C’e’ un posto dove il cielo e’ piu’ azzurro: 3 metri sopra il cielo.
Il fatto che ci siano anche 60 gradi sotto zero e un maggiore accumulo d’inquinanti fa si che lassu’, proprio 3 metri sopra il cielo, vi siano le condizione ideale per stipare i teenagers.
In particolare posizionerei cola' quelli che scrivono sui ponti della mia citta’ cose tipo “A+G 3ms”.... che poi uno lo legge e pensa che i 3 ms (millisecondi) costituiscano la dichiarazione d’amore di un eiaculatore precoce.
Del resto, se considerano come romanzo di formazione di riferimento per la nuova generazione quel libro che e’ un incrocio tra questo film del 1984 e la storia raccontata nel testo di questa canzone dei pulp del 1994, non possiamo lamentarci troppo.
Quando IO mi formai la seconda volta (la prima volta ero un embrione sorridente), crebbi attraverso molti romanzi.
Imparai il valore dell’attesa aspettando i tartari del deserto.
Imparai a fantasticare, cioe’ rendere fantastica la realta’ nell’isola di Arturo e poi a chiedere “ubi est mensa pauperorum” con Greci furbi durante la tregua, ad abituarmi al fatto che certe ragazze siano inarrivabili come Remedios la bella di Macondo o a rimanere ammaliato dagli occhi grandi della principessa delle mille e una notte, che era una Persiana (ma non una tapparella), le Iraniane non sono basse.
Ho paura che la nuova generazione sia troppo imborghesita per sognare e fantasticare.
Piuttosto preferisce, senza troppe aspettative, difendere cio’ che possiede (ovvero cio’ che ha ricevuto dalla famigghia).
Forse si ritroverebbero bene nelle pagine di Moravia.
Io non sono riuscito a finire "la noia".
Si formerano nei valori borghesi per potere lavare questa macchina ogni domenica, troverano una donna da legare a se cioe' facendole disapprendere la capacita' di sognare e vivranno cosi'.
E' tipico delle societa' borghesi....essere cosi' maledettamente borghesi.
Baloccheranno la mente con domande come: dove vanno le oche quando il lago congela non rendendosi conto della loro realta' assurda e considerano disadattati tutti gli altri: coloro che fanno i conti con la realta' e i sognatori.
I primi, come novelli Bukowski risponderanno alla stupida domanda bofonchiando che quando il lago congela le oche se ne possono andare benissimo a quel paese.
I secondi oltre a sapere (perche' l'hanno sentito), che le anatre volano a sud, credono che l'inverno serve a fare riposare l'acqua che ha visto le scorribande, le battagli e gli amori, di Yanez, la perla di Labuan e la tigre di Monpracem.
Il fatto che ci siano anche 60 gradi sotto zero e un maggiore accumulo d’inquinanti fa si che lassu’, proprio 3 metri sopra il cielo, vi siano le condizione ideale per stipare i teenagers.
In particolare posizionerei cola' quelli che scrivono sui ponti della mia citta’ cose tipo “A+G 3ms”.... che poi uno lo legge e pensa che i 3 ms (millisecondi) costituiscano la dichiarazione d’amore di un eiaculatore precoce.
Del resto, se considerano come romanzo di formazione di riferimento per la nuova generazione quel libro che e’ un incrocio tra questo film del 1984 e la storia raccontata nel testo di questa canzone dei pulp del 1994, non possiamo lamentarci troppo.
Quando IO mi formai la seconda volta (la prima volta ero un embrione sorridente), crebbi attraverso molti romanzi.
Imparai il valore dell’attesa aspettando i tartari del deserto.
Imparai a fantasticare, cioe’ rendere fantastica la realta’ nell’isola di Arturo e poi a chiedere “ubi est mensa pauperorum” con Greci furbi durante la tregua, ad abituarmi al fatto che certe ragazze siano inarrivabili come Remedios la bella di Macondo o a rimanere ammaliato dagli occhi grandi della principessa delle mille e una notte, che era una Persiana (ma non una tapparella), le Iraniane non sono basse.
Ho paura che la nuova generazione sia troppo imborghesita per sognare e fantasticare.
Piuttosto preferisce, senza troppe aspettative, difendere cio’ che possiede (ovvero cio’ che ha ricevuto dalla famigghia).
Forse si ritroverebbero bene nelle pagine di Moravia.
Io non sono riuscito a finire "la noia".
Si formerano nei valori borghesi per potere lavare questa macchina ogni domenica, troverano una donna da legare a se cioe' facendole disapprendere la capacita' di sognare e vivranno cosi'.
E' tipico delle societa' borghesi....essere cosi' maledettamente borghesi.
Baloccheranno la mente con domande come: dove vanno le oche quando il lago congela non rendendosi conto della loro realta' assurda e considerano disadattati tutti gli altri: coloro che fanno i conti con la realta' e i sognatori.
I primi, come novelli Bukowski risponderanno alla stupida domanda bofonchiando che quando il lago congela le oche se ne possono andare benissimo a quel paese.
I secondi oltre a sapere (perche' l'hanno sentito), che le anatre volano a sud, credono che l'inverno serve a fare riposare l'acqua che ha visto le scorribande, le battagli e gli amori, di Yanez, la perla di Labuan e la tigre di Monpracem.