Wednesday, 12 July 2006

La mamma e’ una persona metafisica.


Dopo avere sentito tutte le ipotesi sul diverbio Materazzi-Zidane  <riassunte qua>  credo che la piu’ probabile sia l’offesa alla madre….anche se trovo intrigante l’ipotesi di un Materazzi fine conoscitore della storia coloniale francese che dice “Harkis” a Zidane.
ItaliansUna cosa va spiegata: sui campi di periferia la madre e’ un entita’ metafisica, il giocatore di campetti utilizza metasememe e maledicendo la persona che da origine alla vita, maledice l’atto della nascita in generale. Come lo so?
1-    Giocavo sui campetti di periferia.
2-    Mio padre era un arbitro, mia madre una bravissima persona.
L’offesa alla madre per quanto disdicevole, va presa per quello che e’: la prima volta che ascoltai “The Toaster” inconcerto, il percussionista, continuava a dire: “you, motherfucker!”. All’inizio ci rimasi male poi lo perdonai perche’:
1-    Capii che lo ultizzava come interloquire, per prendere tempo, insomma era un ragazzino insicuro
2-    Il ragazzino era un ragazzone di 150 kg, che avrebbe potuto fraintendere le mie intemperanze.

Insomma, sui campetti di calcio, la mamma non e’ una persona. E’ un entita’ metafisica, e’ dappertutto, ma non significa niente…come il verbo puffare che di per se, non e’ male: “ieri ho puffato le puffbacche, oggi mi sono puffato in piscina, domani ti mando a puffare in culo”. Nessuno si offende al verbo puffare.


Ora Gallas dice che noi Italiani provochiamo sempre e che vorrebbe spaccare la faccia a Materazzi. Nessuno gli ha fatto notare che una persona non e’ un campione rappresentativo, e se si va per sillogismi Materazzi : Italiani : provocatori = Gallas : Francesi : Violenti e malmostosi? albertone
Forse e vero: possiamo essere dei provocatori, ma sappiamo anche dare le risposte migliori alle provocazioni. 

Il genio italico dice: “Yes spaghetto ammeregano mai provogado e mo me te magno”.
Quando la madre di Zidane dichiara: “
allora voglio i suoi genitali su un piatto
Mi fa davvero paura. Un bel piatto di savoir faire non guasterebbe....ma per una volta lasciate stare la nouvelle cousine.

Saturday, 8 July 2006

Back by popular demand

eccomi qua.
Dov’ero finito? Ma come sempre, il vostro cavaliere errante (nel senso che sbaglia molto) stava combattendo, una volta ancora, l’inequita’ e l’ingiustizia.ansa84854870807144653_big
La teoria dice che qualunque persona può essere collegata a qualunque altra persona nel mondo attraverso una catena di conoscenze che non necessita di più di 5 intermediari.
Ultimamente, Gisele Bundchen (foto- non quella con la bandiera, l'altra) si e’ lamentata : "A 25 anni già non piaccio più. Forse non sono più bella come prima? Non lo so. Forse gli anni si iniziano a notare".
In questi giorni ho cercato senza successo di procurami l’indirizzo e-mail di uno/a, che conosce a uno/a, che conosce a uno/a, che conosce a uno/a, che conosce a uno/a, che conosce a uno/a che mi possa mettere in contatto con Gisele.
Se potete aiutarmi in questa missione ve ne saro’ grato ….mi sacrifichero’ per farLe riacquistare fiducia nei suoi mezzi.
A proposito di sacrifici: domani sera c’e’ la finale Italia- Francia.
La gazzetta titola: “tutto il mondo tifa Italia”.GISELE_BUNDCHEN
I Tedeschi (specialmente quelli dell’Ovest) sono passati dalla tristezza  alla rabbia per la storia di Frings.
Per Italia-Germania ero l’unico Italiano in mezzo a un centinaio di indigeni, quando abbiamo segnato. ho esultato….quando hanno acceso le luci ho tenuto un profilo basso, ma ancora non m’hanno perdonato.
Gli Australiani pensano che gli abbiamo rubato la partita, anche se fino a due settimane fa facevano confusione tra football e soccer.
Gli Americani dicono in giro che siamo dei violenti….no comments.
Insomma, qua a Dresda le cose stanno cosi’:
Gli italiani saremo un centinaio scarso, poi c’e’ un Argentino che tifa per noi e anche un Bulgaro del mio laboratorio. Il che fa 102 persone. Le altre 490.658 tifano Francia....meno male che la gazzetta dice che tutto il mondo e' con noi....
Quando si vinse nel 1982 avevo 4 anni, non ne capii un granche’ uscimmo fuori e vidi solo tante gambe (ero piccolo e basso), mi dissero di essere felice ed io obbedii.
Stavolta, mi piacerebbe essere felice di mia spontanea volonta'.

Sunday, 2 July 2006

La lunga notte della scienza


Tutti gli istituti sono aperti e un sacco di gente viene a vedere cio' che facciamo e a loro volta fanno esperimenti. Si ha meno paura di cio' che si conosce.....ma dopo: alle cinque tutti I visitatori sono nell' auditorium a vedere Germania- Argentina.Palloncione
Io intanto gonfio I palloncini con l’elio (e parlo come paperino). Quando ho l'ultimo, lo faccio gigantesco e vado a prendere il tram perche' mi tocca imbiancare un appartamento.
Mentre sono alla fermata, a un bambino scappa il palloncino. Piange.
So che dovrei dargli il mio palloncino, pero' un po’ mi dispiace perche’ l’ho fatto proprio grande….alla fine decido di darglielo (non per cavalleria, ma perche’ il piangere mi da sui nervi….sia ben chiaro che io sono d’indole cattivona).
Continua a piangere e ad indicare quello che vola nel cielo….ma il mio palloncino e’ piu’ bello....non capisco.
Bimbo, bella l’eta’ in cui piangi e ottieni cio’ che vuoi, apprezzala perche’ presto non
Palloncinosara’ piu' cosi’. Se fosse cosi' facile ottenere l’ oggetto dei miei desideri passerei le giornate a piangere al telefono con la biondina del terzo piano. Continua a piangere. Guarda che io non critico il tuo metodo: meglio mostrare il proprio malesere e lottare contro questo mondo infame che stare quieti e accontentarsi di qualcosa che non e’ cio’ che si era sognato. Piange ancora. O bimbo, sappi che bisogna saper cambiare….quando mori’ il mio pesce AldoGiovannieGiacomo, ci rimasi male…ma quello che lo sostitui’ era molto piu’ intelligente e quando gli ripetevo le materie dell’universita’ (mi guardava con l’aria di chi sa gia’ cosa gli stessi dicendo)…..il bimbo piange ancora, il mio palloncino e’ gigantesco, la madre lo ha legato al suo braccino.
Mi allontano immaginando che il bimbo prenda il volo attaccato al palloncino…com’era quell testo teatrale? “Siamo fatti anche noi della materia di cui son fatti i sogni; e nello spazio e nel tempo d'un sogno è racchiusa la nostra breve vita”.
O inappagato Bimbo , orsu' vola via,  e porta con te i tuoi sogni malati.
Che la tua sete di desiderio non abbia a disturbare la mia breve esistenza.

Friday, 23 June 2006

-Görlitz

Stavolta si va al confine con la Polonia (un paio d’ore di macchina da qua).
NuvolesulNeißeArriviamo all’hotel che e’ stato scelto oculatamente con criterio scientifico (il primo che compariva su google)….arrivati, scopriamo che abbiamo prenotato in un antico palazzo sotto  cui scorre il fiume Neiße. Le ragazze ammirano la romanticita’ del luogo e iniziano a raccogliere fiori. I ragazzi scoprono che nelle cantine si autoproducono birre e iniziano a degustarle. Sono felici. Gente semplice si accontenta di poco e parvenze di romanticume ed ebbrezza le rendono felici. Chi non ha grandi sogni si accontenta di cio’ che il caso  offre senza chiedersi se vive davvero il migliore dei mondi possibili. Io non sono come loro: ho sognato, ho volato, son caduto ed ora vivo coi piedi per terra. Prendo possesso delle chiavi della “sala del trono” e, sapendo che la autoctona cameriera si sposera' presto rivendico lo Jus primae noctis in considerazione del fatto che dormo nella sala del re.
zumodifiga
Siamo  pochi metri dalla Polonia, si prendono I fantastici programmi televisivi Polacchi. I telefilm sono in Inglese, ma, fear not, una voce (identica per tutti I personaggi) traduce in maniera assolutamente priva di qualsiasi pathos, tutti i discorsi in Polacco.
Un altro vantaggio di essere al confine e’ che si puo’ trovare il mio succo preferito: vedi foto.
La sera andiamo a Görlitz….e’ una citta’ bellissima. Palazzi medioevali si avvicendano a quelli barocchi, sembra di essere a Praga. In piu’ la cittadina ha dato I natali ha gente famosa come Ballack: il puppone Germanico.
La citta e’ divisa in due dal fiume e dal confine posto dopo l’ultima Guerra, che ha lo stesso nome, ma in polacco: Zgorzelec.
Sui ponti la polizia controlla I passaporti. In un certo senso siamo al confine dell’Europa.
NeißeFa caldo ci fermiamo in un pub dove fanno musica dal vivo. Le ragazze vestono leggere, un cielo e’ una volta dipinta che stasera non sembra nemmeno troppo lontana da toccare e la musica ci porta ora sulla spiaggia di Ipanema, ora in un aquarela do Brasil.
S’e’ fatto tardi, si torna al fiume. Il suono delle acque mi riporta a quando dormivo ascoltando le onde del mare. Ho sempre creduto che il rumore delle onde dovesse essere simile a quello ovattato e ritmato, del cuore di mia madre, prima di nascere.
Vi e’ piaciuta l’immagine poetica con cui ho finito questo post? Sono contento. Pero’ lo scienziato che e’ in me vi avverte che gli ultimi mesi prima del parto li si passa a testa in giu’ e nella merda….altro che mare ovattato.

Tuesday, 20 June 2006

FALL 9000

E’ arrivato il computer nuovo: ha la solidita’ e la resistenza ai virus di un Mac, ma anche la capacita’ di utilizzare software tecnici per il mio lavoro, tipicamente per PC…..spero di non ricordare male e che non sia vero il contrario, altrimenti sono fregato.
Mi hanno detto che questo computer e’ velocissimo e cosi’ tecnicamente avanzato che puo’ fare pure il caffe’.monolito
Non mi convince: lo sanno tutti che il segreto per un buon caffe’ e di farlo salire attraverso la polvere lentamente e il mio “vecchio” Mac-inino G4 faceva un ottimo caffe’…..in piu’ aveva il poggiatazza (in cui talvolta infilavo i cd), mentre questo se li prende al volo.

Lo porto a casa, lo apro nella mia cameretta e lui mi guarda con lo schermo nero e lucido come il monolito di 2001 Odissea nello spazio.LB-Apple_MacBook Una macchiolina sulla cornice bianca dello schermo….ah no: e’ in realta’ una telecamera.
Ci sono un sacco si applications mai viste….che succede se ammacco questo? Parte un conto alla rovescia, che succedera’ mai? Mi butto per terra e Fzzz….ha fatto una foto della mia cameretta.cameretta
Provo a vedere gli altri programmi.
Ha anche le porte magnetiche….ecco perche’ mi si incastrano i pupazzetti con le giunture di metallo.
Proprio un bel gran bel giocattolo. Inoltre, il fatto che sia la prima spesa di un certo livello con soldi interamente guadagnati da me mi riempie di orgoglio.
Certo, altri comprano il macchinone e con quello cercano di impressionare le ragazze. Io, che non devo compensare nessuna micropenia, invece, investo in computer…..pero’ se c’e’ qualche ragazza che si lascia impressionare facilmente e vuole fare un giro su questa bestia di 80 Giga me lo puo’ fare sapere.

Thursday, 15 June 2006

MONDIALE 2006

argentina Vedere le partite in un ambiente internazionale le rende  piu’ interessanti.
C’e’ chi vede nei mondiali di calcio, la rappresentazione delle guerre in momenti di pace. Il risvegliarsi di certi ardori “nazionalstici” in un istituto come il mio sembrerebbe confermarlo….Inoltre, come in guerra, gli uomini sono chiamati a svolgere il loro ruolo al fronte (modalita’ bandiere, birrozze fredde, rutto libero). Mentre le donne, portano avanti la baracca. Che ci volete fare? il calcio e’ un gioco maschio (vedi foto).
A che cosa porta tutta quest a pazza atmosfera da mondiale?
Un ragazzo Iraniano, con la bandiera della Persia e’ stato scambiato, per tifoso, nell’ordine Italiano, Messicano, Ivoriano e infine Ungherese (l’Ungheria non e’ nemmeno presente al mondiale).
Gli Spagnoli ce l’hanno fatta a torrone con la storia del puñetazo di Tassotti a L. Enrique. Vi prometto che, se smettete di rinfacciarlo (sono passati 12 anni, dovete imparare a lasciarvele dietro le cose, mica potete dichiarare guerra al mondo), appena vedo Tassotti gli do un puño cosi’ siete pari. Ok?
I Tedeschi sono convinti di essere fortissimi (stanno sempre a parlare di chi incontreranno nella finale di Berlino). A me, tutto questo über alles non sembra opportuno….e mi inizia a stare un poco über (p)alles.
Nel pre-partita mi chiedono se voglio essere dipinto. Penso che sia eccessivo il body painting, considerando che gioca Polonia contro Germania.  Alla fine mi becco due striscie sulla faccia.
….che ci volete fare….anche questa e’ arte.…ed a certe ragazze che sono cubiste non puoi dire di no (anche il Picasso del primo periodo, infatti, lo era).
I tifosi della Croazia mi fanno morire….quando li vedo tutti insieme, con le loro casacche a scacchi rossi e bianchi….mi viene un improvvisa voglia di organizzare un picnic.
I Giapponesi, si sono comprati tutti i biglietti, tutte le magliette, i cappellini piu' assurdi. Peccano non abbiano convocato Holly e Benji con cui  avrebbero potuto vincere qualche partita.
Comunque per il resto non mi posso lamentare: finora e’ stato un campionato inaspettato. Infatti nelle scommesse di istituto al momento sono 43esimo perche’ non ne ho azzeccata una.
Perdippiu', il fatto che giochino Giappone e Australia non rende il servire sushi con la carne di canguro  moralmente accettabile.

Monday, 12 June 2006

Houston (Whitney) abbiamo un problema.

Buttiamo giu’ un altro post….neuroni, al lavoro. Idee, please.
Come sarebbe a dire siete in sciopero?
Fatemi parlare con il neurone che chiamate il retto” che vi produce e vi conduce.
“Il retto” mi spiega che sono in scipero per i troppi pasti saltati, il troppo poco alcool bevuto nell’ultima settimana, lo sforzo fisico continuo, il sonno irregolare e l’eccesso di carico “intellettuale” della tesi.
Stavolta lo frego con la cultura: prendo gli appunti del primo sindacalista Menenio Agrippa e incomincio: "Una volta le braccia, le gambe, la bocca e i denti decisero di non lavorare piu' per lo stomaco, che si nutriva e restava in ozio. Smisero di lavorare; così lo stomaco restò vuoto. Dopo alcuni giorni, le gambe e le braccia si accorsero che non potevano più muoversi, tanto erano diventate fiacche. Allora compresero che anche lo stomaco lavorava ed era propio lui a dar loro forza e vita, restituendo, in forma di sangue, quel cibo che essi gli avevano con fatica procurato''.
Il consiglio supremo dei neuroni mi osserva dubbioso. Credo di averli convinto. Il loro capo prende tempo e infine ribatte: “in generale, nella vita, senza culo, non si puo’ neanche cacare”.
Maledizione: solo una cosa batte la cultura: la saggezza popolare.
Che ci posso fare se il sistema nervoso autonomo e’ davvero non autonomo e perfino autogestito? Almeno evitate di chiamarlo “simpatico”.
Visto che il post e’ andato in onda in forma ridotta a causa dell’agitazione sindacale,

Comunque non sono l'unico ad avere lotte intestine e confusione mentale:
Leggi qua  e poi qua.