Tuesday, 16 May 2006

Mo m’hanno rotto il calcio-

Il calcio e’ un gioco di sorprendente semplicita’: un pallone, amici e tanta voglia di sognare. La mancanza di uno di questi elementi risulta nell’impossibilita’ di praticare il gioco….specie se a mancare e' la motivazione, cioe' il sogno.
Chi rincorre un pallone leggero di plastica in un cortile, dribblando biciclette come avversari, lo fa sognando che un giorno la palla possa diventare di cuoio e che le piante che creano impiccio e bucano la palla possano diventare un prato verde e leggero.
Perche’ I bambini quando giocano fanno la telecronaca? Perche’ sognano gia' di essere come i loro eroi.
Ammetto che era difficile concentrasi sullo studio quando all’universita’ I bambini scorazzavano sotto il mio balcone (piano terra) gridando: "Goooooal" per 20 secondi. Senza parlare del peggiore: "Palooooooooo" 30 secondi almeno. Ma cosa si poteva fare? Chiedere di esultare sottovoce?
Quando si fermavano per chiedermi bicchieri d’acqua facevo l’unica cosa possibile: organizzare (senza successo) le difese cercando di limitare il numero di “Goooooal”.
L’ultimo anno misero da parte I soldi per un intero inverno: volevano comprare le casacche del loro giocatore preferito. Venne il giorno in cui si presentarono con le maglietta….avete mai visto giocare 12 Del Piero con la stessa maglietta? Non si capiva niente, ma in quel momento loro erano dei campioni e quella era la cosa piu’ importante.
Altro ricordo: mio fratello era il capitano dei pulcini. Era inverno, faceva freddo, erano tutti bagnati (ecco perche’ li chiamavano pulcini) ma loro continuavano e correre, anche per non fare vincere il freddo. Vinsero in finale una squadra Ungherese e alla fine, le manine diventate viola per il gelo stringevano la coppa. Contro il gelo le sue lacrime erano calde di felicita’. Mio fratello era gia’ allora il mio eroe preferito.
Oggi si scopre che I grandi campioni erano attoruncoli da teatrino, marionette nelle mani di chi ha voluto dimentiare che il calcio e’ un gioco semplice. Da oggi in poi sara’ piu’ difficile credere e sognare che tutto sia reale. Hanno voluto cambiare la forma della palla che una volta era rotonda per indicarne l’imparzialita’.
 Io non so quanto rischiano questi uomini….ma spero si possa incriminarli per “omicidio colposo di sogno collettivo”.
Il danno che hanno fatto e’ enorme: privare I bambini del loro diritto a sognare!
E io ora che faccio? Dopo una vita che sogno di diventare un campione? In quale altra maniera potro' mai raggiungere la velina dei miei sogni?

Friday, 12 May 2006

Londra 3/III- IL RITORNO.

Ultimo giorno. A colazione prendo tutto cio’ che di dolce posso trovare, una giuovine mi FlyingCowchiede di cosa voglia tra uova fritte, fagioli, pomodori, wrustel e fagioli. Quando dico niente la prende come un offesa alle sue doti di cuoca….ma sono le 8.30 e il mio stomaco apre verso le dieci e mezza per quel genere di cose.
Visita al British Museum. Certi musei nascono per raccogliere reperti di tutte le culture e mostrarli (entrata a offerta libera….non come in certe chiese!). Questo genere di musei permette di fare dei confronti tra le divere culture. A Luglio ero al Metropolitan di NY. Li' ho visto una donzelletta con un badge con su scritto “Bible tour” rapita e quasi in estasi davanti a un Cristo barocco Spagnolo stile gran guignol  (molto pulp fiction). Nell’ala Asiatica, invece, una divinita’ falliforme multisfaccettata sorrideva e ballava. Senza fare irrispettosi commenti sulle religioni e le sue raffigurazioni artistiche, aggiungo solo che non posso immaginare due concetti piu’ differenti di divinita’.
Al British Museum vi sono I fregi del Partenone. Vi voglio raccontare la storia narrata sul lato nord: quando Cecrope, fondo’ la città di Atene, era incerto sul nome da assegnare alla città: Atene o Poseidonia? Decisero di assegnare il nome al dio che avesse generato per l'umanità il dono più utile.
Poseidone, creo’ il cavallo; Atena, invece, creò l'ulivo.
Ora dico io, caro il mio Poseidone, nel bacino del Mediterraneo l’olio riveste una funzione sociale incredibile: tutto cio’ che e’ fritto e’ cio’ che e’ Mediterraneo. La frittura  accomuna le culture del bacino piu’ delle religioni. Ora, lungi da me criticare te che rappresenti il sacro mare, ma come minimo, per contrattaccare il dono della frittura dovevi inventare, che so io, la panella.
Il cavallo….fatto ai ferri non e’ male, ma l’ulivo!!!  Chiusi I consigli alle divinita’.
Sto per andarmene dal museo ma un Francese mi chiede informazioni sulla sala delle mummie Egizie….probabilmente mi ha scambiato per uno dei guardiani del museo. Devo chiarire l’equivoco, poi gli dico di andare avanti tre sale per poi girare a destra. Guadagno l’uscita dal museo prima che il Francese ritorni dal bagno che gli ho indicato.
In un negozio vedo una mucca giocattolo che sbatte le ali e vola appesa a un filo. La voglio, la compro. La commessa mi chiede se la voglio incartata per I miei bambini, sorrido e dico che e’ per me. Aggiungo che se ci mette le pile me la porto anche senza scatolo che occupa spazio.

La sera, l’aereo Ryan air fa 50 minuti di ritardo e perdo l’ultimo treno per Dresda. Non mi va di aspettare tutta la notte in aeroporto, ho un biglietto aperto. Prendo un RE per Bitterfeld, alle tre ne prendo uno per Lipsia, alle Quattro cambio per Zwickau da dove scrivo questi post….ora chiudo il portatile e mi riaddormento, spero di svegliarmi a Dresda alle sei e mezza, ma sono troppo stanco per preoccuparmi di dove mi potrei risvegliare (non ho la minima idea di dove siano le citta' che ho qua sopra elencato).
La cosa bella e’ che il treno va, nella foresta, in una notte senza luna, sento parlare lingue sconosciute ma non sono preoccupato e mi addormento quasi contento.
Il tutto e’ un po’ una metafora di questo momento, vado avanti imperterrito sapendo che comunque indietro non si puo’ tornare, avendo rinunciato ad influenzare tutte le variabili e con immutata fiducia nei compagni di viaggio…..e nella mia nuova amica: my little flying cow.

Wednesday, 10 May 2006

LONDRA 2/III

Continua dal post precedente london-large
Il terzo giorno devo lasciare l’albergo con i ritratti di gentiluomini (Tri' chi ha detto che siano morti?). Mi avvicino alla portineria dove un portiere vestito in stile gangster anni 20, parla con una querula cliente. Arriva il mio turno, dico il mio numero di camera e, dopo una pausa, mi dice con voce lenta e profonda: “your Bill…has been taken care of”- Sara’ che il mio cervello e’ affascinato dal pensiero del portinaio-Al Capone ma a sentire che si sono gia’ occupati di Bill mi viene voglia di gridare portandomi le mani ai capelli: “Billy, mi lu ammazzaru, u beddu fugghiu”…invece ringrazio ed esco al sole.
Devo trovarmi un albergo per una notte. La guida consiglia la casa di E. Lear poeta e pittore, autore di “the Owl and the Pussycat”. Sperando che il tizio non sia un debosciato mi sposto a Marble Arch. Va piu’ che bene: E. Lear componeva Limerick per bambini.
Lascio lo zaino e vado in giro: a comprare qualcosa. I cd costano meno. Compro Dresden Dolls, Franz Ferdinand, Belle & Sebastien, gli Strokes per le giornate di sole.  John Coltrane, e Sonny Rollins per quelle di pioggia.
Scozzesi e Americani, stranamente nessun Inglese.
Faccio il giro per la Londra turistica, Westminster, scopro non essere una basilica, ma un gigantesco parcheggio per ampollosi sarcofaghi di gente ± famosa alla visione della tomba di un personaggio che ho impersonato io in una tragedia di Schiller la scongiurante mano va giu' per dare un distinto, ma efficace strattone al pacco. Porta sfortuna incontrare un proprio doppione....specie se e' morto.
Vedo le guardie con una marmitta di marmotta in testa a Buckingam Palace e riscopro (e’ la terza volta che sono a Londra) che il Big Ben non e’ poi cosi’ big, strano, per una citta’ in cui tutto e’ grande, dal "grande incendio" del 1666 alla “grande puzza” del 1858.
La sera sono stanco, vado in un pub a bere delle Guinnes, quando finisco la seconda contemplo me, solo alla barra di un pub, stanco, sguardo perso nel vuoto <diciamo tenebroso? > e nessuno con cui parlare….pensavo di ridurmi cosi’ attorno ai 50 anni (con in piu’ la pancetta da bevitore di birrozza) evidentemente sto anticipando I tempi....speriamo di beccare presto un posto da scrittore maledetto prima di iniziare a comporre Limerick (che sarebbe come scrivere discorsi per Dodo' dell'albero azzurro).
Mentre pensoso pondero tutto cio’, mi viene chiesto di lasciare il locale.
Sono cosi ubriaco? No. S’e’ fatto cosi’ tardi? No.
In Inghilterra I pub chiudono alle 11.00 p.m.…
I Britannici derivano dai Sassoni che si sono spostati nell'unico posto in cui il tempo e' peggiore che in Sassonia (Dresda).....ma della Sassonia hanno perso qualcosa di importante (I pub aperti 24 ore).
Nella citta’ che non dorme mai, mi ritiro nel mio boudoir alle undici.
-terza e ultima puntata - "discorsi sulla divinita', di come Falloppio circuisce un Francese e ritorno a casetta con una mucca volante" fra due giorni.....lavorativi (ma Mercoledi' ho lavorato poco).

Monday, 8 May 2006

INGHILTERRA 1/III-

Sono le 4 di una notte scura e senza luna, sono su un treno che non so dove va ma tutto e’ calmo, davanti a me una mucca sbatte le ali e sorride….forse e’ meglio incominciare questo viaggio dall’inizio e raccontare tutto in ordine.
batterseaLondra e’ caotica, ma un po’ meno di Palermo, colorata, ma un po’ meno di Rio, affollata, ma solo un po’ meno di Calcutta.- esco dall’aeroporto e col treno entro in una copertina dei Pink Floyd (v. foto)….a pensarci bene anche la scorsa settimana in Svizzera entrai in una copertina, ma era un LP differente.
Devo prendere delle metropolitane: scendo in nelle “tube”: le tube di Falloppio ☺. Riemergo in superficie e  sulla strada vedo un autobus a piu’ piani che corre veloce verso di me…ma non ha il guidatore, la cicatrice sulla mia tempia incomincia a farmi male…poco prima di cedere alla sindrome di Harry Potter mi ricordo che in Inghilterra il guidatore e’ a sinistra….e che la piccola cicatrice l’ho ottenuta sbattendo contro un termosifone all’asilo.
L’albergo e’ centralissimo, casa Vittoriana di un paio di secoli fa, lusso e due cuscini per letto mi sento osservato dai ritratti nei quadri….penso che gli unici esponenti del genere umano che mi hanno finora occhieggiato dalle pareti siano state fanciulle ± in bikini e questi nobiluomini severe e alteri (per di piu’ vestiti) mi mettono alquanto a disagio. Ho un incubo: un mondo aristocatico, ognuno e’ superiore agli altri per diritto di nascita, non per cio’ che e’….l’indomani mi alzo e pondero la possibilita' di usare il “thee” Shakespeariano in considerazione del fatto che il professore che mi ha invitato a dare il seminario e’ anche un FRS….pensiero che scompare alla sua vista: scarpe da ginnastica, jeans e giubotto di cuoio….e’ alla mano come I biologi in gamba devono essere: lo chiamo per nome e senza fronzoli come ho sempre fatto con le persone che rispetto di piu'.
L’intervista e il seminario vanno abbastanza bene e finiscono prima del previsto. Sono le sei e sono gia’ libero di andare: decido di dirigermi su un parco. Cammino. Troppa gente, troppi colori, alla fine spersonalizzano l’individuo, alcune ragazze provano a gridare il loro diritto all’identita’ indossando flip-flop fluorescenti o altre barbare vesti….ma sono solo una goccia di fluorescenza in un mare colorato che e’ la gente attorno e non riesco a seguirle con gli occhi per piu’ di due secondi, poi scompaiono….le citta’ cosi’ grandi a volte fanno paura.
Arrivo ad Hyde Park, il parco e’ abbastanza grande (anche se molto piu’ piccolo del parco di Dresda dove saltuariamente, qualche domenica mi "rompo le corna" con I roller blade).
Contiene lo “Speaker corner” un angolo in cui e’ garantita la massima liberta’ di espressione e la gente puo’ proclamare al mondo le sue verita’ senza timore di censura…..inaspettatamente vale solo la domenica mattina. Falloppio, recita il famoso discorso: “What the hell you call "freedom of speech" if you must decide location and timing?”.
Un cane biondo e scodinzoloso sembra colpito dal mio discorso….mi accontento, nel mio cuore so che il concetto e’ passato. Mi vado a catafottere sull’erba. Attorno a me vedo un sacco di gente allegra che si gode la bellissima giornata giocando a calcio.
Lo giocano come facevamo noi da bambini sulla spiaggia: I boyz si spintonano di spalle (un po' calcio, un po' combattimenti tra alci in calore) mentre usano le girls come pali….effettivamente si vedono meglio degli zaini, specie quelle con la testa grande. Sera. Guinnes e a letto. ZzZ zZz- continua fra due giorni-.

Monday, 1 May 2006

SVIZZERA-

Si parte di nuovo, stavolta sono un po’ nervoso perche’ sono solo: si fosse rotto il bus per la Polonia avremmo riso perche’ il motivo del viaggio era nei viaggiatori stessi, ma questo viaggio e’ un viaggio diverso. Il nervosismo prende il nome di "Porta Bohemica" come il treno che viene da Praga, spesso in ritardo col suo cugino "Hungaria", riusciro’ a non perdere’ l’aereo? Si.
Sull’ aereo (Easyjet) sono tutti cosi’ giovani e mi chiedo se il pilota abbia 18 anni per la patente.
Ginevra. Vado a zonzo. E’ piu’ internazionale di quel che mi aspettassi vedo un sacco di coppie miste e di extracomunitari (non annoverando nella categoria gli indigeni Svizzeri).
Ammetto che ci sono troppi palazzi moderni rispetto alle mie aspettative (solo la parte piu’ alta della citta’ ha gli edifici antichi che mi aspettavo). E I palazzi sono austeri, in accordo col fatto che il protestante Calvin in questa citta’ visse e mori'.
Accanto all’albergo c’e’ una conferenza sugli angeli e sui segni per riconoscerli…vedo andarci un sacco di gente ben vestita, ma tutta con gli angoli della bocca rivolti verso il basso….trovo strano che tutti passino davanti alla portineria dell’albergo senza notare l’angelo, occhi blu e lunghi capelli biondi che vi siede….piu’ la guardo, piu’ penso che non sia poi cosi’ difficile riconoscerli….mi piacerebbe parlarLe, ma devo andare <dannata sindrome da “Autogrill” di Guccini>.
Il gruppo di ricerca e’ piccolo e composto quasi in totalita’ da Francesi (cerco di capire se sono della genie dei “ladri di biciclette”). No.
La Group leader e’ una donna in gambissima.
Dal punto di vista scientifico nell’ultimo anno hanno prodotto delle cose davvero interessanti, inoltre ha incredibili doti di management: e’ riuscita a procreare 4 figli e vengo a sapere (da altri) che si occupa, tramite OGN, anche di programmi di alfabetizzazione in India.
Proprio il tipo di persona con cui mi piacerebbe lavorare!
Alla luce di tutto cio’, rifletto sul fatto che in tre giorni  ha speso per me quello che (se non mi avesse ospitato)  sarebbe stato meta’ del mio stipendio a Dresda….e che probabilmente si sarebbe potuto nutrire per un mese un villaggio in India. Se decidero’ di stabilirmici sara’ importantissimo riuscire a trovare una buona borsa di studio per coprire le spese: Ginevra e’ costosa.

Torno a casa stanco e contento. Dal treno rivedo I ponti di Dresda, le luci della citta’ vecchia, il fiume che scorre lento. La sera con Alessio, Laura e co. (piu’ che amici, la mia seconda famiglia) si organizza una mangiata: pasta ricotta e broccolo arriminato, carne a munseddu-in abbondanza (per combattere le miserrime porzioni della novelle coisine)….non posso fare a meno di pensare che il lieto fine e identico a quello che viene rappresentato nelle storie di Asterix….e Alessio-Obelix ha giustamente procurato i cinghiali.
Che sia un viatico per un futuro piu’ Gallico? Non ho tempo per rispondere: fra qualche giorno mi aspetta una nuova avventura, stavolta nella perfida Albione.

Wednesday, 26 April 2006

POLONIA-

Si parte per la magica terra di madame Curie e di Nicolo’ Copernico  per l’annuale meeting dei PhD (dottorandi) del mio istituto.waterfall
Sull’autobus c’e’ euforia: il Brasiliano cerca un pallone e contemporaneamente fissa suo figlio che ha tre mesi e dorme.  L’inglese aristocraticamente legge il giornale, l’Egiziano cerca di non fare andare in pezzi il narghile’ ed io, per finire questa sfilza di luoghi comuni dovrei come minimo impastare una pizza o suonar il mandolino…
Un po’ tutti mi chiedono delle elezioni in Italia e come mai una persona che lapalissianamente viola le regole democratiche (perfino Bush ha dovuto vendere le sue azioni prima di diventare presidente) possa ancora raccogliere quasi il 50% dei consensi….non ho una risposta.
Ne’ parlo un po’ con l’Americana: lei mi dice che la stampa sta peggiorando anche negli States (ma lei non li chiama “States”) chi cerca notizie da fonti independenti usa sempre di piu’ internet e i media classici sono lasciati alla gente con meno risorse. Questa gente in genere e’ piu’ conservatrice, il che porta, per la legge del mercato a far si che i media diventino a loro volta piu’ conservatori…penso che internet dovrebbe essere accessibile a tutti, questo permetterebbe di venire in contatto con le stesse notizie non solo dai classici media. Internet e permetterebbe a tutti di accedere alle notizie da piu' fonti e contribuirebbe a modellare le opinioni sulla base di informazioni provenienti da diversi media, possibilmente piu' indipendenti dalla politica.
Il Neozelandese prende le carte, gioca con una Cinese, un Turco e un Cileno…4 persone, 4 continenti, imprecazioni degne di un scaricatore di porto di Livorno….tutto il mondo e’ paese.
Passiamo in allegria la frontiera (non se lo aspettavano di trovare su due autobus tante diverse nazionalita’).
Il meeting ha elevatissimi momenti di scienza, ammiro la capacita’ e l'intraprendenza dei nuovi dottorandi, gli altri sono una conferma. Molta di questa gente ha quelle che definisco le qualita’ dello scienziato perfetto: umanita’, determinazione, immaginazione, conoscenza tecnica. Fra di loro vi saranno i futuri grandi scienziati di domani ed io saro' al loro fianco, quello che grida: "ricordati degli amici"!!! ☺
La sera facciamo un fuoco nella foresta. Prendiamo contatto con le usanze locali e la famosa Vodka al miele Krupnik. Il sapore e’ molto simile a quella di uno sciroppo per la tosse che prendevo quando ero bambino e che mi piaceva tanto….vuoi vedere che la mia infanzia felice sia stata dovuta all’ alcool?
Il giorno dopo visitiamo le cascate della foto (altre foto verrano nella sezione multimedia) ancora scienza (lo scopo e’ conoscere i progetti di ogni altro PhD).
L’ultimo giorno c’e’ l’elezione del “sindacato” dei dottorandi, sono stati bravi quest’anno sono riusciti ad ottenere un sacco di cose….
A volte penso che quando Socrate pensava al governo perfetto come quello retto dai filosofi stesse pensando il giusto….oggi, aggiornandolo ai nostri tempi proporrei un governo di biologi…personalmente io mi accontenterei della presidenza del Senato, dove ho sentito di proposte quanto meno aberranti.

Wednesday, 19 April 2006

ITALIA

Il giorno in cui sono arrivato ho cenato. Mia madre ha accolto il suo eroe con tutto il cibo che mi piace.
Dopo pranzo mi sdivaco sul divano….ed ecco….
La Forza jedi viene meno. Forse c’era anche della Kriptonite nel ripieno…o piu’ semplicemente non dovevo fare il bis di tutto.
Supermam approfitta della mia debolezza e con voce soave attacca con superpoteri e parole terribili: mi chiede se per ora sto con qualcuna e poi aggiunge le parole mettere radici, testa a posto e per finire l’edizione 2006 dei coetanei neo sposati con bambini (maledetti: e usateli i contraccettivi servono a evitare anche “invidia dei nipotini” nelle mamme degli altri).
Scappo a cercare su internet se i miei, a 52 anni possono ancora adottarmi un fratellino (il che risolverebbe i problemi)…

E’ passata una settimana, sono sovrappensiero: la verita’ e’ che io sto alla principessa Sissi piu' che come il principe azzurro, come l’anarchico con la pialla…o magari come un sindacalista (cosi’ gli amici possono continuare a dire che assomiglio all’A. Brody di “Bread & Roses”)….ma i sindacalisti non sposano le principesse Sissi…..specie di questi tempi.
Rimuginavo tutto cio’, pioveva, ero bagnato come un pulcino. Incontro
un(a) raggio di sole tra la pioggia di questa giornata. Lei e' di ritorno da Karl-Marx Stadt. Facciamo un pezzo di strada insieme, mi racconta che ha disdetto la casa, ora ha 5 mesi per trovare un posto dove andare, l’ha fatto per forzarsi ad andarsene da qua e girare un po’ il mondo….penso che e’ una persona geniale.
Mi dice anche che si e’ fatta il tatuaggio di cui mi parlava
quando stavamo ancora insieme.
La sera ci sono troppi pensieri pesanti che circolano in testa: mettere radici e famiglia, verra’ il giorno, ora no…al momento mi concentro sui problemi di piu’ facile risoluzione: chiudo gli occhi pensando a dove cavolo si sara' fatta dipingere quel famoso tatuaggio....e con questo pensiero felice mi addormento ZZZzzzZZZ.
Nella foto, me e il destino beffardo (in proporzioni reali).