Finalmente sono a casa, parto da Londra dove una temperatura di 4 sotto zero mette a rischio i voli e arrivo in Sicilia un giorno di scirocco pieno (+27 gradi).
La mia finnica ex derideva la nostra abitudine Sicula di montare in casa degli alberi di Natale di plastica, e diceva anche che le palme della piazza decorate in stile natalizio risultavano abbastanza baggiane (credo che in finlandese significhi iconograficamente inappropriati).
Eppure quando le comunico questo cambio di temperature pure lei, custode dell’ortodossia natalizia mi da ragione.
Natale è calore umano….ma anche calore e basta.
Il calore umano arriva subito dopo con i soliti saluti rivolti dalla nonna: che mi rivolge subito un “minchia pari ca sta murennu” (trad. orsù ti trovo alquanto snello et longilineo).
Poi mi elargisce un regalo e alla mia protesta: “nonna non c’era bisogno” risponde con un “...ca st’annu semu ca….lu prossimo annu cu lu sapi” (trad. quest’anno siamo qua, il prossimo chissà) e mentre lo dice cambia canale a Paolo Fox (che lei non sa come andrà il prossimo anno, ma non per questo crede che il futuro lo sappiano gli astrologi).
Prendo il regalo con una mano mentre con l’altra faccio scongiuri che seppure noi scienziati non crediamo nel potere degli scongiuri (o di Paolo Fox) crediamo nei motti latini quali: Testicula tacta, omnia pericula iacta!
Alle una di notte sono in piazza. La piazza è gremita.
Strana questa mia città dove metà delle persone vivono e lavorano fuori in posti lontani, come America, Germania o culturalmente ancora più lontani: tipo Milano (anche se l'ex-missino De Corato è Pugliese).
In Piazza prima degli auguri i miei amici mi accolgono con entusiaste grida di benvenuto che vanno dal: “Minchia ma ancora vivo sei” (di gente che non ho visto da anni che saluto con una mano, mentre l'altra Testicula tacta, mala fugant) a “Minchia ma dov’eri finito?- In Galles? Ah ah…stai attento il mostro di Lock Ness” (vagli a spiegare che il Galles e la Scozia sono distanti).
Minchia è usato come forma di saluto generico, non si riferisce alla mia persona.
Ma fa parte del gioco. E mi piace lasciare tutto così com’è. Anche ripetere questo rituale uguale ogni anno.
Mi piace pensare che le cose che lascio rimangano uguali.
Casa mia è l’unica casa dove posso camminare al buio sapendo dove sono gli oggetti.
Mi piace trovarli al buio esattamente dove li avevo lasciati l’anno scorso.
Purtroppo non sempre è così: per esempio su questa mensola l’anno scorso c’era il mio deodorante, mentre ora c’è la lacca di mia madre.
Con grande disappunto dei peli delle mie ascelle. Ora punk.
Buon anno a tutti quelli che passan di qua. Di cuore.
La mia finnica ex derideva la nostra abitudine Sicula di montare in casa degli alberi di Natale di plastica, e diceva anche che le palme della piazza decorate in stile natalizio risultavano abbastanza baggiane (credo che in finlandese significhi iconograficamente inappropriati).
Eppure quando le comunico questo cambio di temperature pure lei, custode dell’ortodossia natalizia mi da ragione.
Natale è calore umano….ma anche calore e basta.
Il calore umano arriva subito dopo con i soliti saluti rivolti dalla nonna: che mi rivolge subito un “minchia pari ca sta murennu” (trad. orsù ti trovo alquanto snello et longilineo).
Poi mi elargisce un regalo e alla mia protesta: “nonna non c’era bisogno” risponde con un “...ca st’annu semu ca….lu prossimo annu cu lu sapi” (trad. quest’anno siamo qua, il prossimo chissà) e mentre lo dice cambia canale a Paolo Fox (che lei non sa come andrà il prossimo anno, ma non per questo crede che il futuro lo sappiano gli astrologi).
Prendo il regalo con una mano mentre con l’altra faccio scongiuri che seppure noi scienziati non crediamo nel potere degli scongiuri (o di Paolo Fox) crediamo nei motti latini quali: Testicula tacta, omnia pericula iacta!
Alle una di notte sono in piazza. La piazza è gremita.
Strana questa mia città dove metà delle persone vivono e lavorano fuori in posti lontani, come America, Germania o culturalmente ancora più lontani: tipo Milano (anche se l'ex-missino De Corato è Pugliese).
In Piazza prima degli auguri i miei amici mi accolgono con entusiaste grida di benvenuto che vanno dal: “Minchia ma ancora vivo sei” (di gente che non ho visto da anni che saluto con una mano, mentre l'altra Testicula tacta, mala fugant) a “Minchia ma dov’eri finito?- In Galles? Ah ah…stai attento il mostro di Lock Ness” (vagli a spiegare che il Galles e la Scozia sono distanti).
Minchia è usato come forma di saluto generico, non si riferisce alla mia persona.
Ma fa parte del gioco. E mi piace lasciare tutto così com’è. Anche ripetere questo rituale uguale ogni anno.
Mi piace pensare che le cose che lascio rimangano uguali.
Casa mia è l’unica casa dove posso camminare al buio sapendo dove sono gli oggetti.
Mi piace trovarli al buio esattamente dove li avevo lasciati l’anno scorso.
Purtroppo non sempre è così: per esempio su questa mensola l’anno scorso c’era il mio deodorante, mentre ora c’è la lacca di mia madre.
Con grande disappunto dei peli delle mie ascelle. Ora punk.
Buon anno a tutti quelli che passan di qua. Di cuore.
16 comments:
qui torino: stamattina ore 9, meno 4° e automobile trasformata in un branzino al sale: la crosta di ghiaccio la ricopriva per intero ... altro che calore!
la nonna mi par saggia e assai simpatica.
però le ascelle punk le dovresti riportare in U.K.!
auguri e invidia...
(per quei 27° )
che palle co sto cuore...
buon anno a te Falloppio
e anche alla signorina Cuore, che sicuramente ti ha colpito per la sua vivace intelligenza
invece belli gli auguri di cuore!
viva gli auguri di cuore, che di cuore ricambio
buon 2011 a te, a tua nonna e a tutto il parentado, cuginetti inclusi
ciao
E... siccome sono passata... auguri per un fantasmagorico 2011!
27 gradi, che c***, ops... che fortuna!!!
Qua si "bubbola" dal freddo e camino acceso.
Mangia arancini e cannoli anche per me. ;-)
Sò
Buon inizio decennio.
estia
Sei troppo forte! Tanti auguri, minchia! Redcats
=))) auguri auguriii
Auguri, Fal!
(voglio, voglio assolutamente conoscere tua nonna!)
buon anno a te!!!!
Che noi siculi così siamo.. colorati, vivaci, chiacchieroni, amiconi, e quando ritorniamo a casa ci investono emozioni che con le parole difficlmente possono essere tradotte...
Buon 2011 Falloppio di cuore veramente... che poi però alle donnine lettrici del tuo blog quel cuore lì mica va bene :D
temo che il paese che lasci rimanga davvero immutato!
vabbé ... è l'anno nuovo, sarà sicuramente migliore.
degli auguri di cuore, quel cuore, francamente me ne infischio.
dei tuoi no.
auguri, falloppié!
Tu pensa se invece delle ascelle ti fossi deodorato qualche altra cosa!
:-D
(Buon Anno!)
niente cassata sotto le ascelle ? Che siculo sei ?
Buon Anno a te! E mangia che poi mi preoccupo come la nonna!!
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