L’unica maniera di lasciare un segno su questa terra e’ fare qualcosa che ci renda indimenticabili. La musica e’ la via piu’ facile, disse un mio amico di cui ora mi son dimenticato il nome.
Anche se ci piace raccontare la nostra vita come un romanzo d’avventura, io l’ho capito da tempo: la vita e’ in realta’ un fumetto di Paperino.
Uno di quelli in cui, a un certo punto qualcuno (il caso? Dio?) interviene dicendo: se vuoi che tutto si risolva vai a pagina 17, se vuoi che Paperino finisca nella melma gira pagina….e tu giri pagina.
Dentro di noi c’e’ un Paperino (che sopravvive nutrendosi del fanciullino del Pascoli) e la differenza tra uno che ha successo e chi non ne ha dipende solo da fattori secondari, ma non e' mai cosi' facile saltare alla pagina giusta..
Anche se ci piace raccontare la nostra vita come un romanzo d’avventura, io l’ho capito da tempo: la vita e’ in realta’ un fumetto di Paperino.
Uno di quelli in cui, a un certo punto qualcuno (il caso? Dio?) interviene dicendo: se vuoi che tutto si risolva vai a pagina 17, se vuoi che Paperino finisca nella melma gira pagina….e tu giri pagina.
Dentro di noi c’e’ un Paperino (che sopravvive nutrendosi del fanciullino del Pascoli) e la differenza tra uno che ha successo e chi non ne ha dipende solo da fattori secondari, ma non e' mai cosi' facile saltare alla pagina giusta..
Prendiamo un normosfigato A, diamogli per compito a casa all’universita’ di fare un concerto e lui inventera’ I Belle & Sebastian.
Ne prendiamo uno come il mio amico Mr.G, lo mandiamo all’universita’ ed avra’ assegnato come compito per casa, di catalogare le specie che si trovavano alla foce del “fiume” Oreto. Ovviamente….non ci mettera’ su nemmeno una trash band.
Al liceo avevo una band, ci ispiravamo ai Guns n’ Roses, ma visto che volevamo suonare tutti e quattro la chitarra, alla fine, eravamo piu’ simili ai Gipsy Kings. Sognavamo di spaccarle sul palco, le chitarre, ma avevamo gia’ grossi problemi a tenerle insieme con lo scotch. Decidemmo allora di investire nel look, io proposi di lasciarci crescere le barbe come gli ZZ top (foto a Sx) ma visto che avevamo 14 anni avremmo dovuto aspettare troppo e gli altri volevamo il successo subito. Alla fine sciogliemmo la band per colpa di Yoko Ono (l’alternativa era fare uccidere il leader della band da uno squilibrato).....perche' le uscite vanno fatte con stile.
La musica non era facile. Cambiai pagina, la pittura non mi rese famoso, ma mi fece conoscere un sacco di ragazze. Non voltai pagina, ma fu una bella esperienza.
A teatro, a causa dell’accento Inglese del Sud (no….non Oxford….piu’ a Sud: Malta), dopo il ruolo di giardiniere, cameriere e operaio sto scalando lentamente la scala sociale…..ma l’arte di Tespi non mi ha ancora dato la notorieta’.
La fama, o meglio, la sensazione di essere bravi in qualcosa, la sensazione di essere saltato alla pagina giusta del fumetto deve ancora arrivare, ed io mi diverto a provarle tutte, nel frattempo.
Come? No: non penso proprio che fare Gesu’ Bambino nel presepe vivente del paesino Veneto in cui sono nato equivalgano gia' ai 5 minuti di notorieta' di cui parlava Andy Warhol.