Mesi fa, io e alcuni miei amici/che visitavamo Oxford.
college: visto uno, visti tutti per cui, dopo avere visto quello di Tolkien e quello di Harry Potter eravamo un po’ a corto di idee.
Io proposi con entusiasmo di andare a vedere il dodo di Oxford.
I miei amici, mostrando un inusitata eccitazione mi de-portarono al Bicester Village senza spiegarmi di che si trattasse.
Il posto si presenta come un villaggio Vittoriano.
Solo che e’ falso (come certi amici): e’ un villaggio costruito pochi anni fa: un outlet di stilisti famosi.
Il posto e’ pieno di merci colorate e di dubbio gusto.
Il posto e’ pieno di gente che arriva direttamente da Heatrow con valigie vuote prende la merce emette strani versi “amaaazzing con stridula voce”.
Il posto e’ pieno di donne arabe coperte da un burka integrale che fanno spese esageratte: la cosa mi fa riflettere.
Il posto e’ pieno. Il posto, invero e’ molto vuoto.
C’era un che di nervoso nei gesti della gente: quasi si trovassero davanti a una miniera d’oro e volessero accaparrarsi le pepite piu’ luccicanti.
Ho visto delle scarpe di coccodrillo che venivano via a 1900 £.
Con quel prezzo mi compro due dottorandi per un mese e me li metto ai piedi....altro che coccodrillo.
L’altro giorno con altri amici, abbiamo fatto una scampagnata.
Prima abbiamo scalato una delle Black Mountains dalle parti di LLanthony Priory vicino Abergavenny.
Poi,quando eravamo esausti qualcuno ha detto: “non e’la meta, ma il percorso per arrivarci”. Che significava che anziche’ continuare per altre 20 miglia potevamo prendere alla macchina.
Siamo cosi’ arrivati ad Hye on Wye: the town-book.
Il castello e’ pieno di libri. Basta lasciare una sterlina e prendersi quello che si vuole: ma nessuno controlla: e’ la honesty library.
Il villaggio, di 1800 abitanti ha poi oltre 40 librerie.
Entriamo in una, l’80% sono libri di seconda mano, comprati da stock (per cui nuovi), venduti a poco.
C’e’ una libreria per tutto: il cricket, astronautica, fotografia; smetto di cercare dopo avere trovato la sezione deer (bambi) management.
La gente era tranquilla. Una ragazza nera sfogliava un libro e mangiava una mela che teneva nella sua sinistra.
La signora che stava alla cassa sfogliava un libro mentre due uomini ammiravano con cura un edizione rara de “le mille e una notte”.
Nel primo villaggio, la notte si anima e si sentono inquietanti sibili: le anime delle merci che cercano un padrone che le animi.
Nel secondo villaggio i libri si animano e si raccontano le storie che hanno dentro e le storie dei loro viaggi, di padroni e scrittori.
Che certe merci valgono meno del loro prezzo e certi libri raccontano piu’ di quello che sembra.
Ne ho preso uno. diceva che il tango e’ il riassunto della vita come la lucertola lo e’ del coccodrillo.
Chissa’ cosa ne penserebbe delle scarpe di un uomo con scarpe di coccodrillo.
college: visto uno, visti tutti per cui, dopo avere visto quello di Tolkien e quello di Harry Potter eravamo un po’ a corto di idee.
Io proposi con entusiasmo di andare a vedere il dodo di Oxford.
I miei amici, mostrando un inusitata eccitazione mi de-portarono al Bicester Village senza spiegarmi di che si trattasse.
Il posto si presenta come un villaggio Vittoriano.
Solo che e’ falso (come certi amici): e’ un villaggio costruito pochi anni fa: un outlet di stilisti famosi.
Il posto e’ pieno di merci colorate e di dubbio gusto.
Il posto e’ pieno di gente che arriva direttamente da Heatrow con valigie vuote prende la merce emette strani versi “amaaazzing con stridula voce”.
Il posto e’ pieno di donne arabe coperte da un burka integrale che fanno spese esageratte: la cosa mi fa riflettere.
Il posto e’ pieno. Il posto, invero e’ molto vuoto.
C’era un che di nervoso nei gesti della gente: quasi si trovassero davanti a una miniera d’oro e volessero accaparrarsi le pepite piu’ luccicanti.
Ho visto delle scarpe di coccodrillo che venivano via a 1900 £.
Con quel prezzo mi compro due dottorandi per un mese e me li metto ai piedi....altro che coccodrillo.
L’altro giorno con altri amici, abbiamo fatto una scampagnata.
Prima abbiamo scalato una delle Black Mountains dalle parti di LLanthony Priory vicino Abergavenny.
Poi,quando eravamo esausti qualcuno ha detto: “non e’la meta, ma il percorso per arrivarci”. Che significava che anziche’ continuare per altre 20 miglia potevamo prendere alla macchina.
Siamo cosi’ arrivati ad Hye on Wye: the town-book.
Il castello e’ pieno di libri. Basta lasciare una sterlina e prendersi quello che si vuole: ma nessuno controlla: e’ la honesty library.
Il villaggio, di 1800 abitanti ha poi oltre 40 librerie.
Entriamo in una, l’80% sono libri di seconda mano, comprati da stock (per cui nuovi), venduti a poco.
C’e’ una libreria per tutto: il cricket, astronautica, fotografia; smetto di cercare dopo avere trovato la sezione deer (bambi) management.
La gente era tranquilla. Una ragazza nera sfogliava un libro e mangiava una mela che teneva nella sua sinistra.
La signora che stava alla cassa sfogliava un libro mentre due uomini ammiravano con cura un edizione rara de “le mille e una notte”.
Nel primo villaggio, la notte si anima e si sentono inquietanti sibili: le anime delle merci che cercano un padrone che le animi.
Nel secondo villaggio i libri si animano e si raccontano le storie che hanno dentro e le storie dei loro viaggi, di padroni e scrittori.
Che certe merci valgono meno del loro prezzo e certi libri raccontano piu’ di quello che sembra.
Ne ho preso uno. diceva che il tango e’ il riassunto della vita come la lucertola lo e’ del coccodrillo.
Chissa’ cosa ne penserebbe delle scarpe di un uomo con scarpe di coccodrillo.
13 comments:
A me quella della lucertola che è il riassunto del coccodrillo fa morire!!!
Che l'abbiano messa in lavatrice ad alte temperature e si sia ristretta?
:o)
al secondo villaggio mi si son illuminati gli occhi come ai bambini davanti al baracchino delle caramelle sfuse. amaaaaazing!!!!!
1900 £? saranno state di coccodrillo vivo
(ci sono anche scarpe di lucertola; che siano sempre strette?)
ciao bello
Uhhh amaazing peddavero!!!!
Town-book... davvero fantastica!!!
P.S. Ecco le scarpe di coccodrillo nel mio shopping esagerato non ce le metterei mai... mi fanno impressione...
"Con quel prezzo mi compro due dottorandi per un mese e me li metto ai piedi." Questa è cattivissima, io dottoranda maltrattata senza essere ai piedi di nessuno.
Cosa ne penserebbe una lucertola?
estia
Primo villaggio: mi ha ricordato i nostri "outlet village" con la differenza che non sono (finti) vittoriani, bensì ( finti) bucolici......ma come frequentatori-impressioni-filosofia mi sembrano equivalenti.
Secondo villaggio...purtroppo non mi fa venire in mente nulla di paragonabile in Italia. Sbaglio?? spero di sì....
ciao
non ho letto il post ma lo farò
ma mi pare che oggi sia il tuo compleanno, auguri Falloppio!
ok, questa era una prova.
ripeto tra dieci giorni, però come effetto non era affatto male.
Ma che bello!
Grazie mille per il commento, CIAO!!! :-D
Ah, grazie anche per il suggerimento letterario... se lo trovo lo compro!
CIAO!!! :-D
non deve essere male
Le Stupide Creature anelano il tango.
Tango pe' cantà!
;)
LSC
Sono ritornata sul tuo blog dopo tanto tempo e mi mancava il tuo stile!!! Hai scritto un bel post, come ricordavo... questo paragone tra questi luoghi poteva essere scontato e invece tu hai saputo dipingercelo donando al tutto un significato e una profondità!!! Concordo con te pur non avendoli visitati... credo infatti che senza ombra di dubbio mi sarei trovata molto più a mio agio nella città dei libri.... come in piccolo avviene di solito tra un centro commerciale e una bella libreria ;) Un saluto Missmeletta ora Mrs Apple ;)
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