Sunday 23 September 2012

Vita, Liberta' e ricerca della felicita'.

...e' passato un po' di tempo senza scrivere.
Non era mai successo, dal 2006, quand'e' nato questo blog ma avevo bisogno di staccare un po'. Ora sono tornato.

Verso fine Luglio si paventava il serio rischio di dovere andare a lavorare in America.
Poi, un giorno, mentre ero gia' li' a programmare il trasloco, hanno approvato un nuovo progetto con un nuovo ruolo per me, nuove responsabilita', ancora in Galles.
Dopo tutto questo stress ho voluto staccare un attimo.
Ho pensato che se fossi andato via ora non avrei visto molte cose e mi sarei precluso molte esperienze e allora m'e' venuta piu' voglia di andare in giro a visitare le cose belle di questo paese.
Nei prossimi post vi raccontero' alcune cose.
Ma oggi volevo raccontarvi come ci son rimasto male nello scoprire, al ritorno da uno di questi viaggi, che era morto Armstrong quello che era andato sulla luna e guardando la terra aveva esclamato "what a wonderful world" =).

Nei profili psicologici degli astronauti, specie quelli che sono adibiti a missioni chiave, si prediligono i profili freddi; evitando poeti e animi artistici.
Servono persone che sanno concentrarsi sul compito senza distrasi (Armstrong dimostro' molto sangue freddo quando passo' ai comandi manuali per fare atterrare il LEM Eagle).
Eppure, nonostante quel profilo qull'uomo riusci a partorire questo pensiero: "“Mi ha improvvisamente colpito che quel minuscolo pianetino grazioso e blu fosse la Terra. Ho sollevato il pollice, ho strizzato l’occhio e il mio pollice ha cancellato l’immagine della Terra. Però non mi sono sentito un gigante. Mi sono sentito molto piccolo”.
Una sensazione difficile da immaginare, ma lasciatemi raccontarvi un altra cosa.

Avrete sentito che qualche settimana fa la missione Voyager ha compiuto 35 anni (del 77 vennero prodotte cose di ottima fattura:  le sonde Voyager, me e certi Brunelli di Montalcino).
Quando la sonda stava per lasciare il sistema solare, nel 1990, mentre sulla terra scompariva la DDR e s'archiviava quell'eta' storica, la sonda venne girata per l'ultima volta a scattare una foto verso il sistema solare.
La foto che ne risulto' e' stata chiamata Blue Pale Dot: pallido puntino blu.
La foto potra' non sembrarvi particolarmente bella, ma guardate meglio quel puntino.
Quel Pixel luminoso, sulla striatura gialla. Quel pois siamo noi, la nostra terra, quella coi panni stesi fuori e' casa mia.
Pensandoci, vi sentite forse dei giganti?

Quella foto mi fa pensare quanto sia improbabile l'ipotesi di un disegno intelligente per ognuno di noi (anche se sarebbe bello che ci fosse un disegno intelligente ovvero un mandante delle cazzate che compio ogni giorno). 
Penso che in tutto questo ci sia molto di casuale. E penso che niente e' deciso in partenza.
Nessuno parte favorito, ognuno vive la vita come viene o come meglio puo' ma senza aspettare qualcosa in cielo. Su questa terra.
E' nostro diritto e dovere rendere la nostra vita spettacolare ricercando la felicita'*.

* si lo so che Life, liberty and pursuit of happiness sono alla base di un famoso documento di autodeterminazone degli USA, ma io preferirei ricercarli in Europa, se possibile (secondo posto Asia, terzo posto Brasile; Copacabana).

3 comments:

isi said...

ecco un tema su cui le mie idee sono tutt'altro che chiare. ma... non è che dietro al caso ci potrebbe essere comunque un disegno? (sì, sto cercando di salvare capra e cavoli)


yetbutaname said...

se un disegno c'è, si presenta con molte sbavature e richiede qualche restauro
ciao Falloppio

xanthippe said...

Ben tornato qui.
E ben rimasto lì.

(Bello, questo post. Bello bello bello.)