Wednesday, 18 April 2007

So it goes! (Cosi’ vanno le cose).

Usci’ dalla cucina. (...) Quindi si giro’ verso di me per farmi vedere quanto fosse furiosa. Aveva mormorato fra se e se, quello che mi disse fu un frammento di un piu’ lungo discorso.
“Voi eravate solamente dei bambini” disse.
“Cosa?” Disso io.
“Voi eravate sol dei bambini vestiti da soldati come i miei figli di sopra”.
Annuii che era vero. Eravamo solo vergini mandate in guerra, proprio alla fine della nostra infanzia.
“ma tu non lo scriverai in questa maniera, vero?”.
Non era una domanda. Era un accusa.
“I-io non lo so” balbettai.
“Beh lo so io” disse. “tu scriverai che eravate uomini anziche’ bambini e sara' portato sugli schermi da Frank Sinatra e John Wayne o qualcun altro di questi affascinanti, sporchi uomini che amano la guerra.
E la guerra sembrera’ una cosa bella. Cosi’ avremo ancora piu’ guerre. Che saranno combattute da bambini come quelli che dormono al piano di sopra”.
Ora capii. Era la guerra che l’aveva fatta arrabbiare. Non voleva che i suoi bambini o i bambini di nessun altro fossero uccisi in guerra. E pensava che le guerre fossero in parte incoraggiate da libri e film.
Alzai la mia mano destra e le feci questa promessa: “Mary” dissi, “non so nemmeno se questo mio libro verra’ mai finito. Credo di avere  gia’ scritto piu’ di 5000 pagine e di averle buttate tutte. Se mai lo finiro’, ti do la mia parola d’onore che non ci saranno parti per Frank Sinatra o John Wayne.
“Ti prometto che” dissi “si chiamera’ la crociata dei bambini”.
Lei mi ritorno amica.
Il dialogo che vi ho tradotto qua sopra (sperando di non avere violato nessuna legge) e’ una parte di “mattatoio numero 5 o la crociata dei bambini”.
Poi continua....l’autore viene rapito dagli alieni e portato nello spazio.
Perche’ viene preso proprio lui?- so it goes!
Viene fatto prigioniero e portato a Dresda dove assiste all’annientamento di una citta’ che, anche se non era una "citta’ aperta", aveva accolto 200.000 profughi.
La citta’ non aveva piu’ difese militari (portate a nord per la difesa di Berlino).
Erano stati fatti accordi per salvare citta’
decadenti e con un valore artistico e umano molto minore (Heidelberg) ma per Dresda non ci fu pieta’.
In una notte smisero di vivere 350.000 persone. – So it goes!
Gente che meritava di vivere mori’. Citta' che non meritavano di essere bombardate vennero distrutte. La guerra non seleziona.- So it goes!
Non so se c’e’ un senso nella vita, sicuramente non ce n’e’ nella guerra.
Perfino il tempo, l'unica costante che da una direzione al tutto si puo' ridiscutere: "chi non impara dai propri errori e' condannato a rivivere il passato". So it goes!
Volevo parlarvi di Vonnegut ma non e’ facile. Non so scrivere coccodrilli o spiegarvi qualcosa che mi piace senza che neppure io capisca il perche’.
L’ho riletto in questi giorni. L’ho capito ancora meno, m'e' piaciuto ancora di piu'.
Ho riscritto 5000 volte questo post e alesto e’ il risultato. So it goes!

60 comments:

Alicesue said...

leggendo le prime parole ho avuto una folgorazione.

Grazie, grazie.

Credo che abbiamo pensato a lui solo io e te.

yetbutaname said...

vai così che vai bene

260169 said...

Purtroppo il genere umano non impara dai propri errori...la storia ce lo insegna...l'uomo PRESUME di essere migliore e di fare meglio le cose fatte da altri in passato e quindi di non creare le stesse conseguenze....e la guerra esiste in quanto esiste l'uomo....

fragoluzza said...

beh, in molti lo trovano il senso nella guerra.. altrochè...

abreast said...

io direi: in TROPPI trovano il senso delle guerre! :-(

lamaratonetaGio said...

Vonnegut mi era particolarmente caro perchè nei suoi libri denunciava:

Le religioni

La stupidità umana

Il militarismo

La politica agressiva americana

Quattro delle cause principali che generano le GUERRE nel mondo.

Fallopio un post sublime, scritto con molta tenerezza.

Un abbraccio

sgnapisvirgola said...

Hai fatto bene a ricordarlo, post molto bello. Anche io ho letto Mattatoio n. 5, ma pare che gli altri siano ancora più belli.

Appena finirò ciò che sto leggendo, provvederò.

Buona giornata uomo viaggiante:)

shehrazade said...

so it goes ...

puckdreamer said...

Vabbe' io Vonnegut lo amo.

E dunque in lingua originale Così và la vita è semplicemente So it goes...

Ma tu cosa hai letto, oltre Mattatoio?

FalenaEbbra said...

@Falloppio ed Alicesue: non lo conoscevo, ora la curiosità sale alle stelle, ma non siete stati i soli a ricordarlo:

http://lanticameradelcervello.splinder.com/post/11760479#comment

brule said...

Vonnegut lo conosco poco. so che, negli utlimi anni della sua vita ( quelli di bush 2° per intenderci ), a ragion veduta, s'è vergognato d'essere americano. ho letto "perle ai porci" nel 1999. Ne avevo trascritto alcuni stralci. questo il più significativo, per me:

"Salve, piccini. Benvenuti sulla terra. E' calda d'estate e fredda d'inverno. E' rotonda, umida e affollata. Al massimo, piccini, avrete un centinaio d'anni da passare qui. E c'è solo una regola che conosco... maledizione, dovete essere buoni..."

pg 111 da "perle ai porci". traduzione di Vincenzo Mantovani.

alexme said...

will we ever learn..?

soffiodimaggio said...

Bellissimo. Anche se personalmente sono affascinata da Bombilla! :)

Complimenti per il BLog!

cinas said...

io vonnegut l'ho letto.

e non mi è piaciuto.

che ci volete fare, succede.

cristina13 said...

Io credo che tu ti sia spiegato più che bene, e non devi affatto affannarti a nascondere che sei commosso.


ciao neh.

Alicesue said...

bello vedere che allora molta lo gente lo ama anche qui..

Supertriglia said...

=) =*

17DvdDiPolanski said...

Grande libro, grande autore, grande tristezza...

biancac said...

Mi è spiaciuto moltissimo l'altro giorno quando ho letto che non è più.

Un grande.

utente anonimo said...

Goes bad =)

con demenza, teo LSC

Lario3 said...

Che belli i Bonsai :-D

CIAO!!!

BambolaSimona said...

:)

PhilipDick said...

se ne è andato uno dei più grandi di sempre, e non solo nel campo della scrittura e della fantascienza

Athenaromana said...

Se ti capita leggi "Un uomo senza patria".


E' come sedersi in poltrona a farsi una bella chiacchierata con un grande vecchio, pieno di umorismo, di indignazione contro la corruzione e l’avidità e di compassione per i più deboli.


Imperdibile!

netstar said...

Che poi Dresda in particolare fu distrutta per "ripicca", dopo il bombardamento di Coventry.


Si dice che fosse una delle più belle città europee. Una curiosità è che lo stesso carico di bombe era stato ordinato anche per Milano. Poi l'ordine venne revocato.

Todomodo said...

Non fa una grinza, anche perché a occhio mi par che:

Vonnegut stesso non era tipo da coccodrilli, ergo lasciarlo parlar è quanto di meglio fattibile

Scoprire perché una cosa piaccia è alquanto difficile, o meglio, una spiegazione la si trova, LA spiegazione invece no.

utente anonimo said...

Mi hai fatto venire una gran voglia di leggere Vonnegut.

orso

Falloppio said...

Vonnegut e' bravo.

Pero', sul tema della guerra il piu' grande e', a parer mio, Primo Levi.

Lario3 said...

Santo cielo hai ragione... va in giro nudo O_O


CIAO!!! :-D

PhilipDick said...

grazie per il nomignolo del caz*o... :D

sporealvento said...

C'è anche un certo Paul Virilio che defiisce l'incidente come "quel che succede" (ce qui arrive)

Lario3 said...

Oddio... non oso immaginare :-D

CIAO!!!

chaperonrouge said...

Non conoscevo ancora l'autore ma credo che lo leggero presto! e l'immagine di Dresda distrutta ma ha fatto subito tornare in mente il compito di storia tedesca che per la prima volta è miracolosamente andato bene!

vistodalsud said...

L'altro giorno sentivo in radio di Vonnegut (la trasmissione era "Condor" di Luca Sofri)...non ho letto ancora "Mattatoio numero 5", ma quando si parlava di Dresda ho pensato subito a te. Sei stato il primo a farmi venire la voglia di andarci, Sofri il secondo.

yetbutaname said...

son contenta che ti sei divertito

scherzavo, sì

epperò qualche problemuccio c'è, e di metodo e di comunicazione, come si dice oggidì

buona fine di settimana

paganesimo said...

so it goes... o Ess muss ein...

lamaratonetaGio said...

Sono d'accordo con te Fallopio, PrimoLevidocet!

"Un uomo" nel vero senso della parola

Seplasia said...

Sì anch'io riscrivo i post molteplici volte. Fino a quando quello che voglio dire non si riduce all'incomprensibile...

Tu spesso invece giungi all'inverosimile.

Ma questo era un post serio, invece.


Il senso che volevo dare al mio post è che al negozio in cui ho fatto il tatù offrono alla clientela simpatici gadgets animati.. o animali..

stupide said...

GH ! sei avanti !


marco LSC

ilProfetaNudo said...

Si è capito perfettamente cosa intendevi esprimere. Sei forte!

Lario3 said...

Se il resto è Paola e Chiara te lo lascio come mancia ;-)

Grazie per il commento e buona domenica.

CIAO!!!

Supertriglia said...

vado a prendere altri fazzolettini...

utente anonimo said...

Ciao Falloppio,

da quanto tempo...io questo signor Vonnegut non lo conosco, pero ne approfitto per farti un saluto off topic,

a presto,

Sebastiano

radiobeba said...


ti vengono bene pure i post seri.

e ci ho pure trovato un sacco di consigli di lettura, tra i commenti!


non è così che funziona? lui ha scritto, tu leggi, tu scrivi, noi leggeremo... ed il messaggio non va perso.

utente anonimo said...

L'hai scritto mille volte bene. So it goes!

Saluti

Desmentera said...

Uff, chiedo scusa per l'anonimato del commento precedente...

Ero io...

Ri-saluto.


Saluti anche a Vonnegut, ci si vedrà quando passerò anche io dove dimora lui oggi - fiiuuu mano sul ferro della gamba della scrivania -.


"Vi amo, figli di puttana. Voi siete i soli che leggo, ormai. Voi siete i soli che parlano dei cambiamenti veramente terribili che sono in corso, voi siete i soli abbastanza pazzi per capire che la vita è un viaggio spaziale, e neppure breve: un viaggio spaziale che durerà miliardi di anni. Voi siete i soli che hanno abbastanza fegato per interessarsi veramente del futuro, per notare veramente quello che ci fanno le macchine, quello che ci fanno le guerre, quello che ci fanno le città, quello che ci fanno le idee semplici e grandi, quello che cí fanno gli equivoci tremendi, gli errori, gli incidenti e le catastrofi. Voi siete i soli abbastanza stupidi per tormentarvi al pensiero del tempo e delle distanze senza limiti, dei misteri imperituri, del fatto che stiamo decidendo proprio in questa epoca se il viaggio spaziale del prossimo miliardo di anni o giù di lì sarà il Paradiso o l'Inferno.»

Lario3 said...

Adoro le bolle :-D

CIAO!!!

nameless10 said...

Beh, questo post ha il suo perchè, decisamente...

Io intanto ho preso appunti.

Quando sento parlar di libri, ancor più se non letti, la mia curiosità viene catturata senza rimedio... e tu sei particolarmente bravo nel farlo ;-)

Un bacio e presto...

...tua Barbara Millicent :))

utente anonimo said...

vorrei capire se sei chi penso tu sia!

sei tu? Falloppio chi è costui?

Lario3 said...

Oddio, quindi la colpa è dei professori!!! :-D

CIAO!!!

fiorirosa said...


ciao Falloppio, bel post, come sempre: entusiasmo e impegno, bravo.

personalmente, riguardo alcuni temi, il più grande è Primo Levi.

KidsHands said...

grazie del brano Falloppio!

StregaPT said...

ora faccio molto Vogue!

migola said...

Ciao!

Vedo che ti stai godendo la moto!

Sei prudente?!

Bella la gita in montagna,la prossima volta ricordati lo zainetto con i panini!!

Mamma Migola

PS

non mi frequentare postacci!!!

yetbutaname said...

buon venticinque aprile, Falloppio cosmopolita

Lario3 said...

Hai ragione... però il re di bastoni non ha la barba e se l'ha è posticcia :-D

CIAO!!!

Unautresoir said...

Nel mio repertorio ho chicche anche più pessime dei vallanzaska..


" non so cos’e’ ma sono ancora qua tra false storie, falsi miti, false personalita’"


persiana jones


shehrazade said...

la svizzera dovrebbe istitutire il giorno della liberazione ... da se stessa

FuocoGreco said...

A Dresda, quella notte, caddero milioni di bombe. Il calore provocato dalle esplosioni raggiunse migliaia di gradi.

Gli sfollati, riparatisi nel sottosuolo per scampare la furia degli Alleati, si sciolsero come tenero burro sfrigolando tra il cemento e l'acciaio delle porte stagne.

I soccorritori non dovettero neppure cercare i corpi. Bastava conoscere l'esatta ubicazione dei rifugi, per scovarli. Loro erano là, a blocchi. Impilati dietro le porte, ancora fumanti. Dovettero scavare delle immense fosse comuni. Si era reso infatti estremamente complicato dividere un corpo dall'altro, o dalla panchina su cui era seduto.


-Non so se c'è un senso nella vita, sicuramente non c'è nella guerra.-

Lario3 said...

Ah-ah-ah... quella frase non è niente male :-D

CIAO!!!