Friday 13 December 2013

Paralipomeno della batracomiomachia

Ecco e' fatta, con quest'ultima puntura anti-trombo, posso archiviare questo ultimo periodo.
Tutto e' iniziato qualche settimana fa, quando sono finito all'ospedale dove mi han detto che avrebbero dovuto operare.
Scappato dal terribile sistema pubblico sanitario inglese, sono tornato in Italia che, avra' mille problemi, ma ha ancora un sistema sanitario e delle professionalita' degne di un paese civile.
L'ospedale e' un luogo di sofferenza, ma anche teatro di tante piccole cose che fanno ridere.

E' il caso di Fatima, una signora che assisteva il marito, nella mia stanza.
Fatima ha lasciato il Marocco 40 anni fa ed ora parla il maniera colorita usando indistintamente l'italiano e l'arabo.


Una sera, parlava col marito, Dice una cosa in arabo, il marito, stordito dai farmaci, non capisce.

Ripete la frase con piu' veemenza. Il marito non capisce.
Ripete la frase in arabo una terza volta, e' arrabbiata e aggiunge: "oh, ma che parlo arabo?".
Si rende conto dell'ironia della situazione e si mette a  ridere.
A volte basta davvero niente per stemperare una grande tensione.
Un giorno, arriva un vecchietto battagliero, accompagnato da una moglie minuta.
Ci informa che lui sara' velocissimo, operato in day hospital, se ne tornera' a casa.
Mette il vestitino verde e va in sala operatoria.
Dopo appena venti minuti arriva un letto,la moglie guarda il degente. L'infermiere intima alla moglie di spostarsi, rimette il letto al suo posto e dice sorridente: "ora puo' prendersi cura di suo marito".
La donnino lo guarda e dice: "ma questo non e' mio marito!".
Avevano sbagliato persona. In effetti avevo notato qualcosa di strano: com'e' che per un intervento alla gamba gli avevano rasato il capo rendendolo calvo?

Il momento piu' brutto di tutta quest' avventura e' stata poche ora dopo la mia operazione.
L'infermiere dice: "o riesci a urinare col pappagallo, o dovro' metterti un catetere".
Penso tra me e me, il catetere no: sara' dolorissimo.
Chiudo le tende attorno a me e rimango solo col pappagallo.
Purtroppo oltre le tende ci sono i miei compagni di camerata e i loro parenti (e tutta la loro razza) che, essendo del palermitano, tendono a fare una vucciria.
Non essendoci la giusta atmosfera, non c'e' modo di riuscire a buttare via la maledetta anestesia.....proprio in quel momento arriva un SMS.


E' un mio amico che si scusa di potere essere presente nel momento del bisogno.

Penso tra me e me che nel momento del bisogno, in realta', meno gente c'e', meglio si sta.
Poi per fortuna riesco nel mio intento.
Dopo qualche giorno sono di nuovo a casa, in perfetta forma, anzi, meglio di prima.


Archiviato l'intervento, rimane solo un pizzico della puntura anti-trombo (serve a prevenire che almeno oggi si trombi), ma domani e' un altro giorno.

1 comment:

yetbutaname said...

mi rallegro con te della buona riuscita
ora sei in forma per affrontare le feste
auguri per tutto
ciao