Thursday 12 April 2007

Felicitas est parvus canis calidus- Felicita’ e’ un piccolo hot dog?.

E’ sera e fa freschino e torno a casa dal lab.
Accendo la moto. Fischietto.......mi si appanna la visiera del casco. torna normale. Canticchio. Mi si riappanna. Capisco la differenza fra i vespisti e i motociclisti.

Di ilari vespisti ne ricordo parecchi.
Ma l’unico motociclista sorridente che mi sovviene e' in un vecchissimo ricordo di Napo Orso Capo  (foto a Sx).

Va altresi’ aggiunto che il suo essere un orso capellone e Hyppie guidante una moto invisibile, costituisca un caso abbastanza particolare.
Allora mi pongo serioso alla guida del mezzo e decido di raggiungere il “Lac de joux” perche’ il nome mi riporta pensieri felici.
Costeggio il Genfersee, poi giro su per le Alpi. Scopro un’ altra cosa: i nemici dei motociclisti, non sono gli automobilisti. Sono i bacarozzi che appena ti vedono, si suicidano con ardore (mirando alle pupille).
Con la vespa, invece, si schiantavano, di tanto in tanto, sulla nuca.

Abbasso la visiera e inizio a salire i tornanti. Fa freschino. C’e’ ancora tanta neve.
Il chiurlo guarda la mia giacchetta primaverile e critica con lo sguardo il mio abbigliamento.
Mi inoltro ancora nel bosco e il ghiro si schernisce del mio essere intirizzito.
Un altra curva. Vedo un piccolo tasso  gli passo accanto, esso non mi deride.
Sara’ forse perche’ il Murselide e’ stato spiaccicato al suolo da una macchina un paio di giorni prima?

vestigia
Arrivo al lago (foto a Dx).
Poi mi fermo al parco di Nyon con le sue 2,5 colonne romane.
Ho fatto circa 200 km, ho fame. Mi guardo intorno ma e’ tutto chiuso.
Perfino il kebabbaro ha abbracciato la festivita’ di Pasquetta....
Vado un po’ in giro ma trovo solo locali con ristorante e lap-dancers.

Non sono moralista, ma da fastidio trovarsi una ballerina con tutte le impubenda di fuori, nel piatto in cui mangio.
C’e’ proprio poca scelta, nei posti dove la gente non ha bisogno di altri soldi. Poi vedo una possibilita’. Una multinazionale cattiva che ha come simbolo un clown sorge costi’ ad uopo.
Il sole tramonta dietro le Alpi, mentre mangio un hot dog, ripensando alla bella giornata.

Monday 9 April 2007

Le mie pigioni.

Me ne andavo in giro per la citta’. Vi sono vari palazzi. Rappresentano tutti i poteri forti mondiali (nella foto qua a Sx, il palazzo di Sauron). Ma oggi sono tutti vuoti....

Il mio amico Luca era un combattente. Determinato e deciso.
Per lui, fra il punto A e C, la linea piu’ breve era la migliore.
Avrebbe passato il burrone B costruendovi un ponte Tibetano con le corde del resto era bravissimo coi nodi e nel pronto soccorso.
Luca voleva diventare militare di carriera e aveva pure i boxer mimetici. Nei giochi scout notturni, se si mimetizzava non lo trovavi piu’.
Lo scartarono alla leva per un lieve favismo che non sapeva di avere. Voleva fare ricorso.
Sarebbe stato un ottimo comandante, ma noi sapevamo che avrebbe dovuto vedere cose che non gli sarebbero piaciute.
Oggi si e’ laureto in architettura.
Progetta case. L’ultima volta che l’ho visto aveva una sciarpa coi colori della pace e sorrideva.

Il mio amico Paolo. era un esteta, pragmatico capitalista.
Fra il punto A e C, la linea migliore era quella sui terreni piu’ facili da espropriare. Sul burrone B v'era un ponte con casello a pedaggio.
Paolo aveva sempre il vestito giusto e almeno 5 camicie eleganti, identitche, come ho visto solo a Dylan Dog, (e, forse, a Paperino). Era il piu’ bello e piacione dei tre.
Se nei giochi scout notturni si imboscava con una ragazza non lo trovavi piu’.
Oggi e’ laureato come dentista. Lavora in Inghilterra dove uno sciagurato governo di destra ha privatizzato tutto cosicche' ora hanno bisogno di impiegare stranieri nella sanita’ pubblica.
L’ultima volta che l’ho visto sembrava felice, sta con la stessa ragazza da un po’.

Io sono nato cosi’: Fra il punto A e C, la linea migliore non esiste: sono tutte possibili, anche le piu' arzigogolata, sul burrone B e’ forse giusto fermarsi a riflettere sulla bellezza del viaggio e di quanto non sia poi cosi’ importante giungere alla meta.
Durante i giochi notturni non era difficle trovarmi, era difficile dimostrare con la dialettica la mia esistenza (condizione necessaria affinche' la squadra avversaria mi potessero annoverare fra i "prigionieri").

ilbrucodelcoolAvevamo caratteri diversi. Pero’ un po' ci completavamo. Un anno eravamo nella stessa squadriglia. C’era in palio “il cuppino d’oro”: il premio per la gara di cucina. Paolo indovino’ il budget di spesa., Luca cucino’ alla grande, io misi su un bel teatrino per presentare la storia del piatto. Vincemmo.
L’anno dopo eravamo ognuno a capo di una squadriglia. La squadriglia delgi Orsi era amministrata con pugno duro e saggezza in una specie di dittatura militare, ma illuminata.
I Lupi sembravano tanto un cosiglio di amministrazione: chi sbagliava pagava multe.
La mia squadriglia (Tigri) era un po' anarchica: facevo del mio meglio per essere un buon sub-caposquadriglia innestando scoutismo e socialismo reale. Ma nessuno dei 3 fece sfaceli. I Cobra vinsero il cuppino d'oro (mentre le ragazze, credo, non l'abbiano ancora mai vinto).
A proposito, ci piacevano le stesse ragazze, anche se quell'eta' si e' ancora dubbiosi come palle da bowling.
A un campo scout in Umbria avevamo conosciuto una ragazza speciale.
Ci eravamo innamorati un po’ tutti e tre. Lei aveva studiato per i servizi sociali e probabilmente non poteva credere di trovare tutte le casistiche catalogate nei libri in sole tre persone....e che queste fossero amiche.

Qualche settimana dopo, era la notte delle stele cadenti che in Sicilia si passa accendendo fuochi, sulla spiaggia.
Non ricordo chi esclamo': ”basta col vino" poi come a spiegare aggiunse, quasi a scusandosi: ”qualcuno mi ha detto che devo vegliare su voi due" .
Ci fu del silenzio: quel diavolo di una ragazza aveva affidato ognuno di noi agli altri due.

Mi buttai con la schiena all’indietro, con la testa nella sabbia, con il rumore del mare. Raramente ero stato cosi' sereno.
Dopo due mesi avrei iniziato l’universita’ e in quel momento sentivo che almeno tre persone che si sarebbero sempre preoccupate per me, qualunque cosa fosse successa (foto col bruco).

Poi si crebbe. Ognuno parti' per la sua strada e, sapete com'e': non viene bene, vegliare sulla gente a cui vuoi bene, a distanza.
Come sempre negli ultimi anni, sto lontano da casa.
Oggi: in questa magione vuota, in questa citta’ svuotata, un po' mi pesa.
Mi piacerebbe risvegliarmi in quel momento, su quella spiaggia con ancora un sacco di errori da compiere. Li rifarei tutti, solo con piu' entusiasmo.

Tuesday 3 April 2007

Cat's pyjamas - Lunga e diritta correva la strada.

Finalmente e’ arrivata la moto. Grande, possente, puffo-metallizzata.
 Salgo, sguscio veloce dal posteggio e parto con tracotanza.
Mmmh. Pesa 210 kg (a vuoto), scendo, la spingo lentamente fuori dal parcheggio. Parto timoroso.
Giro la chiave, il motore romba, potente. Cambio le marcie col piede: prima sotto, seconda, terza, quarta, quinta, sesta sopra....e sto ancora andando a 20 km/h (l’ autorita’ comunque non ne permette piu’ di 50....e per autorita’ intendo la mia mamma).
Ora giro a Sx, attraverso con eleganza 534 semafori, 234 rotatorie, 723 attraversamenti di pedoni che hanno pensato che oggi e’ un buon giorno per morire ed ho gia’ fatto il mio primo km.
La strada ora e’ piu’ libera, vedo l’orizzonte. Un orizzonte di pace fra i popoli, un soleggiato avvenire di fratellanza. Dopo 500 m sono davanti all’ONU, curva a Dx.
Il nastro d’asfalto scorre veloce sotto di me, scandito dalle tonalita’ del motore. Nuovo semaforo.
Penso che la moto da una bella sensazione di potenza. Il motociclista che e’ un me e’ in aperto contrasto con il viaggiatore.
I motociclisti sono spesso umiliati. Per esempio e’ incredibile che il dwarf-tossing, loro sport preferito, anziche’ sostituire il dressage o il bridge alle olimpiadi, sia stato dichiarato illegale.

Il motociclista che e' in me s’e’ preso una rivincita due giorni fa: ha comprato un casco con disegnati draghi metallizzati e cattivi. Il viaggiatore avrebbe optato per qualcosa piu’ sobrio, da gente di un certo livello e di sinistra.
Qualcosa tipo Ecce Bombo con la scena in cui i ragazzi aspettano il sorgere del sole, che pero' s’alza lento alle loro spalle. O qualche altra causa persa. Il viaggiatore pensa che un bel dodo rampante sarebbe stato perfetto.
Ma il motociclista s’e’ innamorato dei draghi i cui occhi, aprendosi rivelano delle prese d’aria.


Il viaggiatore rinfaccia al motociclista di avere tradito le sue idee, il suo essere e cita i Malavoglia di Verga.
Il motociclista, sputa un lupino rutta, e ingrana la marcia bestemmiando contro Padron ‘Ntoni.
Ed e’ strada vera. Il lago a destra, le colline davanti, le barchette a sinistra, la citta’ dietro. Si vede la Francia oltre il lago. Pazienza: questo non e' il migliore dei mondi possibili.


E il vento ti porta gli odori di terre lontane.
E’ quasi come andare al mare di domenica mattina con la tua ragazza dietro. Ma senza la ragazza (che rovina l’assetto aerodinamico).
Questo vento che ha baciato le alpi ora bacia le mie guancie. Questo vento che ha cullato gli ontani ora accarezza i miei capelli. Questo vento che ha soffiato sui ghiacciai ora mi sta facendo girare i cabbasisi gelati.....mi scompiglia i draghi del casco.



Ma la strada e’ dolce e di tanto in tanto rallenta dentro paesini medioevale che hanno odori, colori e suoni che si perdono e confondono nelle grandi citta’ sovraffollate.
....e poi hanno questi nomi semplici: viene davvero voglia di prendere una coppetta di gelato a Coppet, Accompagnare una ragazza dal dolce nome e con le guancie rosse ciliegia a Dully, passare senza fare troppe domande da Gland, un paesino di cui non voglio sapere come s'e' meritato un nome del ca**o.
E via seguendo la strada, come se si potesse seguire qualcosa che non si puo’ prendere.
Sono gia’ lontano da casa. Il cuore e il motore non sembrano stanchi.


«Dobbiamo andare e non fermarci finché non siamo arrivati»
«Dove andiamo?»
«Non lo so, ma dobbiamo andare».

Dice Jack. Come se questo viaggio fosse inutile....


Ma io lo so dove vado e il mio scopo: Ho proprio voglia di fotografare i cigni di Rolle.

Friday 30 March 2007

Di chi sogna di Mu venendo dal freddo (andata, milonga e ritorno).

Gli indigeni Grantebrycgiani mi invitano ad andare ad un concerto.
Arrivato in loco. Mi chiedono se mi piace la salsa.
La salsa m’e’ sempre piaciuta: ricordo che la facevamo in casa.
La mattina si sterilizzavano le bottiglie, al pomeriggio si spremevano i pomodori, io tappavo le bottiglie in cui mio fratello aveva messo una foglia di basilico.

Qualcuno mi corregge (dicunt) trattasi di musica latina: confermo il mio gradimento dicendo “Gallia est omnis divisa in partes tres: Latronis velocipedis, votantem Le Penem, Lumo puparum”.
Iniziano a suonare. La cantante e’ una Portoricana, canta in Spagnolo....a volte e’ una dannazione sapere le lingue.
Le 30 canzoni raccontano (tutte) del Porto Rico: una terra assolata, allegra, con un sacco di bella musica, donne bellissime, amori epici, semplicita’ e musica, e poi, che bello ‘sta musica, guarda che nell’altro barrio mica ce l’hanno ‘sta musica, miii che siamo bravi, noi ce l’abbiamo profumata (la musica, credo).

Loro sono bravi. E l’immagine della mitica Mu mi rende piu’ amari i pensieri scaturiti dall' attualita’ italiana dove constato l’arroganza di chi obbliga i politici, che rappresentano tutti gli italiani, (da cui sono pagati) a fare leggi  che  gradite solo da una porzione della popolazione, riducendo, cosi', la liberta’ degli altri.

Bisogna cambiare tutto. Distruggere il sistema. Come diceva Sid

“I am an anti-Christ / I am an anarchist /
don't know what I want / but I know how to get it /
I wanna destroy the passer by / 'cause I wanna be anarchy”.

Anche se poi gli anarchici,  l’unica cosa che distruggono sono i selciati dove precipitano innocenti o l’elettricita’ usata per le loro condanne di senza colpe.


Per sfogare il malumore sarei portato a pogare, a cercare di esprimere in maniera leale la forza che ho dentro, cercando di sovvertire quest’ordine di cose fino a ottenere per diritto quello stato bellissimo, quel paradiso (in terra) tropicale di cui ascolto le belta’....ma la verita' e' che non so usare violenza contro le ragazze dalle magliette a righe, ma nemmeno contro quei paciocconi con ampie camicie Hawaiane che mi circondano.
Rimane il sogno: di potere tornare bambini: a vivere senza pensieri il migliore dei mondi possibili, dove la terra da i suoi frutti e la gente e' allegra e pacifica.
Basta. Ora che lo so, inizia il cammino verso Porto Rico, come se fosse la terra promessa: il mitico continente perduto di Mu.

Il giorno dopo cerco su Wikipedia la storia di Porto Rico:
Sembra che si sia liberamente associato agli Stati uniti, ne abbia adottato la costituzione e riconosca il loro presidente come proprio.
"Le vene aperte dell'America Latina, le palle rot(ol)anti di un uomo senza terra sotto"

Tuesday 27 March 2007

Il Mondo e’ il porto Bosphoreion ed io non lo sapevo (in quanto su Google non si trova).

Ci sono soddisfazioni che il denaro non puo’ comprare: per esempio la bellezza di una sana seduta di peripateticismo.
No, non sto parlando della legge Merlin ma di un piacere piu’ profondo quale quello di un istruttivo dialogo tra paria.
Nell’antica Grecia Aristotele dava le sue lezioni camminando davanti al tempio di Apollo di Licia.
Quel tipo di cultura era basato dal libero scambio di opinioni, dalla capacita’ di argomentarle in maniera elegante e incisiva.
Oggi le discussioni sono unidirezionali e i ruoli sono decisi il professore-l’alunno α (mentre l’alunno ω sta mettendo i suoi filmini in rete), il sapiente-il discente, chi vince e chi perde nella discussione.
Il mondo e’ pieno di esperti. “Porta a porta” e’ pieno di esperti. Il mondo non e’ “porta a porta” sebbene  la fine del mondo sia ben pubblicizzata “porta a porta”.
C’e’ un posto dove si puo’ ancora imparare discutendo: lo Speaker’s corner.
E’ un angolo di hyde park dove vige la liberta’ assoluta di espressione.
Gli speakers sono di tutti i tipi.
Ci sono i fondamentalisti di tutte le cosiddette “religioni del libro” (vedi la mia foto qua a Sx).
Purtroppo non c’e’ nessun rappresentante del culto della forza (quelli di Padre Pio Kenobi) a cui avrei voluto chiedere informazioni sul rapporto tra simbolismo e iconografia pre-dravidica di un certo
bikini d’oro.

Ci sono varie discussioni. Ad una partecipano arabi sufi, ebrei sefarditi, caucasici atei e altre popolazioni che pensavo esistessero solo nella mente di Battiato.
Si interrogano sul perche’ nella terra promessa ci siano andati solamente coloro che si dovevano ricostruire una nuova vita, mentre pochissimi dei ricchi ebrei d'oltre oceano siano voluti "tornare".
Il dibattito e' equilibrato.
Mi sposto alla discussione successiva:
quivi, due neri discutono in maniera non meno interessante dell’economia Africana e delle sue prospettive. Nessuno sembra prevalere. Alla fine uno sbotta contrariato: “io sono prof di economia all’universita’”....ma anche l’altro ha una cattedra in un altra universita’ di Londra.
Molti speakers sono pazzi stralunati ma molti sono gente di cultura che viene a provare le proprie teorie contro una vera opposizione che spesso non si trova fra le rigide mura del mondo accademico.
C’e’ un Marxista. E’ bravo. Difende contro la storia, un sistema filosofico e lo fa con la passione di chi vede, in Sud America, con Chavez, la possibilita’ che si realizzi. A quanto pare parla allo speaker’s corner da 20 anni e, se passate di la’ vi consiglio di andarlo a sentire.
Alla fine della giornata vado alla stazione che sembra quella di Harry Potter. Il treno per Cambridge e’ al binario 9....accanto, un bambino dai capelli rossi corre.
La mamma lo chiama Ron come l'amico di Harry Potter....guardo se per caso va a sbattere contro il muro cercando il binario 9 e ½. Non ho niente contro i Ron dai capelli rossi, ma il film “Il Codice Da Vinci” era proprio irritante....e non solo per l'insulsa recitazione della sua Francese co-protagonsita.

Il treno attraversa un immensa pianura verde e grigia. Non sono abituato a vedere un orizzonte che finisce cosi’, senza l’onore di una cornice di montagne o senza la precisa delimitazione di qualcosa di infinito come il mare.

L’Inghilterra e’ un monotono altipiano: son le persone che vivono e rendono vivi i posti e forse, proprio per sopperire alla mancanza di varieta’ del paesaggio, le persone qua si diversificano al massimo.
Oggi ne ho incontrate di tutti i tipi, venute qui da tutti i luoghi.
Ormai non credo piu’ che i posti decidano cio’ che diventeremo.
Una volta si nasceva servi della gleba e si era schiavi di quel pezzo di terra per sempre. Oggi no.
Tutto cio’ mi fa riflettere su chi sono, su quanti luoghi abbia attraversato senza che mi appartenessero e quale sarebbe il migliore dei mondi possibili per me, ora.
Forse questo treno che corre veloce va bene (intanto ho fotografato la mia ombra, segno "tangibile" del mio passaggio =))).
Penso a me, a chi ho conosciuto, al fatto Pamela Anderson sia nata castana in una terra fredda come il Canada....avevo sempre pensato fosse nata in California, sul mare....ora vedo tutto da un ottica diversa: non sono le persone ad apparire come i luoghi, ma e' il loro diritto cercare il posto migliore per esprimere se stessi. Io, per esempio, potrei essere un ottimo bagnino.

Wednesday 21 March 2007

Stat Rosa pristina nominae nomina nuda tenemus (parte prima). Sono ancora  a Cambridge e non ho troppo tempo da dedicare al blog.
Vi lascio col capolavoro dell animazione Polacca "Katedra" che un po' c'entra col prossimo post (forse).
Come faccia a conoscere il capolavoro dell'animazione Polacca? Me lo chiedo pure io....
So solo che se la mia mente fosse un hard disk, l'80 % delle informazioni sarebbero spam.


Intanto vi ho aggiornato l'altro blog. Per le nuove avventure del ciclo Bretone se ne parla la settimana prossima.


Friday 16 March 2007

London Calling #4

Eccomi di nuovo nella perfida Albione a distanza di pochi mesi.
L’aria nella metropolitana di Londra e’ umina, umorale, appiccicaticcia. Sara’ per questo che la chiamano “tube”. Quivi  uomini, come ovuli transitano con moto browniano. Moto Browniano  significa "a caso", ma metere in mezzo Brown sembra piu' scientifico).
Prendo alloggio nella solita zona. Dovrei andre in bagno, ma non trovo niente da leggere. Eppure e’ risauto che la gente legge in bagno, altrimenti come spiegarsi tutta quella pubblicita’ su “Topolino” e quelle pin-ups fra gli inserti culturali
(anche Calvino vi scriveva) di Play Boy ....alla fine trovo un libro dimenticato in un cassetto.
In bagno mi cade l’occhio sulla frase: “Guardate gli uccelli del cielo; essi non seminano e non mietono, e non accumulano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li accudisce; non siete voi da molto più di loro?” Sara’ vero....pero’ qualcuno lo poteva dire ad Ungaretti:
“Morire come le allodole assetate sul miraggio
 O come la quaglia passato il mare nei primi cespugli
perché di volare non ha più voglia
Ma non vivere di lamento
come un cardellino accecato”
.
Fuori c’e’ un bel sole. aah, Il famoso tempo assolato di Londra. Decido di fare compere, del resto mi sembra che tutto qua sia meno caro che in Svizzera....questa citta’ e’ famosa per il bel tempo e la sua economicita’.
Compro dei cd. Parlotto con la commessa cercando di guardarla negli occhi cioe’ evitando di guardarle i tatuaggi e le Boops che le stanno esplodendo (avevo sentito che gli indigeni volessero riprendere la corsa agli armamenti....non sapevo che fossero gia’ cosi’ avanti).
Si ascolta un CD di Elliott Smith. Lo ascoltavamo spesso in lab, dopo esserci stancati di Adam Green e prima che Thomas portasse la colonna sonora country di “walk the line”.
Quel mese di musica fu terribile: mi trasformai quasi in un bovaro Italo-Texano.
Vieppiu' non riuscii a capire perche' in America dai bufali ottengono sigarette e a Napoli dalle bufale estraggono delle mozzarelle.

Di Elliot Smith Mi piaceva in particolare una canzone. Raccontava di un uomo innamorato di una donna che non era mai riuscito a conoscere, ma che avrebbe comunque amato per sempre anche se lei era sposata (ma chiaramente insoddisfatta e tristanzuola).
Mi chiedo se poi c'e' riuscito e domando alla ragazza se e’ uscito qualcosa di nuovo di Elliott negli ultimi mesi.
Mi risponde che Elliott Smith si e’ suicidato qualche anno fa.
Ma perche’ poi sono sempre l’ultimo a sapere le cose?
Chissa’ che fine avra fatto la donna della canzone.
C’e’ il cielo azzurro, Hyde Park e’ verde e prima di spostarmi a Cambridge ho un appuntamento da fulfillare (adempiere)....vado a fare cio’ che non sono riuscito a fare a Maggio. <continua>

Thursday 8 March 2007

Bread & Roses

La donna è un mammifero placentato appartenente all'ordine dei Primati.Durante il suo sviluppo sono riconoscibili diversi stati larvali. Allo stadio di ninfa segue una metamorfosi (infiorescensa) dopo la quale l’organismo viene denominato pupa. Seguono poi lo stadio di mamma (definita “nessuno cucina meglio della mamma”) e nonna ("l’unica che cucina meglio della mamma e’ la mamma della mamma").
I membri del sesso opposto denominati, a seconda dei casi, omini, ominicchi, mezziuomini (o Hobbit) e quaqquaraqua’ sono noti per maturare piu’ lentamente attraverso gli stadi di giuovinezza e teenageritudine con il quale si arresta lo sviluppo.

Le differenze maggiori tra i due sessi, tuttavia, si esprimono nei comportamenti (etologia).
Caratteristiche della donna: Dedizione alle arti domestiche e alla sfera affettiva (vedi i canti di Saffo et alia).
Caratteristiche dell’uomo: Il maschio si dedica all'arte della guerra (Lisistrata et alia) o alle forme edulcorate della stessa (dal calcio fino a "chi fa pipi’ piu’ lontano").
L’uomo vero non deve chiedere mai un informazione stradale, anche se completamente smarrito (vedi Odissea et alia).
Queste due caratteristiche si riscontrano a tuttoggi come dimostra il caso dell’invasione del Liechtestein  da parte della Svizzera, di una settimana fa.

Una delle ragioni per cui il mondo va male e’ anche perche’ le donne non hanno mai avuto ruoli di potere.
Nonostante cio’ la visione maschilista tende a dare alla donna la colpa di tutto. Oggidi’ si suole dire che il mondo sta andando a putt**e.
In societa’ evolute, come quella che mi ospita, il voto venne esteso alle donne  nel 1971.
Nei paesi del blocco comunista,  che proponevano l’uguaglianza tra i due sessi, i benefici del voto vennero estesi gia’ all’inizio del secolo scorso. Pero' potevano votare un solo partito.

Oggi e’ la festa della donna, avendo riscontrato che il populismo permette di ricevere molti commenti, dovrei regalare delle mimose virtuali a tutte voi (costano poco e si mantengono a lungo). Ma siccome ho paura che mi lasciate tutte le palline e le spine della suddetta Fabacea fra i commenti.

Vi esorto piuttosto a seguire l’esempio di Dolores Ibarruri  donna dall'incredibile personalita', che disse: “meglio morire in piedi che vivere in ginocchio”.
Cercate di combattere per i vostri diritti e di assumere un dentita’ diversa da quella delle letterine, veline, schedine.....in altre parole siate montalcine!!!.

Solo cosi’ potrete avere la forza di lottare per otttenere non solo il pane, che oggi vi e’ dato, ma anche le rose....
PS- Quando lo otterete, non incominciate a chiederlo di farina di segale, con farina bigia, di crusca, integrale etc.

Sunday 4 March 2007

Eclissi

C’e’ una bella luna piena stasera.
C’era una luna grande sul mare di Grecia. Mio nonno era un postino mandato in guerra. 
Mi raccontava che i Greci erano brave persone e dividevano il pane come noi. Certe cose, sotto questa luna, non cambiano mai.
Ora una nuvola lunga passa davanti alla luna. Fa un po’ freddo.Faceva freddo dove l’altro  nonno faceva il soldato. Lui era falegname. Da soldato lo misero a fare porte sulla frontiera. Fuori faceva freddo. Dentro facevano porte. Molte cose, sotto la luna, non cambiano mai.
Il pesco e’ fiorito, qua nel giardino. La luna non ha piu’la sua solita forma.....e’ iniziata l’eclisse, un primo pezzo scompare.
Vidi un bel fiore e l’ avrei potuto lasciare vivere. Lo regalai alla ragazza piu’ bella di tutte. Speravo di poterli vedere appassire felicemente insieme.
L’eclisse rende inquieti gli animali, l'uomo e'  un animale. La luna e’ scomparsa del tutto. Sono l’unico qua fuori che sembra accorgersene. Se non ricomparisse piu’?
Ai tempi del liceo c'erano i libri 100 pagine-mille lire,  a volte saltavo il pranzo e leggevo, Poe, Hesse e Bulgakov. A volte ne valeva la pena, a volte lasciavano solo un buco nello stomaco.
La sfera ricompare, le leggi della natura sono piu’ serie di quelle degli uomini. Quando sorgera’ il sole, in pochi ricordano quei momenti in cui il tempo, come questa notte, s’e’ fermato.***
E' strano sapere niente delle persone con cui abbiamo condiviso tanto. Hanno preso strade diverse. Se le penso ancora, vuol dire che ancora mi dispiace che non siano piu' accanto a me.
Ora la luna e’ quasi piena. Fa freddo. Chiudo la finestra guardo la valigia ancora vuota da riempire.
Gli Al Darawish cantano:
“Cosa strana….e’ questa vita, amico mio, ora ridi, ora piangi, chissa’ se mai riuscirai a capirne il significato.
parole….magari parlassero ad un anima che grida la sua domanda con voce forte e lontana.
tempo….in te abbiamo un giorno nuovo, magari sgorgasse dale tue labbra il racconto della fine dei nostri giorni.”
Hanno ragione.
Gli antichi Greci credevano che la luna fosse una dea chiamata Selene...oggidi’ credo sia una pornostar...siamo decadenti (nella fotina, Sailor Moon). Mischiamo le beghe umane con tutto cio’ che e’ magico. Quando il saggio indica la luna, lo stolto grida “Forza Italia”.

Monday 26 February 2007

Un anno di blog: speciale numero a colori!!!

"Molti anni dopo, di fronte al plotone di esecuzione, il colonnello Aureliano Buendia si sarebbe ricordato di quel remoto pomeriggio in cui suo padre lo aveva condotto a conoscere il ghiaccio".
Questo blog compie un anno.
Durante questi 12 mesi ho raccontato tante cose,
Alcune volte ho dato risposte a domande futili come: “da dove veniamo”. Altre volte piu' seriamente, ho fatto l'esegesi della relazione sociale tra Ken, Barbie e Big Jim lla luce della odierna politica americana.
Ovviamente si sono approfonditi, visti e approvati, anche tutti i punti fra questi due topoi.

In ogni post ho sempre cercato di non rendere i p
ensieri troppo pesanti e di terminare con una speranza (foto "domani e' un altro giorno"). Il gioco ha funzionato e a volte pensieri grigi sono diventati grigio chiari. Cio’ nonostante continuo a credere che Pollyanna facesse uso di sostanze psicotropiche.
Al momento, per esempio,  sto cercando un commento positivo sull’ala troskijsta della sx. Se non l’ho pubblicato significa che ancora non l’ho trovato per cui accetto  suggerimenti positivi su quei nichilisti cultori dell’eterogenesi dei fini.
A rendere questo blog interessante, pero’ sono stati sopra tutto i Vostri commenti (captatio benevolentiae). Nello scorso post citavo le epistule di Seneca e nei commenti Fionoir mi controcitava Kavafis, Rob mi citava Cicerone...., mica pizza e fichi. Se qualcuno volesse aggiungere l’Ulisse di Joyce sarebbe bello.... perche’ io non ho mai avuto il coraggio necessario per leggere quel libro.
Il blog e’ stato un modo per rimanere in contatti con gli amici sparsi per il mondo. Una persona m’ha detto “scrivi delle cose (...) un pò tristi e struggenti ma anche da morire dal ridere (sei tu!)”.
Un altra m’ha detto. Cavolo: non sapevo potessi pensare queste cose. Il che
ha portato a interrogarmi sulla  percezione di me che hanno  miei amici.
Il blog e’ anche pensato come una finestra per voi sul mio mondo.
In molti avete preso un sedia e vi siete accomodati a vedermi passare in giro per casa. Molti si sono allontanati dopo la scoperta che mi piace girare nudo per casa o con dei boxer che la lavatrice ha reso rosa (con la complicita’ distruttiva di un calzino rosso dissidente).
Mi sarebbe piaciuto avere questo blog prima. Mi sarebbe piaciuto rileggere cio’ che ho provato la prima volta che vidi il mare. La prima volta che vidi al neve. Il primo bacio. La prima pizza con le melenzane arrostite. Ricordi di questo tipo sono forti la prima volta....o lultima volta che li si pensa....
Spero che questo blog, non ne abbia a male il buon Aureliano, mi risparmi dal dovere ricordare davanti a un plotone d’esecuzione....e spero che finita la transumanza venga il tempo di nuove visioni o di  vecchi ricordi come quelli che di tanto in tanto mi capita di intravedere la’, tra i tannini e i terpeni, di questo bicchiere di vino rosso con cui ora brindo a voi.
Ps- Ho dimenticato che questo e’ il numero a colori. I colori li trovate qui .

Wednesday 21 February 2007

Nessun posto e’ lontano.

La vita e’ una strada da attraversare.
A un certo punto della vita c’e’ da scegliere se imparare le arti del trivio o del quadrivio.
Una scelta importante per non restare fermi al bivio, in mezzo alla strada.
Quando una persona e’ insoddisfatta, pero’, in accordo con una lettera a Lucilio di Seneca, inziera’ inutilmente a viaggiare.
Immagino il buon Lucilio che parte da casa mia, immettendosi sulla Palermo-Messina, inaugurata in pompa Magna prima delle elezioni nonostante l’altra corsia, la Messina-Palermo non sia ancora stata completata.
La Palermo-Messina continua poi con la Reggio Calabria-Salerno.
A quel punto, il buon Lucilio che gia’ prima era insoddisfatto entra in una profonda depressione, molto prima di giungere in vista dell raccordo anulare con le sue megnificenti belta'.
Per fortuna mi trovo nel cuore dell’Europa (accanto al ripieno del cioccolatino) ed ho deciso di viaggiare.
Avevo deciso di comprare una moto alla morte di Woodstock...la mia vespa. Ma come sapete, le vespe hanno un anima immortale e indistruttibile, tant’e’ vero che sono molte sono sopravvisute ai Mod che le guidavano negli anni '70.
Cosi’ alla fine ho deciso: mi sono comprato una moto per andare in giro com in "Latinoamericana"...pero’ in Europa e con 150 cc in piu' della della poderosa del Che (che era una Norton 500).
Purtroppo servira’ un mese prima che possa montarla: assicurazione, targhe e il fatto che la maggiorparte del prossmo mese mi trovero’ per lavoro nella perfida Albione. Gia’ ora, comunque, si accettano suggerimenti per un nome.
Spero, finalmente di poter viaggiare come ho sempre voluto fare: zaino, tenda e moto, conoscere nuove persone, fermarmi in posti non turistici ma con una bellezza non indifferente e godermi il sole in faccia (ma da sotto il casco).
E per questa accelerazione nella  vita il mio papa’ mi ha comunicato via e-mail che ho avuto una benedizione speciale:
“La mamma si raccomanda: compra pure la moto ma non accenderla.
Vai sempre a spinta e non ti succederà mai niente di male”.
Se anche la mia mamma e' con me. Chi sara' contro di me?
Vi ho aggiunto un MP3 congruo al post e la foto della puffolinosa foto, sperando che vi suggerisca dei bei nomi (clicca qua).

Friday 16 February 2007

Vieni avanti Kyotino.

Oggi ricorre l’anniversario della firma del protocollo di Kyoto.
Questo documento si propone di ridurre le emissioni di CO2  che stanno causando un surriscaldamento globale.
Questo fenomeno portera’ degli inverni tiepidi e rendera’ fertilizzabile la Scandinavia, anche da gente del Sud Europa come noi che sa solo che quando una Svedese ti chiedede di passare la notte con lei....saranno 6 mesi di vita intensa.
Tuttavia l’amore che sento per tutte le creature in via d’estinzione, dalla foca monaca (che non si riproduce per un suo voto di castita’), alle bionde amazzoni Scandinave (se non ci credi clicca qua), mi spinge a invitarvi ad un migliore utilizzo delle energie.
Bisogna iniziare a pensare seriamente a come ridurre gli sprechi d’energia e a come rendere piu’ critico il nostro consumo.
Anni fa, era facile scegliere i prodotti secondo la nostra convenienza. Oggi, dobbiamo aggiungere al calcolo della “nostra convenienza” anche il rispetto dell’ambiente. Per esempio premiando forme di consumo meno inquinante (CH4) e continuando a boicottare le compagnie petrolifere piu’ spregiudicate .
Purtroppo anche il risparmio energetico non offre a tutti le stesse possibilita’. Se vivete nella Barbagia e avete convertito la vostra vettura  a Metano, trovere seccante lo scoprire che il primo distributore e’ a Genova.
Vieppiu’, figli di Titiro, non so quanto vi potra’ fare piacere scoprire che le mucche producono 40 l di Metano al giorno (ebbene si, il surriscaldamento del pianeta e’ causato ache dalle loro flatulenze), ma ancora non si e’ riusciti a sfruttare questo giacimento.
Risparmio energetico significa anche rispetto delle risorse a tutto tondo e, per esempio, introdurre un regolatore di flusso che mette aria nel flusso dell’H2o permette di diminuire il suo consumo.
Ovviamente chi vive in Sicilia e’ dispensato da tutto cio’. Noi abbiamo un regolatore di flusso negli acquedotti stessi. Un acquedotto che perde piu’ di meta’ dell’H20 che trasporta non necessita altre riduzioni.
Il nostro governo, con l’ultima finanziaria, si sta spendendo a fondo per il rispetto del protocollo, purtoppo altri governi non fanno lo stesso.
Secondo me, una certa economia di cui non voglio fare il nome per non essere tacciato di antiamericanismo cerca anche di peggiorare la situazione. Se fra qualche anno le cose peggioreranno al punto da doversi introdurre norme molto restrittive, i paesi “avanzati” che producono elettodomestici ad alta tecnologia (classe energetica A), ne trarranno vantaggio ma i paesi come Brasile e Cina che, pur avendo un economia in espansione ancora non producono questo tipo di bene, subiranno un arresto....ma possiamo noi, forse, fare rattristare la ragazza di Ipanema? -Domanda retorica, la risposta e' no-

Pero’, oltre all’impegno politico, e’ importante dare il nostro contributo. Oggi (vi si chiede di fare un ora di silenzio energetico dalle 18.00) e nel futuro.
Basta adottare piccoli accorgimenti: non chiamare due ascensori o meglio, almeno in discesa, fare le scale a piedi, spegnere i led delle tv e favorire il trasporto pubblico a quello privato.
Visto che io vado a piedi e sono anche un po’ bastardo, lo favorisco a modo mio: quando vedo un autobus, non lo faccio rallentare (40 persone arriveranno un po’ prima al lavoro).
Stamattina ho visto vicino alle striscie un hummer americano con una targa francese.....e’ stato piu’ forte di me: zoppicando, fermandomi per riallacciare una scarpa,  ho impiegato 5 minuti ad attraversare.
Se al Big Jim che lo guidava e’ rimasto un neurone, la prossima volta prendera' l’autobus.
Altre informazioni sulla campagna “m’illumino di meno” le trovate nel link qua  a Sx. Se avete 29 secondi date un occhiata al viseo su questo sito. La prossima settimana post su “disco, gioia e rivoluzione”.
Aggiornamento dalla manifestazione d Vicenza:
16:02 Applausi agli "Americani contro la guerra"
Con lo slogan ''Not in our name'' è in piazza anche un gruppo di cittadini statunitensi "per contestare che esista solo l'America della guerra". La loro presenza a Vicenza è tra le più applaudite del corteo.
Un altro mondo e' possibile.

Monday 12 February 2007

Under the (Blackfriars) Bridge

Il papa parla dalla sua finestra. Ora sta preparando un diktat dei doveri del buon cristiano, dimenticando che le leggi sono fatte per tutti i cittadini, credenti, atei e di religioni diverse.
Io ho questa piccola finestrella sul mondo e questa volta, voglio dire la mia.

Il mio dio non fa differenza tra coppie sposate in chiesa e non, perche’ egli e’ dappertutto.
Forse per voi chi non genera figli non e’ un buon cristiano. Mi dispiace. Io non mettero’ su una famiglia.
Forse non era la mia vocazione, forse non era il mio destino, ma ognuno ha il suo cammino e quando crolla tutto all’improvviso non ti senti libero di ricominciare da capo. Non siamo animali: scegliere e’ la nostra liberta’. Il vostro giudizio su questo non puo’ aggiungere dolore, per cui risparmiatevelo.

Le ragazze che ho conosciuto sono state compagne di viaggio. Non giudicatele male: non credono nel vostro dio e, grazie a dio, non capirebbero la vostra accidia.
Le ho amate come il viaggiatore ama le stelle che lo guidano, ma poi abbiamo continuato i nostri percorsi. Quanto patetico puo’ essere un viaggiatore che prova a catturare le stelle che viaggiano lontane?
Continuo il viaggio, e mi sforzo di sorridere a chi incontro sperando che questo lo renda migliore. Le monache di clausura si propongono lo stesso fine, ma non e’ dato sapere se lo facciano sorridendo.

Il dio in cui credo sorride spesso. E’ contento di vedere come, nonostante ci abbia creato a sua somiglianza, ci siamo diversificati mescolandoci e creando tantissime bellissime varianti.
Si fa un po’ triste solo quando riceve quelli che sono stati uccisi “nel nome del padre”.
Essendo stato padre, sa cosa significa perdere un figlio e pensa che sia contro natura che i giovani possano morire prima di chi li ha messi al mondo.

Il paradiso che ha creato, lo immagino come un gran prato verde, non pietre preziose, ma fiori coloratissimi. Forse un posto cosi’ non dispiacerebbe ad “Aquila della notte” che crede in Manitu', il che mi fa anche sospettare che tu e molti degli altri dei vi conosciate bene e siate d’accordo su molte cose.

L’uomo che hai creato e’ fragile. Ma con l’allungarsi della vita ci sono piu’ malattie da fronteggiare. Se ci hai fatto evolvere fino ad avere un cervello pensante penso che ti faccia piacere che si provi a usarlo. Qualora ci volessi dare il libretto delle istruzioni di come siamo fatti sarebbe anche meglio.
Non so dire davvero se ti piaccia o meno che utilizziamo gli embrioni per capire come si producano i tessuti, ma so di certo che quei milioni di embrioni che lentamente si spengono nel freddo dell’azoto non stanno gridando la tua lode e che quando entravo in chiesa vicino al referendum mi facevate sentire sporco.

Quando si disse che non potevo essere scout perche’ poco cattolico e troppo di sinistra sorrisi stupito. Non sapevo che i due concetti fosseri incompatibili. Le prime comunita’ erano formate da poveri pescatori che mettevano tutto in comune.
Oggi del pescatore e’ rimasto l’anello. Alcuni dei piu’ solerti nel baciarlo fanno parte di organizzazioni e “famiglie”, mai di comunita’ nonostante abbiano molto da mettere in comune.
A Dresda si ricordano bene di come Putin fosse un uomo del KGB.
Oggi, i vostri che sono bravi a giudicare dicono che e’ un anticomunista.
Prendero’ esempio da lui: chiudero’ i rubinetti del gas destinando l’8 per mille a chi vuole una societa’ di eguali senza differenze fra cittadini.

Qua vicino c’e’ un prato pieno di papaveri rossi. A volte, mi sdraio li’ e chiudo gli occhi. Allora sento le trombette che suonano gli angeli in paradiso. Gli ottoni non sono nella nostra bibbia, ma vengono dalla traduzione in tedesco. Me l’ha detta Thomas, lui suona il trombone. Forse si mette avanti col lavoro: non sia mai che il giorno in cui si faccia il paradiso in terra, manchino gli angeli.

Da questo sito qua potete ascoltare e downloadare “il testamento di Tito” chi sa di cosa narra, capira’ perche’ lo aggiungo.
Questo post non vuole essere commentato: perche’ ognuno sente il suo dio dentro e non e' un argomento di discussione.

Thursday 8 February 2007

Contro il logorio della vita moderna

Il cerbiatto Bambi zampettava allegro nella foresta, giubilante anima di quel boschetto, e zampettava e zampettava.
Saltellava  ancora, l'altro di, nella mia fantasia, visto che quel film ce lo facevano vedere all’asilo un giorno si e un giorno no (il secondo erano "gli aristogatti”).
L’altro giorno, quando l’ho trovato nel mio piatto, non zampettava piu’, ma forse ancora mi sorrideva coi suoi occhioni verdi. Poi, nel mio stomaco niente piu’.
Il cuoco, li’ a Dresda amava la cucina esotica. Fu proprio contento quando preparo’ lo stufato di muflone.... io ho pensato a quelle notizie sul ripopolamento degli ungulati agli scout.
Poi ho chiesto il bis. Mi fermai solo davanti all’orso Bruno (foto a Sx)
e all’uovo di Dodo (foto a Dx).
Oggi, anda
vo di fretta (anzi e’ la prima volta nella settimana che ho avuto tempo di mangiare).
A mensa ho preso la carne. Quando hanno preso il piatto dorato (che si accompagna ai menu da 15 CHF) ho letto cosa fossa.
La scritta diceva “Civet”.
Dapprima ho temuto di avere ingurgitato il civettuolo strigide caro ad Atena.
Poi ho guardato su google picture....ed e’ andata peggio.
Ma che cavolo avro’ mai mangiato oggi?
Comunque mi dicono da casa che quest’anno il sud e’ circondato da carciofi infestanti. Speriamo di farci qualche buon amaro e che digerisca tutto.
Potrei cucinare io, come gia' feci una volta.
Sopratutto da quando ho scoperto che per fare il fumetto di pesce non servono matite e pastelli.

Aggiornamento: Acerino chiede il sapore del "Civet"..era dolciastro, acidulo, stoppaccioso.

Tuesday 6 February 2007

Prendete. ne avrete bisogno:, . ; " ,, " . ! , " , . : : '.

Guardate oltre le colline brulle, dove olivi radi crescono e, poco prima di tuffarsi nel mare, la terra si fa piu’ dolce e si riempie di case bianche.
E’ la citta’, e al suo centro v’e’ l’agora’, quivi troviamo giuovini che camminano (peripatetici) e discutono di filosofia, mentre piu’ avanti, un gruppo discute di geometria e delle ultime notizie giunte dalle colonie dove, si dice, Archimede abbia messo appunto il suo teorema.
Volgiamo ora lo sguardo proprio verso quelle terre, aspettiamo che il sole velocemente rincorra la luna e ci porti, se non proprio ai nostri giorni, a pochi anni fa; sempre che il lettore ci segua in questo gioco di spazio e tempo assecondando in questo la sua ubris di essere pari a un dio.
Quivi, troviam una volta ancora giuovani che discorrono, e, praticando l’arte della retorica, discutono di filosofia e donne (non necessariamente in quest’ordine) con lo scopo di classificare i sistemi filosofici in "interessanti e non" e le ragazze in "peripatetiche e non". Praticano cio’ che per i mediterranei si definisce otium e che i barbari traducono con le loro pragmaticita’: “pigrizia”. Piu’ avanti un altro gruppo (che frequenta una scuola differente) rinchiude triangoli in cerchi e calcola fantacalcio ripetendo a memoria i pezzi della gazzetta, quest’uso ancora sconcerta le nostre menti piu’ avezze al classico che allo scientifico, ma lo giustifichiamo col fatto che essi, come in “fahrenheit 451”  cerchino di salvare da un possibile oblio postatomico le gesta dei loro eroi minori che siedono lassu' all’olimpico.
In questa piazza tutto passa fisicamente e non: si discute. Filosofia, politica e vita comune hanno diritto di cittadinanza, meglio se mescolate le une alle alte. Ecco, infatti giungere Deuterio che ci narra della sua storia: Lunedi, iniziai a stare insieme alla procace Tritia, a suggello del nostro patto d’amore, sapete com’e’ fatta lei, andammo a protestare davanti al consolato Americano, poi Martedi’ fu quello Inglese, quindi al palazzo della regione. Giovedi la lasciai: non sono pronto essere fidanzato con Che Guevara.
E li’, ponderando le parole, gli astanti esprimono con uno “Staminchiazza” il loro pensiero. La meta’ di loro, lo avranno pensato con un moto di solidarieta’ sorpresa. L’altra meta’, nella sua versione tradotta che recita ±: “Siamo in piazza” che sarebbe come a dire Panta rei, ma i tempi non sono piu’ maturi abbastanza per parlare in idiomi classici. Alloraci si limita a constatare che stiamo nell’agora, dove tutto scorre.
Perche’ la piazza non e’ mai ferma, ne ha tempo: la piazza e’ il luogo dove si incontrano e decidono le nostre vite,
ma con l’usuale decisionismo frettoloso dell’ultimo momento.
Cosi’ ci si vede ogni sabato la’ e si aspetta, si fa la conta dei giuovini e e delle proposte di avventure che potranno essere narrate il giorno dopo e si sceglie la piu’ allettante.
Se si andra’ con i fantacalcidi si potrano conoscere nuove persone a una festa, se si andra’ , invece, a prendere un gelato al porto si potra’ gioire della bellezza di un tramonto sul mare e importunare quella ragazza profumiera che ti sorride tanto.
Cosi’ e' e cosi' sempre sara’, quale divinita’ potra’ turbare il fato che la parca Lachesi fila ogni giorno? Un fato deciso e libero come la favella di questi giovani gia' sapienti, ma ancora alla ricerca. Cosa potra ' mai turbarli?
Uno squillo, sara’ il corno di Amaltea venuto a portare abbondanza copiosa nel futuro di costoro? No. E’ un piccolo messo che recita: “Asaramagooo ke fate sto sabato? Xke nn k’ho prpr niente da fr”.

Monday 5 February 2007

Sono un po' indaffarato...per domani potrei riuscire a finire un post su cui lavoro da un po'
Se volete leggere qualcosa di breve e bello, antico e attuale, vi rimando a questo bellissimo post di RADIOBEBA.

Tuesday 30 January 2007

Langue d’Oc et d’Oil vs l’homme D.O.C. & oil

Per discutere con coloro che parlano i linguaggi neolatini, in particolare i Francofoni, e’ necessario imparare i loro idiomi. Quelli che invece parlano le lingue di origine Sassoni (Sassofoni?), ad esempio i tedeschi, in genere parlano un buon inglese.
Visto che con l’Inglese non posso comunicare con non-scienziati, commesse del supermercato etc. ho intrapreso lo studio della lingua autoctona.
Al momento, dopo meta’ corso, parlo Francese come Zola, il calciatore, non l'  Emile.
La gente che frequenta il corso viene da tutto il mondo.
Una ragazza dello Zimbabwe indossa eleganti tallieurs, ma con treccine etniche. Una pelle nerissima e bellissima. Come l’ebano. Una pantera. Rappresenta la bellezza esotica dell’Africa piu’ nera. Il suo nome e’ Bianca.

C’e’ anche un giornalista Australiano. E’ un po’ diverso dai giornalisti Australiani che siamo abituati a vedere: durante le lezioni non molesta coccodrilli, ne’ importuna cetacei. Forse i giornalisti Australiani hanno imparato che anche gli animali apparentemente piu’ innocui, se vogliono, sanno difendersi....e pensare che ci fu chi promulgo' perfino leggi in difesa della razza.

Ogni lingua ha le sue peculiarita’. In Tedesco, il verbo va alla fine della frase nelle principali. La cosa puo’ sembrare illogica. Ma ha un suo scopo: avete mai visto un tedesco interrompere l’altro?
Stranamente, anche il dialetto Siciliano segue la regola del verbo alla fine, ma li’, nelle discussioni piu’ animate si assistono a continui interrompimenti di fronte.
Con frasi sempre piu’ brevi e serrate e da allocuzioni quali
“Cchiu curnutu di na cartedda di babbaluci, si” (porti piu' corna in capo che un grosso contenitore riempito da lumache), alla fine le discussione si  sintetizza in  elenchi di parole con funziona aggettivale, di cui si prega di notare il climax fino allo spannung: "‘nfami (traditore), sbirru (birro) e curnutu (vedi le escargot) etc.
La cosa piu’ difficile nel Francese non e’ la grammatica ma la la pronuncia della “R” che deve essere schiacciata sul palato con la lingua che batte sui denti, poi sbattuta contro un muro e colpita con un maglio d'acciaio. La persona che la pronuncia meglio e' una Texana dalle vocali un po' troppo aperte, ma con una "R" perfetta: come se ci avesse posteggiato sopra un bufalo.
Comunque, le lezioni continuano e prego (vedi foto con "me" andato in Bianco) di avere presto abbastanza vocabolario per convinvere le indigene a concedermi le di loro grazie. Putroppo dovro’ aspettare un po’: e’ difficile conversare con le damigelle potendo contare solo sul presente dei verbi della prima coniugazione....
Vi ho messo un file audio con una canzone degli Offlaga Disco pax, dal CD "Socialismo tascabile (prove tecniche di trasmissione)" (vedi qua a Sx, nella sezione ultimi media/fotine e fotone) mi piacciono molto le parole.
Sappiate che il primo minuto puo’ lasciare basiti, ma poi si sviluppa. Buon ascolto.
Riflessi sull'attualita': dall'archivio di Reponline vi ricordo quest'articolo.

Thursday 25 January 2007

Lupus (eritematoso) in fabula

E udii la voce della mia cuginetta dicente: “mi racconti una fiaba?
Rabbrividii: le fiabe sono un genere difficile: seguono regole precise, come gia’ avevano notato Propp e Tamas, quelle piu’ famose, poi, sono piene di donnine costrette ad aspettare qualche maschio α che cambi la loro vita. In quelle antiche, raccolte dal Pitre’, spesso arriva un riconoscimento dall’alto, il re o l’imperatore. Allora la comunita’ cambia opinione, non perche’ riconosca il valore (che c’era anche prima), ma piuttosto perche ora il protagonista e’ riconosciuto come VIP (indi ricattabile con foto compromettenti).
Non potevo tramandare queste idee: non volevo che la mia cuginetta potesse divenire una vanesia spettatrice da reality-fiaba.

Per prendere tempo. Le chiesi di iniziare il racconto, io lo avrei concluso. Lei comincio’:

-“C’era una volta un re, saputo di un avversa profezia, per amore rinchiuse la figlia in una torre da cui non poteva uscire....”
-“Ma il popolo col voto instauro’ la repubblica, la principessa venne liberata (quella gente non era supersiziosa), pote’ studiare e divenne un affermata ginecologa grazie alle proprie capacita’. Tutti vissero felici e contenti”.

-“La perfida matrigna costringeva Cenerentola ai lavori piu’ umili, lei sognava il principe ma il giorno del ballo apparve una fatina....”
-“Che in realta’ era un assistente sociale che tolse la custodia alla matrigna. Cenerentola scrisse un libro da cui venne tratto un film: “pretty woman” e tutti vissero felici e contenti, tranne la matrigna che venne condannata per maltrattamenti, il principe venne coinvolto in un inchiesta su favori sessuali e video poker”.

-“Cappuccetto rosso doveva portare le cibarie alla nonna, ma nel bosco c’era il lupo”.....che pero’ era una specie in via d’estinzione per fortuna gli ambientalisti vegliavano su di lui e ne tracciavano tutti gli spostamenti. La bimba arrivo’ senza problemi e il cacciatore venne arrestato”.

Poi continuani narrandole di quando il soldatino di stagno aveva abbandonato la giubba rossa, e, indossana la maglia di Tommasi era diventato un attivista pacifista, la piccola fiammiferaia aveva trovato, invece un alloggio popolare.
Quella sera, la piccola ebbe sogni confusi e inquieti, ma aveva imparato qualcosa.

I bambini devono vivere di fantasia, ma la fantasia non puo’ essere asservita al potere.
Mi da fastidio che “i popoli facciano la storia, ma siano i padroni a raccontarla”, ma vieppiu’ mi irrita che si distruggano le fiabe.
Dovremmo inventarne nuove. Orsu', che ognuno prenda una stella e si inizi a sognare oggi, e in questa vita, un paradiso in terra pieno di cose belle e colorate.

E ricordate le parole di Saffo:
" Un esercito di cavalieri, dicono alcuni,
altri di fanti, altri di navi,
sia sulla terra nera la cosa più bella:
io dico, ciò che si ama."

La principessa a me. Vi lascio il drago, i cavalieri e il galeone della playmobil.