Anni dopo, con l’arrivo di internet fu piu’ facile trovare i testi delle canzoni e scoprire la verita’.
C’e’ gente che non si perde mai.
C’e’ gente che non si perde mai.
Io non chiedo mai la strada, ma non perche’ la sappia, ma perche’ mi piace perdermi.
Quest’estate chiesi a mio fratello cosa avesse fatto il sabato sera.
Mi disse: “l’unico che sapeva la strada si e’ addormentato e ci siamo ritrovati al faro”.
Mi disse: “l’unico che sapeva la strada si e’ addormentato e ci siamo ritrovati al faro”.
La sera era bella, il cielo sembrava vicino.
Io ho pensato che i navigatori in macchina risparmiano alla gente gli imprevisti. Ma gli imprevisti possono anche essere cose belle.
C’e’ chi sa usare la tecnologia e chi si bea della sua insipienza tecnologica.
A me piace la tecnologia. Ma non ho mai avuto un buon rapporto con i cellulari.
Dice la mia ragazza che se mi fa uno squillo e’ per ricordarmi che mi vuole bene (che io sono distratto e altrimenti lo dimentico).
Dice la mia ragazza che se mi fa uno squillo vuol dire che m’e’ passata a prendere, m’aspetta in macchina e io devo scendere.
La tecnologia aiuta e ci unisce- ho pensato- alle due di notte, giu’ in strada.
Chiedendomi se la mia ragazza mi volesse bene, o se mi stesse passando a prendere.