Saturday 11 March 2006

BEAUTY IS IN THE EYE OF THE BEER TENDER

Dresdensunset
Quando ero piccolo mio padre mi regalo’ un libro in cui si vedevano monumenti del mondo antico come sono oggi: rovine morte.
Eppure, almeno in questo libro, per magia, si potevano sovrapporre dei lucidi che aggiungevano le parti mancanti rivelando lo splendore e i colori di quando quel monumento era stato appena costruito.
All’improvviso, nella magia comparivano fontane e giardini attorno alla Zisa che fu costruita nel Giannat al-ard ovvero "giardino- paradiso della terra” ma oggi e’ assediata da case e terra secca, l’Acropoli riacquisiva I pezzi persi quando il partenone venne usato come polveriera; l’austero Colosseo tornava a essere uno stadio vociante con tanto di bandiere e statue…..e improvvisamente volevo bene a genti mai conosciute, mi sentivo orgoglioso di discendere da loro e pensavo alla bellezza dell’essere umano.
Mi guardo attorno, vedo nebbia (quindi non vedo niente) e mi chiedo se sotto la neve ci siano o meno i semi che creeranno i segni per il mondo che lasceremo a quella massa indefinita (e un po’ grigiolina) che chiamiamo posteri.
Ora chiudo gli occhi e quando li riapro voglio un mondo migliore, non una finta magia di lucidi, ma una descrizione di quei semi, un motivo per cui sperare, anche se oggi la nebbia copre tutto.

Wednesday 8 March 2006

TORTACCIA MALEDETTA

Ricevo un invito per un compleanno.
Ognuno deve portare un dolce tipico del suo luogo di provenienza.
Ok, facile, mi tocca la CASSATA SICILIANA.
Su internet trovo la ricetta che inizia con: “La cassata siciliana non è un dolce poi così difficile da preparare” .
Dopo 5 minuti mi convinco che forse e’ meglio passare a qualcosa di piu’ semplice:
Non tutti sanno che il dolce tipico Siciliano e’ l’APFELSTRUDEL decorato con i carretti siciliani.

Incominciamo:
Fare la fontana con la farina (?) <io conosco un certo tipo di fontane ma non sono fatte con la farine.
Chiamo casa per chiedere lumi a mia madre, non c’e’, e’ in palestra.
Mio fratello mi da la sua definizione di farsi Fontana ma qualcosa mi dice che e’ fuori strada>.
e al centro mettere una noce burro morbido <una noce di burro e un burro di noccioline saranno la stessa cosa? Spero di si, cosi’ elimino ‘sto “stuffuso” burro di arachidi che ho comprato a NY> e 4 cucchiai di acqua tiepida <ne metto 5 cosi’ posso fare il figo e dire che ho I miei segreti in cucina>. Battere la pasta sul piano di lavoro, ripetutamente <Ok, ma io sono sempre per la non violenza>. Farla riposare per 30 minuti sotto una pentola riscaldata in precedenza (?). Sbucciare le mele, tagliarle a fettine ed unirle all'uvetta, ai pinoli, ai gherigli di noce, alla scorza di limone, allo zucchero e alla canella <si, e poi magari sotterrare mezza patata in una notte di plenilunio>. (…) Aggiungere sopra la pasta le nocciole triturate e molliche di pane quanto basta <Ok. Quanto basta? Che cavolo di protocollo e’ se non mi dici quanti microgrammi ci vogliono?>, dopodiché adagiarvi le mele, cospargere di zucchero e arrotolare la pasta bene, chiudere bene le estremità e dare la classica forma a ferro di cavallo. Infornare a 180°C per un'ora. Servire tiepido, polverizzato <ok, sto minacciando la pasta: se non mi dai 1000 euro entro un ora e in biglietti da piccolo tagli, ti polverizzo con lo zucchero a velo>.

E' risaputo che nessuno cucina bene come la mamma (eccetto forse la mamma della mamma).
O forse qualcun'altro: la pasticceria di fronte casa mia!!! 

Sunday 5 March 2006

Una parola ben assestata colpisce come un pugno.

Tante parole insieme, a volte perdono il significato e confondendosi col rumore di fondo.
Mi piace credere che se gli uomini tutti  ameranno i loro simili  (e daranno spontaneamente in misura alla loro capacita'  sopperendo ai bisogni di ciascuno) creeranno un paradiso in terra....o comunque un mondo migliore.


Non voglio discutere sulle singole indicazioni  perche' ognuna meriterebbe un post a parte (ma ascoltate la "canzone del post" che le tratta un po').
Se la religione diventa un manuale di comportamento, un galateo etico.
Il paradiso in terra sara' secondo le regole della citta' di Ave Maria.
CANZONE DEL POST:  Avanzi sound machine (Corrado Guzzanti) "Rokko e i suoi fratelli - Laico Reggae" Ascoltatela cliccando qua.
Ringrazio "UnaStranaStrega" che mi ha insegnato a mettere i link

Thursday 2 March 2006

Justice for genitors (beati coloro che hanno sete di giustizia perche’ saran giustiziati)

bimboatFase 1- L’attesa: Se la vedo con una pipetta in mano la stronco, quando nascera’ la mettero’ davanti al televisore per farla diventare come il nano, litigheremo un casino, ma avro’ la vecchiaia assicurata.

Fase 2- Il pupo non dorme di notte, il papa’ sta sveglio.
La prima parola che dice e’ “il piccolo dittatore” visto che se lo sente ripetere tante volte crede, che sia il suo nome. Appena vede gente, come reazione allo stress si addormenta come un angioletto facendo passare il papa’ per esagerato.

Fase 3- Dare stimoli e imput: Dana (1 anno) “li vedi questi pennarelli? Lo vedi questo foglio bianco? Io butto tutti I colori sul foglio e tu me li ordini tutti dall’infrarosso all’ultravioletto”.

Fase 4- mia cugina Elena (9 anni) “Dei libri che mi hai date avevo iniziato a leggere solo “Il piccolo Principe” ma ho lasciato perdere subito perché non mi appassionava: troppa filosofia per I miei gusti e poi tutti i concetti che c’ erano da capire io li avevo già capiti un secondo dopo che ero nata”.
Magari perche’ al momento non conto di creare Falloppietti….ma siamo sicuri ne valga la pena?

THE DARK SIDE OF THE PREGNANCY

bimboatPhase 1- the waiting: if I’ll see it with a pipette in the hands I will slap it. When it will be born I will put it in front of the screen to make it become like our premier, then we will have big fight but it will ensure  my retiring time.

Phase 2-the baby does not sleep in the night, the dad should stay awake too.
The first word it says is “the little dictator” because it always listen this words it thinks is its name. When see people around it fell asleep like a little angel and all the guest think that the dad is overreacting.

Phase 3- giving cues: Dana (1 years old) “Do you see all these pencils? Do you see this white sheet? I through them on the paper and you should order them from the infrared to the ultraviolet”.

Phase 4- my cousin Elena (9 years old): “The books you gave me I started to read “the little prince” but I gave up because there is too much philosophy and all the concepts in there I knew already one second after being born”.

May be is just because I don’t plan to reproduce myself….but are you sure is worthwhile?

Monday 27 February 2006

LA RAGAZZA DAGLI OCCHI DI LUPO

a68E io penso fu -- quel senso di inevitabile vittoria sulle forze del Vecchio e Malvagio. Non nel senso cattivo o militare del termine; non avevamo bisogno di quello.
La nostra energia avrebbe semplicemente prevalso. Non aveva senso combattere--dalla loro o dalla nostra parte. Avevamo tutto l’impeto, stavamo correndo sulla cresta di un onda alta e bellissima. Adesso, --, puoi salire su una collina a Las Vegas e guardare a Ovest, con il giusto tipo di occhi puoi quasi vedere il punto in cui l’acqua arrivo’, il posto dove l’onda alla fine si ruppe e infine torno’ indietro. <furia e delirio a Las Vegas>
Questa foto e' del "68....io non ero ancora nato, ma avrei voluto esserci.<la foto dovrebbe essere presa da “Il corriere della sera, ma non ne sono sicuro al 100%”> In quegli occhi vedo la profondita' e anche La “rabbia” di un epoca in cui tutte le decisioni avrebbero potuto cambiare il futuro del mondo perche' le persone per la prima volta non erano piu’ semplici unita'.
Puoi capire dentro le persone solamente da un pensiero come da uno sguardo?
Puoi ricreare con il dialogo quel senso di appartenenza a un gruppo?
Si puo’ non guardare solo se stessi e sognare insieme un mondo migliore in cui vivere?
Sarebbe bello mettere una canzoncina adatta al post, siccome non sono capace di aggiungerla, io vi do il titolo e voi ve la canticchiate leggendo.

THE GIRL WITH THE EYES OF A WOLF

And that, I think, was -- that sense of inevitable victory over the forces of Old and Evil. Not in any mean or military sense; we didn't need that. Our energy would simply prevail. There was no point in fighting - -on our side or theirs. We had all the momentum; we were riding the crest of a high and beautiful wave. So now, -- you can go up on a steep hill in Las Vegas and look West, and with the right kind of eyes you can almost see the high-water mark - -the place where the wave finally broke and rolled back. < Fear and Loathing in Las Vegas>

This picture is from the “68…I was not yet born, I wish I could be there.<the picture may be taken from “il corriere della sera” but I’m not 100% sure>

In that eyes I see the depth and the “rage” of a period in which all the decisions might have changed the future of the world because for the first time fellow were not just single persons.

Can you understand inside a person just looking the thoughts, the looks?

Can you recreate by dialogues that feeling of being part of a group?

Can you forget for a second yourself and initiate to dream altogether a better world to live in?

It would be nice to have a signature tune fitting with the post but, because I’m not able to add it I’ll give you the title and you can sing it while reading.