Dopo avere sentito tutte le ipotesi sul diverbio Materazzi-Zidane <riassunte qua> credo che la piu’ probabile sia l’offesa alla madre….anche se trovo intrigante l’ipotesi di un Materazzi fine conoscitore della storia coloniale francese che dice “Harkis” a Zidane.
Una cosa va spiegata: sui campi di periferia la madre e’ un entita’ metafisica, il giocatore di campetti utilizza metasememe e maledicendo la persona che da origine alla vita, maledice l’atto della nascita in generale. Come lo so?
1- Giocavo sui campetti di periferia.
2- Mio padre era un arbitro, mia madre una bravissima persona.
L’offesa alla madre per quanto disdicevole, va presa per quello che e’: la prima volta che ascoltai “The Toaster” inconcerto, il percussionista, continuava a dire: “you, motherfucker!”. All’inizio ci rimasi male poi lo perdonai perche’:
1- Capii che lo ultizzava come interloquire, per prendere tempo, insomma era un ragazzino insicuro
2- Il ragazzino era un ragazzone di 150 kg, che avrebbe potuto fraintendere le mie intemperanze.
Insomma, sui campetti di calcio, la mamma non e’ una persona. E’ un entita’ metafisica, e’ dappertutto, ma non significa niente…come il verbo puffare che di per se, non e’ male: “ieri ho puffato le puffbacche, oggi mi sono puffato in piscina, domani ti mando a puffare in culo”. Nessuno si offende al verbo puffare.
Ora Gallas dice che noi Italiani provochiamo sempre e che vorrebbe spaccare la faccia a Materazzi. Nessuno gli ha fatto notare che una persona non e’ un campione rappresentativo, e se si va per sillogismi Materazzi : Italiani : provocatori = Gallas : Francesi : Violenti e malmostosi?
Forse e vero: possiamo essere dei provocatori, ma sappiamo anche dare le risposte migliori alle provocazioni.
Il genio italico dice: “Yes spaghetto ammeregano mai provogado e mo me te magno”.
Quando la madre di Zidane dichiara: “allora voglio i suoi genitali su un piatto”
Mi fa davvero paura. Un bel piatto di savoir faire non guasterebbe....ma per una volta lasciate stare la nouvelle cousine.
Una cosa va spiegata: sui campi di periferia la madre e’ un entita’ metafisica, il giocatore di campetti utilizza metasememe e maledicendo la persona che da origine alla vita, maledice l’atto della nascita in generale. Come lo so?
1- Giocavo sui campetti di periferia.
2- Mio padre era un arbitro, mia madre una bravissima persona.
L’offesa alla madre per quanto disdicevole, va presa per quello che e’: la prima volta che ascoltai “The Toaster” inconcerto, il percussionista, continuava a dire: “you, motherfucker!”. All’inizio ci rimasi male poi lo perdonai perche’:
1- Capii che lo ultizzava come interloquire, per prendere tempo, insomma era un ragazzino insicuro
2- Il ragazzino era un ragazzone di 150 kg, che avrebbe potuto fraintendere le mie intemperanze.
Insomma, sui campetti di calcio, la mamma non e’ una persona. E’ un entita’ metafisica, e’ dappertutto, ma non significa niente…come il verbo puffare che di per se, non e’ male: “ieri ho puffato le puffbacche, oggi mi sono puffato in piscina, domani ti mando a puffare in culo”. Nessuno si offende al verbo puffare.
Ora Gallas dice che noi Italiani provochiamo sempre e che vorrebbe spaccare la faccia a Materazzi. Nessuno gli ha fatto notare che una persona non e’ un campione rappresentativo, e se si va per sillogismi Materazzi : Italiani : provocatori = Gallas : Francesi : Violenti e malmostosi?
Forse e vero: possiamo essere dei provocatori, ma sappiamo anche dare le risposte migliori alle provocazioni.
Il genio italico dice: “Yes spaghetto ammeregano mai provogado e mo me te magno”.
Quando la madre di Zidane dichiara: “allora voglio i suoi genitali su un piatto”
Mi fa davvero paura. Un bel piatto di savoir faire non guasterebbe....ma per una volta lasciate stare la nouvelle cousine.