Saturday 31 December 2011

Goodbye 2011!

Post di fine anno con le considerazioni che hanno accompagnato questo 2011.
Se volete ricordare come erano stati gli anni passati, cliccate qua.

A-Arcade Fire. Sono stato il migliore concerto che ho visto quest'anno. Sono piaciuti tanto che la mia ragazza mi a chiesto di comprare il cd di quel lungagnone di Devendra Banhart che apriva il concerto.

B-Benefici della Crisi. C'è più fame, la gente si ribella ai dittatori. La gente ricca non la sente,  non la paga, evade in Svizzera e ci specula. Alla fine tutti ne beneficiano tranne chi sta nel mezzo.

C-Canone: bisogna pagare una tv che mette insieme un Tg serio, mette in onda Serena Dandini e la sua banda, a Maurizio Crozza e da opportunità a un grande spettacolo sociale come quello di Saviano.

D-Don Matteo, non so, tutti lo guardano, ma da quando si veste da suora non è più lui. Spero sempre che Terence Hill ricominci a dare cazzotti da un momento all'altro.


E- Economia, da un lato quelli "buoni" BRIC: Brasile, Russia, India, Cina. Dall'altro i PIGS i gioielli i buoni ordinari del tesoro americano? (Portogallo, Italia, Irlanda, Grecia, Spagna). Ma non è che gli acronimi in economia li decidono i Cinesi, che ormai tengono gli economisti americani per 

F-Frate indovino. Passando davanti alla chiesa mi hanno offerto il calendario di Frate Indovino. Ho detto di no. Chi vuole un calendario che mostra un frate ignudo?

G-Gnorri. CISL, UIL, Confindustria, la CEI. Com'è che prima applaudivano il governo e ora dicono "lo sapevamo" e alzano la voce? Dov'erano prima quando la Lega e PdL demolivano l'Italia? Alcuni dei miei amici si ritengono fortunati perchè non avendo diritti o dignità da lavoratori, non hanno bisogno d questa gentaglia (escluse FIOM e Camusso).


H-H. L'unica lettera che se si aspira si sente di più. Ma non nuoce gravemnte alle donne incinte.
 
I-Facebook Innaffiare: gli amici sono come le piante. Certi amici sono come le orchidee che vogliono cura costante e ambiente immodificabile. Se vivi all'estero li devi innaffiare ogni giorno mandadogli notizie su Facebook altrimenti li perdi. Io ho degli amci che sono come delle sequoie. Non le devo annaffiare (che infatti non ho Facebook) eppure so che sono lì, lontani, con meno capelli e più pance, ma ci sono. Sono fortunato.

L-Ladri. Una volta mi stavano derubando. Mi chiede l'orologio. Lo faccio vedere. Mi dice: "non mi piace". Ci son rimasto male.

M-Mensa Pauperorum. Nel 2006 aprii questo blog immaginandolo come una guest house (be-my-guest.splinder.com). Crescendo in realismo e cinismo l'ho adeguato ai tempi. Ubi est mensa pauperorum? (cit. La tregua di Primo Levi).

N-Navigatore: Il mio navigatore mi odia, mi da indicazioni sbagliate perchè gli sembra brutto dirmi: "scendi e chiedi ai passanti". Mi han regalato un nuovo navigatore serio. Mi sa che son finite le avventure.

O-Orsi e Pinguini: I primi abitano al polo nord, gli altri al polo sud, s'incontrano una volta all'anno. Nelle pubblicità della coca cola.

P-Pubblicità aggressive: mi chiamano al telefono, dicono che se rivelo che abbonamento ho mi offrono lo stesso a metà prezzo. Dico che non uso tanto il cellulare, mi dicono quando ho ricaricato l'ultima volta. Dico "5 sterline, 3 mesi fa", richiudono il telefono lanciando anatemi contro la mia vita sociale.

Q-Quanto basta. Ma chi di questi tempi sa dvvero Q.B.? il senso della misura? Nel dubbio aggiungere colla di pesce. Qualunque cosa sia.

R
-Religione. Qualcuno s'è chiesto: se a casa mia faccio il presepe, la casa vale come edificio edibito a luogo di culto e pertanto non devo pagare l'ICI?

S-Something smells funny. Funny? Allora certa gente ha un umorismo di merda.

T-Thor. Il primo Maggio i miei cuginetti mi dicono di accompagnarli a vedere la storia del dio col martello. Chiedo se abbiano fatto il film di S. Giuseppe lavoratore, mi dicono che trattasi di Thor, dio norreno!

U-Ultimo anno dello shuttle, ho visto il lancio di Juno. Ho messo gli occhiali. Le stelle ora appaiono più vicine, mentre non sono mai state così lontane. 


V-Videomusic. Videodedica. Sarei davvero curioso di vedere un concerto di un paraninfo che conosco.

Z-Zombie. Manuale per sopravvivere agli zombies, Orgoglio e pregiudizio e zombies sono stati best-sellers...ed io che ho vissuto anni dietro le catacombe dei cappuccini, avrei potuto scrivere un libro di quel genere, che piacesse ai teen agers. Qualcosa come "Scusami se ti chiamo zombie" o "3 metri sotto tera".

Il prossimo anno sarà un anno migliore di quello appena passato.
Lo so, ci vuole poco. Ma è bello crederci.

Monday 19 December 2011

Please, Please, Please, Let Me Get What I Want.

Ci sono volte in cui bisogna prendere il "coraggio" a due mani e dimostrare di avere gli attributi; insomma, a volta bisogna mettere, come dicono gli inglesi, "the penis on the table".

E' tempo di cena natalizia col lab: un occasione unica.
L'occasione sara' unica, perche' come ogni anno, alla fine della serata saremo banditi da quel locale.
Due anni fa, in un rugby club, Ben vomito' dal balconcino del ristorante su uno della squadra locale: un toro alto quanto largo, ma non basso. Non fu un bel momento da ricordare.
Infatti il giorno dopo, non e' che i ricordi fossero nitidi...

Ci si ritrova al ristorante indiano.
All'inizio sembriamo abbastanza composti: mi giro attorno, e' chiaro che gli altri avventori non hanno idea di cosa si stia preparando.
Che non c'e' niente piu' fastidioso che un gruppo di scienziati ubriachi....ecco, forse dividere la cuccetta del treno con un gruppo di boyscout chiatarrati a guisa di gipsy kings.
Io quete cose le so bene perche' in tempi diversi della mia vita ho dato fastidio in entrambi i ruoli: boy-scout strimpellante e scienziato beone.

Man mano che il tempo passa e l'alcool sale diventiamo piu' rumorosi e caciaroni.
Quando arrivano i cibi la confusione e' grandissima.
Anche perche' ci hanno fatto pre-ordinare a Febbraio e ora non ho idea di cosa ho ordinato allora. Fisso davanti a me il cameriere che mi chiede cosa ho ordinato ed esclamo con sicumera un "Rhendang Kambing Therong", sperando che qualcuno, forse io, ne abbia ordinato.
Me lo portano, meno male, non avrei voluto finire con un "Mee Goreng Telengu" come l'anno scorso.
Ovviamente non ho la minima idea di cosa stia mangiando, comunque non e' affatto male.
La mia filosofia davantia i cibi sconosicuti e' di prendere sempre quello con il nome piu' musicale.

Dopo cena arriva il famigerato, Secret Santa.
Si fa un regalo e si riceve un dono, ma non si sa da chi proviene.
Il problema non e' quello: e' che siamo scenziati: gente che ha fatto una professione della propria curiosita' innata.
...e quando ci viene data la possibilita' di mostrarlo, nessuno se la lascia scappare.
C'e' Lympha che ha ricevuto un set di palloncini per fare pupazzi, cani, spade e tutte queste cose e ne riempie il tavolo.

Ellie vorrebbe partecipare, ma qualcuno l'ha ammanettata con delle manette pelose al tavolo.
John e' un fisico, quindi ha ricevuto un set di razzi, che sta montando a centro tavolo sotto lo sguardo preoccupato dei camerieri.
Tutti si divertono coi loro nuovi giocattoli, Patrick sembra un po' per i fatti suoi.
Gli chiedo cosa abbia ricevuto: mi dice che ha avuto delle parrucche per il suo pene: the Willie wigs (foto). Mi allontano non volendo appurare se ci stia gia' giocando. Ben impazzisce con il suo "Culo di Kubrick".
A me hanno regalato, fra le altre cose una Catapencil: una catapulta-matita.

Il tavolo e' una baraonda di cose che volano, gente che urla, birra che scorre.
Ma mi piace: in fondo e' una tradizione e' il Natale ci piace perche' e' sempre uguale a se stesso.
E' bello, prima di addentrarci in un anno sconosciuto, fare il pieno di cose che ci appartengono proprio perche' si ripetono invariabilmente, indipendentemente dalla nostra eta', anno dopo anno.
....e comunque ho deciso che il 2012 sara' un anno bellissimo e pieno di sorprese.

Sunday 11 December 2011

Di come uno Scudo di indifferenza protegge dall'atmosfera prenatalizia.

Lunedi': Everything looking good when I forget my glasses
Tutto appare bello quando dimentichi gli occhiali.
Nessuno si aspetta un granche' da me, al mattino, perche' e' chiaro che ho sviluppato una capacita' incredibile di alzarmi, fare colazione, guidare sulla M4 (che tanto e' tutta dritta), entrare in laboratorio, senza svegliarmi davvero.
Eppure quando dimentico gli occhiali, non riconoscendo le persone, nel dubbio, saluto tutti.
Cosi' lunedi risulto comportarmi molto al di sopra dei canonici standard di grumpiaggine (scontrosita').
...e qulcuno lo commenta financo ad alta voce.
Certa gente dovrebbe essere puniti per l'impudenza....avessi avuto gli occhiali avrei anche potuto vedere chi era.
Mercoledi': so healthy that I am sick of it!
Mentre non c'ero il mio gruppo m'ha iscritto a una maratona a squadre in favore dell'ennesima charity.
Sotto Natale arrivano tutte queste iniziative di charities e il mio gruppo ci tiene a farle tutte: da quelle serie che raccolgono per la ricerca a quelle per associazioni che si occupano di soccorso nelle montagne del South Wales, anche se in realta' la montagna piu' alta dell'area arriva a 885 metri di massima altezza.
Questi sono pazzi co' ste charity. Mi viene da dare ragione a quelli del PMLI dove lo stato si occupa di tutto.
Questa gente si fa prendere dall'atteggiamento charitatevole del natale, anche mesi prima: c'e' che a Novembre si fa crescere i baffi per l'iniziativa chiamata "Movember" per il cancro ai testicoli, poi c'e' la barba a Dicembre o Decembeard), non voglio nemmeno sapere cosa sia Januitals.
Pero' alla fine mi faccio il mio pacco di km, tanto mi dovevo allenare comunque.
Venerdi': marketing on my mind.
Meeting con il marketing department: non devo andarci per forza, ma ci tengo ad andare.
Tre ore di dicussione: la summa massima della blablablabbologia, il compendio finale di fuffa, aria fritta ma con una dorata pastella che te la rende invitante.
Alla fine, quando si arriva ai dati importanti: le previsioni per il futuro, non si capisce mai com'e' che e' sempre uguale all'anno precedente +5%.
Ci azeccano di rado. Ed io sono li' perche' mi servono dati per rinfacciarlo, al momento giusto.
Sabato: Friday I am in love, Saturday I do not care.
Lista della spese di Natale.
Alla ricerca di oggetti che siano utili, inusuali e sopratutto che stiano in valigia.
Mi piace andare in giro: certe commesse hanno i cappelli di Babbo Natale, altre la faccia dipinta con ghirigori.
Le spese di Natale: quando tutto e' sberluccicante...
Poi per fortuna c'e' sempre una commessa che c'ha le palle girate, che c'ha la faccia stanca ed e' chiaro che ha raggiunto il limite di canzoncine natalizie, che odia Maiah Carey e la sua "All I want for Christmas is you" passata di continuo. Proabilmente  questo natale vuole solo quella cantante, ma sul rogo e quanto alle palline di Natale saprebbe lei dove metterle all'acquirente.
...e infatti io mi allontano velocemente, pero' contento, di sapere che esistono ancora persone vere e che ho dei compagni in questa impari lotta contro i sorrisi forzati, il buonismo esibito, l'inutile officiato, che caratterizzano questo Natale plastificato, incartato bene ed esposto, ma sempre piu' vuoto.

Saturday 3 December 2011

Il combattente Dodo deve morire

Da quando sono nato simpatizzo per le cause perse in quanto attratto dal romanticismo della sconfitta (a cui sono avvezzo). Eppure c'e' differenza tra chi fa scelte consapevoli e chi invece si fossilizza in un idea e la difende fino alla morte (sua o dell'idea non ha importanza).
Ma spieghiamo dall'inizio: la scorsa settimana sono andato a Londra per vedere una conferenza su risorgimento e resistenza.
La prima parte spiegava come il risorgimento sia stato l'atto fondante della nazione, e per questo il fascismo abbia creato l'Istituto del risorgimento per celebrarne la grandezza, in senso propagandistico.
Nella seconda parte una signora nata nel 1925, spiegava cosa fosse stata per lei la resistenza.
Di come a 17 anni avesse fatto delle scelte e avesse deciso di unirsi ai partigiani.
Di come all'inizio non avesse bene idea di cosa stesse facendo, ma solo voglia di fuggire da una cultura che voleva le brave donne diventare "massaie rurali": donne di casa.
Di quei tempi raccontava l'amicizia forte creata dal fatto che tutti quelli che avevano fatto una scelta, per vari motivi, erano ispirati da alti ideali.
Il tutto cementato dal fatto che le persone con cui vivevi nei boschi oggi, potessero non esserci piu' domani.
La parte piu' bella e' stata quando ha raccontato quando lei e un altra ragazza diciassettenne, dopo avere passato le informazioni che garantivano il coordinamento delle azioni di guerriglia, si mettevano su una staccionata e pensavano cosa sarebbe stato il futuro loro, delle loro famiglie, dell'Italia; una volta finita la guerra.
Diceva che erano sogni, a volte basati sulle fantasie, perche' prima di allora, non le era stato data la possibilita' di sognare.
Mentre era certa che stavano costruendo un mondo migliore, acquisiva consapevolezza e autodeterminazione. Purtroppo dopo la guerra capi' che non tutti la pensavano allo stesso modo, che in molte regioni la gente avrebbe ancora voluto il re piuttosto che la repubblica (nonostante i Savoia si fossero dimostrati codardi, tanto da fuggire, abbandonando l'Italia alle vendette dei tedeschi).
Molti volevano ancora la chiesa (il cui papa, ancora nel 1952 sperava in un ritorno della destra, che lo proteggesse contro il pericolo comunista).
Fu un duro risveglio capire che si era rischiata la vita per gente troppo debole per potere pensare con la propria testa, incapace di sognare, vogliosa di affidare il proprio destino a un salvatore della patria rassicurante e conservatore (sebbene pusillanime e inetto).
Alla fine di questa commossa discussione, ci fu spazio per le domande.
Due ragazzi si presentano come membri della cellula londinese del PMLI (Partito Marxista Leninista Italiano) (qua trovate l'imperdibile mp3 dell'inno di partito).
Questo partito e' di estrema sinistra (si e' evoluto dall'Organizzazione Comunista Bolscevica Italiana marxista-leninista), considerano mistificazioni tutti i movimenti che hanno modernizzato il concetto di comunismo.
Mentre fanno le domande sinceramente mi mettono alquanto in soggezione:
per prima cosa che m'infastidisce e' che parlano sempre al plurale: "noi pensiamo, noi crediamo".
Noi chi? s'e' appena parlato di come la resistenza sia stato un atto di consapevolezza personale che abbia portato a cambiare i destini di una societa' e invece c'e' chi parla ancora con "noi", sottintendendo tutti quelli che aderiscono all'ideologia Marxista-Leninista.
I ragazzi sono quasi sdegnati quando la partigiana racconta che mentre durante la guerra avevano creduto nella storia della grande madre Russia e di Stalin, padre della patria, mentre le rivelazioni di Krusciov avessero aperto gli occhi al mondo sulla pericolosita' di Stalin (che ad oggi il PMLI considera uno dei maestri del partito) e si capisce che per loro i partigiani hanno abbandonato le armi troppo presto ritornando alla democrazia obbedendo, sebbene delusi, alla maggioranza degli italiani; mentre la sinistra piu' estrema avrebbe preferito continuare e fare una rivoluzione di stampo bolscevico.
Tra me e me penso come sia possibile che ancora oggi ci sia chi si fossilizza con delle idee che la storia ha (giustamente) sconfitto.
Penso ai repubblichini che, schiavi dei nazisti li aiutavano a compiere stragi contro gli italiani (come ad esempio a Sant'Anna di Stazzema).
Di come i loro discendenti, oggi chiamino i partigiani terroristi  o vigliacchi perche' dopo l'8 Settembre presero la giusta strada.
Di come questi elementi, aiutati dal mascherati tra le fila del Partito Popolare Europeo possano ancora diffondere il loro veleno pagati da noi (1,2,3,4,5, etc.).
Penso anche a chi, per essere duro e puro finisca sempre col fare un favore ai conservatori (se vi ricordate i DICO e i PACS sono stati affondati da Ferrando del PCL e Rossi) che passarono all'opposizione costringendo Prodi ad aprire ai clericali (se non ricordate la vicenda, ne parlai qui).
Pensavo come tutte queste ideologie a volte si battano per la sopravvivenza delle idee dei singoli.
Mi chiedo se a volte chi sappia di stare difendendo un idea sorpassata dalla storia non lo faccia per puro spirito di contraddizione.
Come se il Dodo, avendo capito a quale destino andasse incontro, avesse deciso di uccidere dei Panda.
Il giorno dopo e' una domenica soleggiata e mentre passeggiosulle rive del Tamigi vedo una pubblicita' del museo di storia naturale che esorta ad andare a vedere i dinosauri.
Passo oltre e non me ne curo: ho scoeprto che e' ancora vivo chi difende la preistoria, dice in giro che il meteorite ha torto e ne frattempo si dimentica della capacita' che c'e' ancora data, di influenzare la storia di oggi, di disegnare la storia futura.

Wednesday 23 November 2011

Sull'importanza di questo post.o

Tutto comincio' all'incirca un anno fa.
Andavo al lavoro, m’ero scordato gli occhiali e c'era foschia.
A un certo punto, sul ciglio della strada un uomo che stava pascolando il suo bassotto alzo' un braccio.
Visto che questo e’ il mio primo post ufficiale sul nuovo blog, volevo ripercorrere brevemente la storia del vecchio blog, che presto scomparira', con la piattaforma che lo ospitava.
Iniziai ad appassionarmi ai blog nel 2005, leggendone uno di Repubblica: Rimbalzi, di Maurizio Crosetti.
In origine il blog parlava di calcio ed era un ritrovo di tifosi che si offendevano creando un olimpo pieno di figure mitologiche quali i gobbi (che poi capii essere gli juventini), i nani (milanisti), beneamata (inter), benemerita (carabinieri), coppa orecchiuta (champions league), coppa trinariciuta (credo la coppa uefa).

Un bel giorno Crosetti decise di smetterla con quel bailamme calcistico e anziche’ parlare di sport posto’ un pezzo di letteratura.
Ovviamente questo’ getto' sgomento nelle orde di tifosi che fuggirono inorriditi verso altri lidi.
Per lo stesso motivo il gesto attiro’ persone veramente in gamba che misero insieme delle discussioni davvero affascinanti.
Poi un giorno, non ricordo bene perche’ tutti decidemmo di aprire dei blog.
Quegli spazi sono rimasti vitali ed hanno finito per assomigliarci molto piu’ di quanto noi stessi credevamo.
Finita l’era dei blog (in cui si ricevevano 60 commenti per post), tutti (tranne io) sbarcarono su second life (popolatasi con estrema velocita’ mentre ora rotolano le balle di sterpaglie)
Subio dopo inizio’ l’era di Facebook dove tutti migravano per metter la loro vita in vetrina e a giocare a chi aveva la lista di amici piu’ lunga, io decisi di rimanere sul blog a mirarmi l’ombelico e a raccontare le cose mie, ma cercandoci la chiave di capire il mondo, l'ombelico del mondo.
Forse perche’ per raccontarle a voi, levo tutte le cose inutile, e metto in evidenza le cose belle...tanto che alla fine, rilegggendo cio’ che ho fatto mi sembrano quasi delle belle avventure (nella foto Falloppio astronauta, Falloppio pirata ed un signore, professionista dell'amore).
A distanza di anni, molti di questi blog sono rimasti vitali fino alla fine e spero che sorpavviveranno anche alla cancellazione della piattaforma di splinder e che questo cambiamento serva a fare pulizia e ricominciare, e serva a cambiare tutto (per non cambiare niente) per tenere in vita queste inutile pagine di ricordi.
Circa un anno fa m’ero scordato gli occhiali e c’era buio. Un uomo sulla strada con un cane biondo alzo’ un braccio. Pensai che mi salutava. Aprii il finestrino e agitai la mano salutandolo.
Avvicinandomi misi a fuoco l’uomo, non lo avevo mai visto.
L’uomo rispose al mio saluto e il cane scodinzolo’.
Da allora, ogni mattina, incontro l’uomo e il cane che mi salutano.
Non ho mai capito perche’ ma questo scambio di saluti con uno sconosciuto, originatosi da un errore, e quindi gratuito mi mette sempre di ottimo umore.

Il blog e’ lo stesso: gente piu’ o meno conosciuta passa, alcuni lasciano un saluto, altri leggono e vanno via.
Non cambia le nostre vie, ma son contento che ci sia.

Monday 21 November 2011

Da Splinder a Wordpress o BlogSpot (Migrare in 5 facili mosse)

Di tutorial su come migrare da splinder verso Wordpress o Blogspot (blogger) e' pieno il mondo.
Se siete rimasti posteggiati su iobloggo, il gemello capitalista di splinder ma vorreste passare su una piattaforma seria questo post e' per voi.
Basta che nei momenti di sconforto ripetetiate questo mantra: "se ce l'ha fatta Falloppio, allora ce la possiamo fare tutti".

La differenza tra questo tutorial e gli altri e' che prima di riuscire a vedere la luce, ho pasticciato con le stringhe PHP come consigliato in giro, fino ad impiccarmici.
Ho scaricato programmi, che erano incompatibili tra loro, non si parlavano, facevano gli offesi e mi remavano contro ma alla fine ho vinto.
Ora siccome in questo momento sono abbastanza orgoglione vorrei aggiungere due parole di auto elogio:
Ho vinto, ma abbiamo vinto tutti, contro chi non ci credeva, contro i magnati Pluto Messianici e contro le turbolenze del mercato, nessuno rimarra' indietro, l'Italia e' il paese che amo. Scendo in campo.

Ricetta: Cosa vi serve.
Armiamoci di pazienza Qb (pero' molta).
Vogliamoci bene: serviamoci un bicchiere di qualcosa che ci piace (un the' va bene, un fresco corvo Glicine, meglio).
Pensiero positivo: immaginiamo qualcosa che ci rende felici: io per esempio un amaca davanti a una spiaggia bianca, su un isola deserta e con una donna ubertosa al mio fianco.
Ora, se non siete emigrati tutti quanti in Messico (luogo che mi dicono pieno di gente che ascolta Paolo Conte), siamo pronti per iniziare.

Progetto: migrare da splinder prima che si trasformi in un buco nero di gattini e suonerie a Wordpress.org e da li' dove volete.
Trovare un PC.
Io ho un Mac , ma non sono riuscito a trovare programmi per fare questo passaggio da Mac. Quindi trovatevi un PC.
Prima di iniziare salvate il template di splinder (copiaincolla in word), che non si sa mai.
 
Fase uno: Scaricare gratuitamente IstantWordpress che non richieda di pasticciare con il testo al programma.
Altri tutorial consigliano di scaricare altri programmi e poi di settare il database....io mi ci sono perso piu' volte. Questo fa tutto in automatico.
Fatto?

Fase Due
Spegnete Skype che e' incompatibile con Istant Wordpress, poi aprite il programma cliccando sull' icona.
Poi andate su WordPress Admin e vi si aprira' una schermata.
Digitate "Admin" dove chiete l'amministratore e scrivete "Password" dove richiede la password.

Un po di spiegazioni sul sito che avete davanti.
Wordpress e' una piattaforma che offre due possibilita':
Wordpress.com offre un sito per blog preconfezionato. Potete scegliere template fra zilioni di template, ma non potete personalizzarvelo piu' di tanto. 
A noi serve un programmino (Splinder Importer) che trasforma un blog in un file .XML che e' il formato che e' letto dalle piattaforme come blogspot o wordpress e per questo permette di spostarsi dove si preferisce.
Su Wordpress.com non si possono aggiungere plug-in.
Ma voi avete davanti Wordpress.org.
E' la versione smanettona di wordpress.com.
Qua potete fare tutto. Quella che avete davanti e' una versione che e' in remoto, cioe' sul vostro computer (il che spiega perche' usate admin e password come elementi per entrare).
La teoria e' che potete fare tutte le prove che volete e, solo quando soddisfatti potete caricare tutto su un sito online.
Se avete davanti questa schermata il risultato e' raggiunto.
Fatto?

Fase tre attivate il plug in
Scaricate il plug in cliccando qua: un piccolo programma che converte splinder in XML e caricatelo su wordpress:
Andate sulla vostra versione di wordpress.org. NElla barra di sinistra trovate la sezione plugins, apritela e andate su "Add New", quindi selezionate il file che avete scaricato: il Plugin Splinder Importer.
Fatto?

Fase 4 preparate il blog:
Sempre dal sito di Wordpress.org andate su Tools, cliccate su Import. Selezionate "Splinder".
Fate cio che chiede il sito wordpress: c'e' da inserire un codice HTML per il trasferimento: il template di splinder apparira' incasinato ma lo potrete risistemare alla fine (se vi siete ricordati di copincollare una versione del template su un fle di word).
Selezionete no all'impaginazione e scegliete il tipo di ora come 18/11/2011 21.30.
Attenti a non confondere l'ora col fusoraio.
Salvate tutto.
Tornate su Wordpress.org. mettete i dati che richiede (il nome del blog da importare) e il periodo da caricare. Selezionate post e commenti e cliccate importa.
Da qualche parte ho letto che puo' tirare giu' 30 post per volta, quindi nel caso di blog grossi (il mio aveva 280 post e ~7000 commenti) e' meglio farlo pezzo per pezzo.

A volte il programma si impalla, allora conviene riprovare.
La regola e' se si impalla tre volte di seguito conviene aspettare un momento (fumare una sigaretta...io non fumo, ma vi giuro che in alcuni momenti ho considerato di iniziare a fumare).
Poi tornare.
Fatto?

Fase 5
Esporta.
Se cliccherete su tools e poi su esporta avrete scaricato il famoso formato xml.
Questo file (o se avete fatto a pezzi, questi file) li potrete caricare dove volete, oppure tenerli li' sul desktop per fare i grossi con gli amici: con frasi tipo....6 anni della mia vita sono conservati in questo piccolo file.
Fatto?

Fase 6 Opzionale
Se volete passare a wordpress dovete aprire un sito wordpress e caricare il file....io non l'ho fatto, ma credo che si tratti letteralmente di selezionare il file e dare "carica".
Se invece volete passare a blogspot, la piattaforma blog di google, dovete fare un ultimo passaggio:
andate su questo convertitore da Wordpress a Blogspot (clicca qua).
caricate il file XML che avete generato (si chiamera qualcosa tipo"istantwordpress-data"
cliccate su converti avrete un file che si chiama "blogger-export".
Andate su blogspot/ Impostazioni/ importa blog e caricate quel file.
Se tutto e' andato bene avrete ottenuto il vostro nuovo blog.
Andate su questo blog che e' il mio. Aggiungetelo ai vostri feed di google reader. 
Ancora non ho capito se ci si puo' linkare, ma questo lo scopriro' presto.
Fatto? Datevi un pacca sulla spalla in segno di apprezzamento.

Spero di avervi aiutato.
Un ultimo pensiero al team di splinder, prima di chiudere la porta (nel prossimo post).
Eravate partiti bene: c'era tanto entusiasmo, la prima piattaforma italiana per blogging e ora?
"Stormi di blogger veri/ con gli esuli pensieri/ nell'etere a migrar".

Wednesday 16 November 2011

Prove Tecniche di emigrazione (felice) ed altre storie....

Il motivo che mi spingeva a raggiungere Clones, Irlanda, era rivedere la mia cuginetta Elena (che non e' quella in questa foto qua sotto).


Ettore ed Elena sono i miei cuginetti, frequentano il liceo classico (con quei nomi dove volevate potessero andare).
Elena quest’anno ha chiesto di frequentare un quadrimestre in una scuola secondaria europea e cosi’il primo Settembre le hanno dato un uniforme che manco Harry Potter ed ha iniziato la scuola in Irlanda.


Quando la vedo arrivare ha i capelli rossi ed e’ molto piu’ alta dell’ultima volta che l’ho vista.
Penso che a quell’eta’ e’ un attimo: un giro di ormoni. Uno che e' andato a letto nano si risveglia alto (Berlusconi si vede che gli ormoni li usava diversamente ).
Non faccio in tempo ad emozionarmi per quanto sia cresciuta che lei mi fa notare  che indossa anfibi con una suola non indifferente e’ sempre la solita (piccola cuginetta).


Invece no: basta sentirla parlare per capire quanto e’ cresciuta.
E’ entusiasta di questa esperienza all'estero: ha conosciuto delle persone stupende piu’ tedesche e francesi: con le altre italiane non ha parlato troppo.
Le sente culturalmente troppo lontane e troppo prese a lamentar
si.

Lei non si lamenta affatto.
Eppure non e’ che sia cosi' facile: la famiglia che la ospita ha 10 figli e convivere cosi' e' come vivere in una comunita’ hippy, tutte le cose sono in comune.
Ride di quella volta che ha dimenticato il balsamo nelle docce e poi ha trovato la bottiglia vuota mentre a cena tutti/e avevano I capelli ricci.
Ma capisce che non c’e’ malizia, e’ solo un mdello di vita diverso.


D’ora in poi vuole sempre studiare all’estero  conoscere gente fantastica, imparare le lingue, vivere in posti sempre diversi.
Le chiedo se il guadagno e’ importate. Dice di no.
Le dico che ha 2 opzioni: se non le importano gli stipendi da fame puo’ diventare biologa come me.
L’altra opzione e studiare camionismo e diventare camionista.
Dice che ci pensera’.


Non vuole fare il medico: non vuole vedere, come fanno i suoi, i telefilm di ambito clinico-ospedaliero e poi discutere per ore sulla diagnosi dei casi clinici...
Pero’ in questo momento non importa.
Ha trovato la sua strada e sa cosa non vuole fare. Cosa fara’ date le sue capacita’, ha meno importanza.


E’ strano pensare che quando uno trova se stesso, a quell’eta’ spesso significa che I genitori l’hanno persa, nel senso che non abitera’ piu’ con loro.
Io ero venuto a trovarla pensando che la piccola potesse avere pr



oblemi e sentirsi sola. Non m’ero mai sbagliato tanto.
Mi ricorda tanto me durante l’Erasmus, ma lei l’ha capito a 15 anni, cio’ che io ho capito a 19.
…e in fondo, questo sentimento e vogli di scoprire non se ne sono mai andati.


Visto che non c’e’ niente che possa fare, mi limito a redarguirla e a fare il cuginone apprensivo facente funzioni parentali: mentre dice ho parlato con questa edho parlato con quello: le dico di non dare confidenza a nessuno, specie a questa gente forestiera (tecnicamente sarebbe lei forestiera, ma sto impersonando uno di quei signori che vota la lega e non esce mai dale valli immagino che uno della lega all’estero pensi che siano gli altri ad essere in difetto) e le ricordo a che deve andare a letto presto.
Lei ride.


Poi prende appuntamento con una sua amica, per andare a intagliare le zucche di Hallowen.
Perche’ in Irlanda Hallowen e’ unagrande tradizione e tutte le chiese organizzano fiere delle zucche intagliate.
Per Hallowen i parenti morti tornavano per una notte nei posti dove avevano vissuto.
Effettivamente Halloween e’ la cosa piu’ simile alla festa di ognissanti della tradizione cattolica, quando la gente va al cimitero a trovare i parenti scomparsi.
Qua si integrano molto bene. In Italia invece sono in antitesi.
Poi andiamo a vedere questo
film (vedi foto)…che vi consiglio.

Insomma, in questo periodo tutto cambia: opportunita’ nascono, altre muoiono ma, nell'attesa possibilita' girano vorticosamente.
E’ cambiata mia cugina, e’ cambiato il mio paese, siam cambiati un po’ tutti, in che modo, vedremo.


A proposito emigrazione in altri posti.....
sembra che la piattaforma che ospita questo blog verra’ chiusa e tutti I blog contenuti verranno cancellati (si dice possa essere colpita dalla maledizione di Virgola e diventare un sito che vende discutibili suonerie).
E’ da un po’ che stavo preparando il passaggio a un altra piattaforma e sto perdendo un sacco di tempo perche’ questo sia il meno traumatico possible e possa postarmi dietro i post, ma sopratutti I vostri commenti.
Vi daro' notizie al piu' presto.




Se la piattaforma dovesse chiudere da un momento all'altro, segnatevi questo indirizzo: gaspgulp[at]hotmail.it

Saturday 12 November 2011

S'è dimesso

A.E.I.O.U.Y...........euuuu, me amigo Charlie Brown....

Wednesday 2 November 2011

L’arte d'esser al posto sbagliato, felice di trovarvicisi.


C’e’ a chi piace leggere i libri sulla tavoletta.
Anche a me piace leggere libri sulla tavoletta.
C’e’ chi dice che sulla tavoletta mancano i buoni odori di un libro.
Io dico che sulla tavoletta, gli odori non mancano.

Dopo questa conversazione ho capito che gli altri parlavano di tavoletta come Kindle e iPad  , mentre io pensavo che si discutesse della lettura in bagno (tipo   "mega biblion, mega kakon  "). 
Io con le tecnologie ho un rapporto strano, alcune le utilizzo in maniera eccessiva ad altre mi abituo malvolentieri.
Il navigatore satellitare e’ un’altro di quelli che mal sopporto.
Il mio lo comprai quando venni nel Regno Unito.
In questa nuova citta’ ero sempre perso, ma pieno di speranza: nel senso che avevo sempre un impressione di avere gia’ visto quelle case e quindi di essere in una zona conosciuta della citta’.
In realta’ scoprii che le case della perfida Albione sono tutte uguali.


Allora decisi di comprarmi il navigatore.
Avevo appena comprato la macchina e versato un paio di affitti in anticipi, non avevo scelta: presi il piu’ economico.
Il venditore guardo’ lo scatolo e, con uno sguardo non troppo fiducioso esclamo’ “se hai problemi portamelo indietro e te lo cambio”.
Fra me e me pensai: “se non funziona col cavolo che riesco a ritornare in questo negozio” e mi congedai con un addio.


Negli anni il malefico esserino, nel tempo mi ha guidato male, mi ha detto che stavo camminando su strade che non esistevano, mi ha fatto percorre rotatorie improbabili, non ha mai detto please (altri navigatori, pare lo facciano, ma nel mio la gentilezza era un extra da pagare), ha ricalcolato milione di volte il percorso ed ogni volta che me lo ha comunicato l'ha fatto con una voce stizzita a farmi pesare l'errore.

Quando partii per l’Irlanda riguardai la scatola dell’apparato che garantiva una conoscenza delle mappe di regno unito e irlanda.
In realta’ avrei scoperto che quando alla scuola per navigatori spiegavano l’Irlanda il mio doveva essere assente perche’ in realta’ dopo avere sconsigliato di continuare in autostrada (il mio navigatore odia le autostrade) ci trovammo davanti pianure che si estendevano fino all’orizzonte, praterie, laghi e torbiere.


Eppure mi piaceva quell’Irlanda: ha un senso di aperto, di incontaminato, di fresco.
E poi tutto quel verde.
Ecco, perso, estasiato, mentre mi chiedevo come l’Irlanda facesse ad essere cosi’ verde, ecco che iniziava a piovere (ecco perche' e' cosi' verde!!!).


Ore dopo, avendo attraversato luoghi in cui nessun turista e' mai passato come Kells, Virginia, aver passato la frontiera con l’Ulster senza che il navigatore dicesse niente ed essermi reso conto di essere completamente fuori strada, feci cio’ che ogni uomo moderno-tecnologico dovrebbe fare: ho spento il navigatore ed ho ripreso il comando del mio destino.

Per orientarmi avrei potuto scegliere le stelle, ma quella sera erano oscurate da un cielo nuvoloso.
Avrei potuto orientarmi col muschio (orientatio ad muschium) che a quelle latitudine e nella umida regione dei laghi, col muschio che cresce ovunque si sarebbe trasformata in "orientatio ad muzzum". Allora, dopo  avere preso in considerazione l'idea di
scavare la truna per sopravvivere alla notte.Feci cio' che e' l'ultima risorsa di un uomo (e una delle prime delle donne): "ho chiesto indicazioni in un pub di Enniskillen".

Fu proprio cosi' che dimostrai la superiorita' dell'uomo sulla macchina e delle relazioni umane sulla tecnologia.
Cosi' la serariuscii ad arrivare dove avevo appuntamento, per Halloweeen: a Clones.
Il motivo che mi portava a recarmi in quello sperduto villaggio e a incontrare i suoi abitanti (Cloners) vi verra’ svelato nel prossimo post, fra qualche giorno.

Saturday 22 October 2011

Dada qua a la': sul concetto di arte a Parigi.

Nonostante Parigi nella mia mente si confondesse con una massa idolatra di Ciellini senza dio (vedi post precedente), acconsentitii a tornare nella Ville Lumière.

Cosi’, arrivammo a Parigi un giovedi’ notte e, verificata la rassicurante presenza della Torre Eiffel dalla finestra del nostro albergo (ma immagino da qualunque finestra di Parigi), fummo pronti per vedere la citta’.

Dopo una colazione con croissant andammo a vedere il quartiere della Defense che anni fa m'era piaicuto e da li’ verso Nord-Ovest, a Poissy a vedere villa Savoye.
La mia ragazza mi spiega che e’ una pietra miliare dell’architettura.
Ogni architetto deve visitare Ville Savoye almeno una volta, cosi' come ogni islamico deve recarsi in pellegrinaggio alla mecca.


Mi viene spiegato che Villa Savoye e’ stata progrettata da Charles-Edouard Jeanneret-Gris detto Le Corbusier ovvero il Corvo.
Immagino questo architetto ossuto preso in giro dai suoi amici quan'era piccolo.
Vedo gia' le frasi tipo: "e’ arrivato il Corvo nascondete i LEGO".

Al piccoto Janneretto non rimaneva che giocare con le scatole vuote.
Come sempre, la piu’ grande arte nasce dalla sofferenza e anni dopo siamo tutti qui ad ammirare la nuova concezione di spazio con edifici che sembrano scatole posate, quasi soppese su pilastri sottili.

L’edificio di per se non e’ male. Purtroppo dalla sua concezione nacque il fenomeno del brutalismo architettonico i cui edifici si contraddistinguono per essere davvero brutali all’occhio umano.
Comunque c'era la Villa di Le Corbusier, arredata con una poltrona le Corbusier e c'era il museo di Le Corbusier. Lui, invece, non era in casa.

Il giorno dopo tocca a me decidere e decido di andare al Louvre che contiene molti quadri di uno dei miei pittori preferiti: Delacroix.
Entriamo dalla porta secondario (Rue de Rivoli) per fare meno fila, e andiamo a vedere i capolavori che esso contiene.
La concezione di arte pop, sta anche nella ripetizione di immagini di alto valore iconico: dalla Zuppa Campbell alla Marylin di Andy Warhol.
Nonostante il Louvre raccolga opere fino al 1855, l’iconicita’ del Louvre ha molto a che fare con l'arte moderna.
Ripetitivamente iconici sono i suoi visitatori, spesso uguali, asiatici e con macchine fotografiche come uguali sono i loro gesti: fotografano le opere d’arte.
Ma che senso ha? Se vuoi, i quadri li trovi su Google con una risoluzione piu’ alta.

Ma a loro non interessa: l’opera d’arte sta nel gesto futile, non nella foto, non nel soggetto.
All’inizio cercavo di evitare di finire nelle loro foto ma poi ho capito che la gente nelle loro foto aggiungeva arte all'arte e non ho interferito piu’ col loro gesto neo-da
daista. Ho anzi ammirato un asiatico fotografare il panino che aveva preso nel bar del Louvre, (forse ingannato dal fatto che il prezzo e' simile a quanto si paga per certe opere d'arte povera...cioe' parecchio).

Invero ho trovato eccessivo, quando, trovandomi a urinare in bagno apposito (mica in una fontana di Duchamp) un asiatico mi abbia fotografato il pipino e abbia esclamato MagrittianamenteCeci ne pas un pipin”.
Ah no? e che cazzo e’, pensai.

Quello che volevo dirvi e’ che a Parigi l’arte si confonde con la vita e viceversa.
...e questi luoghi per turisti tutto finisce con l'anadare oltre: in una dimensione surreale.
Per fortuna poi uscimmo e, satolli di arte, andammo a vedere la citta' normale, dove vivono le persone normali con mestieri normali e comportamenti normali...e ci dirigemmo sul Moulin Rouge.

Monday 17 October 2011

Parigi o cara, (dell'eterna guerra tra illuminismo razionale e quell'altro).

La prima volta che vidi Parigi fu una quindicina di anni fa.
Un anno prima di andare in Francia agli scout ci avevano detto che si stava organizzando una grande spedizione per la giornata mondiale della gioventu'.

Ci avrebbero accoppiato con un gruppo francese ed uno del nord Italia e il tema della giornata pastorale era blah blah blah.
Il resto non importava: del resto si sa, Parigi val bene una messa.
Quando ci comunicarono che avremmo participato alla spedizione a noi scouts erano rimaste in testa solo due parole.
Accoppiare e francese.
Che nelle nostre testine testosteroniche tutto roteava attorno a quelle parole.

Questo basto' a dare a tutto l'anno seguente un orientamento particolare.
Visto che era il nostro ultimo anno di superiori ognuno studio' con maggiore passione tutto cio' che riguardava la Francia.

Ricordo che c'era chi iniziava a vestire di nero e a dire frasi sconnesse alla maniera dei poeti maledetti francesi.
Chi aveva cambiato il vino con il piu' neurotossico assenzio alla guisa dei pittori espressionisti estemporanei (tralaltro traendone giovamento).

Chi disuteva la filosofia cattolica inculcataci dal nostro assistente spirituale scout:,la curia ci aveva assegnato un gesuita (per punizione), ora si appoggiava ai filosofi illuministi rendendo le diatribe dialettiche interessanti, ancorche' assolutamente inutili.

Quando Gaetano si presento alla sede scout con un cappellino da esistenzialista (una coppola col picciuolo...altresi' detto piricullo) e tutti quanti, anziche' dargli del gaio "finocchio" capimmo la citazione, innalzammo le baguettes, e pieni di joie de vivre e di gioca jouer,  andammo a sciacquare i panni nella Senna: partimmo cantando allegri "Allons enfants de la Patrie...".

Dopo avere incontrato i ragazzi dell'Imola 1 ed avere fatto una settimana di campo mobile dalle parti di Metz, scendemmo a Parigi.
Parigi me la ricordo bella, solare, ma davvero piena, troppo piena di gente esaltata: non i Parigini, ma i papa-boyz.
In quei giorni erano dappertutto.

Davvero una brutta esperienza: ancora oggi ritengo che non ci sia niente di meglio come l'incontro con 1,2 milioni di papa-boyz esaltati, per farti rivalutare valori quali quelli della religione come una filosofia di vita silenziosa che non si impone agli altri.

Un pensiero interiore, un discorso sussurrato fra il proprio essere e la propria anima.
Insomma, niente di meglio che la giornata mondiale della gioventu' cattolica per farti rivalutare il buddismo come scelta di vita.

I papa boys ci assediavano. Qualcuno aveva proposto per andare a Pigalle per fuggire loro, ma li' erano ancora di piu'. Ricordo di certi terribli Ciellini che, dissero, di stare cercando di portare le giuovinette sconce sulla retta via...a me sembrava che stessero solo  contrattando (non ricordo bene se l'anima o il corpo delle fanciulle di strada).
Esausti da quelle grida continue avevamo pensato dove trovare un luoco mistico che li tenesse lontani.
Alla fine l'avevamo trovato.
Al Pantheon: alla tomba di Voltaire dove tutto era' ancora avvolto da un dignitoso silenzio: un isola di pace razionale in mezzo all'irrazionale furore dei fanciulli del papa.
Si dice che nel letto di morte, all'esortazione di un prete a rinunciare al diavolo e tornare a Dio abbia Voltaire abbia risposto: "Non è il momento di farsi nuovi nemici". ...Un uomo cosi' meritava l'ammirazione e il riposo in pace che gli viene conferito nel Pantheon.
Qualche anno dopo, invece, il corpo del papa morto verra' riesumato ed esposto alle folle idolatre di papa boyz.
 Bizzarie di questo, che e' il meno peggio dei mondi possibili.