Friday 30 July 2010

La rivoluzione culturale laddove s'incontrano un gambero, un oca e un vitello.

Ormai s'e' fatto tardi per una bella rivoluzione che metta le cose a posto in Italia.
L'unica rivoluzione possibile e' quella delle compagnie low cost.
L'unica speranza per questo paese e' che le giuovini generazioni vadano all'estero.

Capiscano che un paese diverso da quello in cui vivono e' possibile e che altrove le opportunita' sono elargite ai giovani come parte di un processo naturale, e non come un favore di cui ringraziare qualcuno/a.

In quest'ottica, mi fece piacere l'essere riuscito a convincere dei cuginetti teenagers a venirmi a trovare.
Ancora di piu' sentire che volevano provare a mangiare cinese.

Questa genuina curiosita' m'aveva commosso.
Nonostante il fatto che uno si ostinasse a volere ordinare patatine fritte mentre l'altra desiderava del Sushi.
Vista la confusione culturale si optava per il take away.
Una volta a casa i teenagers hanno assagiato i piatti colorati e gustosi.
Dopo averli provati, chiedevano a gran voce della pasta....che forse non c'e' niente di meglio che andare all'estero per apprezzare cio' che si ha in casa.

Cosi' sono rimasto solo con un anatra all'arancia, un vitello in salsa agrodolce, dei noodles con i gamberi e del riso alla Cantonese.
Ovviamente  il fatto che i miei genitori mi abbiano sempre detto di non buttare via il cibo per non offendere i bimbi africani mi obbliga a mangiare il tutto.

In generale credo che i giovani debbano viaggiare e scoprire nuove posti, genti, culture.
Penso che sia obbligo degli adulti incoraggiarli in questo processo.
Ritengo che faccia parte del crescere lasciare cio' che si conosce ed rappresenta le radici, il consolidato per imparare che gusti che agrodolci e pertanto, inusuali possono convivere benissimo.
Tutto bello, tranne che indipendentemente dalle latitudini la zucchina gira gira ma finisce sempre in culo all'ortolano....e nella mia pancia ora s'incontrano un gambero, un oca e un vitello.

8 comments:

yetbutaname said...

si direbbe che la tua pancia è molto accogliente
ciao 

sammylele said...


si incontrano, ma non si riconosceranno, tanto meno all'uscita. :)

UnaStranaStrega said...


aggiungerei miele e userei l'hula-hop

cristina13 said...


pancia mia fatti capanna. lo stomaco multietnico è sintomo di vasta cultura, consolati così.

pierosky said...

Dillo a me, la piccola di casa mangia quattro cose in croce ... anche se ultimamente ha scoperto che gli piace il sushi (solo il tuna roll).

La settimana scorsa siamo andati in un Ristorante Thai, segnalati nella guida tra i 10 migliori di Melbourne e non ha toccato nulla, arrivati a casa ho dovuto sfamarla con una tazza di latte con cereali (sempre quelli e guai a cambiare marca)

xanthippe said...

Hai uno zoo nella pancia.

utente anonimo said...


ciao, scusa se ti rispondo qua.
grazie per i complimenti per il mio nuovo blog!
Sono contenta che ti piaccia e spero che anche i post possano essere di tuo gradiemento.
Giuro che quando inaugurai, comunque da poco, l'ho detto a tutti tutti....
ho pure la fanpage su facebook? Ti sei unito? Sempre che tu abbia fb....
ciao a presto
monachella

Athenaromana said...

quel che si dice un piatto unico!