Qui in Galles il rugby e’ lo sport “nazionale”.
Del rugby sapevo solo poche cose: che se il calcio e’ uno sport violento il rugby e’ invece lo sport dell’amore (infatti in campo si sprecano gli abbracci).
Ricordo pure una conversazione con un mio amico fiorentino appassionato di rugby che ad una cena spiegava che i piu’ forti erano i neozelandesi, che prima di ogni partita esprimevano cio’ che avevano dentro facendo la Haka.
I fiorentini aspirano la “C” come in lingua inglese si aspira la "H".
Li' per li' non mi sembro’ una grande cose: anche io, se devo participare ad una partita mi assicuro di andare in bagno per tempo.
Rimasi piu’ sorpreso quando disse che facevano la Haka in campo abbassando il busto allargando le gambe, tutti insieme, abbracciati e senza carta igienica (foto).
Da quando sono qua, gli indigeni mi hanno spiegato altre cose: il rugby si gioca in 15, e’ un gioco di contrasto e organizzazione/strategia.
Ogni squadra ha un tipo di gioco preferenziale (gli Inglesi hanno come arma l’alabarda spaziale, i Gallesi, i pugni perforanti, noi il minacciosissimo carettino).
Il carrettino detto Maul (come il cattivo di guerre stellari), credevo consistesse nel mettere un chiosco di gelati semovente in campo, sperando che l’avversario si distraesse, invece e’ un altra cosa che e’ spiegata qua, pero’ ancora non l'ho capita bene bene.
A me l’idea di questo omone rubizzo che accelera al massimo (20 km/h) in autostrada alle 6 del mattino per fuggire alla polizia mi mette di buon umore.
Peccato che sia stato radiato dalla squadra (qui chi rappresenta il paese deve essere serio, a tutti i livelli, mica come certi nostri politici da barzellette: su certe cose non si scherza).
I tifosi Scozzesi in centro erano allegri nonostante la sconfitta ed ho capito che il pubblico del rugby e’ pacifico, colorito e molto pittoresco.
Questo fine settimana c’era Galles-Francia.
Non sono andato in centro: non sono ancora pronto per non vedere migliaia di tifosi col cappellino esistenzialista, le baguette sotto le ascelle e la torre Eiffel sullo sfondo.
Del rugby sapevo solo poche cose: che se il calcio e’ uno sport violento il rugby e’ invece lo sport dell’amore (infatti in campo si sprecano gli abbracci).
Ricordo pure una conversazione con un mio amico fiorentino appassionato di rugby che ad una cena spiegava che i piu’ forti erano i neozelandesi, che prima di ogni partita esprimevano cio’ che avevano dentro facendo la Haka.
I fiorentini aspirano la “C” come in lingua inglese si aspira la "H".
Li' per li' non mi sembro’ una grande cose: anche io, se devo participare ad una partita mi assicuro di andare in bagno per tempo.
Rimasi piu’ sorpreso quando disse che facevano la Haka in campo abbassando il busto allargando le gambe, tutti insieme, abbracciati e senza carta igienica (foto).
Da quando sono qua, gli indigeni mi hanno spiegato altre cose: il rugby si gioca in 15, e’ un gioco di contrasto e organizzazione/strategia.
Ogni squadra ha un tipo di gioco preferenziale (gli Inglesi hanno come arma l’alabarda spaziale, i Gallesi, i pugni perforanti, noi il minacciosissimo carettino).
Il carrettino detto Maul (come il cattivo di guerre stellari), credevo consistesse nel mettere un chiosco di gelati semovente in campo, sperando che l’avversario si distraesse, invece e’ un altra cosa che e’ spiegata qua, pero’ ancora non l'ho capita bene bene.
Due settimane fa andando in centro citta’ per Galles-Scozia era pieno di Scozzesi, coi loro caratteristici gonnellini plissettati.
C’era un atmosfera molto allegra (nonostante la Scozia avesse perso, subendo ben 17 punti negli ultimi 10 minuti).
La gioia era stata tanta che il giorno dopo la polizia ha fermato uno dei giocatori del Galles che, ubriaco, era entrato in autostrata guidando un auto elettrica presa dal campo di golf dell’albergo.C’era un atmosfera molto allegra (nonostante la Scozia avesse perso, subendo ben 17 punti negli ultimi 10 minuti).
A me l’idea di questo omone rubizzo che accelera al massimo (20 km/h) in autostrada alle 6 del mattino per fuggire alla polizia mi mette di buon umore.
Peccato che sia stato radiato dalla squadra (qui chi rappresenta il paese deve essere serio, a tutti i livelli, mica come certi nostri politici da barzellette: su certe cose non si scherza).
I tifosi Scozzesi in centro erano allegri nonostante la sconfitta ed ho capito che il pubblico del rugby e’ pacifico, colorito e molto pittoresco.
Questo fine settimana c’era Galles-Francia.
Non sono andato in centro: non sono ancora pronto per non vedere migliaia di tifosi col cappellino esistenzialista, le baguette sotto le ascelle e la torre Eiffel sullo sfondo.
Ho visto invece il Galles galleggiare e poi perdere 20-26 in un pub qua vicino .
La partita di rugby m’e’ piaciuta. Ancora di piu' l'atmosfera.
Vedro’ di prendere dei biglietti per Galles-Italia.
Devo solo imparare l’inno nazionale Hen Wlad Fy Nhadau (terra dei nostri padri) e trasformare il mio vestito da pancake gigante in una pizza.