Wednesday, 28 May 2008

Addio ai monti e altre lepidezze

Il sole sorge e illumina lento la grigia citta’ che ancora dorme, dissipa le nebbie sul Rodano illumina le ultime vette innevate e mi fa stupire un’altra volta del miracolo. In effetti, il mio essere sveglio 6.30 del mattino non puo’ che definirsi tale: un miracolo.
Esco fuori, quindi inizia a piovere. Questa citta’ mi odia e mi sta bene, dato che il sentimento e’ reciproco. La sera piove ancora.
Lo scorpione e’ un segno d’H20. L’acquario, no.
L’acquario probabilmente piu’ asciutto. Io, Etccciuim.

La sera, piove ancora, tornando a casa, passiamo con amici davanti al Cafe’ leterario Pessoa. Si sentono musichicchie allegre.
C’e’ un gruppo: chitarra, sax, voce e percussioni: non sono male.
Cantano canzoni languide nella loro lingua.
Immagino che per questa gente di isole, sia duro vivere fra palazzi impervi e  selvaggi.
Di giorno sono fattorini, addetti delle pulizie, portano avanti la struttura di questa citta’, pesante come pezzi di piramide.
Pero’ questa sera, con le canzoni, almeno stasera, possono sentirsi leggeri e perdersi volando nel loro sogno lussureggiante.
Gli emigranti sognano in grande, anche per motivi di convenienza: chi sta lontano e chiede "come stai?" vuole solo sentirsi rassicurare.
E alla fine alcuni si autoconvincono davvero che sia cosi’. Pero’ fuori piove ancora.

Quando esco nella pioggia, con le note degli strumenti nelle orecchie e la visione di un arcipelago verde non posso fare a meno di pensare a un mio collega autoctono che in inglese rotto, ha dato orgogliosamente la perfetta definzione di questa citta’: e’ "la capitale dell’elettro hip-hop svizzero". C'e' da vantarsi.
Paul non ha mai attraversato quelle montagne, pensa di sapere come va il mondo perche’ una volta e’ stato in vacanza in Africa, in un posto esclusivo.

Per fortuna questo e’ alle spalle: presto partiro’ e tornero’ giu’ in Sicilia, dove appartengo, almeno per un po’.
Tutto e’ pronto. Poco fa i miei mi hanno annunciato che appena torno, loro partiranno per la Turchia per 20 giorni.
I miei genitori sono in gamba: li ho cresciuti indipendenti, fanno bene ad approfittare dei vantaggi della loro giuovine eta’.
Io faro’ lo stesso: su una spiaggia d’oro forse, ascoltando le onde pensero’ a chi vive nella pioggia. Ma forse anche no.

Staro’ due giorni a Roma  Avete posti da suggerirmi o cose da fare oltre al planetario e il parco della musica e la Roma classica?

40 comments:

a2punti said...

è ovvio le mie sinapsi -un po' come i tuoi genitori- sono state cresciute indipendenti... prendono un concetto come pretesto per arrivare dove più piace loro;

insomma... leggo il post e la mente va ad una canzone di ivan graziani che mi è sempre piaciuta;

a..

bucciadimela said...

Terme di Caracalla. Fuori dal mondo, dentro la Storia.

yetbutaname said...

in bocca al lupo per l'esame d'astronauta

e buon rifornimento di panelle

ciao

utente anonimo said...

è una brutta sensazione quando una città ti odia e ricambi... non so quale sia quella a cui ti riferisci ma anche qui acrei due cosette da dire nei confronti di milano

Todomodo said...

Insomma, è tempo di partire, direbbe qualcuno...

viva la Sicilia (tempisti, i tuoi) e viva Roma. Direi che tutto ruota intorno a cosa conosci/non conosci. Se la città ti è decisamente nota, qualche mostra di rilievo indubbiamente gioverebbe, in caso contrario tenderei più verso Ghetto, Fori, chiese barocche.

Vermiglia said...

Bellissimo post-chiusura!


Certo che penserai a chi vive nella pioggia! ;-)

Oggi il vento di scirocco soffia più forte di ieri...che la colonnina di mercurio segnava 37,5 gradi!


Bacio e abbraccio anticipato!


Terezita said...

si vede che i tuoi genitori li hai educati bene fin da piccoli...così si fa!

migola said...

Se osi NON pensare a chi vive nella pioggia...cancello tutti i tuoi commenti...mio caro!

Buon rientro...

Alicesue said...

il cimitero dei cappuccini! E' la cosa più bella di roma ed è in centro!

dizaon said...

buon ritorno alla fonte... :-)

dizaon said...

un cappuccino col maritozzo farcito di panna ???

UnaStranaStrega said...

vattene in centro, tipo piazza navona, poi una volta lì butta la mappa che sicuramente avrai perchè ti conosco mascherina e comincia a camminare per vicoli, naso all'aria.

PIDEYE said...

Il buco dell'aventino :)

Lario3 said...

Ti consiglio il planetario e il parco della musica (che non ho mai visitato in vita mia) :-D


Grazie mille per il commento e per il link.


CIAO!!! :-D

Alicesue said...

Il cimitero dei cappuccini è proprioq uello da te indicato. Lo conosci già?

Falloppio said...

SI....e' che Roma la conosco parecchio, per questo chiedevo di cose strane....piu' strane anche di quel cimitero.

MmeLeSpectacle said...

l'Olimpico

MmeLeSpectacle said...

non perché l'Olimpico sia strano, ovviamente, ma così, è bello vedere gli stadi

RestaConMe said...

la chiesa di s.ignazio di loyola con la falsa cupola in prospettiva, un gelato al s.crispino, il casino delle civette a villa torlonia, la granita al chiosco di piazza quadrata, una passeggiata al lungotevere di mattina presto presto presto, all'alba, quando il sole e gli antichi palazzi cominciano a specchiarsi sul Tevere accarezzati dai gabbiani e dall'ultimo velo di umidità della notte...

RestaConMe said...

ah... merita una visita anche il quartiere Coppedé quando ti prendi la granita. Ma sicuramente già conosci anche la sua leggenda...

Bon voyage non ami

anoroll said...

Una salitina in cima alla Mole, visita alla Fetta di Polenta, curiosata nei cortili mentre passeggi, due passi sotto gli alberi in riva al Po (che è un po' ingrossato però), serata fra le luci sfocate di piazza Vittorio con alle spalle il monte dei Cappuccini, un'arrampicata mattutina sulle vette di Superga, un caffé in piazza S. Carlo e nel pomeriggio inoltrato un bicerin al quadrilateo romano, due passi sotto l'arco olimpico mentre il sole tramonta tingendo di rosso fuoco il cielo e le poche nubi rimanenti che splendidamente si fanno fotografare sui vetri del Lingotto.......

...forse non è Roma, ma tant'è, non si può avere sempre tutto dalla vita, no? ;)

Buon rientro nell'assolto lato alpineo :)

Todomodo said...

Quartiere Coppedè?

karmel66 said...

Mi piace quel "dove appartengo". Appunto, tu appartieni a spiagge d'oro, tu le ami e loro amano te. Tieni lontana la pioggia. Buon ritorno a casa.

Di Roma io amo l'antico ghetto ebraico.

Falloppio said...

Veramente quella era una malatrduzione mentale dell'inglese "where I belong".

karmel66 said...

Mi piace lo stesso ( non dirlo a nessuno, sono una prof d'inglese)

utente anonimo said...

Voto per il ghetto anche io; non senza però fermarsi da Giggetto!


Ciao!

utente anonimo said...

Sì beh come al solito faccio casino.

Prima ero io, ariciao.


seipuntotrentasette

Blixxxa said...

Gianicolo.

E i vicoletti dietro piazza Navona, nella zona del chiostro del Bramante. Pieno di osterie. E se sei fortunato ti becchi anche qualche mostra interessante

LaVale said...

Caterpillar certo... :-)


Buon ritorno a casa, sono stata nella tua terra da poco per un matrimonio di un'amica.

Bella :-)


CIAO


utente anonimo said...

Quartiere Coppedè, chi non lo conosce?

l'avete visto in tanti film.


fantastico "l'ingresso" con il lampadario.


io lo scoprii passeggiando a caso con mia moglie, quando eravamo pischelli universitari de La Sapienza..

Passeggiando si scoprono tante cose belle,

e si risparmia.

utente anonimo said...

P.S. il link non è mio l'ho torvato su google.

Falloppio said...

No grazie: sto cercando di smettere.

Lario3 said...

Sono tutti degli ottimi aggettivi :-D


Grazie mille per il commento, CIAO!!!

RestaConMe said...

Spuntino per la curiosità: Il quartiere Coppedé.

Secondo la leggenda è un quartiere stregato: tutt'oggi vi si aggira il fantasma di colui che lo progettò e ne seguì la realizzazione (Gino Coppedé) ma che, piegato nella volontà delle streghe che vi si stabilirono durante la costruzione, si suicidò prima di vederne il termine (che fu portata a termine da un altro architetto).

Sugli esterni delle case ci sono fregi e immagini diaboliche che si dice fossero il frutto della follia che si era ormai impossessata di lui.

Leggenda a parte, consiglio caldamente di andarci: è veramente particolare e piacevole da visitare. Il resto delle notizie su questo quartiere sono legate al fatto che è stato e continua ad essere utilizzato come set per diverse realizzazioni cinematografiche. Spesso capita di trovarvi i camion che accompagnano i set. Addirittura pare che l'asse verticale della fontana delle rane che si trova nella piazza centarle del quartiere (Piazza MIncio) si sia spostato a causa dell'eccessivo e frequente peso di questi mezzi che durante le riprese vi stanziano per periori più o meno lunghi parcheggiando lungo le stradine che si dipartono dalla piazza.

La posizione, la nomea e la peculiarità di questo posto fa salire gli affitti alle stelle e per questo è diventato mèta ambita di residenza di personaggi molto facoltosi.

viola21 said...

arrivato in sicilia?

valyna87 said...

Così mi consigli di copiare eeeeeh??? ehehehehe baci baci e grazie

Aenima1 said...

Nettuno è il pianeta che adoro in assoluto .... ciao anima

karmel66 said...

Allora, a zonzo per Roma o già sulla via per i lidi natii? Sapessi come ti invidio, nell'uno e nell'altro caso! Qua stiamo ad inzuppare la tastiera di sudore, pure oggi che è festa!

Lario3 said...

Grazie mille per il commento e buon 2 Giugno... :-D

CIAO!!!

superpomettomel said...

allora pigneto assolutamnte da vedere a meno che non ammazzino qualcuno poi..diepnde da quali giorni sarai qui accenna e ti tiro fuori tutti gli appuntamenti romani se vuoi ti facciop pure accompagnare da un 60enne..me ne avanzano 3 ora

melaagenziadiviaggio