Il sole sorge e illumina lento la grigia citta’ che ancora dorme, dissipa le nebbie sul Rodano illumina le ultime vette innevate e mi fa stupire un’altra volta del miracolo. In effetti, il mio essere sveglio 6.30 del mattino non puo’ che definirsi tale: un miracolo.
Esco fuori, quindi inizia a piovere. Questa citta’ mi odia e mi sta bene, dato che il sentimento e’ reciproco. La sera piove ancora.
Lo scorpione e’ un segno d’H20. L’acquario, no.
L’acquario probabilmente piu’ asciutto. Io, Etccciuim.
La sera, piove ancora, tornando a casa, passiamo con amici davanti al Cafe’ leterario Pessoa. Si sentono musichicchie allegre.
C’e’ un gruppo: chitarra, sax, voce e percussioni: non sono male.
Cantano canzoni languide nella loro lingua.
Immagino che per questa gente di isole, sia duro vivere fra palazzi impervi e selvaggi.
Di giorno sono fattorini, addetti delle pulizie, portano avanti la struttura di questa citta’, pesante come pezzi di piramide.
Pero’ questa sera, con le canzoni, almeno stasera, possono sentirsi leggeri e perdersi volando nel loro sogno lussureggiante.
Gli emigranti sognano in grande, anche per motivi di convenienza: chi sta lontano e chiede "come stai?" vuole solo sentirsi rassicurare.
E alla fine alcuni si autoconvincono davvero che sia cosi’. Pero’ fuori piove ancora.
Quando esco nella pioggia, con le note degli strumenti nelle orecchie e la visione di un arcipelago verde non posso fare a meno di pensare a un mio collega autoctono che in inglese rotto, ha dato orgogliosamente la perfetta definzione di questa citta’: e’ "la capitale dell’elettro hip-hop svizzero". C'e' da vantarsi.
Paul non ha mai attraversato quelle montagne, pensa di sapere come va il mondo perche’ una volta e’ stato in vacanza in Africa, in un posto esclusivo.
Per fortuna questo e’ alle spalle: presto partiro’ e tornero’ giu’ in Sicilia, dove appartengo, almeno per un po’.
Tutto e’ pronto. Poco fa i miei mi hanno annunciato che appena torno, loro partiranno per la Turchia per 20 giorni.
I miei genitori sono in gamba: li ho cresciuti indipendenti, fanno bene ad approfittare dei vantaggi della loro giuovine eta’.
Io faro’ lo stesso: su una spiaggia d’oro forse, ascoltando le onde pensero’ a chi vive nella pioggia. Ma forse anche no.
Staro’ due giorni a Roma Avete posti da suggerirmi o cose da fare oltre al planetario e il parco della musica e la Roma classica?