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Wednesday 21 March 2007

Stat Rosa pristina nominae nomina nuda tenemus (parte prima). Sono ancora  a Cambridge e non ho troppo tempo da dedicare al blog.
Vi lascio col capolavoro dell animazione Polacca "Katedra" che un po' c'entra col prossimo post (forse).
Come faccia a conoscere il capolavoro dell'animazione Polacca? Me lo chiedo pure io....
So solo che se la mia mente fosse un hard disk, l'80 % delle informazioni sarebbero spam.


Intanto vi ho aggiornato l'altro blog. Per le nuove avventure del ciclo Bretone se ne parla la settimana prossima.


Sunday 4 March 2007

Eclissi

C’e’ una bella luna piena stasera.
C’era una luna grande sul mare di Grecia. Mio nonno era un postino mandato in guerra. 
Mi raccontava che i Greci erano brave persone e dividevano il pane come noi. Certe cose, sotto questa luna, non cambiano mai.
Ora una nuvola lunga passa davanti alla luna. Fa un po’ freddo.Faceva freddo dove l’altro  nonno faceva il soldato. Lui era falegname. Da soldato lo misero a fare porte sulla frontiera. Fuori faceva freddo. Dentro facevano porte. Molte cose, sotto la luna, non cambiano mai.
Il pesco e’ fiorito, qua nel giardino. La luna non ha piu’la sua solita forma.....e’ iniziata l’eclisse, un primo pezzo scompare.
Vidi un bel fiore e l’ avrei potuto lasciare vivere. Lo regalai alla ragazza piu’ bella di tutte. Speravo di poterli vedere appassire felicemente insieme.
L’eclisse rende inquieti gli animali, l'uomo e'  un animale. La luna e’ scomparsa del tutto. Sono l’unico qua fuori che sembra accorgersene. Se non ricomparisse piu’?
Ai tempi del liceo c'erano i libri 100 pagine-mille lire,  a volte saltavo il pranzo e leggevo, Poe, Hesse e Bulgakov. A volte ne valeva la pena, a volte lasciavano solo un buco nello stomaco.
La sfera ricompare, le leggi della natura sono piu’ serie di quelle degli uomini. Quando sorgera’ il sole, in pochi ricordano quei momenti in cui il tempo, come questa notte, s’e’ fermato.***
E' strano sapere niente delle persone con cui abbiamo condiviso tanto. Hanno preso strade diverse. Se le penso ancora, vuol dire che ancora mi dispiace che non siano piu' accanto a me.
Ora la luna e’ quasi piena. Fa freddo. Chiudo la finestra guardo la valigia ancora vuota da riempire.
Gli Al Darawish cantano:
“Cosa strana….e’ questa vita, amico mio, ora ridi, ora piangi, chissa’ se mai riuscirai a capirne il significato.
parole….magari parlassero ad un anima che grida la sua domanda con voce forte e lontana.
tempo….in te abbiamo un giorno nuovo, magari sgorgasse dale tue labbra il racconto della fine dei nostri giorni.”
Hanno ragione.
Gli antichi Greci credevano che la luna fosse una dea chiamata Selene...oggidi’ credo sia una pornostar...siamo decadenti (nella fotina, Sailor Moon). Mischiamo le beghe umane con tutto cio’ che e’ magico. Quando il saggio indica la luna, lo stolto grida “Forza Italia”.

Friday 16 February 2007

Vieni avanti Kyotino.

Oggi ricorre l’anniversario della firma del protocollo di Kyoto.
Questo documento si propone di ridurre le emissioni di CO2  che stanno causando un surriscaldamento globale.
Questo fenomeno portera’ degli inverni tiepidi e rendera’ fertilizzabile la Scandinavia, anche da gente del Sud Europa come noi che sa solo che quando una Svedese ti chiedede di passare la notte con lei....saranno 6 mesi di vita intensa.
Tuttavia l’amore che sento per tutte le creature in via d’estinzione, dalla foca monaca (che non si riproduce per un suo voto di castita’), alle bionde amazzoni Scandinave (se non ci credi clicca qua), mi spinge a invitarvi ad un migliore utilizzo delle energie.
Bisogna iniziare a pensare seriamente a come ridurre gli sprechi d’energia e a come rendere piu’ critico il nostro consumo.
Anni fa, era facile scegliere i prodotti secondo la nostra convenienza. Oggi, dobbiamo aggiungere al calcolo della “nostra convenienza” anche il rispetto dell’ambiente. Per esempio premiando forme di consumo meno inquinante (CH4) e continuando a boicottare le compagnie petrolifere piu’ spregiudicate .
Purtroppo anche il risparmio energetico non offre a tutti le stesse possibilita’. Se vivete nella Barbagia e avete convertito la vostra vettura  a Metano, trovere seccante lo scoprire che il primo distributore e’ a Genova.
Vieppiu’, figli di Titiro, non so quanto vi potra’ fare piacere scoprire che le mucche producono 40 l di Metano al giorno (ebbene si, il surriscaldamento del pianeta e’ causato ache dalle loro flatulenze), ma ancora non si e’ riusciti a sfruttare questo giacimento.
Risparmio energetico significa anche rispetto delle risorse a tutto tondo e, per esempio, introdurre un regolatore di flusso che mette aria nel flusso dell’H2o permette di diminuire il suo consumo.
Ovviamente chi vive in Sicilia e’ dispensato da tutto cio’. Noi abbiamo un regolatore di flusso negli acquedotti stessi. Un acquedotto che perde piu’ di meta’ dell’H20 che trasporta non necessita altre riduzioni.
Il nostro governo, con l’ultima finanziaria, si sta spendendo a fondo per il rispetto del protocollo, purtoppo altri governi non fanno lo stesso.
Secondo me, una certa economia di cui non voglio fare il nome per non essere tacciato di antiamericanismo cerca anche di peggiorare la situazione. Se fra qualche anno le cose peggioreranno al punto da doversi introdurre norme molto restrittive, i paesi “avanzati” che producono elettodomestici ad alta tecnologia (classe energetica A), ne trarranno vantaggio ma i paesi come Brasile e Cina che, pur avendo un economia in espansione ancora non producono questo tipo di bene, subiranno un arresto....ma possiamo noi, forse, fare rattristare la ragazza di Ipanema? -Domanda retorica, la risposta e' no-

Pero’, oltre all’impegno politico, e’ importante dare il nostro contributo. Oggi (vi si chiede di fare un ora di silenzio energetico dalle 18.00) e nel futuro.
Basta adottare piccoli accorgimenti: non chiamare due ascensori o meglio, almeno in discesa, fare le scale a piedi, spegnere i led delle tv e favorire il trasporto pubblico a quello privato.
Visto che io vado a piedi e sono anche un po’ bastardo, lo favorisco a modo mio: quando vedo un autobus, non lo faccio rallentare (40 persone arriveranno un po’ prima al lavoro).
Stamattina ho visto vicino alle striscie un hummer americano con una targa francese.....e’ stato piu’ forte di me: zoppicando, fermandomi per riallacciare una scarpa,  ho impiegato 5 minuti ad attraversare.
Se al Big Jim che lo guidava e’ rimasto un neurone, la prossima volta prendera' l’autobus.
Altre informazioni sulla campagna “m’illumino di meno” le trovate nel link qua  a Sx. Se avete 29 secondi date un occhiata al viseo su questo sito. La prossima settimana post su “disco, gioia e rivoluzione”.
Aggiornamento dalla manifestazione d Vicenza:
16:02 Applausi agli "Americani contro la guerra"
Con lo slogan ''Not in our name'' è in piazza anche un gruppo di cittadini statunitensi "per contestare che esista solo l'America della guerra". La loro presenza a Vicenza è tra le più applaudite del corteo.
Un altro mondo e' possibile.

Tuesday 30 January 2007

Langue d’Oc et d’Oil vs l’homme D.O.C. & oil

Per discutere con coloro che parlano i linguaggi neolatini, in particolare i Francofoni, e’ necessario imparare i loro idiomi. Quelli che invece parlano le lingue di origine Sassoni (Sassofoni?), ad esempio i tedeschi, in genere parlano un buon inglese.
Visto che con l’Inglese non posso comunicare con non-scienziati, commesse del supermercato etc. ho intrapreso lo studio della lingua autoctona.
Al momento, dopo meta’ corso, parlo Francese come Zola, il calciatore, non l'  Emile.
La gente che frequenta il corso viene da tutto il mondo.
Una ragazza dello Zimbabwe indossa eleganti tallieurs, ma con treccine etniche. Una pelle nerissima e bellissima. Come l’ebano. Una pantera. Rappresenta la bellezza esotica dell’Africa piu’ nera. Il suo nome e’ Bianca.

C’e’ anche un giornalista Australiano. E’ un po’ diverso dai giornalisti Australiani che siamo abituati a vedere: durante le lezioni non molesta coccodrilli, ne’ importuna cetacei. Forse i giornalisti Australiani hanno imparato che anche gli animali apparentemente piu’ innocui, se vogliono, sanno difendersi....e pensare che ci fu chi promulgo' perfino leggi in difesa della razza.

Ogni lingua ha le sue peculiarita’. In Tedesco, il verbo va alla fine della frase nelle principali. La cosa puo’ sembrare illogica. Ma ha un suo scopo: avete mai visto un tedesco interrompere l’altro?
Stranamente, anche il dialetto Siciliano segue la regola del verbo alla fine, ma li’, nelle discussioni piu’ animate si assistono a continui interrompimenti di fronte.
Con frasi sempre piu’ brevi e serrate e da allocuzioni quali
“Cchiu curnutu di na cartedda di babbaluci, si” (porti piu' corna in capo che un grosso contenitore riempito da lumache), alla fine le discussione si  sintetizza in  elenchi di parole con funziona aggettivale, di cui si prega di notare il climax fino allo spannung: "‘nfami (traditore), sbirru (birro) e curnutu (vedi le escargot) etc.
La cosa piu’ difficile nel Francese non e’ la grammatica ma la la pronuncia della “R” che deve essere schiacciata sul palato con la lingua che batte sui denti, poi sbattuta contro un muro e colpita con un maglio d'acciaio. La persona che la pronuncia meglio e' una Texana dalle vocali un po' troppo aperte, ma con una "R" perfetta: come se ci avesse posteggiato sopra un bufalo.
Comunque, le lezioni continuano e prego (vedi foto con "me" andato in Bianco) di avere presto abbastanza vocabolario per convinvere le indigene a concedermi le di loro grazie. Putroppo dovro’ aspettare un po’: e’ difficile conversare con le damigelle potendo contare solo sul presente dei verbi della prima coniugazione....
Vi ho messo un file audio con una canzone degli Offlaga Disco pax, dal CD "Socialismo tascabile (prove tecniche di trasmissione)" (vedi qua a Sx, nella sezione ultimi media/fotine e fotone) mi piacciono molto le parole.
Sappiate che il primo minuto puo’ lasciare basiti, ma poi si sviluppa. Buon ascolto.
Riflessi sull'attualita': dall'archivio di Reponline vi ricordo quest'articolo.

Thursday 18 January 2007

Uomini e camper: le déclin de l'empire américain

Quel giorno i Cretesi si godevano la bella giornata di mare e sole: chi combatteva la piovra, chi saltava sui tori etc.
Intanto l' architetto Nimrodio inventava le colonne Cretesi, non come tutte le altre ma, rastremate verso il basso, a sfidare le leggi della fisica. Questo accorgimento estetico si diffuse presto in tutta l’isola.
Al primo grande terremoto tutti quei palazzi vennero giu’ e la civilta’ Cretese fini’.
Quando una civilta’ e’ destinata all’estinzione i segni si vedono prima, ma e' difficile valutarli. Due post fa, parlando della fine di una cultura, qualcuno ha suggerito varie ipotesi, questa e’ la mia.
I segni del declino dell’impero Americano arrivarono ben prima della mia nascita, nel 1973. La data e’ stata determinando in seguito alla lettura attenta degli antichi manoscritti presenti negli archivi della mia casa di studente universtario: la collezione completa di Topolino “1966-1976”.
Ma forse e’ meglio raccontare tutto dall’ inizo: dagli anni ‘60.
In quegli anni Barbara Millicent Roberts (detta Barbie), top model di successo arrivo’ in Italia. Lei, giovane e indipendente venne messa da un giocoso fato insieme a Big Jim. Questi era un giuovine Italico, cresciuto nella campagna sterminata di una provincia che per lui, pero’, era troppo stretta.
Poi finalmente arrivo’ la bella Americana a fare coppia con lui e tutto cambio’. Certo, era piu’ basso, a volte si chiedeva se fosse davvero lui l’uomo degno di cotanta fortuna, non poteva dedicarsi piu’ agli sports, ma c’era l’amore, e tanto bastava. Lei intanto era diventata figlia dei fiori e obbligava a coltivare nei suoi poderi piante ricche di delta-8-tetraidrocannabinolo.
Ma un infelice giorno arrivo’ Ken. biondo, ricco, con il macchinone, raffinato. Ill lusso era frutto dei proventi delle attivita' illecite che gestiva dal suo attico, a Parigi. Concupi’ e irreti’ la bionda che forse, s’era gia’ stancata della vita di campagna. Seguirono un paio di anni in cui Barbara viaggiava tra America, dove si presentava con Ken; e Italia, dove si accompagnava a Big Jim.
Ma ormai lei si era montata la testa, ogni volta tornava differente: era Barbie astronauta, presidente d’America, rockstar, pilota d’aereo militare etc.

Alla fine lei lascio' Big. C’e’ chi dice che lui si sia dato all’alcool e che venga oggi chiamato col nome di Big Gin. Chi crede che ora sia un mercenario chiamato Gi-Joe.
Di certo tutto cambio’ e in peggio, nel 1973.
Quell’anno Big Jim provo’ a riconquistare il cuore di Barbara, lavoro' tanto e con sforzi inani le regalo' un camper con cui andare in vacanza. Purtroppo, in un classico esempio di eterogenesi dei fini, Barbara accetto’ il regalo, ma qualche mese dopo lo trasformo’ nel camper di Barbie: stesso
modello, ma con un colore piu' sbarazzino, e ci ando’ in vacanza con Ken (confronta le foto).
A volte mi chiedo quanto migliore sarebbe il mondo oggi se l’Italico  buon giuovine fosse riuscito nel suo intento di riconquistare la tracotante Yankee...

Monday 8 January 2007

Catena di S.Antonio, ballo di S. Vito, fuoco di Sant’Elmo, le strade di San Francisco e San toro (il ritorno in rai).

La principessa Shehrazade mi “costringe” a continuare una catena di Sant’Antonio. L’infausto giuoco consiste nel rivelarvi 5 cose che non sapevate di me….e che probabilmente non volevate sapere.
Svolgimento:
1-Quando conosco una persona e mi faccio un opinione, a volte ci azzecco a volte no, ma quando leggo in un romanzo la descrizione di un personaggio, raramente mi sbaglio.
Montalbano, lascia Livia e trovati una picciotta come si deve che quella mi stava sui cabbasisi gia’ dal primo romanzo in cui comparve.

2- Io non ballo, amo la musica ma non ballo, pogo, canto, vado ai concerti ma non vado in discoteca. Una volta il professore in gita disse che se volevamo andare in discoteca ci dovevamo andare “o tutti o nessuno”, io dissi “nessuno”, ma “Tutti” non erano d’accordo. Cosi', discesi in una discoteca e mi ci addormentai….perche’ una cosa va detta” I divani sono proprio comodi….qualcuno, in Andalusia  dove ero per un Erasmus dichiara di avermi visto guidare dei trenini dopo svariati Cuba Libre…tuttavia non vi sono prove di tali fenomeni paranormali.

3- La prima canzone che trovai bellissima fu una canzone dei “Persiana Jones e le tapparelle maledette” finita per sbaglio nella playlist di una festa tra I Sonic Youth e gli Urge Overkill….la sto ascoltando in questo momento e mi piace ancora….il che la dice lunga sulla mia capacita’ di maturare col tempo.

4- La vita e’ come un ponte, attraversalo pure, ma non costruirci mai una casa sopra. Ho cambiato troppe volte casa ed ancora non ho messo radici da nessuna parte, quado mi saro’ stancato di tutto, scappero’ in Sud America. Se dovessi chiudere il blog, sapete dove cercarmi, io sono cosi’, ma immaginatemi coi baffi finti e il sombrero, tanto, se mi troverete faro’ finta di non riconoscervi.

5- Il blog mi piace, anche se finora ho conosciuto di persona solo due persone. C’e’ una donna intelligentissima con cui mi piacerebbe andare a cena per parlare della sua vita cosi’ incredibilmente vissuta. Ma secondo voi (detto senza ironia) quante possibilita’ ho che Rita Levi Montalcini legga il mio blog e mi contatti?

Intanto, nel gioco maledetto includo I seguenti blogger: Scraffy, Supertriglia, Zibibbone, LettriceM, FalenaEbbra e Nameless10.
Giovedi’ verra’ pubblicato un incredibile post che contiene (tra le altre) le seguenti parole: "Pele’", "coño", "ninfe boschive", "Panozi e sfitinzie" di sicuro, e forse anche "eterogenesi dei fini" e "lo pneumatico".

Sunday 31 December 2006

La storia ti parla, non fare lo gnorry.

Sembra che le prossime elezioni locali verranno vinte dalla destra…cosa mi preoccupa? Niente, solo il fatto che l’ultima volta che vinsero si mise fine alla civilta’ classica.
Nel quinto secolo a.C. Atene aveva gia’ inventato la democrazia e ne aveva affinato I meccanismi: Pericle, per esempio aveva utilizzato I soldi della cassa del mezzogiorno (lega di Delo) per costruire l’Acropoli.
Dall’altro lato della cortina di bronzo v’era l’altra superpotenza: la piccola Sparta, che, per non perdere il controllo di un grande territorio aveva dovuto sopprimere le rivolte grazie al suo esercito (molto discusso l’invio dei carri armati a Praga nel ‘68).
Questi due blocchi si erano contrapposti in una guerra, poi ci fu una tregua.
Ma lontano, nella Magna Grecia, un amministratore ebbe un idea.
Egli non era Kalos e nemmeno agathos, chiamiamolo, nanos upotrikos e non gli faremo torto.
La citta’ era piccola ma fiorente, aveva (ed ha) un teatro (foto Sx), aveva (ed ha) un tempio (foto Dx), stranamente costruito lontano dalla citta’, sulla collina di fronte.
Questa era stata un idea dell'amministratore per una grande opera.  Un ponte che collegasse le due colline. L’idea gli era venuta in mente visitando il suo antidemocratico amico, reggente di Sparta e, per questo, avrebbe voluto chiamare l’opera, una volta ultimata “il ponte di Messenia”.
Per risolvere il problema della pressione dell'eterna nemica Selinunte, invito’ gli ambasciatori ateniesi e richiamò nella sua citta’ l’oro delle altre due citta’ di popolazione Elima (Alicia e Iccara).
Gli Ateniesi, vedendo la ricchezza esibita dal venditore di tappeti sentirono un incredibile bisogno di esportare la loro democrazia e attaccarono Siracusa, colonia di Sparta per dare una lezione a Selinunte che era, a sua volta, colonia di Siracusa.
Cosi’ la Guerra divenne "mondiale", Atene assedio’ Siracusa con 25.000 uomini ma perse sul fiume Assinaro. Qualche anno dopo Atene era governata dai 30 tiranni nominati da Sparta che misero fine alla democrazia. La città Elima, sopravvisse (con un cambio di amministrazione).
Qualche anno fa il suo nome è stato ripreso e dato.....ma ad una città che a quei tempi nemmeno esisteva.
Oggidì, mentre a Roma si parla di riesumare la balena bianca, qua in Sicilia ci si saluta gia’ dicendo: “Chiamatemi Ismaele”.
Si sono gia’ preparati un paio di partiti di centro e di centro-centro che pensano di candidare uno che ha patteggiato una condanna per associazione mafiosa. A sinistra secondo l'antica tradizione, ci si divide e a destra si parla già del vittorioso dopo elezioni.
S'io fossi il presidente dell'America, da oggi non dormirei sogni tranquilli.

Monday 4 December 2006

Io posso anche credere in Babbo Natale. Ma lui, crede forse in me?

ATTENZIONE: per I temi trattati, la lettura del seguente post e' consigliata solamente ad pubblico adulto.

Le macchinine si sfidano sulle traccie del tappeto persiano, al comando la Ferrari Spazzaneve che l’anno scorso ha  vinto il campionato di Formula 1.
Sulla sinistra, la montagna del plaid rosso e’ piena di indiani che vivono in pace.
A destra I soldatini blu (dell’ONU) sorvegliano la pace.
La situazione e’ un po’ stazionaria.
All’improvviso capisco cosa manca: il treno della prateria.
Con quello gli indiani potrebbero inviare I loro prodotti in citta’, alternativamente potrebbero assaltarlo (e I soldatini, previa richiesta ai miei genitori anti-militaristi) potrebbero intervenire. Infine gli indiani potrebbero andare in citta’, essere corrotti dalla civilta’ occidentale e rubare una macchina che potrebbe essere inseguita dalle altre che al momento stanno inutilmente in fila indiana.


Cercai subito di  scrivere una letterina a Babbo Natale e richiesi un trenino.
La mia zia chiesofila mi disse: “perche’ non lo chiedi a Gesu’ Bambino”?
Io risposi che Babbo Natale mi sembrava piu’ affidabile: la scatola era grande, e Gesu’ Bambino potrebbe avere avuto problemi….magari Gesu’ adulto no, ma quello bambino…


Quell’anno ero stato buono (al 96 %), ma cio’ nonostante tu mi portasti un autotreno con le macchinine. Vergogna.
Tre mesi dopo, a una macchinina si ruppe lo sportello.
Piangevo, (giustamente) come un disperato. Mio padre, che allora aveva 28 anni, mi disse che solo cosi’ si potevano vendere nuove macchinine e permettere agli operai di guadagnare abbastanza da mantenere bambini come me.
Io piansi piu’ forte: non potevo credere che il consumismo facesse bene agli operai. Inoltre, in quel momento, I figli della classe operaia, per me, potevano morire tutti.


Allora mio padre mi porto’ a vedere il giro d’Italia che passava vicino casa…faceva freddo giu’ al Nord.
Io ero piccolo e con tutti quei vestiti addosso sembravo un bambolotto (tenevo le braccia in fuori) tutto occhi. Cio’ nonostante, cio’ che vidi fu un vortice di colori velocissimo, poi la gente se ne ando’... Lo trovai interessante quasi quanto guardare la lavata dei capi colorati in lavatrice. La mia amichetta Mara s’era pure presa una borraccia in testa.
Insomma, quel giorno era proprio andato male (tant’e’ che anche se avevo tre anni me lo ricordo ancora).


La sera, pero’, vedendomi giu’ mio padre mi porto’ una scatola grandissima e colorata. Mi disse che me la portava Babbo pasquale, ma che non dovevo dirlo a nessuno (infatti, esisteva gia’ da allora il reato di diffusione di notizie false, esagerate o tendenti a turbare l’ordine pubblico).


Forse fu li’ che smisi di credere in te o forse no.
Pero’ questa mattina, quando ti ho visto penzolare dolcemente cullato dal vento, fuori da un balcone, appeso come  Mussolini, ammetto che un po’ m’e’ dispiaciuto

Monday 6 November 2006

I'm back: new post coming soon.


He vuelto y estoy preparando un nuevo post.
Ego sum ivi, nunc, ubi est mensa pauperorum?
Ich bin hier, next haltestelle Pirnasherplatz.
Je sois ici et je sois Chaterine Denueve

Domani connetto de neuroni e sostituisco sta cosa che ho appena scritto vi racconto cosa ho fatto in questi giorni.....a proposito grazie a tutti per gli auguri.

Monday 23 October 2006

POST #50

Prendo il trenino in una giornata di sole. Comprero’ I mobili che mi accompagneranno per questi anni.

Per strada vedo una bici a cui qualcuno, nella notte ha sottratto ruote, sellino e tutto il resto.
Ginevra e’ come Palermo: una cosa simile successe a un mio amico che aveva lasciato il suo scooter, una notte, allo ZEN (Zona Espansione Nord: un quartiere di Palermo): un lavoro, veloce, pulito, da esperti. Chissa’, forse l'autore aveva letto e interpretato male “Lo Zen e l'arte della manutenzione della motocicletta”.

Arrivo al negozio, entrando vedo la stanza delle palle in cui decine di bambini, in preda a un raptus inspiegabile celebrano la vita come batteri nel brodo primordiale (foto a sopra).
Quella stanza m’ha sempre fatto impressione, non ho paura di morire per cause naturali. Ho paura di morire di una morte stupida (i.e. soffocato dalle palline).
I giochi per bambini sono pericolosi per gli adulti: provate a  saltare su un tappeto elastico, passati I 20 anni: verrete catapultati contro le reti metalliche a farete la fine poco decorosa di una zanzara su un vetro (un mio amico che chiameremo Mr.G me l'ha detto).

All’improvviso mi trovo a dovere andare in bagno. Un brivido: del resto tutti avranno provato almeno una volta nella vita, l’imbarazzo dato dalla scoperta di avere urinato in un bagno concepito solamente per esposizione e quindi non connesso con la fognatura….

Le cose attorno a me hanno nomi strani: mi affascina la rumorosa sveglia SFRÄNGIPÅLL o il cuscino gonfiabile a forma di zecca (foto a DX) ma infine, ritrovo, come una vecchia amica d'infanzia, la lampada a forma di Oloturia (a Sx).
Mi ricorda l'esame di zoologia.

Il professore mi diede 28 perche' mi rifiutai di dire il nome volgare dell'Oloturia che, secondo lui, era quello di “zucchina di mare”.
Chissa’ se il prof. avra’ poi scoperto che il nome volgare dell'essere vivente, per il popolo siciliano e' il piu' prosaico’ “minchia di mare”.
Motivo per cui mi viene difficile prendere in considerazione seriamente quella lampada.

Ho aperto un altro blog di musica. Lo curero' a tempo perso. E’ qua: http://youtubedifalloppio.splinder.com/

Sunday 24 September 2006

Pianti di donne, stridor di denti.

Bimbi che cercano madri scomparse fra le macerie di corpi abbandonati. Genti straniere per ogni dove, mura macchiate da un liquido rosso, scuro, denso.
Adoro le feste.

Aiuto il piccolo Brian (detto anche Brian Eno) a ritrovare la mamma. Cerco di levare un po’ di macchie di vino dai muri…..perche’ stavolta la festa e’ la mia: e' il mio leaving party, la mia festa d'addio <scongiuri>.

Lin mi da un braccialetto. Dice che mi portera’ fortuna. Viene da un tempio animista. C’e’ disegnata una coppia, simboleggia la fortuna/fertilita’. A me? Fertilita’ a me? Che me ne faccio? Poi ci sono due spirali. Rappresentano la vita. Ma spero rappresentino anche l’ anti-concezionale. Altrimenti immagino gia’ la scena con me che tento di dare la responsabilita’ di una fertilizzazione a dei vecchi trapassati Cinesi.
Non bisogna sottovalutare la cultura Cinese: che ha una saggezza antica. Per ulteriori informazioni, chiedete a Seb che, dopo avere fatto I complimenti per il sushi a Lin ne ha ottenuto un corso accelerato di cultura Cinese vs Giapponese.

Bollettino del Baccanale: 4 m2 di pizza, 8 torte, 37,5 l d birra, 13 di vino, 2,5 l di acqua (maledetti viziosi), altre bevande n.p.
La gente va via verso le 5.00. Alle nove di mattina Jean-Yves e Cuba vengono per aiutare il mio coinquilino a portare via I mobili. Sono buoni amici: si sono subito offerti di aiutarlo. Proprio questi sono I miei pensieri mentre mi alzo per aprire la porta in boxer (io, non la porta) e con 4 ore di sonno.
Io li odio I buoni amici di prima mattina: il vero amico e’ quello che ti inizia a parlare dopo la colazione e la colazione non va mai fatta prima di dieci ore di sonno.

Ora scrivo questo post circondato dagli scatoloni per il trasloco.
Non riesco a trovare 2 calzini dello stesso colore: alla fine mi accontento di una coppia blu-nero. Strani animali I calzini: nati per e’ stare insieme, fanno di tutto per non trovarsi.
Il frigo, l’ho quasi svuotato. In questo momento ho due uova e 8 rullini fotografici.
Fortuna che non ho tanta fame.
S’e’ fatto tardi: devo ridipingere la casa. E voi? Cosa fate ancora li’? Prendete, O AMICI (notare l’uso del vocativo in un tentativo di captatio benevolentiae/paraculatio non petita) il vostro rullo e date un mano, che la vita mica aspetta, e' questi periodi di transizioni vanno vissuti il piu' in fretta possibile.

Monday 4 September 2006

Back to rot

Giochiamo a Scarabeo e guardiamo la tv.
Un tizio aristocratico dal doppio cognome (qualcosa tipo “Coibrogli Pigli, non ricordo bene”) fa dichiarazioni con faccia inespressiva. Scherziamo sul fatto che I nobili accumulino tare genetiche fecondandosi fra loro.
Mio fratello serio dice ”ho messo il nostro cgnome su google” mi concentro sul gioco: il mio avversario ha 1500 punti di vantaggio per avere composto le parole Pinelli (+ 500) e Zapatero (+ 1000).

E’ passato del tempo. Ora ho cercato il cognome su Google ed ho trovato su un sito straniero: “De Falloppis” famiglia di origine Milanese, segue titolo nobiliare e stemma con animali rampanti, piante, e altro, che ci manca solo una bella pin-up.
Io ho sempre immaginato per me, anche in virtu’ del mio apparire (fenotipo) mediterraneo, un antica origine ai tempi della Magna Grecia) o tutt’al piu’ arabo, ma certamente non Milanese. Niente di male, per carita’, ma non mi ci vedo proprio ad adorare il dio Po, si, insomma, a fare il Po-po’ boys.
Poi, notate la nemesi: uno che sta a parlare di liberta’ e uguaglianza ha origine da uno che nel medioevo praticava lo “jus primae noctis”. Il chiamarlo Jus indica un diritto “divino”, mentre quello “umano” si sarebbe chiamato “fas”, quivi trovo la traccia della genialita’ degli avi: le migliori ingiustizie e meglio compierle in conto terzi.
E ora? Cosa cambia? Direi niente, ma anche tanto, altrimenti perche’ I figli adottati si dannano tanto a cercare le proprie radici?
Ecco, ora che le conosco, verra’ piu’ difficile ttenermele dentro.
Ecco che arriva Alessio dall’Islanda. Mi chiede com’e’ andata giu’ in Sicilia.
Vorrei farne l’elogio delle meraviglie naturalistiche che ho visto (alcune rigogliose di natura, altre ancora, invece, in bikini).
Ma le mie radici si fanno senitre ed esclamo con grappica voce: “OSTREGHETA BOCIA CHE SGNAPA E CHE SBORNIE CHE AVEMO CIAPA'".

Tuesday 29 August 2006

VACCANZA Ovvero voglio vivere stravaccato come mi si confà.

A casa trovo la vespa Argo e i cugini Ettore ed Elena (in famiglia si fa in molti il classico) Vado in giro con Argo, è incredibile: raggiunti i 30 km/h si guida come un Jet. Non nel senso dalla velocità, ma nel senso che, le vibrazioni sono pari a quelle di un aereo che spera la barriera del suono.
Vado a trovare la mia vetusta nonnina. Mi dice che si sente stanca come una vecchia di 80 anni…immagino significhi che si senta bene….visto che lei, di anni ne ha 83.
Incontro un altro parente. E’ stato assunto all’ESA. Sono contento per lui (anche se mi chiedo cosa se ne faccia, l’Agenzia Spaziale Europea di un contadino).
Quando scopro che l’acronimo indica l’Ente Sviluppo Agricolo, i miei dubbi hanno una risposta.
Quest’anno abito dove passavo le vacanze da piccolo. Mi ricordo quando con mio cugino ci convincemmo di raggiungere il centro della terra scavando un pozzo (prima di conoscere gli scritti del Francese Julio Verne).
L’impresa, come potete immaginare, non andò a buon fine: venne troncata dalle sibilline-ermetiche parole di mio nonno: “ma proprio li’ dove avevo piantato le cipolle, dovevate scavare?”.
Il posto è come allora, ma non ci sono più tutte quelle piante tra cui giocare. Un giorno, dopo S. Lorenzo, con mio cugino (che era quello furbo, in famiglia) vi andammo alla ricerca di stelle cadute nei nostro campi.
Ora non ci sono più viti e forse i trattori han portato via anche le stelle che quel giorno non trovammo. Per fortuna i miei desideri non si sono avverati, per cui, non tutto è perduto.
Dalla veranda si vede il mare, il mio mare blu e il cielo azzurro e viceversa. E’ grande, infinito. Però quando ero piccolo, per non spaventarmi o perdermi nella sua grandezza. Pensavo vi fosse un muretto di mattoni rossi proprio li’ dove il cielo finisce e il mare incomincia….e il cielo qui è vicino. Forse perché l’umidità crea una lente che ingrandisce ela luna. Ma guardo le stelle e mi chiedo se anche Lei, in questo momento le stia guardando. Non dovrei pensare queste cose. Ma quando si è vicini alla perfezione è umano (o almeno tipico per me) pensare a ciò che manca, a quanto sarebbe meglio dividere la bellezza con qualcuno.
Un canto si alza. Sembra un Muezzin che richiami alla preghiera. Sembra di essere tornati indietro nel tempo, quando un Islam diverso produceva giardini, fontane e stanze dello scirocco dove ora la siccità (purtroppo non solo reale avanza).
La canzone triste continua, non capisco le parole e il ricordo torna una volta ancora all’AlhAmbra, l’opera umana più bella che finora abbia mai visto. Mentre penso tutte queste cose, viene mia madre, mi guarda pensieroso ed esclama: “la signora Lina, la nostra vicina, le piace ancora cantare le canzoni in dialetto”. Il sapere che la muezzin è la nostra vicina e che l’arabo sia il dialetto che non ho mai imparato rovina un po’ l’atmosfera. Anche le stelle alla cui luce mi beo, magari non esiston più, ma forse, a volte è meglio non sapere le risposte alle domande che non si son fatte.

Monday 14 August 2006

Un inciso sull'albero

L’albero davanti alla mia finestra sente freddo ed e’ confuso. La meta’ destra sta virando al rosso ed ha deciso che e’ autunno. Quella sinistra spera ancora nell’estate. Intanto  l’arcobaleno si bagna
Gli alberi sono forti, solitari, silenziosi, pensierosi, introversi. Come me. Del resto anche loro sono umani: me lo raccontava mio padre prima di addormentarmi da piccolino.

Ermes e Zeus scesero sulla terra p
er vedere come vivessero gli uomini, si travestirono da mendicanti e cominciarono così irriconoscibili il loro viaggio.
I due trovarono solo accoglienze scortesi, nessuno voleva dar loro cibo ne accoglierli sotto il proprio tetto.
Un giorno arrivarono ad una piccola capanna, dove abitavano una coppia di anziani: Filemone e Bauci. I due erano molto poveri ma
ricevettero i mendicanti accogliendoli in casa e dividendo con loro il poco cibo che avevano.
Commossi dalla loro bontà, Zeus ed Ermes, rivelarono la loro identita’.
Zeus chiese ai due vecchi quale fosse il loro desiderio più grande e loro pregarono di non essere mai separati, nemmeno dalla morte.
Filemone e Bauci vissero poveri e felici e, quando fu giunta la loro ora, morirono insieme: Filemone fu tramutato in quercia e Bauci in tiglio. Due alberi dai rami intrecciati, che spuntavano da un unico tronco.


Quando abitavo in Spagna si raccontava ancora la storia del romantico Califfo di Cordoba che, per la sua sposa  intristita dalla lontananza dalla Sierra Nevada innevata sopra Granada fece diventare la sua citta un giardino di aranci in modo che, da Novembre a Maggio tutte le strada di “Medina Al-Zahara” si ricoprissero di candidi fiori.

Gli alberi sono esseri magici ed eterni: se un diamante e’ per sempre e un verme sotto formalina si conserva anche per parecchio tempo, regalate alla vostra donna un albero e capira’ quanto la amate.

C’e’ nessuno che puo’ annaffiare tutti I bonsai centenari che tengo per me, quando andro’ in vacanza?

Wednesday 12 July 2006

La mamma e’ una persona metafisica.


Dopo avere sentito tutte le ipotesi sul diverbio Materazzi-Zidane  <riassunte qua>  credo che la piu’ probabile sia l’offesa alla madre….anche se trovo intrigante l’ipotesi di un Materazzi fine conoscitore della storia coloniale francese che dice “Harkis” a Zidane.
ItaliansUna cosa va spiegata: sui campi di periferia la madre e’ un entita’ metafisica, il giocatore di campetti utilizza metasememe e maledicendo la persona che da origine alla vita, maledice l’atto della nascita in generale. Come lo so?
1-    Giocavo sui campetti di periferia.
2-    Mio padre era un arbitro, mia madre una bravissima persona.
L’offesa alla madre per quanto disdicevole, va presa per quello che e’: la prima volta che ascoltai “The Toaster” inconcerto, il percussionista, continuava a dire: “you, motherfucker!”. All’inizio ci rimasi male poi lo perdonai perche’:
1-    Capii che lo ultizzava come interloquire, per prendere tempo, insomma era un ragazzino insicuro
2-    Il ragazzino era un ragazzone di 150 kg, che avrebbe potuto fraintendere le mie intemperanze.

Insomma, sui campetti di calcio, la mamma non e’ una persona. E’ un entita’ metafisica, e’ dappertutto, ma non significa niente…come il verbo puffare che di per se, non e’ male: “ieri ho puffato le puffbacche, oggi mi sono puffato in piscina, domani ti mando a puffare in culo”. Nessuno si offende al verbo puffare.


Ora Gallas dice che noi Italiani provochiamo sempre e che vorrebbe spaccare la faccia a Materazzi. Nessuno gli ha fatto notare che una persona non e’ un campione rappresentativo, e se si va per sillogismi Materazzi : Italiani : provocatori = Gallas : Francesi : Violenti e malmostosi? albertone
Forse e vero: possiamo essere dei provocatori, ma sappiamo anche dare le risposte migliori alle provocazioni. 

Il genio italico dice: “Yes spaghetto ammeregano mai provogado e mo me te magno”.
Quando la madre di Zidane dichiara: “
allora voglio i suoi genitali su un piatto
Mi fa davvero paura. Un bel piatto di savoir faire non guasterebbe....ma per una volta lasciate stare la nouvelle cousine.

Monday 12 June 2006

Houston (Whitney) abbiamo un problema.

Buttiamo giu’ un altro post….neuroni, al lavoro. Idee, please.
Come sarebbe a dire siete in sciopero?
Fatemi parlare con il neurone che chiamate il retto” che vi produce e vi conduce.
“Il retto” mi spiega che sono in scipero per i troppi pasti saltati, il troppo poco alcool bevuto nell’ultima settimana, lo sforzo fisico continuo, il sonno irregolare e l’eccesso di carico “intellettuale” della tesi.
Stavolta lo frego con la cultura: prendo gli appunti del primo sindacalista Menenio Agrippa e incomincio: "Una volta le braccia, le gambe, la bocca e i denti decisero di non lavorare piu' per lo stomaco, che si nutriva e restava in ozio. Smisero di lavorare; così lo stomaco restò vuoto. Dopo alcuni giorni, le gambe e le braccia si accorsero che non potevano più muoversi, tanto erano diventate fiacche. Allora compresero che anche lo stomaco lavorava ed era propio lui a dar loro forza e vita, restituendo, in forma di sangue, quel cibo che essi gli avevano con fatica procurato''.
Il consiglio supremo dei neuroni mi osserva dubbioso. Credo di averli convinto. Il loro capo prende tempo e infine ribatte: “in generale, nella vita, senza culo, non si puo’ neanche cacare”.
Maledizione: solo una cosa batte la cultura: la saggezza popolare.
Che ci posso fare se il sistema nervoso autonomo e’ davvero non autonomo e perfino autogestito? Almeno evitate di chiamarlo “simpatico”.
Visto che il post e’ andato in onda in forma ridotta a causa dell’agitazione sindacale,

Comunque non sono l'unico ad avere lotte intestine e confusione mentale:
Leggi qua  e poi qua.

Friday 26 May 2006

Il Cinema e’ un luogo magico.

La prima volta che andai al cinema vidi “Red & Toby nemici amici”….ma piu’ del cane e della volpe, ammirai le raffigurazioni delle muse sul soffitto….(il cinema prima era stato un teatro).thalia
Quel cinema dopo una settimana divenne un cinema porno e dopo un mese chiuse. Meglio cosi’: le muse mi sembravano delle belle signore e non sarebbero state contente di vedere certi spettacoli.
Col tempo scoprii che ci sono diversi tipi di cinema e quanta complicita’ ci sia fra un certo tipo di film e il posto in cui lo si vede.
Avere visto “il gladiatore” in un arena popolare e’ una delle esperienze piu’ coinvolgenti a cui abbia assistito. La gente ha forse smesso di stupirsi e applaudire all’atterraggio degli aerei a Punta Raisi, ma al cinema riscopre ancora lo stupore proprio dei bambini. Le persone applaudirono mentre quello R. Crowe uccideva l’imperatore. Grida, applausi,  poco ci manco’ che il gestore dell’arena liberasse I leoni. Finimmo la serata con pane et panellem da accoppiare ai circenses”.
Nel “Programkino ost”  iniziano le proiezioni, a volte, presto (per chi si alza alle dieci come me), ma puoi fare colazione nel cinema e perfino portarti la tazzona verde di cioccolata dentro la coloratissima sala. Il Thalia  ha una bella terrazza e un bar di classe (prima foto).ufapalast2
Questi cinema sono semplici ma pieni di vita, e di vita ne hanno vista passare tanta, sono stati teatri e cinema di propaganda della GDR prima di diventare cio’ che sono ora.
Sono bei posti in cui andare per sentire vecchie storie (spesso ci trovi I film di Fellini che non becchi piu’ nemmeno in Italia) e, tra lo schricchiolio delle comode sedie e il sipario rosso e pesante, riescono ad aggiungono umanita’ al film rendendolo piu’ reale….
Un altro tipo di cinema sono quelli come l’Ufa palast (seconda foto): giganteschi, una ventina di sale enormi e fantascientifiche, con poltrone in cui sprofondare con il tavolinetto in cui mettere I pop corn formato gigante che ti danno alla cassa. Ci si possono vedere film patinati…anzi di piu’: proiettano molti dei plastificati film di Hollywood .
Se una lacrimuccia scappa nei vecchi cinema, lo fa senza vergogna, perche’ come nella vita vera, l’ emozione e le lacrime ogni tanto ci stanno…nel cinema di fantascienza, finora, non m’e’ mai successo.
Incredibile come in posti cosi' diversi, il prezzo per sognare uomini normali (e' un po sfigati) o supereroisia sempre lo stesso (dai 4 ai 6 Euro).

Monday 22 May 2006

DIMMI COSA AFFITTI E TI DIRO' CHI SEI

Nessun uomo e’ tale davanti al suo dentista che ti fa pagare il fio della tua noncuranza. Eppure un altra figura  ti guarda attraverso e giudica: l’affittatore di DVD.
Quando ci sono -20 gradi, il vedere DVD ti salva da idée malsane come l’uscire con gli amici che, tra le altre cose, vogliono solo stare nelle rispettive caverne in letargo come te (o come anche tu dovresti).
Come scelgo I dvd per passare l' inverno?
Tralascio le commedie romantiche: specie quelle a cui accompagnavo la mia ragazza….la accompagnavo e la andavo anche a riprendere alla fine della proiezione.
Un altra caratteristica, perche’ a volte sono pignolo, e’ che I film devono legati da un filo conduttore "invisibile".
Per esempio, si possono affittare insieme (io l’ho fatto): “seven”, “i sette samurai” ed “il settimo sigillo". Quando presi “the seventh seal” pensavo parlasse di foche (seal) e non di cavalieri che giocano a scacchi con la morte (ottimo film).
Altre combinazioni possibbili sono “il cerchio”, “sfera” e “il cubo”o  ancora “Jesus Christ Superstar” , “l’ultima tentazione di Cristo” (altro che Dan Brown), “Life of Brian”…..e cosi’ via.

Ultimamente sono parecchio assorbito dalla scrittura della tesi e, quando sono a casa voglio vedere solo qualcosa che non occupi piu’ di uno dei due (totali) neuroni che non mi sono ancora bruciato: cosi’ ultimamente ho affittato “il Muppet show (special edition)”," Wallace & Gromit " e per finire un classico come "gli aristogatti" (per sognare desse Romeo er mejo gatto del Colosseo).
Quando vado a pagare, l’omino mi guarda sconsolato e pondera il mio profilo psicologico da cio’ che ho preso….i suoi occhi chiaramente condannano: "sindrome da Peter Pan, voglia di sfuggire la realta’ con metodi artificiali”.
Lo guardo negli occhi, sorrido e raggiungo la mia bici canticchiando allegro “Tutti quanti voglion fare jazz”.
Bisogna essere trasparente ai giudizi della gente, specie quella che non ti conosce….faccio cio' che mi piace e quando qualche frase mi puo' buttare giu' penso intensamente a questa foto.

Wednesday 29 March 2006

Annuncio ricevuto via mail:

Per quelli che vivono di fronte al fiume...
Domani si prevede un ulteriore incremento del livello dell'Elba.
Forse sarebbe meglio iniziare a rimuovere le cose importanti dallo scantinato.
L'Elba e' un fiume simpaticissimo.....una volta all'anno mi viene a trovare a casa come un cane scodinzoloso.
Qualcuno si ricorda dove cavolo ho lasciato le pinne l'ultima volta che e' straripato?.

SGLURGLE SGURGL OOOO00000oooooooo

deep blue

Wednesday 15 March 2006

SHAKESPEARE SPOKE ENGLISH TOO

Lately I did not give the English translation of the post because I was lazy, but now, my dear fellows I prepared a post just for you English mother tongue (and unknown father)…..
S-Thanks a Lot.
F-You know? It’s nice that you thanks Lot in consideration of my Christian religion, because Lot played quite a role in the old testament, but you can thanks directly me and I won’t thanks for you Thor, although with that big hammer he should have been a great god for the Scandinavian joiners.
X- I come from Wales.
F- oh, that’s cool: like Pinocchio.
S- Did you give the seminar? How it was?
F- They said I’m logorrheic that is not a  inhabitant of Logorra (you know Sodoma & Logorra) but a person who suffer of Logorrhea: I guess etymologically comes from logos=discussion + diarrhea.
CG- I’m against the marriage
F- me too (in the same moment I’m thinking that if me and the Cute Girl agreed on everything we should get definitively married soon).
Y- I work with C.elegans, a nematode: basically I’m a worm guy.
F- mmmh. I always hoped to meet an hot girl rather then a warm guy.
What I wanted to communicate with this post?
1) To Know the English language is important (click here: paper sing).
2) English spoken at “Erasmus level” is the easiest, most communicative, and funny language.
I do believe that in the world of the next centuries people will probably speak like me, unfortunately not yet….