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Wednesday 9 January 2013

Lo Sposalizio. La compagnia dell'anello.

...e cosi’ ho raggiunto quel punto della vita di un uomo da cui non si puo’ piu’ tornare indietro. Quella firma che separa un “prima” di spensierata et celibe libertade, da un “dopo” di impegnata e seriosa vita familiare.
Ovviamente, sto parlando della firma del contratto del fotografo del mio futuro matrimonio.

Ora se uno deve andare a cercare un momento in cui tutto e’ precipitato, lo potrei ritrovare nella mia prima visita a New York, ormai due mesi fa.
Giunti nella grande metropoli dibattemo coi colleghi brevemente su quale fosse il primo luogo andare a vedere.
Io proposi di andare raggiungere Zuccotti Park dove potere discutere istanze con i compagni che combattevano da ormai piu’ di un anno l'impari lotta contro Wall street.
I miei colleghi, invece mi de-portarono da Tiffany, per fare acquisti, approfittando del dollaro svalutato (loro, non io).

Ecco, a dirla tutta, io fino ad allora avevo tenuto Tiffany neurone cinefilo-cinofilo (film da cani) che conteneva titoli come Colazione da Tiffany o i film con Luc Merenda. Scoprire che Tiffany non fosse un luogo dedito a cappuccino e cornetti, ma ad anelli e diamanti mi fece giungere ala conclusion che se c’erano due lati nel capitalismo, io fino ad ora dovevo avere vissuto in quello sbagliato.

Fu cosi che, caricato da questa nuova coscienza presi a scrivere una mail in cui battevo  la scarpa con l’impeto di un Nikita Krusciov pretendendo, col nuovo contratto un attenta rinegoziazione dei miei diritti lavorativi. 
Ora, sara' che ho impressionato chi doveva prendere le decisioni (e forse li avevo sorpresi con l'attachment Scarpa.jpg). Sta di fatto che il 18 Dicembre mi sono trovato davanti un contratto a tempo indeterminato, il primo della mia vita.
Un nuovo ruolo, titolo, responsabilita' e stipendio. In un certo senso era il termine della mia garrula fanciullezza (alla tenera etade di 35 anni).

Come d'incanto, tutte le condizioni che avevo anteposto al matrimonio s'erano avverate: non avevo piu' scuse.
Probabilmente avrei dovuto anteporre altre cose, che so io: la pace in Palestina, Berlusconi che sconta veramente i 4 anni di carcere a cui e' stato condannato, o altre cose che rendono il mondo migliore.
Avere dalla parte mia (e ancora di piu' di mia madre) un universo interso che confabula perche' si avveri cio' che spero, mi diede un senso di onnipotenza.

Vieppiu' che, avendo realizzato una parte dei miei bi-sogni, dovevo inventarmi dei desideri nuovi di zecca da dover realizzare.
Fu proprio in questo delirio di onnipotenza, onnivegenza, onnivoria (intanto ero tornato in Sicilia), mi giunse la notizia che in realta' lo sposo non ha nessuna voce in capitolo nell'organizzazione del suo matrimonio.
<continua> 

Thursday 12 January 2012

Beati coloro che hanno sete di giustizia perche' saranno giustiziati.

Ci sono alcune tradizioni che si ripetono di anno in anno.
Una di queste vuole che io abbia la febbre prima di Natale.
Questa tradizione risale a 3-4 anni fa quando ho notato che un bel febbrone mi dava privilege incredibili quali: incremento del tasso di coccolosita’ di gente che mi vuole bene, la possibilita’ di evitare parenti, sopratutti quelli con bimbi piccoli e frignanti a seguito e infine la "campanella del potere".

Dicesi la campanella del potere, quella campanella che nella mia famiglia viene data a chi, essendo malato, puo’ avere bisongo di chiamare aiuto.
Siccome da grandi poteri vengono grandi repsonsabilita’ (Spider man et al.) va da se che io ho sempre abusato di questo potere per i miei biechi scopi: “mamma, sto male, mi spremi della arance (ma poi filtrale che mi danno fastidio i semini), mamma mi friggi delle patatine, un uovo, un uovo di dodo etc.”

Quest’anno, invece, la tradizione non si e’ ripetuta: infatti, tornando a casa ho trovato mio fratello a letto con la febbre.
Ovviamente non si puo’ essere malati in due: visto che sarebbe come mettere due gesu’ bambini nel presepe.
Cosi’ quest’anno non ho potuto fare le mie solite vacanze rilassose e s’e’ perduta una bella tradizione.
 
Un altra tradizione che s’e’ rotta e’ quella delle giocate a carte.
Serate di rara noiosita’ da scansare come la peste. Il gioco fa male alla salute (spesso queste sedute avvengono in case di villeggiatura riscaldate male).
Quest’anno m’e’ toccata andare dai miei amici a giocare. S’e’ giocato a Cucu’.
E’ un gioco con le carte siciliane in cui ogni giocatore ha 3 vite, una volta uscito, si puo’ rientrare se si induce qualcuno a parlare, prendendo la vita dello sciagurato che rispose.
Ora, niente da eccepire, ma ho passato una serata con i miei amici che non vedevo da Aprile a non ho potuto parlare con nessuno. Poi sarei io quello asociale.
...e cosi' s’e’ rotta un altra bella tradizione.


Un altra tradizione Italiana che s’e’ rotta e’ quella della mancanza dei controlli fiscali per una forma di rispetto, sui ricchi che ostentano la ricchezza.
Una parte della destra ignorante crede nella storiella che chi e’ piu’ ricco investe di piu’ e quindi crea lavoro e rende tutti piu’ ricchi.
Questa storiella per gli allocchi e’ alla base delle politiche dei Repubblicani americani che tagliano le tasse per le classi piu’ ricche, convinti di fare un favore al paese.
In realta’ i dati mostrano come chiudere un occhio sui pratrimoni dei ricchi, porti solo a un aumento di capitali....in Svizzera.


Una volta scoperte tutte le magagne di questi che ostentano macchinoni ma dichiarano meno di me, e’ venuta fuori la storia che questi non sono evasori ma poveracci che fanno i debiti per fare le vacanze.
Ora, questo pensiero invece di ottenere pieta' dalla parte piu’ empatica della mia coscienza, ne ha scatenato i peggiori istinti giustizialisti: non e’ stata forse causata, tutta questa crisi perche’ qualcuno s’era messo a giocare con la carta di credito approfittando delle banche che non controllavano le reali capacita’ di chi riceveva prestiti?


Io non dico di riprendere quell’antica tradizione di esporre i cadaveri a piazzale Loreto, ma almeno un po’ di calci in culo darebbe a chi, come mia madre, che stava preparandosi per andare in pensione e invece ora deve ancora lavorare per 5 anni, un minimo di soddisfazione.
Detto questo, volevo fare del populismo sugli stipend schifosi dei parlamentari e del fatto che un mio amico non puo’ mandare un application a un lavoro dell’Unione europea perche’ pur avendo 8 anni di esperienza non li puo’ dimostrare, non essendo mai stato messo in regola dal commercialista.
Ma questa e’ un altra storia, ma anche no.....e intanto la lega e i radicali votano contro l'arresto di Cosentino.

Sunday 9 May 2010

Give peas a chance


Quando da piccolo s’inizia a capire qualcosa d’economia tutto sembra facile: io ricordo che  una banconota da 500 lire poteva essere convertita dal fornaio in due millefiori per andare a scuola (4 fiori/lira)*.

Avevo chiaro il concetto del denaro come risorsa ma ero cosciente che il valore reale era dato da come questo si potesse trasformare in risorse anche di altro tipo: informazioni, tempo, personale, infrastrutture, attrezzature (anche se in genere si trattava di millefiori e Morositas alla liquerizia) etc.

In genere non ho mai visto il denaro come una misura della ricchezza, ma come un accumulo di potenziale.
Mi spiego meglio: prendiamo l’ultimo referendum che la lega ha cercato di fare fallire in ogni modo.
Per non accorparlo ad altre votazioni si soo spesi 400 milioni di Euro.
C’e’ chi la vede come una vittoria politica, io la vedo come una mancanza di infrastrutture, asili, ferrovie vecchissime e forze di polizia senza benzina.
E m’incazzo di piu’ di chi pensa a 400 milioni di Euro (che sono difficili anche da immaginare).
Se c’e’ chi pensa che 12.000 Euro al mese come consulente dell’Expo di Milano per il figlio di Bossi siano giusti,
Io penso che costui, che ha dovuto ripetere 3 volte l’esame delle superiori, prende in un mese l’equivalente di 15 dottorandi.
...e spero che il premier fra tre anni gli chieda quanto meno la cura per sconfiggere il cancro, visto che continua a non trovare i soldi per la ricerca.


Da quando ho iniziato a fare un lavoro manageriale mi rendo conto quanto sia importante organizzare le risorse per ricercare e creare i prodotti e servizi da immettere sul mercato.
Mi rendo conto di quanto le persone, con le loro diverse conoscenze.
siano importanti e quanto, sentendosi ascoltate, possano essere capaci di contribuire con entusiasmo alla riuscita dei progetti.

Ovviamente mi rendo conto quanto il capitalismo ebete che viene praticato da molti non si basi su questi principi (un precario non puo’ sentirsi parte di una corporazione), chi cerca commercialisti compiacenti e fa di tutto per imboscare i soldi su conti inattivi in paradisi bancari non avra’ mai a cuore l’investimento nella ricerca o nella conquista di nuovi mercati.
Purtoppo questi capitalisti malati sono i primi a lamentarsi dello spreco delle risorse statali, dei cinesi che copiano e la colpa della perdita di competitivita’ dovuta al sud.....quanta ignoranza.

Purtroppo la professionalita’ e’ una cosa importante, e serve a comporre la’immagine che si ha di un paese sui mercati esteri.
Quanto PIL vale un premier che va in America e dice a una platea di investitori americani (dove molti manager sono donna) “investire in Italia dove ci sono anche le segretarie più belle con cui si può lavorare in letizia”?
Parimenti, la depenalizzazione del falso in bilancio non e’ un indice di serieta’.
Mentre un ministro dell’economia che dipinge la Cina, la superpotenza economica del futuro, come un entita' da cui difenderci con dazi dimostra la lungimiranza tipica di una talpa (la Cina fra qualche anno sara’ il mercato piu’ importante).

In generale, forse non e’ tanto una battaglia tra sistemi economici: ci puo’ essere dell’egregio capitalismo come dell’ottimo comunismo.
La fiducia non va nel sistema, ma nelle persone che lo portano avanti.

Sul retro dei uno dei comumenti del corso di management ho trovato queste frasi che ho tradotto dall’inglese:


Le persone sono illogiche, irragionevoli ed egocentriche.
Amatele comunque.
Se fate del bene, potreste essere accusati di avere secondi fini egoistici.
Fate del bene comunque.
Se avrete successo, conquisterete degli amici falsi e dei
nemici veri.
Ricercate il successo comunque.
Il bene che fate oggi, domani verrà dimenticato.
Fate del bene comunque.
L’onestà e la sincerità vi rendono vulnerabili.
Siate onesti e sinceri comunque.
Gli uomini e le donne con le idee più grandiose possono essere screditati da uomini e donne piccoli con le menti piu’ piccole.
Pensate in grande comunque.
Le gente sostiene gli indifesi ma segue solo i potenti.
Lottate per gli indifesi comunque.
Cio’ che richiede anni di costruzione può essere distrutto in una notte.
Costruite comunque.
La gente può avere bisogno di aiuto e assalirvi se glielo date.
Aiutate la gente comunque.
Date al mondo del vostro meglio e riceverete solo bastonate sui denti.
Date al mondo il meglio che avete comunque.


Io che cerco sempre di seguire il motto dei lupetti: "fa del tuo meglio".
E cerco sempre di far si che le risorse vengano distribuite a “ciascuno secondo la necessita’, e prese da ciascuno secondo le possibilita’”.

Un po’ mi sento confuso.
Se il capitalismo presegue il profitto.
Ma il profitto puo’ essere trasformato anche in crescita, innovazione, benessere per gli impegati e per il bene comune.
Sara’ il capitalismo che mi sta divenendo comunista o sono io che sto diventando capitalista (seppur sul mio conto in banca ho 3 bottoni, 4 borlotti e i 5 pisellini del titolo).


* Tra la prima e la seconda elementare mi accorgevo che i prezzi restavano invariati mentre l’uvetta diminuiva (diminuzione dei costi operativi = aumento di profitto a  parita’ di prezzo sul mercato).

Thursday 11 June 2009

Ma come suonava bene quell’orchestrina del Titanic!
(Le radici della politica, la politica delle radici).


Guardando i vincitori dell’ultimo festival di Sanremo: Marco Carta, Sal da Vinci, Povia.
Qualcuno disse che era arrivata prima Mediaset poi la camorra infine la chiesa.
Al di la’ del fatto che si potrebbe obiettare sulla similitudine napoletano-camorrista perche’ io conosco dei napoletani che sono onestissimi, simpaticissimi e cordialissimi (e visto che sono emigrati in Spagna approfitto del blog per salutaLi).
Si potrebbe anche obiettare sulla similitudine stolidomofobico-cattofondamentalista perche’ i due fenomeni si presentano anche in forma separata.

Sulla similitudine Marco Carta-Mediaset un po’ di verita’ c’e’.
Perche’ esiste il partito azienda, perche’ se leggi un libro Mondadori, vedi una tv mediaset, da italiano paghi il canone obbligatorio per rete4, vedi giocare il Milan (ma senza Kaka’) su mediaset premium, versi soldi a Mediobanca, leggi “il Giornale” dell'editore Paolo Berlusconi o “Chi” (sempre Mondadori) alla fine ti rendi conto che hai indirettamente sovvenzionato una sola persona.

Questa persona ha legato e al suo modo di fare, di vedere le cose, che ormai tutto vive in funzione di costui.

La stessa persona e’ cosi’ onnipresente da fare diventare tutto, anche un elezione che dovrebbe essere sui temi della futura Europa, un referendum pro e contro di lui (e io alla fine ho votato IdV perche’ in fondo sono forcaiolo).

La mia citta’ e’ l’unica governata da piu’ di 20 anni dal centrosinistra in una provincia con sole amministrazioni di centrodestra.
In questi anni si sono visti bei concerti: 99posse, Almamegretta, Stefano Bollani, MCR e negli ultimi anni Max Gazze’ e Vecchioni.
Mentre mi chiedevo a chi sarebbe toccato quest’anno.
Sperando in Guccini ma caldeggiando anche una PFM....esce il programma e vedo il nome di Marco Carta.
Se Kaka’ si dice abbia spostato 2,5% di preferenze per il PdL, temo quanti ne possa spostare un amico degli amici di “Amici”.

Pero’ c’e’ di peggio: per esempio quello 0,21% che  nella mia citta' ha votato lega Nord (schema qua sopra).
La lega marcia al nord sulle paure della gente. Nella mia citta’ ci sono circa il 10% di stranieri (tra regolari e irregolari) e finora non ci sono mai stati grossi problemi.
La lega e’ convinta che proteggere le radici significhi impedire ad altri di mettere radici nello stesso terreno.
Come se due rose di diverso colore fossero due organismi differenti e mutalmente esclusivi.
Il concetto di difendere le radici e’ anacronistico, antiscientifico e assurdo.
A Milano impediscono a gente di colore di guidaare i mezzi pubblici su cui dovrebbe salire la gente che, secondo loro, va catalogata per colore.
A me mette tutto cio' mette tanta tristezza penso a Palermo, la gente ha una amministrazione di destra tra le peggiori d’Italia (vedi 1, 2, 3, 4, 5).
Eppure per le strade del centro di Palermo le vie sono scritte con una doppia lingua: l’italiano e l’arabo. Nessuno, in questa terra di migranti se ne e’ mai lamentato e secondo me e’ un modo anche questo di difendere le proprie radici, che per qualunque essere umano, vengono dall'Africa e per ogni Siciliano, affondano anche nel dolce mondo arabo.

Io al referendum vado a votare perche’ esprimere la preferenza e’ importantissimo e permette di dare dei forti messaggi alle segreterie di partito tipo questo.
Molte delle foto che ho pubblicato ultimamente sono mie.
I miei partono presto perche' da qualche anno hanno il mal d'Africa, il fratellino e' appena tornato dalla Norvegia (il famoso mal di Scandinavia), io, non vedo l'ora di prendere un aereo e partire.

Friday 5 June 2009

Politica: ovvero l'arte di fare credere a un popolo che sia lui a governare.

Se da piccolo volevo andare al cinema: dovevo chiedere a papa’ un sovvenzionamento: se il film era ritenuto valido, veniva finanziato dal ministero della cultura (mamma).
Altrimenti mi toccava pagarlo di tasca mia (qui spiega perche’ perorai la causa del terribile “Mad Max, Oltre la sfera del tuono” come film di propaganda antinucleare e pertanto culturalmente rilevante).
Lo stesso accadeva con i libri, mentre le figurine le dovevo comperare SEMPRE col sudore della mia fronte (che consisteva nel vincere partite di scopa a mia nonna o nel pulire piu' volte la vecchia fiat 500).
Ricordo che i fumetti all’inizio li dovevo pagare io, poi intervenne mio zio che era un Veltroniano ante-litteram e mi venne finanziato un tot di spese mensili per musica e fumetti.

Il servizio di nettezza urbana (portare fuori casa un sacchettodi immondizia indifferenziata  e metterlo nel cassonetto) veniva ripagato con 500 lire.
Credo che oggi i bambini siano in media piu’ ricchi anche perche’ nella mia citta’, che ha un piano per giungere entro l’anno al 40% di riciclaggio si richiede di gettare molti sacchetti differenziati.
Alcuni dei miei cuginetti non chiedono la paghetta ma invocano “aiuti per le minoranze” (nel senso del loro essere minori) o la cassa del mezzogiorno (visto che si paga il sabato a ora di pranzo).
Vi dico tutto cio’ per farvi capire che, essendo cresciuto in una famiglia che gestisce le spese dei figli come lo stato farebbe con un piccolo comune, non e’ da noi credere che la politica, ovvero l’arte di amministrare sia tutta corrotta per definizione.
Il giorno prima dell’apertura delle votazioni, in genere discutiamo in famigla e spesso votiamo le stesse liste.
Quest’anno, nonostante Nerone sia in pieno cortocircuito morale e dica (senza che nessuno faccia notare la contraddizione) che la sinistra non conta niente, ma la stessa sinistra riesce a muovere tutte le pedine ed essere la causa di tutti i mali.


Nonostante il buon Di Pietro stia portando avanti l’unica opposizione credibile perche’ l’unica priva di opposizioni interne.
Nonostante il PD della Binetti e di D’Alema qui in regione candidi persone in gamba e oneste come Rita Borsellino, Claudio Fava o Rosario Crocetta.
Nonostante tutto cio’ stavolta la tentazione annullare il voto e' davvero forte.
Voto nullo significhera’ dare piu’ potere agli altri che votano o vendono il voto.
Scrivere a pugno duro cio’ che si pensa non risollevera’ le sorti di questa povera Italia... ma quanto meno uno puo' fare sentire la protesta (almeno quanto quella di un cassonetto nella piazza rossa: vedi foto)
Altri due giorni per pensarci.

Friday 13 July 2007

La sposa piu’ bella.

24 giorni fa piovevano goccioloni di pioggia giganti per cui decisi di allungare la colazione fino alla fine della pioggia.
Ora ho finito i biscotti. La stagione dei monsoni rallenta qualsiasi novita' e per raccontarvi qualcosa devo pescare nella storia, nelle trame.
Volevo fare il secondo e ultimo post sulla mia carriera teatrale quando il buon “vecchio” Tamas, a riprova del fatto che i nostri migliori laureati oggi lavorano in sordidi call center di Srebrenica, mi ha riportato alla mente una storia che e’ importante che non venga dimenticata.

Siamo nel 1965, ci sono due giovani ragazzi che stanno insieme.
C’e’ anche un pretendente rifiutato che e' un mafioso e un poco di buono.
Il lestofante ci tiene ad avere la ragazza, e a maggior ragione a sposarla (perche’ allora il matrimonio era ancora un istituzione sana). "Costretto" dal suo diniego rapisce e violenta la ragazza appena diciottenne.


In quegli anni, una ragazza violentata era rifiutata dalla societa’ (che, ricordiamolo, allora era composta da gente per bene).
Pertanto, la scelta obbligata per essere riammessa nella vita civile era spesso quella di sposare il violentatore.
Il legislatore, grande appassionao di commedie Shakespeareane, non volendo turbare il ricomporsi del quadro, aveva perfino inventato l’ articolo 544 del codice civile che sanciva l’abolizione del reato per violenza sessuale, se questa era seguita da un matrimonio riparatore.
E guarda caso, certi mafiosi sanno avvalersi della legge per compiere e difendere i propri interessi.


Ma questa volta qualcosa cambio': la ragazza (si chiama Franca Viola), si ribello’ a tutto questo teatrino: si rifiuto’ di sposare il malvivente e anzi lo fece arrestare....anni dopo si sposo’ con il ragazzo di sempre.
Oggi sembra facile ma 42 anni fa era qualcosa di incredibile (l’articolo 544 venne abolito solo nel ‘81). F
ranca divenne un esempio per molte donne e cambio’ completamente la storia del nostro paese.

Finita quell’era fece una vita ritirata: non ha mai creduto che una persona possa diventare una eroina semplicemente per avere lottato per il proprio amore e per non farsi imporre un destino scelto da altri


« Non fu un gesto coraggioso. Ho fatto solo quello che mi sentivo di fare, come farebbe oggi una qualsiasi ragazza ho ascoltato il mio cuore, il resto è venuto da sé.
Oggi consiglio ai giovani di seguire i loro sentimenti; non è difficile. lo l'ho fatto in una Sicilia molto diversa; loro possono farlo guardando semplicemente nei loro cuori.

E i suoi figli sono orgogliosi? Non voglio essere per loro un simbolo. Mi amano e questo mi basta  »

Io credo che abbia ragione, non si e’ eroi nel fare cio’ che dovrebbe essere normale, purtroppo lo si diventa riuscendo a fare qualcosa di normale in un contesto che e’ completamente sbagliato.
Di contesti sbagliati ne rimangono ancora, di gente pronta a lottare per le cose normali, spero pure.

Tuesday 26 June 2007

Canto notturno di un pastore errante dell’Asia

Domenica scorsa, svegliatomi tardi a causa della “féte de la musique” in cui ho scattato le foto di questo post, incoraggiato da un timido raggio di sole, sono andato a Losanna, la sede del CIO.
Un ora dopo passeggiavo nel parco Olimpico dove delle installazioni visualizzavano i record nelle varie specialita’.
Il vedere quanto un uomo possa saltare in alto, in lungo, in largo, aveva rafforzato il mio senso di meraviglia per l’uomo. Uno sciame di scandinave, invece, rafforzava la mia ammirazione per la donna. Il tutto mi metteva addosso una certa “ansia da prestazione”.
Volendo anche io esercitare la mia specialita’ (nullafacenza meditativa) mi convinsi a cercare un posto dove bere un caffe’ turco, per rallentare ulteriormente il tempo.
Trovai una trattoria e dopo il pranzo chiesi al trattore orientale un caffe’ turco.
Non lo aveva. Poi aggiuse che ironicamente nemmeno lui era Turco, era Curdo.
Mi chiese se sapevo cosa significasse. Risposi che sapevo il Kurdistan e’ diviso tra Iraq, Iran, Turchia e Siria. Sapevo che i Curdi erano stati incitati alla rivolta da Bush senior e poi abbandonati alla vendetta di Saddam. Che il movimento di liberazione e' il PKK guidato da Ocalan. Che ultimamente hanno fatto degli atti terroristici e che a mio vedere questo era male: bisognava lasciare spazio alla democrazie e alla diplomazia.
Lui mi guardo’ contrariato e disse. Diplomazia? Chi accetterebbe un popolo che vive in 4 paesi cosi’ complicati? La democrazia e’ una cosa Europea e l’Europa ha voluto dividere il Kurdistan per motivi economici. Non ci ascoltera’ mai.
30 milioni di Curdi stanno scomparendo, io sono l’unico della mia famiglia che sa parlare Curdo e sono qua, lontano da cio’ che posso chiamare patria.
Quando fini’ aveva gli occhi lucidi non di rabbia, ma di 
i
mpotenza traboccante. Sapevo che da una parte aveva ragione. Ma cosa dire di quei Turchi uccisi aspettando un autobus che non arrivera' piu’?
Gli dissi buona fortuna senza sapere quale potesse davvero
essere, la strada per la sua fortuna. Mi incamminai: cerano pochi gradi e il cielo grigio. Con la moto faceva freddo, nonostante la giacca aderente.
Guidavo, riflettevo....e sentivo freddo.
Volevo qualcosa di caldo. Mi fermai davanti  un chiosco Cinese....ma appena vidi la bandiera Tibetana rimontai in sella, feci altri 15 km.  Mi fermai in un luogo di ristorazione Yankee e ordinai un mega-maxi-imperialista-iniquo-antisolidale cappuccino con latte parzialmente scremato dal burro e totalmente scremato da sensi di colpa.

Thursday 2 March 2006

Justice for genitors (beati coloro che hanno sete di giustizia perche’ saran giustiziati)

bimboatFase 1- L’attesa: Se la vedo con una pipetta in mano la stronco, quando nascera’ la mettero’ davanti al televisore per farla diventare come il nano, litigheremo un casino, ma avro’ la vecchiaia assicurata.

Fase 2- Il pupo non dorme di notte, il papa’ sta sveglio.
La prima parola che dice e’ “il piccolo dittatore” visto che se lo sente ripetere tante volte crede, che sia il suo nome. Appena vede gente, come reazione allo stress si addormenta come un angioletto facendo passare il papa’ per esagerato.

Fase 3- Dare stimoli e imput: Dana (1 anno) “li vedi questi pennarelli? Lo vedi questo foglio bianco? Io butto tutti I colori sul foglio e tu me li ordini tutti dall’infrarosso all’ultravioletto”.

Fase 4- mia cugina Elena (9 anni) “Dei libri che mi hai date avevo iniziato a leggere solo “Il piccolo Principe” ma ho lasciato perdere subito perché non mi appassionava: troppa filosofia per I miei gusti e poi tutti i concetti che c’ erano da capire io li avevo già capiti un secondo dopo che ero nata”.
Magari perche’ al momento non conto di creare Falloppietti….ma siamo sicuri ne valga la pena?

Monday 27 February 2006

LA RAGAZZA DAGLI OCCHI DI LUPO

a68E io penso fu -- quel senso di inevitabile vittoria sulle forze del Vecchio e Malvagio. Non nel senso cattivo o militare del termine; non avevamo bisogno di quello.
La nostra energia avrebbe semplicemente prevalso. Non aveva senso combattere--dalla loro o dalla nostra parte. Avevamo tutto l’impeto, stavamo correndo sulla cresta di un onda alta e bellissima. Adesso, --, puoi salire su una collina a Las Vegas e guardare a Ovest, con il giusto tipo di occhi puoi quasi vedere il punto in cui l’acqua arrivo’, il posto dove l’onda alla fine si ruppe e infine torno’ indietro. <furia e delirio a Las Vegas>
Questa foto e' del "68....io non ero ancora nato, ma avrei voluto esserci.<la foto dovrebbe essere presa da “Il corriere della sera, ma non ne sono sicuro al 100%”> In quegli occhi vedo la profondita' e anche La “rabbia” di un epoca in cui tutte le decisioni avrebbero potuto cambiare il futuro del mondo perche' le persone per la prima volta non erano piu’ semplici unita'.
Puoi capire dentro le persone solamente da un pensiero come da uno sguardo?
Puoi ricreare con il dialogo quel senso di appartenenza a un gruppo?
Si puo’ non guardare solo se stessi e sognare insieme un mondo migliore in cui vivere?
Sarebbe bello mettere una canzoncina adatta al post, siccome non sono capace di aggiungerla, io vi do il titolo e voi ve la canticchiate leggendo.