all'età aduta....
Prendi il tuo username, ad esempio.....
Beh, ringrazia che ti sia rimasta una toga maschile, se ti fosse toccata in sorte la veste succinta della pace forse sarebbe peggio. Bella la Lisistrata, a me è capitato solo di vederla, mai di recitarvi, e per il bene del mondo è giusto così.
foto?
filmini?
ritratti estempornei?
voglio le prove!!!
Alla fine hai scelto di indossare la toga da ambasciatore ateniese o il vestito da principe di Norvegia?
Io sono un caffè lungo :-D
CIAO!!!
Certo che l'indecisione tra le due modalità d'abbigliamento dev'essere stata feroce. Quale dei due passa più...inosservato? Una sera mi son seduta in terrazza da un'amica e mi davano fastidio i rami di una pianta sulla testa, ma non c'era molto posto e mi trovavo incollata a quell'angolo... Era alloro. I casi sono due, come per te. O potevo fingere di essere un sommo poeta, o un brasato.
il teatro...mon amour...
Eh! no "ambasciator non porta pene".
Fallo-falso o fallo-finto? Ma fallo grido Elena a Paride.
Lo sai che sei riuscito a farmi riaffiorare sulle labbra dopo tanto tempo il sorriso?
Il merito è tutto del tuo adorabile post!
Grazie sei stato veramente terapeutico....
Un abbraccio
Angela
Deh, orsù, attendo la storia del mincio.
Pooi fammi sapere :-D
CIAO!!!
Ehm "Poi" :-D
CIAO!!!
Ma cosa hai indossato, alla fine?
è vero quello che ho letto da qualche parte: non hai cellulare?
wow che bellezza.
ciao Firirosa
il teatro non è che la rappresentazione delle umane passioni
miiii l'altro giorno non mi si era aperta la seconda foto... UUHHHHGGESU'CHEIMPRESSIONE!!
"la seconda foto... UUHHHHGGESU'CHEIMPRESSIONE!!"
Ma non sapevi che il "siculo" è proprio sotto-SVILUPPATO!
Pensa che a tre anni usava le mutande di babbo (anvanti-retro), per contenere le "virtù" nascoste.
eheh.... come sono malpensante... ;)
Tanto lo sai che fai tendenza...scommetto che di qui a poco vedremo girare tutti in toga!!!
Però lascia stare Tiziano Ferro, poveraccio, con quel che ha passato (era una caldaia).
tamas
c'è una nuova bottiglia di whiskey
già stappata
non farmela bere da sola
Grazie per il link, e dire che pensavo di averle viste tutte, dopo il rapinatore di banche travestito da banca (che poi ero io, in effetti...)
Viva le betulle.
Ti consiglio il vestito da principe.
Carina la foto della griglia!
Titti
Grazie mille :-D
CIAO!!!
Viva il saggio allora ;-)
CIAO!!!
beh... tu non solo lo hai sul blog... tu sei addirittura un pasticciere trotzkista!!!
MI è venuto in mente oggi, leggendo le dichiarazioni di Amato (rozze, anche se non campate in aria, e comunque poco sensate), che Alcamo è anche la città di quella signora orgogliosa che da ragazza non volle piegarsi a sposare il suo persecutore. Per certi versi Alcamo dev'essere una bella città.
tamas
grande falloppio
mi piace la tua autodefinizione..stef
Il tipo della (prima) foto somiglia ad un mio amico. Lo conosci?
Grande Falloppio:) Ma come ci sei andato vestito in università?
La storia della griglia è fenomenale. Devo dirlo al babbo che h le mani d'oro e soprattutto sa dare di flessibile.
Ciao carissimo è sempre un piacere.
Noi di Carate-Urio partiamo per lo spazio :-D
CIAO!!!
Complimentoni!
Honey, la toga è sexy.
Vuoi mettere, se tira vento?;P
.... Ciao Falloppio.
Risparito... immagino che sei a ricaricare la lavatrice :))
Sai... le battute credo si siano sprecate su questo post che è molto bello e simpatico.
Ma una cosa seria la vorrei dire. Non so se poi hai continuato col teatro o meno,ma spesso le grandi carriere sono cominciate per caso ...
ot:ti ho risposto su Jarrett
Caspita... queste donne sono piene di sorprese :-D
CIAO!!!
I due 'spiedini per salsicciotti' sono spettacolari Fall... ma io vorrei proprio vedere te con tunica e 'asta sventolante'!!! :))
Baci, Michi
"E stia la moglie presso il marito, ed il marito presso la moglie"
io al liceo questa me la sono scampata perlomeno
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