Thursday, 13 January 2011

Un post da fine di mondo

La fine del mondo da sempre si caratterizza da alcuni elementi costitutivi ben definiti.
Il Ragnarök, l’Amagideon o l’Armageddom si caratterizza oltre che per l’avere dei nomi da band metallare anche per l’inaspettato verificarsi di un ineluttabile evento e dalla coscienza che la volonta’ umana possa venir soggiogata da una volonta’ superiore (dio, la natura etc.)

Ora io non credo che siamo alla fine di un epoca, ne che succedera’ niente il 20/12/2012.
Ammetto che la fine del calendario Maya interroga il nostro animo almeno da quando all’universita’ finiva le pagine di un calendario.
Un senso di inquietudine mi assaliva; ma poi capii che l’anno della Feril
li veniva seguito quello della Bellucci, della Marcuzzi etc. insomma, la fine dii un calendario non comportava la fine del mondo, ma rappresentava solo una transizione e un cambio della rappresentazione del tempo, cosi’ come lo si era conosciuta fino a quel momento.
Ai fanatici delle date ricordo che i calendari li abbiamo fatti noi umani, e che noi europei andammo a letto il 4 Ottobre 1582 e ci risvegliammo il 15 (come passa il tempo quando ci si diverte e quando si passa dal calendario giuliano a quello gregoriano).
Eppure ultimamente ho visto accadere tutti gli elementi topici della fine di mondoi: I miei mi hanno chiesto di conoscere I genitori della mia ragazza.
Mentre all’inizio ho pensato fosse una cosa semplice mi sono detto d’accordo senza pensarci troppo.
La mia idea di conoscenza (immaginavo una coda informale come uno scambio di mail e una pizza in compagnia) diventava un evento che ineluttabilmente si compiva. Mentre la mia volonta’ veniva soggiogata a quella di un essere superiore: mia madre.
Le pizziata assumeva contorni sinistri tipo piatti di porcellana finissima e calici di cristalli di Bohemia del servizio buono.

Mio fratello alla vista di tutta questa formalita’ inventava scuse poco realistiche malcelando la sua voglia di non presenziare all’evento.
Di pari passo, la mia voglia di essere presente scemava e mi chiedevo se quella formalita’ costituisse il metodo migliore per “fare incontrare delle persone di natura cosi’ amichevoli, semplice e alla mano”.
Al Darawish in arabo significa “gente semplice” una loro canzone diceva: Cosa strana….e’ questa vita, amico mio, ora ridi, ora piangi, chissa’ se mai riuscirai a capirne il significato (...) tempo….in te abbiamo un giorno nuovo, magari sgorgasse dale tue labbra il racconto della fine dei nostri giorni.
 
Evidentemente anche i genitori di Nabil  che scrisse questo testo avevano voluto conoscere i genitori della sua compagnae anche per lui il tempo e' sembrato infinito (pare sempre dilatato il tempo che si passa appesi ai fili e pilotati come marionette).
Lo so che il finale di questo post c'entra poco col resto, ma non e' che potete pretendere troppo da "Falloppio: colui il quale e' sopravvissuto all'arma di fine di mondo".

12 comments:

xanthippe said...

Sì sì, la richiesta di conoscere i futuri consuoceri è uno dei sette segni dell'Apocalisse.
L'Armageddon è vicino.

yetbutaname said...

Sarà un successo!

(non dirmi che servizio buono e cristalli di boemia sono obbligatori o mi sgomento - non possiedo nulla di simile e anche qui ci si avvia ad ufficializzare)
best wishes 

utente anonimo said...

evviva la siculia !

UnaStranaStrega said...

lettori esigono dettagliatissimo resoconto!

utente anonimo said...

Voglio sapere come siete sopravvissuti a cotanta violenza.
estia

ImNOTfamous said...

moriremo tutti!

nevepioggia said...

Avendo passato il mezzo secolo, so bene di cosa parli!
Era un evento che non lasciava dormire la notte, così come quando il LUI doveva conoscere i genitori di LEI e viceversa,ovviamente
Ma passa,esattamente come i calendari, e resta  ( almeno per me) un ricordo buffo e tenero di noi (39 anni in due!!) che cercavamo di sembrare più grandi,mentre balbettavamo...
ciao, buon fine settimana

gabrythecat said...

I cristalli di boemia ormai son trasversali, da nord a sud;)

Anche qua, allora furono cristalli e pastarelle, tra le quali il "diplomatico" quella che resta sempre solitaria nel vassoio con il centrino di carta:)

utente anonimo said...

non erano scuse poco realistiche........
avevo un gomito che mi faceva contatto col piede....mio padre è rimasto chiuso nell'autolavaggio........
c'ho un esame in ballo...........
e poi non son stato tanto bene......
no.......è che.....in realtà........c'ho delle storie con la tipa........

fedelissimo blucerchiato

a2punti said...

sì, sì, capisco che metta ansia,
è  un po' come un compito in classe...
solo che per il compito bisogna piegare il protocollo mentre per queste cose il protocollo va dispiegato :)

Lario3 said...

Grazie mille anche per il commento di oggi :-D


CIAO!!!

utente anonimo said...

giovani...

una vecchia addb, sommersa dalle incombenze di una neonata famiglia monstre.

(e pensare che io e mio marito ci conosciamo da nemmeno 4 anni).