Tuesday 1 May 2007

3 metri sopra il cielo.

C’e’ un posto dove il cielo e’ piu’ azzurro: 3 metri sopra il cielo.
Il fatto che ci siano anche 60 gradi sotto zero e un maggiore accumulo d’inquinanti fa si che lassu’, proprio 3 metri sopra il cielo, vi siano le condizione ideale per stipare i teenagers.
In particolare posizionerei cola' quelli che scrivono sui ponti della mia citta’ cose tipo “A+G 3ms”.... che poi uno lo legge e pensa che i 3 ms (millisecondi) costituiscano la dichiarazione d’amore di un eiaculatore precoce.

Del resto, se considerano come romanzo di formazione di riferimento per la nuova generazione quel libro che e’ un incrocio tra questo film del 1984 e la storia raccontata nel testo di questa canzone dei pulp del 1994, non possiamo lamentarci troppo.

Quando IO mi formai la seconda volta (la prima volta ero un embrione sorridente), crebbi attraverso molti romanzi.
Imparai il valore dell’attesa aspettando i tartari del deserto.
Imparai a fantasticare, cioe’ rendere fantastica la realta’ nell’isola di Arturo e poi a chiedere “ubi est mensa pauperorum” con Greci furbi durante la tregua, ad abituarmi al fatto che certe ragazze siano inarrivabili come Remedios la bella di Macondo o a rimanere ammaliato dagli occhi grandi della principessa delle mille e una notte, che era una Persiana (ma non una tapparella), le Iraniane non sono basse.

Ho paura che la nuova generazione sia troppo imborghesita per sognare e fantasticare.
Piuttosto preferisce, senza troppe aspettative, difendere cio’ che possiede (ovvero cio’ che ha ricevuto dalla famigghia).
Forse si ritroverebbero bene nelle pagine di Moravia.
Io non sono riuscito a finire "la noia".

Si formerano nei valori borghesi per potere lavare questa macchina ogni domenica, troverano una donna da legare a se cioe' facendole disapprendere la capacita' di sognare e vivranno cosi'.
E' tipico delle societa' borghesi....essere cosi' maledettamente borghesi.
Baloccheranno la mente con domande come: dove vanno le oche
quando il lago congela non rendendosi conto della loro realta' assurda e considerano disadattati tutti gli altri: coloro che fanno i conti con la realta' e i sognatori.
I primi, come novelli Bukowski risponderanno alla stupida domanda bofonchiando che quando il lago congela le oche se ne possono andare benissimo a quel paese.
I secondi oltre a sapere (perche' l'hanno sentito), che le anatre volano a sud, credono che l'inverno serve a fare riposare l'acqua che ha visto le scorribande, le battagli e gli amori, di Yanez, la perla di Labuan e la tigre di Monpracem.

59 comments:

gattarandagia said...

ognuno ha i romanzi di formazione che si merita ... no, volevo dire che si sceglie!


io son grata a Jean Paul Sartre per la sua opera tutta, a Margherita ed il suo Maestro, ai piccoli hobbit, a Gregor Samsa.

abreast said...

sfortunatamente non sono un appassionato di lettura, quindi non posso replicare al contenuto del tuo post. di una cosa, però, sono certo: sono contrario a tutti i fenomeni "di massa" o "alla moda", soprattutto quando il fatto che la gente li segua mi fa tanto pensare ad un gregge di pecore... il caso di moccia di questo periodo è uno di questi fenomeni!

cristina13 said...

In terra lombarda leggere tra giuovanissimi e maschi è assai pericoloso, potrebbero darti dell'intellettuale e sei segnato per sempre. Difficilmente un intellettuale si pone come obiettivo il capannoncino e un discreto fatturato, va detto.

Tra femmine è diverso, loro si sa che non hanno un cazzo da fare e la cosa è parzialmente tollerata, specie se sei carina e non te la tiri.


Va detto, inutile fare gli snob.

Ci sono in giro milionate di libri.

Li trovi dappertutto, anche dal benzinaio, al faidate, in forneria.

La gente legge molto di più, saranno cagate ma legge, e questo è quanto.


E' vero, ci si forma anche attraverso i romanzi, ma per fortuna non solo.

Ci si forma vivendo, oltre che leggendo.

Ciao.


yetbutaname said...

ciao, Falloppio, buon primo maggio

ho sempre creduto che "formazione" si riferisse ai personaggi narrati nei romanzi di

i libri sono medicamenti per le ferite inflitte dalla formazione, quella che vivere t'impone

pierinolapeste said...

L'idea che le generazioni attuali siano imborghesite mi fa un poco sorridere.

Forse la realtà è che nell'occidente esistono solo borghesi, a parte una frazione di immigrati.

Ma l'idea che trovo veramente poco fondata è che i libri possano influenzare così profondamente la vita dele persone.

Conosco troppi lettori di libri come queli da te esaltati , che poi sono egoiste ,ipocrite e aride, mentre spesso chi legge libri per puro svago ( e ci si può svagare anche leggendo Gente di Dublino ) spesso è solo perchè ha una vita sufficiente mente piena da non aver bisogno di riempirla con i libri.

Forse questo mio giudizio dipende dalle mie esperienze scolastiche di 20 anni fa quando professori esaltati dalle letture che proponi tu le imponevano a inermi alunni, al punto che ho scoperto anni dopo che Primo Levi aveva scritto anche capolavori come Vizio di forma, e che la letteratura sudamericana era anche quel genio di Borges.

Nel frattempo mi disintossicavo leggendo Simenon e Asimov.

LettriceM said...

A me resta la speranza che non leggano solo quei libri ma, complice qualche buon insegnante che sappia passar loro il valore dei classici, releghino certi libri ai momenti di svago così come io facevo con Topolino. Un abbraccio

ababarbra said...

auguri primo maggio!

lamaratonetaGio said...

Caro Fallopio, queste riflessioni fatte da un ragazzo giovane mi sorprendono. Credevo che questi pensieri fossero una prerogativa di umani che hanno superato i cinquanta!

Spesso provo vergogna per certa gioventù. Come asserisci tu i valori sono in libri di ben altro spessore rispetto a quel "libricino" che ha tanto successo. Quando mi reco al lavoro e vedo sul treno ragazzi assorti in vere letture, non puoi immaginare come gioisco.

Bravo, oggi dalla tua tastiera è uscito un post....intrigante.

Salutoni.

artemisia80 said...

ahahha si vede che è il nuovo "va dove ti porta il cuore"... ogni decennio ha il suo romanzo sentimentale-trash

finazio said...

L'unica speranza è che chi si fa catturare da un'opera piccolina si faccia poi prendere dal desiderio di leggere altro. Il primo libro che ho letto in vita mia era una biografia di Totò, poi è venuto, per fortuna ben altro. C'è sempre bisogno di qualcosa che accenda la miccia per far esplodere una passione.

soffiodimaggio said...

Non potrei essere piu' d'accordo. Anche sulle fialette puzzolenti.

resistiamo: qualcosa succedera'! :)


flaviablog said...

Certi romanzi sono meteore formative, che come tali si dileguano. Quel che resta è quel che poi si cita, dopo. I *tuoi* libri sono LIBRI. Probabilmente tra l'uno e l'altro avrai infilato qualche lettura di puro cazzeggio, che neppure ricordi o lo fai con affetto e sorridendo. Sarà così anche per loro, tra qualche anno.

Imborghesiti, perché vogliono conservare quel che hanno avuto? Chiamalo poco. Ora si rischia di scivolare indietro e già lo sanno.

Unautresoir said...

una cosa sì (Mai letto per intero la noiadimoravia)

unacosa no(quella canzone non è il male. ti stai sbagliando. )


buonanotte

dizaon said...

tutti noi (99%) tendiamo ai valori piccolo-borghese (per il salto di qualità a grande borghese ci va messo: i figli a messa la domenica e la casa al mare), non c'è alternativa...l'illusione della stabilità affettiva e quella della proprietà scrorre nei cervelli di molti anche se le rinegano ideologicamente... i libri sono il modello pluralista da mettere in opposione alla TV centrata su un unico argomento: l'apparenza...non tutti i libri formano, ma alcuni lasciano impronte interessanti...

GinocchiaAPunta said...

ho provato a leggerlo 3msc.. ed è stato come insultare tutto quello che avevo letto prima, anche le avventure di zio paperone..

l'ho finito, l'ho restituito..

e ho ricominciato da calvino..

un sospiro di sollievo!!

:)

puckdreamer said...

Io non ho provato neanche ad aprire "tre metri sopra il cielo", così come ho fatto per "il codice da vinci" e tutti quei libri che diventano casi "nazionali"... mi domando, sui sette libri letti all'anno dagli italiani ci sono gli stessi due letti più volte con l'aggiunta di Melissa P. così diventan dispari?

sporealvento said...

La perla di LAPUA, non Labuan...Dài, non massacrarmi la bella di Sandokan, che Salgari si ritorce nella tomba!

vistodalsud said...

Tutto Dickens

Dumas padre e figlio, quasi tutto

Mark Twain

Jack London

Zio paperone, Paperinik, Topolino, Asterix e Obelix, Martin Mystere, Julia, Diabolik

Tutto Stendhal, Flaubert, Balzac

Cronaca Familiare, Conversazione in Sicilia, Il giardino dei Finzi Contini, Il gattopardo, La luna e i falò

Candido di Voltaire

I Racconti di E.A. Poe

Brizzi, Bach, de Saint-Exupéry

Oscar Wilde

Italo Calvino


sommariamente queste sono state le mie letture tra gli 11 e i 18 anni


non penso che i ragazzi ora crescano bene se abbandonati a se stessi e alla tv


bisogna guidarli, è compito dei genitori, dei fratelli, degli zii, della scuola


la letteratura non può limitarsi a far sognare i lucchetti di ponte milvio







vistodalsud said...

"Berlinguer ti voglio bene" l'ho visto ieri

Athenaromana said...

L'aquila insegna

all'inesperta prole,

fin dal nido

a fissar lo sguardo al sole.

chaperonrouge said...

La maggior parte delle mie compagne non ha mai letto Cent'anni di solitudine e neanche lo leggerà in futuro,non si sognerebbe nemmeno di prendere in mano Il nome della rosa e non credo abbia mai immaginato di essere su una baleniera a scrutare il mare assieme ad Ismaele.

Io ci ho provato. Mi sono guadagnata il titolo di Strana del villaggio, ma va benissimo così.

missmeletta said...

Questo post mi ha veramente fatto venire la pelle d'oca! Trovo in esso riflesso il mio pensiero e le considerazioni che mi pongo ogni giorno sul bus osservando la fauna di adolescenti che mi avviluppa. Sono un po' disgustatella ma mi consolo con la mia teoria dei cicli generazionali.... se guardi un po' indietro negli anni puoi infatti constatare che a una generazione frivola ne è sempre succeduta una più profonda.... a cicli alterni e indipendentemente dai fatti storici...

Alicesue said...

bel post.

io non ho letto tre metri sopra il cielo, ma quando ero ragazzina ho sognato e pianto con Jack Frusciante è uscito dal gruppo e la generazione prima avevano Porci con le ali.

Jack Frusciante forse non era un capolavoro, ma ci rappresentava.

Ed era scritto da un ragazzo dalla nostra età.

E' questo che manca al cult dei nuovi adolescenti. Moccia è un quarantenne che ha capito come fare i soldi.

E , per quesot, manca di anima.

E i ragazzi nemmeno se ne accorgono.

Bukowski è il mio preferito.

brule said...

no dai, conosco ragazzi di quell'età che riescono benissimo a confrontarsi con "il maestro e Margherita" nonchè "se una notte d'inverno un viaggiatore". non sarei così spietato. d'altra parte anche "il tempo delle mele" è stato un must ai tempi.

possiam dire che "il tempo delle mele" ha per attrice Sohie Marceau e "3 metri sopra il c...." no.

che non è neanche poco, ora che ci penso.

stefanomassa said...

qqui si parla di papa bukowski

siete mieie eroi

stef

lapecoradolly said...

capisco che tu voglia trattare tutti noi adolescenti come tanti superficiali soldatini di plastica ttt uguali e tendenti ad un conformismo sfrenato...ma come postilla al tuo post potevi elogiare quei pochi che ancora non si sono fatti imborghesire delle marche e da futili libri...quei soldatini che hanno cambiato aspetto hanno preso a calci nel culo il conformismo e si sono distinti...quei ragazzi sono pochi ma ci sono...e per favore...qualche volta salutali...almeno farai contenta anche me...o se proprio non lo farai me lo immaginerò...perchè io...sono ancora capace di sognare...

maggicatrippy said...

ha mai sentito Fiorello che imita Moccia?

pieroC said...

"Ho paura che la nuova generazione sia troppo imborghesita per sognare e fantasticare"

No, è un luogo comune, ho visto tanti "che hanno cambiato aspetto hanno preso a calci nel culo il conformismo" (per fortuna).

Purtroppo siamo noi "grandi" a disgustarli, perche alle parole non facciamo seguire i fatti.

Ho molte altre cose da fare che leggere libbri, anche se supero di gran lunga la media, ma non memorizzo ne il titolo ne l'autore, solo la trama.

Comunque riesco (ancora) a sognare e non so fare il "ragioniere".

P.S. un saluto a lapecoradolly.

Lario3 said...

Mi hanno già arso vivo la settimana scorsa :-D

CIAO!!!

PhilipDick said...

beh, tanti tanti romanzi: una bella formazione così non è da tutti. io ci metterei anche "sulla strada", e qualcosa di calvino, quello che pare a te. penso che moccia sarà una moda passeggera, almeno lo spero... mi consolo pensando che forse sti ragazzini almeno un libro lo leggono: chissà che non trovino un pusher che li convinca a passare a qualcosa di più forte...

Ciao, Stefano

tittiarpege said...

I più grandi borghesi, intrisi del loro male fino al midollo eppure inconsapevoli di se stessi, sono stati degli studenti universitari- buona, anzi ottima famiglia- che ho avuto la fortuna - sfortuna di frequentare(poco, ringraziando il cielo) diversi anni fa. Solo con uno di questi ho avuto modo di avere contatti per più anni e mi ha sempre dato l'opportunità di avere una panoramica generale della reale condizione sua e dei suoi amici "morti viventi".

E' vero che ci sono in giro tanti libri spazzatura ed è triste vedere che sono i più letti.

Ma è ancora più triste che ci siano così tante persone che non hanno la benchè minima percezione di ciò che sono realmente.

Baci!

Titti

sgnapisvirgola said...

Post molto bello anche se un filino snob, ma te lo concedo:)

Pavese Cesare, Proust, Dostoijewsky, Goethe, Kafka, insomma ho letto tanto da ragazzina per fortuna, molto più di ora:) E ho imparato tanto. Ho letto anche 7 volte Pinocchio da piccola, infatti non dico bugie:P

Forse ora impera una tivu deleteria dl mordi e fuggi che non aiuta ad assaporare la lettura di un testo. E l'uso smodato di cellulari e pc, che aiutano al mutamento del linguaggio a velocità luce. Forse il libri da questo punto di vista possono addirittura risultare obsoleti.

Buon fine settimana maschio albione:)

Todomodo said...

Re di (you)tube, i tuoi romanzi di formazione e di formazione furon simili e diversi dai miei, ma devo dir che in entrambi i casi fummo assai fortunati, rispetto ai carpentieri di oggi, che devono star lì a misurare i 3 metri sopra il cielo dove collocarsi a morir di freddo. Buon per noi.

Lario3 said...

Quella è proprio Nina Moric :-D

CIAO!!!

pieroC said...

E se scendiamo dall'Aventino?


da non perdere:


LA7: DILIBERTO, GIORDANO E ANGIUS OSPITI DI OTTO E MEZZO



(ANSA) - ROMA, 2 MAG - Dal Movimento della Sinistra Democratica (il Correntone ex-Ds) al 'Cantiere' proposto da Fausto Bertinotti. Se ne parla a Otto e Mezzo, in onda su La7 giorno 3 maggio, alle 20:30, con Oliviero Diliberto, segretario del Partito dei comunisti italiani, Franco Giordano, segretario di Rifondazione comunista e Gavino Angius, vicepresidente del Senato, che nei giorni scorsi ha lasciato i Ds.

utente anonimo said...

Ho deciso di smettere di incazzarmi con il branco. Che poi è estremamente eterogeneo. Mica sono solo ragazzini che leggono Moccia. Come posso fare? Cosa posso fare quando mi dicono che non sanno chi sia Calvino ma nemmeno Baricco, De Carlo o il già citato (e da me amatissimo) Brizzi. Niente. Vuoto cosmico.

MI scaglio!

Vado!

Desmentera

MrsOlga said...

che tristezza, davvero

una generazione senza idee, che ha abdicato all'originalità


ora vado che devo appendere un lucchetto

fragoluzza said...

forse è vero che è sbagliato fare di tutta l'erba un fascio, ma è pur sempre vero che buona parte degli adolescenti ha fatto dei libri di moccia un fenomeno incredibile.

(brivido lungo la schiena... :D)

e mi sta anche bene, perchè quando io avevo 13 anni leggevo cime tempestose, e forse non era normale, non lo so! non credo nemmeno che tutti i tuoi amichetti adolescenti avessero i tuoi stessi interessi per la lettura... quindi, in definitiva, abbracciando comunque la tua idea e vedendo effettivamente che gli adolescenti di oggi forse sono un po' più superficiali degli adolescenti di 10/15 anni fa, io credo che il problema più grosso siano i 30enni di oggi che leggono moccia e mettono un lucchetto su un lampione del ponte storico della mia città.

questo sì che è grave...

ratatouille said...

Concordo sulle tue considerazioni su : 3 metri sopra il cielo


Infatti come libri formativi proporrei:


Come diventare bella, ricca e stronza. Istruzioni per l'uso degli uomini


oppure:


Come smettere di farsi le seghe mentali e godersi la vita



e altri ancora...

contenebbia said...

Gran bel post. E gran bel posto, il tuo. Tornerò.

commazero said...

io (ho 37 anni) svoltai sui 16 anni con il giovane holden....oggi penso che moccia sia addirittura il meno peggio che i giovanotti possano permettersi...ma non é un gran problema visto che i giovani e la lettura in italia sono calati in 5 anni quasi del 20%...

Comincerei però a far leggere i loro genitori per primi!

:-)

nameless10 said...

Concordo con te Fall che quel '3 metri sopra il cielo'... sia il posto adatto per il confino di quella marmaglia di ragazzini ;-)

Io intorno ai 14 e 15 anni leggevo:

Baudelaire, Kerouac e Bukowski... "Il ritratto di Dorian Gray" di Oscar Wilde(l'ho riletto ad oltranza!!), "Anna Karenina" di Tolstoj, "Se questo è un uomo" e "La tregua" di Primo Levi... ah, è collezionavo Dylan Dog!!

Tant'è. Questi scrittori e questi libri han bene o male contribuito alla mia 'formazione'... :)

(la storia di Macondo e della bella Remedios, se non anche quella di Sierva Maria, le ho lette! Un pò più tardi, ma le ho lette...e m'han rapita!!)

Kiss you,

Michi

P.S. Ma Fallò... a me non è arrivato nulla!! :(


SolaNelBosco said...

3msc non ho avuto il piacere di leggerlo anche perchè i neogiovani mi ricordano troppo i trentenni degli anni 80 ed ho paura che legendo i loro manuali potrei trovarne conferma!..quando non si capiscono i giovani e li si critica si sta invecchiando...ma almeno sto invecchiando dopo aver letto (in gioventù) "E le stelle stanno a guardare" ed averlo amato a dismisura...

distonica said...

quoto tutto... tranne la canzone dei pulp... bacetto

Supertriglia said...

guarda che LA NOIA moraviana non è poi tanto male... e pure bukowski...

Moccia lo sento solo in radio, fatto da Fiorello... lo trovo più fedele alla realtà.


Vado... mi aspettano il maestro e margherita...


Lario3 said...

Ah-ah-ah... sei geniale :-D

CIAO!!!

paganesimo said...

povero bokuwski... questi giorni viene citato in continuazione...

yetbutaname said...

tre chili sopra il callo

260169 said...

Argomento corposo...non saprei, ho sempre letto cose diversissime e ascoltato musica altrettanto variegata...la cosa che trovo estremamente "borghese" è dover leggere e ascoltare qualcosa che "la massa dei presunti intellettuali" definiscono colto.

Sono d'accordo che certe letture non siano certamente edificanti...ma non credo che "sottraggano" al massimo non aggiungono.

Fortunatamente oggi abbiamo tutto alla portata di tutti (parlo di libri, film, musica) e se voglio guardarmi ATTILA IL FLAGELLO DI DIO gradirei che il mio prossimo non mi "giudicasse" per questo.

Mi sono allungata e magari anche annodata...comunque la morale e sempre quella: fai merenda con Girella...;-)

ceciliaxls said...

eh, io ho letto di tutto nella mia vita....moccia oggi sta come a erica jong di 25 anni (e forse più) fa...sono onnivora di libri leggo di tutto e di tutti..piaccia o no.... d'altronde non si può piacere a tutti... c'è chi legge smith e si sente un mentore......what's else?


Lario3 said...

Già... :-D


CIAO!!!

artemisia80 said...

questa volta mi hai fregata :(

CIAO!

Supertriglia said...

tre chili sopra il callo credo sia in ristampa!... è andato a ruba!

(in omaggio un callifugo che... levète!)

IlGuizzo said...

Carissimo, come ha detto Piperno, la letteratura è un problema di chi la fa e di chi la legge. E' un qualcosa di inutile come gli scacchi e l'amore.

E non come la fabbrichetta del papi!


tristezza cosmica Guizzo

sbeck said...

bello...anzi no,bellissimo!!

bye bye

utente anonimo said...

In genere sono d'accordo con lo sconforto per le letture o non letture delle nuove generazioni, ma il tuo post mi ha fatto pensare che in realtà la situazione non è così tragica, oppure è sempre stato così.


Ho abbastanza anni per notare come si cambia crescendo, indipendentemente dalle letture di "formazione", c'è chi rimarrà tre metri sopra il cielo ma c'è anche chi volerà più in alto.


Uno dei problemi è che la scuola non insegna a leggere a capire e ad apprezzare i libri, e forse molti, fra qualche anno, seppelliranno i libri alla moda di oggi sotto pochi versi immortali, appena sfiorati tra i banchi.


orso

biancac said...

Secondo me si sta facendo un caso di un nulla. Non vedo la gravità della situazione, sinceramente. E guardandomi intorno, nei colleghi/e più giovani sulla trentina, deduco che non abbiano letto niente, visto che c'è il vuoto? Non me la sento di giudicare i fenomeni più o meno "di massa". Mi basterebbe sapere che le persone leggono davvero, anziché fingere di farlo. Sarebbe consolatorio...

Todomodo said...

Mi è sembrato di vederti a 2 metri e mezzo sotto il cielo sopra Berlino, ma poi moccia mi ha intimato il silenzio, che deve scriverci su.

StregaPT said...

brian viglione e amanda palmer... *-* tanti cuoricini. comunque su google immagini :)