Monday 19 November 2007

Centrifughe, ciclotroni, calzini e bosoni spaiati.

Il gran giorno era arrivato: Philip D. aveva pensato a lungo a come sarebbe stato quel momento.
Ora si sentiva combattuto: era impaziente e contento di potere essere il primo a potere azionare l'acceleratore di particelle piu’ grande del mondo (foto Dx).
Per la prima volta l’uomo poteva provare le teorie che le menti piu’ brillanti avevano escogitato nell’ultimo secolo.
D'altro canto sentiva una strana inquietudine: se qualcosa fosse andato storto? Era gia’ stato difficile costruire quei 27 km di tunnel sotto la superficie terrestre.
Ricaccio’ via quel pensiero e sorrise a Sara.
Sara rispose al sorriso. Lei era la responsabile tecnica del progetto. Anche lei era inquieta.
Le sembrava incredibile, ma il giorno prima aveva scoperto traccie di topi, laggiu' nei tunnel, sotto terra. Aveva discusso il ritrovamento con Philip D. ma lui credeva che, una volta in funzione, le temperature avrebbero ucciso i roditori e le particelle a 300.000 Km/s li avrebbero fritti.
L' affermazione di Philip D. le aveva dato sicurezza ed era ritornata a concentrarsi sulla grande domanda a cui da anni centinaia di scienziati cercavano di dare una risposta: cos’e’ la materia mancante? Cosa costituisce il 90% dell’universo che non vediamo?
Nella galassia delle Pleiadi KindredD scrutava il cielo, nel silenzio notturno della sua stanza. Quando aveva trovato quel lavoro aveva sognato di potere essere il pioniere che scopre una nuova civilta’.
Era il primo a potere usare la nano-wormhole detector (Foto Sx): Una macchina capace di distinguere i piccoli scontri tra particelle provocati artificialmente che possono provocare un apertura, un ponte, tra due posti lontani nello spazio e nel tempo.

Alle 16.01 Philip D attivo’ l’acceleratore di particelle. Dopo mezz’ora vi inietto’ gli atomi.
Alle XVI.XXXI KindredD osservo’ una piegatura nello spazio tempo, ingrandi’ l’immagine, ne catturo’ l’estremita’ e pieno di emozione aspetto’ che arrivasse l’entita’ intelligente che aveva creato il tunnel.

Alle 16.33 Philip senti’ un gran rumore. Poi i led luminosi si spensero, deluso guardo’ i grafici: all'improvviso tutto tendeva a zero. Spero’ che quel giorno tanto aspettato finisse al piu’ presto.
Alle XVI.III KindredD si ritrovo’ davanti un topo morto congelato. Prima ancora di chiedersi cosa fosse potuto essere successo, maledi’ il giorno in cui aveva accettato quel lavoro.
Erano le 8 yotta di anni di anni meno cinque. Dio apri’ la lavatrice che aveva fatto un rumore strano.
Alleggerendola del carico scopri’ che mancava un calzino scuro ma non se ne proccupo’ troppo.
Dia lo aspettava e lui era gia’ in ritardo di un paio di bilioni di anni. Quella sera sarebbe stata una bella sera.

31 comments:

Leira said...

;D

...Buffo, a notte alta, anzi altissima, anzi ...quasi-mattina, prima di addormentarmi, sto leggendo 'antichi' racconti (antecedenti al '60'...del secolo scorso (dio, che impressione metterla così!) di Philip D...ick!!! :)))

Falloppio said...

Quasi: Philip Kindred Dick

yetbutaname said...

è proprio così che succede

l'hai raccontata benissimo

ciao

Lario3 said...

Che bello questo post...


Grazie mille per il commento, CIAO!!! :-D

KidsHands said...

:)

chaperonrouge said...

uhmuhm..non male il topo congelato..

Lario3 said...

Sì, credo lo sia :-D

CIAO!!!

gattarandagia said...

si, bello, giusto omaggio a filippo che avrebbe apprezzato.


io c' ho messo un po' per capire e poi mi son lasciata andare all' atmosfera.

pcuratola said...

meraviglioso. Cosa avrebbero fatto Dio e Dia dopo cena?

Vermiglia said...

i tuoi racconti sono belli perchè sanno racchiudere in poche righe temi universali di un certo spessore con tanta semplicità e naturalezza!

ti stimo sempre più

Supertriglia said...

bello... Oh, e il dorso di quale rospo hai leccato??

utente anonimo said...

Io adoro P.D.....tempo fuori sesto...per me il libro + bello....

utente anonimo said...

...prima ero io...un pò fuori sesto e non loggata

radiobeba said...


uuuauuu. robe da intenditori, quassù.

superpomettomel said...

che lei è un genio mi sembra di averglielo già detto!!!


oppure no?:)

Lario3 said...

Caspita ma questa settimana Tonio ha un potere persausivo mica da ridere :-D

CIAO!!!

IlGuizzo said...

Ah ecco di chi era quel cazzo di calzino in più!

SolaNelBosco said...

ieri ero io...splinder non mi voleva...splinder era fuori sesto...

lamaratonetaGio said...

Ho letto, mi sono rallegrata ed ora ti lascio un caro saluto.

Angela

dizaon said...

e perché ci credo a questa storia ??? mah anch'io sono in ritardo di qualche yotta...

migola said...

Se anche Dio ha dei problemi con la lavatrice...mi sento meno depressa!!

Ma quanti yota di anni mi sento oggi????

Ciao Fall

StregaPT said...

chi si rivede.



già, chi?

Rimbalzina said...

santamariaverginedivina

giuro mi vien da ridere ma per educazione prego

:-) saluto rimbalzante

Vermiglia said...

grazie del bellissimo commento!

:-))

Arturo

perlasmarrita said...

Un amico sul suo blog, qualche giorno fa, si chiedeva dove finissero i calzini che sparivano in lavatrice.

... non aveva letto questo post!!! :))

Bel racconto, eh si :))

counterblogger said...

COUNTERBLOGGER vi invita su COUNTERBLOG

Lario3 said...

Ah-ah-ah... il plastico con la tua fotina :-D

Grazie per il commento, CIAO!!!

nameless10 said...

...mmhhh... che 'yotta' stai dicendo?!?

ihihihihhi :))

Todomodo said...

Vorrei uno yotta di euro, è possibile?

E chiacchierar con Philipp, o Kindred, o con Philipp Kindred.

Lario3 said...

Non mi resta che dire: viva i vichinghi :-D

Grazie mille per il commento, CIAO!!!

Maallinen said...

Grazie a nome dei vichinghi, e lunga vita a Phallopp Kindred.