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Sunday 26 May 2013

Progetto (a lungo termine) per costruirmi una piramide.

Ultimamente mi hanno affidato un gruppo da guidare, per qualche mese, per un progetto.
Alla prima riunione, si dovrebbe fare qualche esercizio di team building (i soldi che pagano il progetto vengono dall'America e loro, a queste cose, ci tengono).
Alla prima riunione, ho detto: "team building": vi ho portato dei cioccolatini, siatemi devoti e siate leali gli uni con gli altri. Deal?
La cosa sembra funzionare: il gruppo lavora bene. L'unico problema e' che noto che, quando mi vedono, mi associano all'idea dei cioccolattini e scateno la salivazione (riflesso Pavloviano).


Il mio gruppo e' proprio carino.
Ho potuto scegliere alcuni, mentre altri mi sono stati affidati.
Io porto avanti il progetto e copro la parte scientifica.

Mike l'ho scelto io.
Mike viene da generazioni di rompicoglioni di scozzesi.
La sua famiglia e' stata promotrice dei movimenti luddisti nel 19esimo secolo. I luddisti distruggevano la macchine che rimpiazzavano il lavoro umano.
Sarebbe un sindacalista di sinistra, se in questo paese i sindacati non li avesse asfaltati la Tatcher e la sinistra i Tony Blair.
Io l'ho scelto, perché' Mike e si luddista, ma e' anche un favoloso nerd.
Mike odia le macchina, ma ama i software. Adora smontare le macchine, capirle e perfino migliorarle, purche' non tolgano il lavoro agli uomini.
Secondo me non tutti lo apprezzano per come si presenta. Ma e' un grande acquisto.


Nicole si occupa della parte legale, non la conoscevo prima.
Mi hanno detto che ha un sacco di doti nascoste ed e' Easygoing.
Una dote non e' poi così' nascosta, visto che tutti sanno che fa l'istruttrice di lap dance.
Andremo d'accordo: io ho un gran rispetto per chi si dedica all'insegnamento delle si giuovin virgulte.


Paul e' un ingegnere con esperienza.
Gran lavoratore, da qualche anno sta vivendo una seconda giovinezza.
Appena i suoi figli han fatto sedici anni e, come si usa da queste parti, son stati messi alla porta.
S'e' sentito prima triste, quindi felice. Ha capito che aveva risorse (tempo e soldi) per fare cio' che aveva sempre voluto fare.
Ora, tutti i soldi che guadagna li spende in viaggi con sua moglie, che ama tantissimo.
Vogliono vedere tutti gli hard rock cafe' del mondo e son già' ad oltre 150.
In realtà' a lui i cafe non interessano. Gli piace avere una scusa per andare in posti che altrimenti non visiterebbe. 

2 mesi fa ha finito un dottorato in astrofisica. Che non gli serve a niente, nemmeno per vantarsene.
Io volevo fare il cosmonauta perché' pensavo che rispondere alla domanda: "e tu cosa fai?" "il cosmonauta" facesse colpo sulle ragazze.
Lo ammiro.

Poi ci sono anche altri tre…ma il post diventerebbe troppo lungo.
 
Mi piace avere la responsabilità' di guidare un gruppo.
E' un po' strano, perché' spesso si discutono argomenti e raramente sono la persona che ne sa di più', o son chi ha più' esperienza, o che ha più' capacita' per portare avanti ile singole parti del progetto.
Ma sono l'unico che riesce ad integrarle tutte fra di loro, e con progetti simili che son sviluppati in America.
E' una grande responsabilità', ma e' anche molto divertente.
Se va bene, probabilmente mi daranno un gruppo più' grande e per più' tempo.
Quando ci sono giornate tristanzule, ripeto a me stesso: "per costruire una piramide, mi servono solo 20.000 persone per 10 anni. O viceversa".
Mi serviranno solo pazienza e molti, molti cioccolattini.

Sunday 30 September 2012

Economics for Dummies (una base teorica per combattere il populismo).

Ci sono alcune cose su cui e' facile essere tutti d'accordo: nessuno puo' restare indifferente al walking bass che si sente in "Superstition".
"Non ci sono piu' le veline di una volta e' un asserzione condivisibile". 
Il film Giapponese "Porco Rosso" e' indubbiamente una bellissima opera di Miyazaky.
Un grande consenso, pero' non rende un asserzione piu' vero.

In questi giorni sento dire a Berlusconi degli sproloqui per cavalcare demagogigamente il malcontento per una situazione che ha enormemente contribuito a creare.
Se il PP europeo fosse un partito serio dovrebbe espellere PdL dalle sue fila e invitarlo a migrare fra gli Euroscettici.
Il populismo tende a sempificare. Per trovare le soluzioni, invece, bisogna comprendere le variabili che influenzano il sistema.
Volendo capirne un po' di piu', sono andato a studiare un po' di teorie economiche dal vecchio libro di economia del Liceo ed ho acoltato un po' di programmi a tema.

Le due teorie principali sono quelle di stampo Keynesiano (Scuola di Cambridge) e quella della scuola di Chicago.

La teoria di Chicago ipotizza che il mercato si regoli da solo.
Esempio: non ti puoi permettere una casa?
Vai in affitto. Se tutti fanno come te, la domanda diminuira e i prezzi scenderanno.
Allora ti potrai permettere di acquistare la casa.

La teoria Keynesiana, invece prevede che lo stato debba influenzare il mercato.
Prendendo di nuovo l'esempio della casa. Lo stato potrebbe tagliare il costo del denaro per le banche, favorendo i prestiti e permettendo l'acquisto della casa anche da parte di chi normalmente non se lo potrebbe permettere.
Keynes arrivava addirittura a postulare che per i periodi di crisi si fossero i momenti ottimali per investire in grandi opere.
Faccio un esempio, gli acquedotti italiani sono antichi e causano perdite per per 2.6 miliardi di all'anno. Rifare i tubi permetterebbe di innestare liquidi nel sistema (in ogni senso): dare impiego a persone che hanno perso il lavoro per la crisi e impiegarle nell'operazione permetterebbe di immettere denaro nel sistema economico.
Le famiglie potrebbero sopravviere alla crisi e, facendo acquisti, aiutare l'economia a ripartire.

Ovviamente tutti i sistemi hanno dei problemi.
Un sistema Keynesiano che elargisce soldi, sensa un sistema che li controlli da vicino, si potrebbe paragonare ai soldi che l'Europa eroga a fondo perduto alle aree sottosviluppate del continente.
A causa dei mancati controlli e della scarsa competenza politica, spesso questi soldi, anziche' creare sviluppo e immettere risorse nell'economia che si vuol fare sviluppare finiscono in conti cifrati in Svizzera.

Una societa' che segua la sola scuola di Chicago, limitandosi a domanda e offerta ed essendo orientato al profitto, farebbe mancare i servizi (anche quelli piu' basilari), a chi non se li puo' permettere.
Alla lunga questo creerebbe una societa' altamente divisa tra ricchi, sani, belli e istruiti (che facilmente conquistano posti di responsabilita e potere) e poveri che, per quanto bravi non potranno accedere a servizi quali l'istruzione.
Nell'universita' dove lavoro hanno aumentato la retta universitaria a 9.000 sterline all'anno (a cui aggiungere affitto e altre spese).
Le statistiche hanno evidenziato un calo degli iscritti, sopratutto da quelle famiglie meno abbienti che non vogliono farsi carico di un debito cosi' alto, per l'istruzione.

Io non so quale sia la ricetta alla crisi. Credo che non esista una sola soluzione a una crisi con cosi' tante sfaccettature. 
Pero' so che chi cavalca la crisi per tornaconto personale, chi diffonde notizie false e non basa ragionamenti su fatti concreti e' parte del problema.
 
La prossima volta che sentirete gridare soluzioni alla crisi come slogan da stadio: "no Euro".
"Stampiamo moneta per pagare il debito" (senza capire che questo farebbe lievitare i prezzi delle materie prime che l'Italia compra dagli altri paesi), "buttiamo la Germania e chi vuole il rispetto delle regole fuori dall'Europa".
Fermatelo e guardandolo negli occhi chiedetegli: ma tu di che segno sei? Keynesiano o Chicago Boys?

Post con simile tematica: 1, 2.

Saturday 15 September 2012

Tuesday 29 May 2012

2 Giugno 1946 - 2012

Due settimane fa ho fatto la locandina che ho messo al centro del post per il sito dell'ANPI di Londra.
La parte in alto a  sinistra rappresenta la parte "storica" col simbolo del CLN: il Comitato di Liberazione Nazionale.
Il CNL era una formazione interpartitica formata da movimenti di diversa estrazione culturale e ideologica, composta da rappresentanti di comunisti, democristiani, azionisti, liberali, socialisti  e demolaburisti.
Queste persone, seppure venissero da aree ideologiche differenti e sebbene avessero combattuto una lunga e sanguinosa Guerra di liberazione, non esitarono e mettere da parte le armi per permettere la creazione di uno stato democratico e di moderna concezione.
Il referendum Repubblica-monarchia, per esempio fu il primo a suffraggio universale cui anche le donne poterono votare.
In altri paesi come la Russia le donne potevano votare gia’ dal 1917 (potevano votare solo un partito, ma potevano votare), in altri paesi come la Svizzera il suffraggio universale arrivera’ nel 1971 (in alcuni cantoni solo nel 1991).
La vittoria della Repubblica fu il primo taglio netto col passato, creando la base per quello che siamo oggi, nel bene e nel male.
Per questo, nel volantino ho saldato la stella "vecchia"  del CLN con quella al centro dell'emblema della Repubblica "nuova".

Certo, nel nostro parlamento siedono ancora individui dalla morale a dir poco discutibile (1, 2 3, 4 etc.).
Guardando queste cose uno puo' pensare che la repubblica non sia il sistema migliore per governare un paese. Eppure a me piace pensare che chiunque nasce in una repubblica e' un cittadino che condivide diritti e doveri uguali per tutti i concittadini.
Non e' una cosa da poco: qua nella perfida Albione si sta avvicinando il giubileo per i 60 anni di regno dell'attuale monarca.
Non giudico la sua persona o il suo operato, ma credo fermamente che ci sia qualcosa di sbagliato che uno nasca in una famiglia regnante e non credo troppo in un sistema che prevede che nella camera alta del parlamento vi siano membri hanno ereditato il posto per antichi privilegi familiari  (per non parlare dei 709 membri che sono la’ per essere vescovi o nobili). Il tutto mentre il diritto all'istruzione e' crocifisso dalle tasse universitarie piu' alte d'Europa (9000 £ all'anno)....se questa e' uguaglianza.
Per cui, per quanto disastrata, voglio fare gli auguri alla nostra repubblica.  
Grazie per garantire le nostre liberta’, e l'uguaglianza per ricordarci cio' che abbiamo dovuto passare per essere cio’ che siamo.
Auguri di cuore che e’ l’organo giusto, mica come certe esibizioni di altri organi che si vedono nella sfilata delle forze armate.
A proposito, io non so a quanto servano queste raccolte firme, ma c'e' una petizione per destinare alle vittime del terremoto i circa 10 milioni di Euro necessari per la parata militare.
Io ho firmato qua.

Monday 23 April 2012

Per i proscritti Padani.

Lettera aperta per i concittadini che hanno firmato contro l'arrivo di Riina Junior al nord (vedi articolo).

Egregi concittadini,

Nell' esaminare il caso che da qualche giorno e' sotto gli occhi di tutti con grande scandalo,
Vi prego di tenere in conto, giudicando il ragazzo, l'importanza del contesto familiare dove esso ha ricevuto un' educazione improntata all'odio del prossimo.
Una formazione dove la violenza verbale la fa da padrone.

Vi prego di considerare il peso di crescere in una terra che vuole tu assurga al ruolo di capo indiscusso nonostante questo cozzi con una realta' che sottopone a continui esami la maturita' della persona.

Vi chiedo, infine, di ponderare come ognuno debba essere lasciato libero di forgiare il proprio destino, lontano da costrizioni, confidando nella liberta' che garantisce colui che segue le leggi (o che ha pagato il debito con la giustizia).

Concludendo, volevo comunicarvi che, nonostante tutti queste considerazioni su Renzo, qualora voleste inviarci il trota al sud*.
Noi del sud non avremo niente in contrario.
...che, come dice il buon Snoopy, noi si e' "troppo occupati ad amare chi mi ama per perdere tempo a odiare chi ci odia".


* la giustizia decidera' se come libero cittadino o elemento da custodire nelle patrie galere.

Friday 23 March 2012

Not all good things come to an end now it is only a chosen few

Torno in Italia per un paio di settimane che qua le ultime settimane (foto) sono state belle piene ed ora merito un po' di vacanza.
Scrivo presto.


Quando il Galles c'ha rotto le corna a Rugby
 L'altro giorno, la mattina.
Andando a lavoro (con nebbione)
Casetta mia l'altroieri (no, non vivo in un parco, ma vicino).
Mentre son via mi date da mangiare alle narcisi e innaffiate le papere

Monday 19 December 2011

Please, Please, Please, Let Me Get What I Want.

Ci sono volte in cui bisogna prendere il "coraggio" a due mani e dimostrare di avere gli attributi; insomma, a volta bisogna mettere, come dicono gli inglesi, "the penis on the table".

E' tempo di cena natalizia col lab: un occasione unica.
L'occasione sara' unica, perche' come ogni anno, alla fine della serata saremo banditi da quel locale.
Due anni fa, in un rugby club, Ben vomito' dal balconcino del ristorante su uno della squadra locale: un toro alto quanto largo, ma non basso. Non fu un bel momento da ricordare.
Infatti il giorno dopo, non e' che i ricordi fossero nitidi...

Ci si ritrova al ristorante indiano.
All'inizio sembriamo abbastanza composti: mi giro attorno, e' chiaro che gli altri avventori non hanno idea di cosa si stia preparando.
Che non c'e' niente piu' fastidioso che un gruppo di scienziati ubriachi....ecco, forse dividere la cuccetta del treno con un gruppo di boyscout chiatarrati a guisa di gipsy kings.
Io quete cose le so bene perche' in tempi diversi della mia vita ho dato fastidio in entrambi i ruoli: boy-scout strimpellante e scienziato beone.

Man mano che il tempo passa e l'alcool sale diventiamo piu' rumorosi e caciaroni.
Quando arrivano i cibi la confusione e' grandissima.
Anche perche' ci hanno fatto pre-ordinare a Febbraio e ora non ho idea di cosa ho ordinato allora. Fisso davanti a me il cameriere che mi chiede cosa ho ordinato ed esclamo con sicumera un "Rhendang Kambing Therong", sperando che qualcuno, forse io, ne abbia ordinato.
Me lo portano, meno male, non avrei voluto finire con un "Mee Goreng Telengu" come l'anno scorso.
Ovviamente non ho la minima idea di cosa stia mangiando, comunque non e' affatto male.
La mia filosofia davantia i cibi sconosicuti e' di prendere sempre quello con il nome piu' musicale.

Dopo cena arriva il famigerato, Secret Santa.
Si fa un regalo e si riceve un dono, ma non si sa da chi proviene.
Il problema non e' quello: e' che siamo scenziati: gente che ha fatto una professione della propria curiosita' innata.
...e quando ci viene data la possibilita' di mostrarlo, nessuno se la lascia scappare.
C'e' Lympha che ha ricevuto un set di palloncini per fare pupazzi, cani, spade e tutte queste cose e ne riempie il tavolo.

Ellie vorrebbe partecipare, ma qualcuno l'ha ammanettata con delle manette pelose al tavolo.
John e' un fisico, quindi ha ricevuto un set di razzi, che sta montando a centro tavolo sotto lo sguardo preoccupato dei camerieri.
Tutti si divertono coi loro nuovi giocattoli, Patrick sembra un po' per i fatti suoi.
Gli chiedo cosa abbia ricevuto: mi dice che ha avuto delle parrucche per il suo pene: the Willie wigs (foto). Mi allontano non volendo appurare se ci stia gia' giocando. Ben impazzisce con il suo "Culo di Kubrick".
A me hanno regalato, fra le altre cose una Catapencil: una catapulta-matita.

Il tavolo e' una baraonda di cose che volano, gente che urla, birra che scorre.
Ma mi piace: in fondo e' una tradizione e' il Natale ci piace perche' e' sempre uguale a se stesso.
E' bello, prima di addentrarci in un anno sconosciuto, fare il pieno di cose che ci appartengono proprio perche' si ripetono invariabilmente, indipendentemente dalla nostra eta', anno dopo anno.
....e comunque ho deciso che il 2012 sara' un anno bellissimo e pieno di sorprese.

Monday 21 November 2011

Da Splinder a Wordpress o BlogSpot (Migrare in 5 facili mosse)

Di tutorial su come migrare da splinder verso Wordpress o Blogspot (blogger) e' pieno il mondo.
Se siete rimasti posteggiati su iobloggo, il gemello capitalista di splinder ma vorreste passare su una piattaforma seria questo post e' per voi.
Basta che nei momenti di sconforto ripetetiate questo mantra: "se ce l'ha fatta Falloppio, allora ce la possiamo fare tutti".

La differenza tra questo tutorial e gli altri e' che prima di riuscire a vedere la luce, ho pasticciato con le stringhe PHP come consigliato in giro, fino ad impiccarmici.
Ho scaricato programmi, che erano incompatibili tra loro, non si parlavano, facevano gli offesi e mi remavano contro ma alla fine ho vinto.
Ora siccome in questo momento sono abbastanza orgoglione vorrei aggiungere due parole di auto elogio:
Ho vinto, ma abbiamo vinto tutti, contro chi non ci credeva, contro i magnati Pluto Messianici e contro le turbolenze del mercato, nessuno rimarra' indietro, l'Italia e' il paese che amo. Scendo in campo.

Ricetta: Cosa vi serve.
Armiamoci di pazienza Qb (pero' molta).
Vogliamoci bene: serviamoci un bicchiere di qualcosa che ci piace (un the' va bene, un fresco corvo Glicine, meglio).
Pensiero positivo: immaginiamo qualcosa che ci rende felici: io per esempio un amaca davanti a una spiaggia bianca, su un isola deserta e con una donna ubertosa al mio fianco.
Ora, se non siete emigrati tutti quanti in Messico (luogo che mi dicono pieno di gente che ascolta Paolo Conte), siamo pronti per iniziare.

Progetto: migrare da splinder prima che si trasformi in un buco nero di gattini e suonerie a Wordpress.org e da li' dove volete.
Trovare un PC.
Io ho un Mac , ma non sono riuscito a trovare programmi per fare questo passaggio da Mac. Quindi trovatevi un PC.
Prima di iniziare salvate il template di splinder (copiaincolla in word), che non si sa mai.
 
Fase uno: Scaricare gratuitamente IstantWordpress che non richieda di pasticciare con il testo al programma.
Altri tutorial consigliano di scaricare altri programmi e poi di settare il database....io mi ci sono perso piu' volte. Questo fa tutto in automatico.
Fatto?

Fase Due
Spegnete Skype che e' incompatibile con Istant Wordpress, poi aprite il programma cliccando sull' icona.
Poi andate su WordPress Admin e vi si aprira' una schermata.
Digitate "Admin" dove chiete l'amministratore e scrivete "Password" dove richiede la password.

Un po di spiegazioni sul sito che avete davanti.
Wordpress e' una piattaforma che offre due possibilita':
Wordpress.com offre un sito per blog preconfezionato. Potete scegliere template fra zilioni di template, ma non potete personalizzarvelo piu' di tanto. 
A noi serve un programmino (Splinder Importer) che trasforma un blog in un file .XML che e' il formato che e' letto dalle piattaforme come blogspot o wordpress e per questo permette di spostarsi dove si preferisce.
Su Wordpress.com non si possono aggiungere plug-in.
Ma voi avete davanti Wordpress.org.
E' la versione smanettona di wordpress.com.
Qua potete fare tutto. Quella che avete davanti e' una versione che e' in remoto, cioe' sul vostro computer (il che spiega perche' usate admin e password come elementi per entrare).
La teoria e' che potete fare tutte le prove che volete e, solo quando soddisfatti potete caricare tutto su un sito online.
Se avete davanti questa schermata il risultato e' raggiunto.
Fatto?

Fase tre attivate il plug in
Scaricate il plug in cliccando qua: un piccolo programma che converte splinder in XML e caricatelo su wordpress:
Andate sulla vostra versione di wordpress.org. NElla barra di sinistra trovate la sezione plugins, apritela e andate su "Add New", quindi selezionate il file che avete scaricato: il Plugin Splinder Importer.
Fatto?

Fase 4 preparate il blog:
Sempre dal sito di Wordpress.org andate su Tools, cliccate su Import. Selezionate "Splinder".
Fate cio che chiede il sito wordpress: c'e' da inserire un codice HTML per il trasferimento: il template di splinder apparira' incasinato ma lo potrete risistemare alla fine (se vi siete ricordati di copincollare una versione del template su un fle di word).
Selezionete no all'impaginazione e scegliete il tipo di ora come 18/11/2011 21.30.
Attenti a non confondere l'ora col fusoraio.
Salvate tutto.
Tornate su Wordpress.org. mettete i dati che richiede (il nome del blog da importare) e il periodo da caricare. Selezionate post e commenti e cliccate importa.
Da qualche parte ho letto che puo' tirare giu' 30 post per volta, quindi nel caso di blog grossi (il mio aveva 280 post e ~7000 commenti) e' meglio farlo pezzo per pezzo.

A volte il programma si impalla, allora conviene riprovare.
La regola e' se si impalla tre volte di seguito conviene aspettare un momento (fumare una sigaretta...io non fumo, ma vi giuro che in alcuni momenti ho considerato di iniziare a fumare).
Poi tornare.
Fatto?

Fase 5
Esporta.
Se cliccherete su tools e poi su esporta avrete scaricato il famoso formato xml.
Questo file (o se avete fatto a pezzi, questi file) li potrete caricare dove volete, oppure tenerli li' sul desktop per fare i grossi con gli amici: con frasi tipo....6 anni della mia vita sono conservati in questo piccolo file.
Fatto?

Fase 6 Opzionale
Se volete passare a wordpress dovete aprire un sito wordpress e caricare il file....io non l'ho fatto, ma credo che si tratti letteralmente di selezionare il file e dare "carica".
Se invece volete passare a blogspot, la piattaforma blog di google, dovete fare un ultimo passaggio:
andate su questo convertitore da Wordpress a Blogspot (clicca qua).
caricate il file XML che avete generato (si chiamera qualcosa tipo"istantwordpress-data"
cliccate su converti avrete un file che si chiama "blogger-export".
Andate su blogspot/ Impostazioni/ importa blog e caricate quel file.
Se tutto e' andato bene avrete ottenuto il vostro nuovo blog.
Andate su questo blog che e' il mio. Aggiungetelo ai vostri feed di google reader. 
Ancora non ho capito se ci si puo' linkare, ma questo lo scopriro' presto.
Fatto? Datevi un pacca sulla spalla in segno di apprezzamento.

Spero di avervi aiutato.
Un ultimo pensiero al team di splinder, prima di chiudere la porta (nel prossimo post).
Eravate partiti bene: c'era tanto entusiasmo, la prima piattaforma italiana per blogging e ora?
"Stormi di blogger veri/ con gli esuli pensieri/ nell'etere a migrar".

Friday 23 September 2011

Di Cavalieri che Errano.

I Marziani sono degli ometti verdi, Berlusconi e’ un politico di alta statura e le donne del nord sono procaci e disinibite.
Seguendo le mie vicende non potrete che concordare con me.

Finita la missione sull’isoletta greca, avevo deciso di passare un altro po’ di tempo sul mare.
Le uniche persone che avevano avuto la stessa pinzata erano due ragazze di Stoccolma che avevo incontrato qualche giorno prima.
La loro idea era di fare island hopping: cioe’ saltare da un isola all’altra tornando verso Atene.
Ora ve lo immaginate Falloppio e due Svedesone sull’isola di Ios, l’isola dell’amore? Voglio dire, ci sono film che hanno molta meno sceneggiatura.


Incerto se accettare la profferta consideravo la barriera culturale che contraddistingue i popoli del sud da quelli del nord.
Probabilmente non ero l’unico a porsi il problema.
Mentre mangiavo del pesce, la ragazza svidese mi aveva riempito il bicchiere di vino bianco. Poi con un sorriso imbarazzato mi aveva chiesto se questo fosse accettabile: se non fosse culturalmente disdicevole che una ragazza riempisse il bicchiere di un uomo.
Avevo risposto che non c’era niente di riprovevole, almeno da un paio di secoli a questa parte (chissa’ com le era venuta in testa l’idea che fosse maleducazione).


Anche se mi piace molto viaggiare solo, alla fine accetto.
Iniziamo l’avventura. Confido molto nel mio autocontrollo e nel fatto che si sa che tutte queste storie sulle svedesi sono solo delle favole che si raccontano al ritorno delle vacanze per farsi belli con gli amici: mica e’ vero che le svedesi ti assaltano e ti succhiano come un ghiacciolo.
Mentre si chiacchierava del piu’ e del meno: in particolare raccontavo di come trovassi aberrante l’idea di drive-through per colazione, di quegli interminabili caffe’ americani consumati in solitudine su macchinoni, cui contrapponevo il molto piu’ sociale cornetto e cappucino al baretto, colloquiando con tutti gli astanti.


La svedese mi guarda negli occhi e mi dice you Italians like very much “fika”: a voi italiani piace very much fika.
Preso alla sprovvista fronteggio la situazione con pervicace prontezza: fingo uno svenimento per prendere tempo....e mentre chiudo gli occhi: penso “le donne del nord
sono procaci e disinibite, i verdi Marziani esistono, Berlusconi e’ un gigante.
 

Quando mi riprendo mi spiegano che e’ stato tutto un fraintendimento: in Svezia c’e’ un verbo “fika” che significa  uscire per prendere un caffe’ insieme agli amici (confermato da Wikipedia).
Siccome a noi italiani piace il caffe’, la ragazza aveva semplicemente chiesto se noi italiani avessimo sempre la fika in testa.
....e voi, come me, a pensar male.

A sto punto vi chiederete com’e’ continuato il confronto culturale.
In realta’ le ragazze sono andate spesso in spiaggia a prendere il sole, mentre io, essendo una creatura notturna tendenzialmente lucifuga mi sono perso nei paesini con le case bianche, ho visto chiesette, bevuto caffe’ chiacciati, discusso con altri viaggiatori della vita, dell’universo e il resto. Dopo due settimane di vacanza m'e’ cresciuto un barbone lunghissimo e molti greci mi credevano autoctone chiedendomi cose in greco a cui non sapevo rispondere.
Ho letto due bei libri (
1 e 2).
La sera ho passeggiato, le ragazze, andavano a letto presto, distrutte dal sole e dai loro mal di mare.


Non l’ideale fare island hopping, se si soffre tanto il mal di mare,
Una volta, scesi al porto, vedo una ragazza proprio stremata dal viaggio. Io ho il mio bagaglio leggero con il minimo indispensabile per passare 10 giorni in Grecia e un tascapane per le escursioni. Lei, invece, con un valigione enorme.
Mi offro di portare il suo bagaglio, in cambio lei puo’ portare il mio che e’ una decina di kili piu’ leggero.
Mi guarda stralunata e aggiunge: “non pensi ch’io sia perfettamente in grado di portarlo da me?”.
Dopo avere spiegato che non lo metto in dubbio, ma che visto che non e’ al massimo non c’e’ niente di male se lo porto io e che riconoscendole la sua capacita’ le chiedo, per favore di portare il mio. dopo una lunga discussione accetta e facciamo il cambio.

Siccome questo e’ un blog educativo, supponiamo che il lettore sia un cavaliere che si accinga a liberare una principessa scandinava Ubertosa I (non procace e non disinibita) dal catello in cui e’ stata rinchiusa.
Sappia costui che il femminismo ha fatto danno non indifferenti nella psiche delle genti che vengono dalle terre dove hanno gia' reso realta' la parita’ dei sessi.
Ecco, a costui consiglio di desistere e piuttosto leggere un bel libro.

Sunday 18 September 2011

Di segreti soluti

Mentre sono in Grecia conosco Tomohiro, dal Giappone.

I Giapponesi che ho incontrato si sono sempre rivelati gente riservata, grandi pensatori, estremamente educati.
Tomo non fa eccezione.

Non parla troppo, anzi quasi niente, ma e’ sempre con noi, anche quando si fa bisboccia alle tre di notte nelle taverne dell’isoletta greche al grido di “viva la Fix” e Ouzo.

Tomo tira tardi, ma non interagisce troppo.
Sembra quasi sospeso, perso dietro i suoi pensieri,come se una bolla invisibile gli impedisse di parlare con noi. Come se una luce fosforescente e innata lo tenesse separato dal resto di noi.
L’ipotesi alternativa e’ che guardi con interessato disgusto le mollezze dell’occidente mediterraneo.



Una delle ultime sere, anziche’ il solito the' ordina anche lui una bottiglia di ouzo.
Ora, sara’ perche’ gli asiatici hanno una variante genetica inattiva dell'aldeide deidrogenasi e quindi hanno difficolta’ a catabolizzare l’alcool, ma sta di fatto che finalmente si scioglie e mi chiede:
Mi sono chiesto come il Giappone e' visto dal resto del mondo.

Abbiamo deluso tutti, sporcandolo con il nostro nucleare?
Cosa vedete quando vedete un orientale, vi chiedete se sia radioattivo?


Alla fine era questo il suo segreto?
Gli dico, di no (mi sento particolarmente benevolo, dovendo parlare a nome di tutta l'umanita'). Dico che nessuno, come persona e’ responsabile delle scelte dei governi. Comunque la grande stima che si nutre nei confronti del Giappone fa si che ora si  guardi con interesse il fatto che la grande tecnologia nipponica verra' investita nella ricerca di energie alternative**.
E glielo dico guardandolo negli occhi. Tutti e tre*


Piu’ tardi mi si avvicina un americano.
Mi dice: tu sei l’unico italiano, qua. Ti devo chiedere una cosa.
Ci sono degli italiani nel mio lab, mi hanno affibiato dei, dicono, simpatici sopranomi. Che significa “sfigato”?
Penso, Sfigato, in inglese sarebbe ”loser”, ma non e’ carino da dire.
Per evitare ai miei compatrioti di avere problemi dico una bugia bianca ”lo sfigato e una figura mitica, quasi mitologica. Si dice di colui che con molta filosofia riesce a sorpassare ogni vicessitudine della vita”.


Il tizio sembra soddisfatto, fa per allontanarsi, poi mi chiede, un altro sopranome: “mi

chiamano figlio di puttana”. Che significa?
 Come spiegare? Prendo tempo, mi viene in mente Giovanna, che un volta si senti definita “vecchia puttana” per scherzare e lei rispose: “vecchia a chi?”.
Inizio con “l’epiteto evidenzia l' estrema socialita’ della tua genitrice”....non so continuare, cerco una via di fuga.
Ecco che arriva un trenino/catena di gente che balla il sirtaki.
La gente che balla prende quella seduta.
Quardo la ragazza scandinava che guida il ballo e faccio i Bambi’s eyes per essere portato via da sto rompic***oni sfigato.
La ragazza mi invita a ballare e via....viva la fuga.
Pensavo di averla fatta franca non sapendo quello che sarebbe successo da li' a poco.

* No, non aveva tre occhi, ma non e’ che fossi proprio lucido lucido.

**Fra me penso che anche noi abbiamo avuto problemi coi terremoti, che l’ospedale dell’Aquila era costruito con sabbia anziche’ cemento.
E risposta del nostro governo  cosa e’ stata?
Abbiamo affidato alla stessa ditta l’applato del ponte di Messina,
No, nessuno e’ responsabile per lo schifo: la gente e’ migliore di chi la governa. Sarebbe bello che la gente potesse governare.
Ma questa sarebbe democrazia, invece abbiamo sto porcellum.

Friday 29 July 2011

In Partenza....

 


















E' un po' che non scrivo, lo so.
Ma il periodo e' un po' incasinato.
Nelle prossime settimane saro' in America.




Se volete provare a indovianare il mio itinerario, queste sono le citta' (clicca sui numeri per vedere i link).

1, 2, 3, 4, 5, 6.

:ǝuoıznlos
ɹɐɯɐɹıɯ -1
ɹǝʇıdnɾ -2
ɹǝʇuǝɔ ǝɔɐds ʎpǝuuǝʞ -3
ɐʇuɐlʇɐ -4
ɹǝʇsǝɥɔoɹ -5
ıɯɐıɯ -6



Wednesday 23 March 2011

Ho visto anche degli zingari felici

La vita di una persona e’ la somma delle sue esperienze.
Leggere un libro*, scoprire un amico, amare una donna significa vivere esperienze e rendere la vita piu’ vita.
Se la mia vita e’ interessante, non lo devo a cio’ che ho fatto, ma sopratutto alle persone che ho incontrato.
Alcune di queste persone le vedo poche volte all’anno, con alcune ho perso i contatti, eppure a me basta che ci sia stato un momento in cui loro per me ed io per loro, ci consideravamo importanti per gli altri.

Domenica scorsa ero con dei vecchissimi amici (nel senso che ci conosciamo molto, non nel senso di anzianita’): ero coi miei “compañeros de piso”di quando vivevo a Cordoba, ma stavolta ero nel Galles dell’Ovest: A  Carmarthen, dove si dice dorma Merlino, incantato dalla Siciliana fata Morgana.
Li' abbiamo conosciuto Vin, che ha una fattoria sull’altopiano.
Vin ha sessant’anni a guardarlo ne daresti anche di piu’.
Capelli rossi arruffati come quelli dei vichinghi, suoi antenati.
Sguardo sveglio, occhi piccoli e taglienti come di chi ha visto troppo vento, ma mitigati da un sorriso sereno. Sembra babbo Natale.

Quando mangiamo tutti insieme, Vin parla piano e pesa le parole parlando lento scandendole bene un po’ perche’ la sua prima lingua non e’ l’inglese ma il gallese, un po’ perche’ vuole pesarle bene perche’ il significato sia chiaro.
...racconta di quando compro' la fattoria, di come allora i tempi fossero diversi, e che anni fa non avrebbe mai immaginato che il latte al supermercato potesse costare meno dell’acqua o che il costo della lana potesse essere cosi’ basso, mentre i negozi sono pieni di maglioni di acrilico.
Un raggio di sole taglia la nebbia e si vedono castelli lontani e le pietre che affiorano alla marea dell’Oceano. I suoi avi erano contrabbandieri spesso facevano finire le navi sugli scogli per rubarne il contenuto.
Poi qualche generazioni fa sono diventati allevatori e ormai le navi incrociano al largo con i loro scafi di metallo e sembrano irridere quegli spuntoni di roccia.

Racconta di come qui tutto sia diverso, dice che una cavalla aveva due gemelli in grembo e ne aveva dovuto uccidere uno, perche’ i cavalli non possono portare a termine un parto gemellare.

C’e’ chi si fa problemi etici sugli embrioni, dimenticando che la natura e’ dura.
Uccidere un feto per salvare il fratello e la madre non e' peccato (e nemmeno chi riesce a dare la vita grazie alla scienza e alle provette).
...e racconta che dopo aver perso la moglie non ha mai cercato una compagna, che lui e’ felice cosi’, a guardare il suo altopiano e le sue poche cose.

Mentre parlava la sua serenita’ mi faceva riflettere.
Io non riuscierei mai a vivere come lui, ma sapere che gente sceglie una strada e riesce ad essere felice, mi commuoveva.
Mentre pensavo “col cavolo ch’io potrei alzarmi ogni giorno all’alba”,
E poi io non ci sarei stare legato a una terra troppo a lungo (infatti ho ripreso il corso di francese che non si sa mai dove sara' il futuro).
Io non so dove saro’ in futuro.
Pero’ quel sentimento di pace dato dalle poche cose lo capisco ancora.
Mi da piu’ felicita’ la strada che la terra coltivata, ma ogni uomo segue un suo percorso e cio’ che rende felice te che leggi non puo’ rendere altrettanto felice me, ma  so per certo che han visto anche degli zingari felici.


* Certi libri pero’ accorciano la vita. Le foto di questo post sono mie.